Pio Postato Dicembre 23, 2012 Report Share Postato Dicembre 23, 2012 Sono un bel po' frustrato, più di quanto mi sarei aspettato quando ho deciso di iniziare a suonare il pianoforte. Dopo pochi mesi dall'inizio delle mie lezioni di piano, anche se non avevo un grande aspettativa, mai e poi mai mi sarei aspettato di studiare ogni passaggio centinaia e centinaia di volte. Tutta questa scomposizione/decomposizione allontana il piacere che per primo ti aveva fatto avvicinare. Certo, il piacere è grande quando il tutto si ricompone, ma realisticamente, alla mia età e con il mio tempo a disposizione, a cosa potrò ambire nell'arco dei prossimi 10 anni? Nel poco tempo che ho sbato e risbatto la testa per l'ennesima volta con le solite ostiche (almeno per me) battute del valzer postumo in la minore op19, e ho pensato che se passo mesi su un pezzo iniziale come questo, dove posso arrivare? E quando lo ascolto da un professionista, il risultato è ben diverso dal mio. Inoltre, da quando ho il piano sacrifico molto del resto, e la cosa mi pesa. Certo, ognuno si sceglie le proprie priorità, ma accuso il fatto di non riuscire a leggere nulla, e in genere faccio meno cose, perchè appena ho un buco provo a ripassare. Magari tra voi c'è chi ha iniziato da grande, non so se avete suggerimenti ... e perdonate lo sfogo. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Dicembre 23, 2012 Report Share Postato Dicembre 23, 2012 Il fatto che tu senta differenza tra te e un profesionista vuol dire che hai capacità di ascolto. Confronta e ricava da questo confronto una indicazione. Lascia che la Musica ti suggerisca le soluzioni e non studiare mai un passaggio o una breve frase, con "automatismo" e " senza Musica". Vedrai i miglioramenti, anche su brevissimi frammenti. A volte anche emulare, imitare i Grandi serve ed è una grande scuola musicale per il principiante. E' evidente che da adulti si fa più fatica, proprio perchè siamo più "strutturati" e siamo più severi nel nostro giudizio. Abbandonarsi e permettersi di sbagliare, a volte fa bene e ci fa entrare più dolcemente, come farebbe un bambino, nell'apparente difficoltà dei linguaggi del mondo dell'Arte. 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Pio Postato Dicembre 24, 2012 Autore Report Share Postato Dicembre 24, 2012 Che bel e rincuorante post Paolo. Forse mi manca la lucidità per pensare alla musica... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Dicembre 27, 2012 Report Share Postato Dicembre 27, 2012 Ma no! Io credo che bisogna percorrere questa strada. Dico quella del piacere e della musicalità. Certo parallelamente ad una grande dedizione e.......idee chiare. capacità, predisposizione, talento. Qualche volta anche le persone che cominciano presto e studiano tutta la vita non raggiungono grandi risultati. Il "gioco" è aperto e tutto può succedee. Un mio amico ha iniziato un po' tardi lo studio dell'Organo e si è diplomato. Poi ha voluto prendere il diploma di pianoforte. Abbiamo lavorato insieme sul programma di questo diploma alla sua età dei 45 passati. Ha dato un buon esame..neanche con un programma "facilino"...per esempio la sonata di Strawinskj!!!!!! Certo si applicava molto, tutti i giorni...anzi a me, che sono e sono stato più pigro di lui nello studio, diceva: " tu, nello studio, devi essere come un Prussiano!!!!" Ha ragione!!! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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