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Piano Concerto - Forum pianoforte

Happy Fingers


henry
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Alcune parole del Maestro Tiziano Poli, inventore di H.F.:

 

"Happy Fingers permette di ottenere una tecnica pianistica corretta basata su principi fisiologici, con pochi minuti al giorno di esercizio.

Gli esercizi tecnici tradizionali, intesi come sviluppo della forza o dell'indipendenza delle dita non hanno più alcuna utilità, in quanto la vera indipendenza delle dita può essere ottenuta solo con l'impiego della dissociazione muscolare (che Happy Fingers permette di sviluppare)."

 

Un link utile:

 

http://www.happyfingers.it/

 

Onestamente, senza averlo provato, difficilmente riesco ad esprimere un opinione, chiaro, è un terreno fertile per polemiche...sarebbe anche carino capire i prezzi ;)

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ciao sicuramente suonare è una questione di testa appunto credo non bisogna sottovalutare un dispositivo che forse può migliorare la tecnica per suonare cioè da quello che ho letto farci capire quali sono i muscoli che si devono usare e quali no

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ciao sicuramente suonare è una questione di testa appunto credo non bisogna sottovalutare un dispositivo che forse può migliorare la tecnica per suonare cioè da quello che ho letto farci capire quali sono i muscoli che si devono usare e quali no

 

Però se il mezzo lavora solo a livello dita, non è che ci sono molti muscoli escludibili ... ignorantemente parlando...no?

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Beh io non sono un esperto ma so che quando si suona certi muscoli del braccio se attivati assieme alle dita limitano di molto la nostra agilità..e happy fingers dovrebbe aiutare a non determinare questa situazione.Il punto è funziona davvero?

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La mia sincera opinione, non sull'attrezzo, che non conosco, ma sulla definizione del promo..."..l'indipendenza viene ottenuta per mezzo della dissociazione muscolare...." è che credo che l'idipendenza, anzi, l'interdipedenza, sia frutto, invece, di una sapiente "associazione muscolare". Già nei miei video - Tutorials sulla tecnica pianistica, illustro come una buona associazione muscolare possa aiutare le dita, figlie di muscoli sottili. I muscoli più forti che intervengono in aiuto delle dita, aiutano anche tutto l'apparato spalla- braccio-avambraccio-polso-dita ad essere fuori tensione anche nei passaggi che richiedano un grande apporto energetico. Sviluppare separatamente ciascun muscolo e non saper "associare" e/o rinunciare alla "collaborazione"degli altri , equivale, secondo me, a limitare l'energia relativamente a ciascun gruppo muscolare. A volte le dita fanno "molto poco", ma sosengono e ricevono con fermezza l'energia muscolare trasmessa da un' altra parte dell'apparato ( ad es. la spalla). In una situazione "evoluta" della tecnica, visivamente, si avverte un minimo sforzo da parte del pianista, che, in questo caso, ha imparato a ben suddividere ed assegnare a ciascun gruppo muscolare i propri compiti. Tutto diviene naturale e spontaneo, perché costruito a ridosso del naturale e appropriato "utilizzo" muscolare. Mi stupivo, giorni fa a rivedere in un video meraviglioso, come Rubinstein, con la direzione di un giovane Previn, suonasse il famoso e a me caro secondo concerto di Saint Saens. Tutto era naturale e niente sfidava la difficoltà. Certamente il grande Arthur col crescere delle difficoltà faceva appello a quella forte concentrazione che il nostro iscritto " Chopin" invoca e questo lo metteva al sicuro da "sbandamenti" di equilibrio sonoro ed esecutivo. Certo, siamo in una estrema situazione avanzata della tecnica pianistica, dove ormai suonare diviene una "seconda natura". Ecco, di "natura" vorrei parlare e credo che tutto cio che vada "contro" questa naturale acquisizione , sia controproducente, contribuendo a confondere, più che a chiarire. Ne è la prova che non abbiamo mai sentito nessun Grande della tastiera suggerire artifici o diavolerie...anche se Schumann, in età giovanile, si era costruito un piccolo attrezzo atto allargare la distanza tra le dita. Finì però per slogarsi un 4°.

Che ne pensate?....( E giù, fiumi di parole!!!!!!!!!) :)

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  • 2 weeks later...

Scusate se ho la pretesa e forse la presunzione di contestare quanto riportato sull'articolo di Jura Margulis, ma credere a quanto riportato solo perché proviene da fonti autorevoli non mi sembra cambi molto dalla classica frase: "E' vero perché l'hanno detto in TV !"; ed anzi quanto più è autorevole la fonte, tanto più, quando sento puzza, o, come in questo caso, la memoria mi fa riaffiorare versioni diverse, vado barcamenandomi tra libri, internet, lettere e documenti per scovare l'autenticità di tali affermazioni.

 

La mia contestazione è: NO! Non è così. Nessuno può dare motivazione del perché l'anulare della mano destra di Schumann sia stato colpito da paralisi. Persino negli appunti del suo medico non c'è nulla che faccia riferimento alla causa che scaturì la paralisi. Pertanto non contesto il fatto che la paralisi di Schumann sia stata determinata da una causa piuttosto che l'altra, semplicemente contesto il fatto che nella dichiarazione di Margulis ci siano un sacco di imprecisioni, oltre che storiche anche di natura medica. Pertanto rigiro di buon grado l'affermazione

It’s a myth, a great story, but not true.
all'altrettanto grande, mitologica storia basata sull'Essay di Sams.

Non ci è dato saperlo.

 

Venendo alle ragioni di tipo storico è difficile stabilire con certezza il giorno preciso o anche il mese (lo sarebbe anche oggi) in cui Schumann contrasse la Sifilide. La paralisi dell'anulare della mano destra viene collocata all'incirca nel 1931 (Schumann aveva 21 anni) ed in questo periodo si era dedicato ad un tipo di tecnica basato su l'utilizzo di macchinari come quello che si vede in foto nell'articolo di Margulis per riuscire a contrastare la bravura concertistica dei suoi colleghi "rivali". Negli stessi anni contrasse la sifilide. Difficile risalire dunque alla causa della paralisi... Dovuta alla tecnica pianistica massacrante ? Dovuta alla sifilide ? (Ricordando che un effetto della sifilide è proprio la paralisi). Oppure ancora, dovuta ad un'intossicazione da mercurio che oggi sappiamo essere estremamente nocivo e velenoso per l'organismo ma che all'epoca era l'unica cura prescritta contro la sifilide ?

 

Faccio presente che anche ai giorni d'oggi sarebbe difficile risalire ad una diagnosi precisa e perfettamente esplicativa delle cause determinanti la paralisi alla mano, figuriamoci nell'800 !!

 

Altre imprecisioni nell'articolo sono riportate in questa porzione di testo:

 

Here is my version of the story based on the Eric Sams' essay: Schumann suffered from many afflictions – in Sams’ words: continuous general malaise, tinnitus, vertigo, insomnia, headache, depression, premonitions of insanity, numbness, cramp, difficulty in writing, speech disturbance, memory failure, a stroke, pains in bones and joints, florid psychosis, giddiness, general paralysis of the insane, and deterioration to death – to which one might add: manic depressive schizophrenia, a suicide attempt, and a hand problem, which I am sure didn’t seem like such a big deal considering this list.

 

In queste righe il Margulis riporta questi sintomi (spiegherò tra poco perché ho utilizzato questo preciso vocabolo) come disturbi di cui Schumann soffriva come se ne avesse sempre sofferto, e dunque come malattie a sé stanti. Fortunatamente ci viene in aiuto la medicina moderna...

 

aggressività; comportamento anti-sociale; mancanza di consapevolezza per la maggior parte del tempo; dolore alla schiena; urinare nel letto; cecità; arrossarsi facilmente in viso; dolori del corpo; dolori alle ossa; danni cerebrali; fobia del cancro; disritmia cardiaca; sensazioni cardiache; cardioneurosi; senso di scoppiare; comportamento collerico; disturbi della consapevolezza; morte nella culla; tendenza a piangere; depressione; disequilibrio; disinteresse; danno ai dischi; diplopia; abuso di droghe; dispnea; distonia vegetativa; disordini dell’alimentazione; mancanza di energia; crampi epilettici; esaurimento frequente; paralisi facciale; tic della faccia; fatica cronica; paura della gente; paura del nuovo; paura di soffocare; sentirsi come dietro un vetro ghiacciato; allucinazioni; scrittura con la mano tremante; mal di testa; disturbi dell’udito; perdita acuta di capelli; singhiozzo; rash cutanei; ipertensione; iperattività; ipersessualità; iperventilazione tetania; iperestesia; isteria; impotenza; indecisione; sensi di inferiorità; irritabilità; ischialgia; dolori alle giunture; mancanza di direzione; dolori lombari; megalomania; disordini della memoria; perdita di memoria; dolore al menisco; emicrania; debolezza; muscolare/crampi; tic muscolari; sclerosi multipla (MS); neuroastenia; neurosi; nervosismo; intorpidimento; ossessione con l’ambiente; disordini olfattivi; dolore;

fitte di dolore; paranoia; paralisi; polineuropatia; pronuncia non chiara; tendenza all’aggressione; reazioni rallentate; salivazione nel sonno; schizofrenia; cambiamenti della eccitabilità sessuale; tendenza a gridare; timidezza; disordini del sonno; mancanza di sonno; sensazione di stare accanto a se stessi; fumare; facilmente eccitabile; dolori allo stomaco; balbuzie; tendenze suicide; problemi di sudorazione; tendinite; tensione interna; disordini del pensiero, temporale e spaziale; tic; digrignamento dei denti; torcicollo; tremori; nevralgia del trigemino; incapacità di riposo interiore; vertigini; disordini della visione; senso di debolezza;

 

Questi disturbi sono gli effetti dati dall'intossicazione da mercurio. Potete osservare che le presunte malattie di S. citate da Margulis siano in realtà contenute tutte tra i sintomi dell'intossicazione da mercurio (le ho evidenziate in neretto), tra cui compare anche la paralisi, ma non possiamo sapere se la causa della sua paralisi fosse stata questa intossicazione dal momento che Schumann aveva contratto relativamente da poco, la malattia della sifilide e dunque aveva da poco iniziato le cure a base di Mercurio. Ricordiamo poi che Schumann ha convissuto con questa malattia per gli altri restanti 25 anni della sua esistenza (che finisce nel 1856). Pensando ai continui cambiamenti di opinioni che portavano uno Chopin al massimo connubio nella recensione di Schumann sulle Variazioni op.2 sul tema del Don Giovanni, qualificandolo come Genio, improvvisamente tutto crollava colpendo a cannonate la Sonata Op. 35 in Si bemolle minore, queste considerazioni potrebbero portarci ad accendere anche le caselle: aggressività, comportamento collerico, schizofrenia. Tralasciando questa breve parentesi sarcastica e tornando alle considerazioni precedenti... Come possiamo dunque affermare con certezza, se anche sperimentarlo oggi sarebbe difficile, che la paralisi alla mano di una persona morta più di 150 anni fa fosse stata determinata da una delle tre possibili cause di cui sopra ? Esistono solamente delle teorie al riguardo.

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  • 1 month later...

Grazie Titti! Questa mia convinzione mi sta molto a cuore. Se un bambino di due anni facesse esercizi costrittivi tutti giorni per imparare a correre come un adulto...non raggiungerebbe buoni risultati.Via via il suo modo di camminare migliora fino alla retta e naturale postura (Ammesso che non abbia acquisito vizi!!!!...E l'esercizio "costrittivo"può portare anche a questo) ...Che cosa è successo? Il bambino ha acquisito un perfetto coordinamento muscolare. Tutto diviene naturale e i muscoli più forti aiutano i più deboli. Addirittura durante il gioco, lui può permettersi salti a piccole acrobazie, facendo appello ad energie che ha imparato a sviluppare con la massima "economia"

Nell'acquisizione della tecnica pianistica avviene una cosa simile. Ci vuole del tempo e bisogna accontentarsi dei piccoli successi senza estreme forzature ed "esercizi costrittivi": Il coordinamento tenderà a crescere solo se le muscolature saranno tenute il più possibile "fuori tensione". La gravità deve aiutare come ci aiuta a farci camminare sulle nostre gambe. Mai avere paura di gravitare "naturalmente" e "insegnare " alla parte estrema delle dita a sopportare il peso dell'apparato muscolare. Certo non deve essere sempre così. La gravità aiuta, ma non solo. Osserviamo anche la danza, che esprime le energie e le posture del corpo al di là dei limitati movimenti del quotidiano. Osserviamo come il danzatore si abbandoni a volte si e a volte no alla "gravità totale". A volte sembra sfiorare la terra e a volte sembra "ancorarsi" ad essa come un punto di riferimento....specialmente sugli accenti forti della Musica....molte analogie con il nostro pianismo........

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secondo me quando parla di dissociazione muscolare vuol dire solamente usare i muscoli giusti necessari per suonare e non attivare muscoli inutili come il tricipite del braccio o il flessore palmare che impedirebbero al pianista di suonare;credo che la coordinazione in fin dei conti sia anche questo o no?

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