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Piano Concerto - Forum pianoforte

Consistenza Tastiera


massimino
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  • 1 month later...

mi aggangio a questo post per chiedervi alcune cose in preparazione delle richieste che farò al tecnico in fase di restauro.

nel mio petrof ho trovato (con il giochino delle monetine) questi rapporti: 60 gr come peso di abbassamento e 23,5 come peso di ritorno....(petrof VI quartino)...lo sento lento nel ritorno...cosa posso far migliorare?? mi sembra di aver capito che il rapporto non va malissimo. Essendo un petrof immagino che siano i pesi originali e che non sia stata appesantita la tastiera, ma da cosa dipende la lentezza che percepisco io? forse sto facendo confusione ma se i pesi vanno bene sono corretti anche gli attriti?

 

vi prego non ridete della mia grossa ignoranza...sto cercando di rimediare grazie ai bellissimi video tutorial di Paolo ma non sono una brava allieva in queste cose... :unsure:

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Io no...non so il precedente proprietario cosa abbia fatto. ...prima di conoscere voi per me la meccanica del pf era un mistero assoluto...non mi azzardavo neanche a guardarci dentro. Questi perni sono quelli che stanno sotto al tasto e danno più o meno gioco allo stesso giusto?

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....mi sto perdendo...questa notte mi riguardo i video e vedo di saltarci fuori.

come tastiera non la sento pesante...forse ci sono abituata. certo se la paragono con altre tipo yamaha la differenza è enorme. in quelle non mi ci ritrovo perchè mi scappa, non le controllo! però la mia non è pronta come la vorrei io.

comunque mi devo studiare parecchie cose sulla meccanica...

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Cara nancy, i valori, se ben misurati sono eccessivi. Quando gli attrito della meccanica sono eccessivi, aumenta il peso di abbassamento e diminuisce quello di ritorno. Non tutti i pianoforti hanno gli stessi valori. Dipende dalla lunghezza della leva del tasto. E' evidente che una lega lunga (grancoda) è più facile da suonare. il peso di abbassamento è basso e alto il peso di ritorno. A parte i valori, è importante con quale vivacità il tasto si muove, cioè quale "inerzia" abbia la meccanica. Per fare un esempio credo comprensibile a tutti, se abbiamo una bilancia a piatti contrapposti, proviamo a mettere un ettogrammo su tutti e due i piatti. La bilancia in equilibrio oscillerà con una certa agevolezza. Se mettiamo 5 kg. per parte ...la bilancia otterrà lo stesso equilibrio, ma... l'oscillazione sarà meno agevole. Si dice che le due pesature hanno diversa inerzia. E' quindi evidente che si cerca di "piombare " non molto la tastiera proprio per non modificare troppo l'inerzia. Nei quarti di coda i tasti sono più corti che in un grancoda e la loro oscillazione è meno agevole. Mi scusi per la spiegazione non certo scientificamente esauriente, ma spero intuitiva. Ora, a volte , la Casa costruttrice sceglie un peso di abbassamento maggiore per avere un buon peso di ritorno e per non piombare troppo i tasti. L'importante è che ci sia proporzione tra i due valori, come già abbiamo affermato. Se il peso di abbassamento risulta alto e il ritorno basso...allora gli attriti dei perni sono eccessivi e la tastiera ci sembra "impastata". (v. miei tutorial sugli attriti della meccanica e sulla regolazione)

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Ok ci sono....ho capito tutto. Infinitamente grazie ad entrambi per la pazienza...la tastiera non la sento impastata ma poco precisa e un pochino pigrotta nel ritorno specie durante passaggi veloci. Ma al momento, forse tutte queste sensazioni non sono chiare perché è troppo forte il disturbo dato dal timbro esageratamente rovinato...comunque farò controllare anche i pesi e i perni.... e mi sa che se il tecnico confermerà queste anomalie oltre alla martelliera dovrò rivedere anche questi perni e i feltri...non vedo l'ora di sistemarlo

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  • 3 weeks later...

Oggi finalmente ho trovato un tecnico che mi ispira fiducia.... (dopo averne visti tre!!!)...ha controllato proprio tutto e avevate ragione è un problema di perni e di attriti eccessivi...la meccanica va regolata e sistemati anche i piloti. Per i martelli, a differenza di quello che avevano detto gli altri due, ha detto che sono nuovissimi ed è sufficiente una preintonazione e una intonazione in modo da non doverli sostituire evitando così il rischio di non riuscire a riprodurre gli originali sfasando tutti gli equilibri....

Grazie a voi ho capito tutto quello che ha detto e ho potuto scegliere il tecnico con maggiore consapevolezza...spero che non mi deluda!

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  • 2 months later...

Salve,

 

a proposito di consistenza della tastiera, vorrei porre a voi questo quesito, anche se sembrerebbe parzialmente inerente a questa discussione.

 

Dunque, posseggo un vecchio roland digitale (hp1300 un pò datato) ancora funzionante (riproduce abbastanza bene le note), del quale ho conservato le parti fondamentali per il generare il suono, ovvero tutta l'elettronica, alcune schede necessarie per le funzionalità essenziali, gli altoparlanti e i tasti.

 

Essendo ingegnere e, avendo delle basi di fisica e costruzioni, ho avuto la brillante idea di cimentarmi nell'emulazione della meccanica di un acustico, nel senso di voler implementare il meccanismo dello scappamento, rispettando i pesi e le forze in gioco simili a quelle riscontrabili in un acustico.

 

Il sistema secondo la idea mia opinione, dovrebbe prevedere essenzialmente una serie di semplici leve che emulano il meccanismo, opportunamente dimensionate. La riduzione è dovuta alla mancanza della corda, dello smorzatore e dello spingitore. Secondo voi è possiile riuscire in questa impresa, oppure mi converrebbe mettere da parte un budget e comprare un digitale già bell'e fatto?

 

Sono pienamente consapevole la seconda alternativa, sarebbe la soluzione più ovvia e pratica, nonché rapida.

 

Il fatto è che mi hanno regalato questo piano e, volevo sfruttare qualcosa che già posseggo. Quindi, lo scopo è una grande sfida, ma anche una piccola soddisfazione.

 

Sembra un piccolo investimento di soldi, anche se grande in termini di tempo.

 

Curioso di conoscere le vostre opinioni, vi saluto ;) 

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Ci sono i digitali con la meccanica del coda, non una simulazione delle leve e dei pesi, ma propriamente la meccanica di legno perni e feltro....ovviamente mancano le corde e manca l'urto del martello sul corda, aspetto fondamentale nella risposta della meccanica e nella sensaIone che il pianista avverte nel suonare... Un rapporto meccanica suono che va oltre i semplici pesi e le leve, che dipende dall'acustica dell'ambiente, dal tempo di permanenza del martello sulla coda, da come ricade Etc Etc... Tutte cose che un sistema numerico non riesce a simulare perché il modello (matematico) è veramente veramente complesso....

 

Certo puoi provare ma non inventi nulla di nuovo

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Grazie,

 

beh, non pretendo di reinventare nulla, infatti, mi sono visto un pò la meccanica del coda, cercando di capire come è fatta e come lavora. è già piuttosto complessa.  Quello che voglio fare è riprodurre quel meccanismo, facendo a meno delle parti che non servono. Non sarà facile, non so cosa ne verrà fuori. Staremo a vedere. Può darsi che ci ripenso e mi faccio un pò di conti, e mi compro un digitale direttamente ;)

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