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Piano Concerto - Forum pianoforte

Come Si Affronterebbe Lo Studio Di Un Brano Tipo Questo


Stellina
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Comunque ho letto attentamente la teoria insiemistica che Xenakis ha adottato...

Questo ti fa molto onore, per questo stimo le persone di questo forum…

 

 

Per me resta una composizione basata sulla banalissima teoria insiemistica dei complementari esistente da almeno mille anni dunque a parte il fatto che secondo me non c'è nulla di nuovo se non l'idea di utilizzare una base della teoria degli insiemi per comporre musica non è comunque detto che trovata una motivazione il risultato debba essere soddisfacente.

 

 

Premesso che il musicista non deve essere un matematico, il suo lavoro non è inventare nuovi teoremi matematici. Per cui il fatto che la teoria insiemistica sia vecchia come il cucco non sposta il problema e non invalida la mia frase relativa all’ “inventarsi qualcosa”.

 

 

L’inventarsi è legato all’importare un concetto di un’altra disciplina nella musica. Ad esempio i frattali esistono in matematica da una certa data, qualche studioso ha teorizzato sull’argomento partendo dalla cosa più vecchia del mondo…la neve.

Infatti il modello teorico del frattale per definizione è appunto il fiocco di neve…questo è un fatto, questo è qualcosa di nuovo in ambito matematico.

 

Quello che è stato nuovo in musica è stato quello di scrivere un brano sfruttando la teoria dei frattali. Ne più ne meno come faceva Bach con i quadranti magici ci Athanasius Kircher…per cui Bach non si è inventato nulla in termini matematici, ma ha fatto suo un concetto della matematica scrivendo musica e in quantità industriale (e senza l’ausilio del PC, pensa cosa avrebbe potuto fare oggi) … ne più ne meno di quello che “ironicamente” dicevi tu…

 

Potrei inventare un programma che genera algoritmi matematici e che sulla base di questi algoritmi genera musica, molta più di quella che hanno scritto loro, potrei dunque fare centinaia di composizioni al giorno, questo non farebbe affatto di me un compositore neanche se scrivessi io di pugno degi algoritmi matematici.

 

 

Pensa che di Bach ci è arrivata solo meno della roba che ha scritto e si aggira a più di 1000 composizione, prodotte con mezzi di mezzo millennio fa…praticamente solo carta e china.

…dimenticavo, anche gli specchi non se li è inventati Bach…eppure molti suoi canoni sfruttano questo principio, che non è musicale, ma grazie a lui (e altri) è diventato musicale.

 

Premesso ciò, non invidio i compositori, perché oggi anno un grosso problema, cosa scrivere di nuovo visto quello che è già stato proposto fino ad oggi? Calcola che c’è un brano dove l’interprete fa sesso col violoncello…per cui veramente ardua la cosa.

 

 

Per questo ti invitato, vista la tendenza in questi ambiti a “banalizzare” il tutto dicendo che anche un bambino di 2 anni potrebbe concepire un opera come quella del topic, di provarci e vedere se con 4 formule riesci a dire qualcosa di nuovo, che incontra la stellina di turno che vuole suonare la tua musica, e passare alla storia come il compositore “X”.

 

In sintesi, io non amo molto le sonate per pf di Haydn, ma se qualcuno mi chiedesse come affrontarle non gli direi…suona Beethoven perché quelle non mi piacciono (perché il succo è questo).

O meglio, direi:

- non sono in grado

- mi rifiuto (che è forse quello che intendevi, ma è una lettura fra le righe del tuo scritto), ma altri sono liberi di farlo

- mi documento per dare il massimo per quell’allievo che mi ha dato fiducia e vuole raggiungere quel suo personale obiettivo.

 

Tutto scritto sperando di non offendere nessuno ma cercando di esprimere solo uno dei punti di vista sulla questione.

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Bel topic, tanti spunti, posso solo aggiungere visto il riferimento di Xenakis ai compositori che in realtà negli ultimi 30 anni al conservatorio (mi riferisco ai corsi superiori) “sembra” si siano dimenticati che c'è la strada dell'istinto musicale che non può essere imbrigliato in un progetto che ha delle forti correlazioni ad ambienti extramusicali.

 

Però dico “sembra” perché sotto un certo punto di vista può essere giusto che sia così perché a scuola puoi approfondire quello che è già successo e quindi, tornando indietro nel recente passato, questo è un genere di musica che viene approfondito.

 

Insomma, i corsi sono pervasi dal post-strutturalismo ;)

 

Premesso questo, un compositore deve dire la sua e non quella degli altri, per cui è giusto che conosca tutto quello che è successo ma poi si esprima nella sua contemporaneità, fatta di altro.

Oggi questo genere di musica, ma anche cose alla Fedele (per citarne uno), suonano parecchio vecchie … si è riscoperto il filo diretto con l’istinto musicale, con la sfera della percezione, per cui la composizione deve tenere conto dell’orecchio. Questo non significa che oggi uno deve tornare a scrive tonale, ma con il proprio approccio e il proprio stile dire qualcosa.

 

Le composizioni di Xenakis sono a volte estreme, Donatoni parlava di macchina…ovvero automatismi che portano a generare musica. Quando però la macchina è la propria mente, esce il proprio stile e forse si dice qualcosa.

 

Seppur con un approccio “progettuale”, il compositore deve lasciarsi aperta la possibilità di scegliere qualcosa…come faceva il buon Berio. Griglie su griglie, ma poi quale riga della tabella usare lo decideva lui :)

 

Questo sicuramente comporta uno sforzo maggiore, sostenere un progetto che ha dinamiche extramusicali, tenendo conto dell’orecchio non è facile. Perché l’orecchio è governato magari da altre leggi…per cui, si arduo il compito, ma che ha spostato completamente l’approccio e per cui i modi e le tecniche per produrre musica.

 

Non si butta via niente, non nascondo che ho scritto brani basati sul calcolo combinatorio, ma le combinazioni di elementi arrivavano quando dicevo io e non a caso…per cui i brani stanno in piedi anche musicalmente e sono al limite dell’ascoltabile. Una cosa che, sottolineo, a scuola ti dicono di dimenticare…per fortuna dura solo 3 anni ;)

La classica frase è: "non importa come suona" ... deve essere coerente e figo "graficamente" ... :unsure:

 

Io trovo che Herma sia interessante, oltre il limite dell’ascoltabile, mi piace non tanto per una soddisfazione dell’ascolto ma per una soddisfazione intellettuale. Due tipi di piaceri diversi, oggi bisogna trovare la quadra… un po’ come una volta si è dovuto trovare la quadra fra contrappunto e armonia.

 

… adesso potete massacrarmi :)

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Dimenticavo di citare il Jazzisti, gli unici che hanno trovato il modo di restare legati alla tradizione, portandola avanti e codificando tutto con un sistema che trovo anche più efficace di quello usato dai continuisti.

 

Francamente mi sembra comunque un ambiente che è arrivato a saturazione, ci si “nasconde” dietro l’arrangiamento ma il succo è che anche li servirebbe una bella botta di vita.

 

 

Trovo invece molto aperto l’ambito della musica da film e la fusione fra i mezzi tradizionali e l’elettronica. Un ambito dove sicuramente, oggi come oggi, occorre inverstire…

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L’inventarsi è legato all’importare un concetto di un’altra disciplina nella musica. Ad esempio i frattali esistono in matematica da una certa data, qualche studioso ha teorizzato sull’argomento partendo dalla cosa più vecchia del mondo…la neve.

Infatti il modello teorico del frattale per definizione è appunto il fiocco di neve…questo è un fatto, questo è qualcosa di nuovo in ambito matematico.

 

Ok, infatti io non giudico che possano essere usate conoscenze in altri ambiti per arrivare ad una nuova soluzione, questa teoria secondo me è alla base del progredire dell'umanità; chi scopre si basa sempre su altre scoperte in altri ranghi della conoscenza umana, l'importante è però osservare la qualità del prodotto. Come ho già detto mi ripeto utilizzare idee di altre branche della conoscenza non fanno sì che il prodotto sia di qualità quindi per esempio potrei pensare di utilizzare il menu' di un pranzo di gala paragonando gli ingredienti alle note, i tempi di cottura alla durata e la quantità di sale alla dinamica. E' un'idea innovativa ? Penso di sì non mi pare che ci sia stato qualcuno che abbia fatto un'esperimento del genere ma se esiste fatemelo sapere e farò altri esempi; come avevo già detto questo probabilmente non farà di me un innovatore, non farà della mia composizione un capolavoro e non farà di me un compositore.

 

 

Quello che è stato nuovo in musica è stato quello di scrivere un brano sfruttando la teoria dei frattali. Ne più ne meno come faceva Bach con i quadranti magici ci Athanasius Kircher…per cui Bach non si è inventato nulla in termini matematici, ma ha fatto suo un concetto della matematica scrivendo musica e in quantità industriale (e senza l’ausilio del PC, pensa cosa avrebbe potuto fare oggi) … ne più ne meno di quello che “ironicamente” dicevi tu…

 

Si vede che quello funzionava...

 

Pensa che di Bach ci è arrivata solo meno della roba che ha scritto e si aggira a più di 1000 composizione, prodotte con mezzi di mezzo millennio fa…praticamente solo carta e china.

…dimenticavo, anche gli specchi non se li è inventati Bach…eppure molti suoi canoni sfruttano questo principio, che non è musicale, ma grazie a lui (e altri) è diventato musicale.

 

E' importante secondo me far entrare in gioco il gusto, per i motivi di cui sopra. Il fenomeno fisico della rifrazione delle onde è qualcosa che in musica funziona. Perché funziona ? Perché il gusto me lo suggerisce. E perché c'è una folla ai quali glielo suggerisce.

 

Premesso ciò, non invidio i compositori, perché oggi hanno un grosso problema, cosa scrivere di nuovo visto quello che è già stato proposto fino ad oggi? Calcola che c’è un brano dove l’interprete fa sesso col violoncello…per cui veramente ardua la cosa.

 

Ma il difficile è proprio questo. Allora che facciamo ? Facciamo passare per arte di grande spessore immondizia solo perché alla sua base c'è l'idea innovativa di basarsi su un vecchio modello matematico ? Allora torno a dire, domani faccio una composizione con le ricette, alla base c'è l'idea innovativa e devo essere immolato come Xenakis ?? Ma secondo me è assurdo !

 

 

Per questo ti invitato, vista la tendenza in questi ambiti a “banalizzare” il tutto dicendo che anche un bambino di 2 anni potrebbe concepire un opera come quella del topic, di provarci e vedere se con 4 formule riesci a dire qualcosa di nuovo, che incontra la stellina di turno che vuole suonare la tua musica, e passare alla storia come il compositore “X”.

 

Adesso ti racconto un aneddoto... Per l'università andai a fare degli stage all'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) ai Laboratori nazionali di Frascati. Sapendo che ero un pianista mi chiesero di realizzare una composizione per una conferenza all'INFN. Premesso che non sono un compositore, gli dissi che avrei potuto sfruttare alcuni suoni tipici degli organi di funzionamento dell'elettrosincrotrone. In alcuni casi mi sarei basato su teorie matematiche e rilevamenti di eventi nei rilevatori, per altri avrei dovuto registrare suoni prodotti acusticamente ad esempio dagli alimentatori del LINAC che ad ogni inserimento di nuovi pacchetti di Positroni ed Elettroni producevano un suono simile ad una gran cassa. Ovviamente tutto questo non è stato possibile per mancanza di fondi, all'epoca non avevo nulla per poter registrare e avrebbe dovuto comprare l'attrezzatura il laboratorio (guarda caso siamo in Italia), non avevo competenze di HDD Recording e l'unico mio pensiero era l'università. Tutto questo per dire che quella sarebbe stata una bellissima esperienza che non avrebbe comunque creato un prodotto di qualità nonostante fosse stato moooooolto innovativo. Non a tutti capita la fortuna di poter utilizzare un file riportante le collisioni tra materia ed antimateria (guarda caso i componenti fondamentali più antichi dell'universo che conosciamo ed i primi a comparire, si pensa, in eguale quantità dopo il big bang)...

 

 

In sintesi, io non amo molto le sonate per pf di Haydn, ma se qualcuno mi chiedesse come affrontarle non gli direi…suona Beethoven perché quelle non mi piacciono (perché il succo è questo).

O meglio, direi:

- non sono in grado

- mi rifiuto (che è forse quello che intendevi, ma è una lettura fra le righe del tuo scritto), ma altri sono liberi di farlo

- mi documento per dare il massimo per quell’allievo che mi ha dato fiducia e vuole raggiungere quel suo personale obiettivo.

 

Tutto scritto sperando di non offendere nessuno ma cercando di esprimere solo uno dei punti di vista sulla questione.

 

Ma non è vero, io non ho detto a Stellina di lasciar perdere di suonare Xenakis, ognuno può studiare quello che vuole figuriamoci ! A me che fastidio dovrebbe dare ? Ed anzi nel prossimo post magari darò dei consigli per lo studio dato che è l'argomento che più da vicino mi rappresenta essendo un pianista, di certo io non perderei mai tempo a studiare una cosa del genere, lo stesso tempo lo dedicherei neanche a studiare qualsiasi altra cosa ma a fare una passeggiata oppure a sdraiarmi sull'erba, lo troverei molto più produttivo ! Ma voglio esprimere il mio personale pensiero che può certamente non essere condiviso ma che deve essere motivato con solide basi che per me non è vedere lo sfruttamento di teoremi matematici come innovazione. Ok è un'innovazione utilizzare teoremi matematici in musica, ma il risultato è qualitativamente all'altezza di tale innovazione ? Per me no... Affatto.

 

 

In ogni caso io ho letto e compreso la teoria alla base di questa composizione, voi che lo difendete a spada tratta avete compreso ?

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Vorrei in fine lanciare un appello a chi pensa che brani come questo siano, come diceva fantozzi "cagxxxe pazzesche", di manifestare la loro VERA idea e di non restare in silenzio solo perche 4 persone su 100 altrimenti li ritengono ottusi.

 

Non penso che nessuno mi dia dell'ottuso se una cosa non mi piace, non ho le competenze per dire che questo è (o non è) un brano valido.

 

Di sicuro non mi piace ;)

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La partitura è una figata assoluta...

io la studierei tantissimo "a secco", senza mani sul pianoforte. Bisogna capirne il bandolo, prendere appunti. Nell'introduzione ci sono indicazioni complesse, su come intendere il tempo e le dinamiche. Non puoi arrivarci subito con le mani, ci devi arrivare con la testa, prima. Io la canticchierei, anche senza note precise

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Qualcuno seguendo la partitura è riuscito a capire se il pianista del video ha suonato tute le note giuste?

 

Ecco... in questi casi, secondo me, si sfiora una cosa VIETATA dalla netiquette, ovvero il Flame.

Questo è un commento fatto esclusivamente come provocazione, per suscitare reazioni aggressive, tipo la mia ora...

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Io trovo simolante la domanda di Natan, effettivamente se uno conoscesse già il pezzo (e lo avesse studiato) si accorgerebbe delle sfumature ... ma al primo ascolto, e magari senza supporto della partitura, dubito uno si accorga...l'ambito armonico non è così definito da dire a "orecchio"...quello ha steccato; ... e neanche quello melodico poi è veramente così "cantabile".

 

Si vede tanto che sto cercando già alibi ? :D

 

Volevo ringraziare in particolare Thallo perchè è l'unico che per ora ha ceramente cercato di dare un suggerimento legato all'approccio anche se, ovviamente, ho trovato molto utile e istruttiva tutta la conversazione.

Per cui grazie infinite ancora.

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Il problema è che in questo mondo sempre più spesso si assiste a vera mancanza di carattere... Avere carattere significa anche andare soli contro una categoria e sono certo che come me la pensano in moltissimi ma che per mancanza di carattere stanno lì a dire di sì anche se pensano che sia un no per la sola paura di essere criticati....

 

Ecco... in questi casi, secondo me, si sfiora una cosa VIETATA dalla netiquette, ovvero il Flame.

Questo è un commento fatto esclusivamente come provocazione, per suscitare reazioni aggressive, tipo la mia ora...

 

In parte mi riferivo anche a questo...

 

Dato che le successioni di note sono praticamente "stocastiche, randomiche" con uno schema che si ripete tra insieme e negazione di insieme e tra somme di insiemi e reciproci negati, è tutt'altro che scontato chiedersi se abbia steccato delle note oppure no non avendo letto la partitura. Inoltre per chi ha letto e compreso il file in inglese fornito nella prima pagina del topic, è citato che le combinazioni possibili sono più di 250 su 88, quindi spesso si creano delle discrepanze... Tanto per dire che nonostante si sia basato su un modello matematico, non è stato possibile neanche rispettarlo formalmente.

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In parte mi riferivo anche a questo...

 

Dato che le successioni di note sono praticamente "stocastiche, randomiche" con uno schema che si ripete tra insieme e negazione di insieme e tra somme di insiemi e reciproci negati, è tutt'altro che scontato chiedersi se abbia steccato delle note oppure no non avendo letto la partitura. Inoltre per chi ha letto e compreso il file in inglese fornito nella prima pagina del topic, è citato che le combinazioni possibili sono più di 250 su 88, quindi spesso si creano delle discrepanze... Tanto per dire che nonostante si sia basato su un modello matematico, non è stato possibile neanche rispettarlo formalmente.

 

E io ti rispondo seriamente: cosa ti cambia se il pianista ha sbagliato una nota rispetto alla partitura?? Tu non conosci il pezzo e non sei in grado di capire se il pianista è "corretto" o no, stessa cosa per me. Questo elemento a me e a te non cambia nulla, non altera il giudizio, ed infatti io, che considero il pezzo bello, non mi interesso neppure di questa idea di "correttezza" (se parte una nota svizzera non penso che cambi niente); tu che consideri il pezzo brutto fai "finta" di interessarti a questa cosa e, anzi, la usi come leva per insinuare che un pezzo simile è intrinsecamente inferiore ad un pezzo di altro tipo. Sì, perché quando insinui che la correttezza non può essere controllata, non dici che il pezzo è brutto, perché non parli del pezzo, metti in mezzo una serie di insinuazioni, appunto, per cui 1) la musica complessa finisce per essere casuale 2) i pianisti che suonano contemporaneo non hanno un'etica 3) chi ascolta questi pezzi si illude di comprenderli perché in realtà sono incomprensibili eccetera eccetera eccetera.

I giudizi che stai dando non sono giudizi musicali. Io non ho letto NESSUN giudizio tecnico musicale da parte vostra! Una mia amica pianista che odia il contemporaneo mi ha detto che non le piacciono le tessiture, non le piace il pianismo percussivo, non le piace l'assenza di fraseggio melodico, e QUESTI sono giudizi musicali. Dire che tua nipote lo suona tutti i giorni non è un giudizio musicale. Quando dici che non possiamo controllare quanti errori fa il pianista, secondo me, non dici che il pezzo è complicato, screditi alla base quello stile. Intanto io ti assicuro che questo non è di certo il pezzo più complicato scritto nella storia, Sorabji è peggio, Ferneyhough è peggio. E se ti mettessi a riascoltarlo sto benedetto Herma, sentiresti che proprio dal punto di vista "diastematico", delle note, non è così astruso. Ci sono altezze ricorrenti, zone della tastiera individuabili. Al massimo si potrebbe parlare della precisione nella durata delle figure, ma il tempo è relativo, si sa (notare come, anche questi, siano giudizi musicali).

Ma voglio scrivere e sottolineare una cosa che continua a sfuggirvi, probabilmente perché siete meno storici e più musicisti: non siete voi a scegliere quali sono le composizioni importanti, è la storia che lo fa. E con Herma lo ha fatto.

Voi avete il diritto sacrosanto di ignorare questa composizione, di non gradirla, di non ascoltarla. Ma viverla come una lotta contro chi apprezza queste cose, contro questa musica, contro i compositori, contro gli esecutori, chiamarla battaglia contro i mulini al vento mi sembra il minimo :)

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Ti rispondo seriamente per ordine anche io...

 

A me non cambia che becchi le note oppure no, non fa senso questo discorso neanche suonando Beethoven o Chopin o Mozart, la stecca scappa a tutti; rispondevo a chi ha posto la domanda con una risposta sensata, ovvero, gruppi di note appartenenti ad insiemi.

 

1) Non hai capito il senso di quello che ho scritto... Basarsi su un fondamento matematico fa sì che ciò che viene proposto non sia casuale. E' però importante seguire questo algoritmo matematico fino in fondo ed effettuare le proprie scelte prima di mettersi a scrivere. La formalità e la coerenza si basa su questo. Ecco, qui non abbiamo coerenza perché se anche una sola nota non proviene dalla formalità dell'algoritmo utilizzato, beh allora si può assumere che il prodotto sia randomico. Esempio: se la serie di Fibonacci restituisce una serie ordinata di numeri che sono QUEI numeri (0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34...) anche cambiandone solamente uno farebbe propendere per una serie inesistente, che non è quella di Fibonacci e che possiamo assumere come stocastica, magari ordinata, ma stocastica es. (0,1, 1, 2, 3, 5, 8, 12, 21, 34)

 

Quello che io dico è che forse neanche voi sapete di cosa state parlando. Volete giustificare le critiche che vi si fanno dicendo che dietro c'è una spiegazione matematica, parlate di ricorrenze senza sapere dove sono queste ricorrenze. Le ricorrenze di cui parli sono tutte scritte in partitura, frase per frase ma la mia opposizione prende forma da prima, dalla base.

 

2) Anche questo non è vero, se cercherai sul forum vedrai che ho parlato molto bene di uno studio di Stockhausen suonato da Pollini, argomento vecchio di qualche mese, ergo quello che hai scritto è una falsità.

 

3) Questa frase che hai scritto è molto importante ed è vero che la sostengo e ti dirò di più, continuerò a sostenerla finché qualcuno non mi dimostrerà il contrario. Hai una bellissima cultura musicale quindi non puoi essere preso come esempio ma la dimostrazione di quello che dico è che quando 30 post fa' chiesi ai sostenitori di spiegarmi questa partitura, tutto quello che sono riuscito ad ottenere è stato: "leggi questo link". La mia richiesta era ovviamente provocatoria, resta il fatto che nei post precedenti ho solo sentito dire: "a me piace ascoltarla, a me non piace ascoltarla", nessuno ha motivato e argomentato la sua soddisfazione / insoddisfazione, l'unico a farlo sono stato io finora e fino a prova contraria. Mi piacerebbe ascoltare argomentazioni.

 

Andando avanti io non catalogo affatto questo brano come semplice, neanche come il più difficile, la mia osservazione iniziale riportando l'esempio di mia cugina era riferita e finalizzata alla randomicità delle note. Ed io non amo un brano Random.

 

...

 

 

Guarda io non la chiamo battaglia contro i compositori, non la chiamo battaglia contro gli esecutori e battaglia contro i mulini a vento. Ognuno di voi può suonarla, non la ritengo stupida, affatto, mi sembra invece molto intelligente da un certo punto di vista, io la ritengo semplicemente inutile. Se anche esiste per la storia, se io non l'ascolto e non la suono, per me non esiste, questo è un dato di fatto. Il concetto di campo è ben chiaro anche in fisica. I campi esistono nel momento in cui c'è una particella che la sperimenta. Le particelle siamo noi: interpreti, compositori o semplici ascoltatori. Chi l'ascolta la sperimenta, per lui esiste, per chi non l'ascolta non esiste. Ecco perché mi sembra sciocco, con rispetto parlando, tentare di convincermi dell'importanza di qualcosa che per me non esiste. ;)

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Sappiamo tutti che Xenakis era uno "scienziato" tanto per dire? Lo chiedo perchè lui si illudeva di portare in musica principi acustici, scientifici, etc. ... un po' meglio di Stockhausen ma alla fine, tanto più i suoi testi, mi sembrano (e non solo ame) autoreferenziati.

 

Chiaramente ciò non sposta il problema, il valore delle sue idee, e il risultato acustico del brano proposto da Stellina.

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io la ritengo semplicemente inutile.

 

Questo è un concetto che sento di sposare. Ma non voglio scriverlo con superficialità, io alla musica cerco il piacere musicale, di uno dei sensi che è l'udito e non dell'intelletto come accennava qualcuno. Questo non nega che ci possa essere, e c'è, quel tipo di godimento per cui non biasimo nessuno ma neanche chi come TheSimon in fin dei conti, se può scegliere cosa ascoltare, magari si rivolge a Scriabin, Bartok, etc.

 

Il punto è: cosa ci ha messo di istinto musicale Xenalis? Cosa ci ha messo che gli ha suggerito l'orecchio?...solo per il fatto che ci sono teoremi e tutto sarebbe "spiegabile" nega il lavoro dell'orecchio e quindi musicale.

 

Per cui inutile, inteso musicalmente...poi ognuno gode come può, c'è a chi piace farsi frustare...figuriamoci a sentire delle note a caso. Perchè questo è la stocastica, casualità, randomicità, nulla che può scegliere un uomo, un musicista.

Uomo che magari ha creato anche i lager..quindi il brano è in linea con l'estetica di un certo periodo storico...che forse è figlia di una situazione umana un po' estrema, umanità fatta pure d'orecchie ;)

Modificato da Shark
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Riscrivo meglio

Uomo che magari ha creato anche i lager..quindi il brano è in linea con l'estetica di un certo periodo storico...che forse è figlia di una situazione umana un po' estrema, umanità fatta pure d'orecchie ;)

 

Uomo che magari (l'ha fatto!) ha creato anche i lager..quindi il brano è in linea con l'estetica di un certo periodo storico, che rifiutava proprio l'dea di uomo, il fatto che si potesse ricadere (anche in musica) nel passato che ha portato a certi risultati.

Parliamo per cui di musica figlia di una situazione umana un po' estrema; peccato che l'umanità è fatta pure d'orecchie ;)

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