Azzurro Postato Dicembre 27, 2012 Report Share Postato Dicembre 27, 2012 Visto il suo caratterino, Beethoven si adeguò a stare al servizio dei nobili? So che magari è un' influente curiosità, ma come funzionava per uno come lui il mondo delle commesse? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
OrlandiArmando Postato Dicembre 27, 2012 Report Share Postato Dicembre 27, 2012 Mamma mia che domanda... forse è meglio qualcosa di più specifico, tipo "le penne che usava Beethoven" argomento molto pruriginoso...... Dividerò la risposta a seconda dell' interazione a questo post. (forse ci vorrebbe un libro, anzi, ne esistono diversi che non esiterò a consigliarvi) Innanzitutto la risposta: senza nobili e nobiltà Beethoven non avrebbe fatto nessun tipo di carriera. La nobiltà ed il sistema clientelare all' italiana funzionava benissimo negli stati pre rivoluzionari, (ma anche dopo... solo l' Italia contemporanea ha eliminato questo sistema....) ed i Beethoven (intesi come nonno Ludwig, papà Johann e nipote Ludwig) ne usufruirono giustamente dai tempi del Principe Elettore Clemente Augusto di Baviera sino ad arrivare a Maximilian Franz di Asburgo (il quale, poveretto, morirà nel 1801, scacciato dai rivoluzionari francesi, ma questa è un' altra storia). Nel piccolo, i primi amici che ebbe, di una certa importanza, furono i Breuning. Ne avrai già sentito parlare, Eleonore, Stephan... ecc.... sembra che fosse Wegeler a favorire l' incontro, anche perchè i Breuning erano amici di persona molto più importante, che giocherà un ruolo decisivo nella vita di Beethoven: il mitico Ferdinand Ernst conte di Waldstein, proprio quello che gli scrisse sull'album parole profetiche di uno spirito profondamente consapevole della sua epoca: "Il genio di Mozart è ancora in lutto e piange la morte del suo allievo. Ha trovato rifugio, ma non impiego nell'inesauribile Haydn, per suo tramite aspira a riunirsi ancora una volta a qualcuno. Con lo studio incessante Lei riceverà lo spirito di Mozart dalle mani di Haydn". Vabbé, ci aveva beccato in pieno: quaterna secca sulla ruota di Bonn, beato lui. ( io sarei stato felice solamente di avere come bibliotecario un Casanova......) Ora, bisogna riflettere un attimo sul "Von". Il von è particella nobiliare, che stà per "De" Ai tempi degli Imperatori Austriaci e tedeschi un Von non si negava a nessuno... era come dire "signoria" oppure "buongiorno, cavaliere!" Questo fatto, che sembra una sciocchezza, farà del male a B durante il processo che intenterà alla cognata, nel 17. Ma anche questa è un' altra storia. Adesso, se osserviamo le dediche delle prime opere denza numero di Opus del Luigi, la scansione è interessante: WoO 38: Eleonore von Breuning WoO 47: Arcivescovo Maximilian Freidrich (E ci mancherebbe altro....)WoO 40: Eleonore "von" Breuning WoO 42: Alle due contesse di Thun (Sono proprio quei Tuhn che hanno ancora un castello in Val di Non) WoO 44: Contessa Josephine de Clary....... etc etc.......Dai! poi parleremo dei rapporti di B. con i suoi principali protettori a Vienna... se volete...... 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Marziano Postato Dicembre 28, 2012 Report Share Postato Dicembre 28, 2012 poi parleremo dei rapporti di B. con i suoi principali protettori a Vienna... se volete...... ...non so perchè ma "protettori" mi da idea di "mafia" ... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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