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Piano Concerto - Forum pianoforte

Come Si Affronterebbe Lo Studio Di Un Brano Tipo Questo


Stellina
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Ma io non scherzavo affatto ! Mi chiedo che interesse puó destare una composizione che ha gli stessi "contenuti" dei tasti pestati da un bambino di 2 anni sul pianoforte se non quello di ricordare un bambino di 2 anni che pesta tasti al pianoforte. Il buon senso mi suggerisce che si possa ascoltare al massimo una volta, la seconda mi avrebbe già snervato, ed anzi ho resistito 15 secondi, ho effettuato un salto di qualche minuto, ascoltato altri 5 secondi e poi spento.

 

Sono abbastanza sicuro che se sulla partitura non ci fosse stato scritto xenakis ma il mio nome, non l'avrebbe caxxxto nessuno...

Credo fermamente che si dovrebbe riflettere sulla qualità di ciò che si sente a prescindere da chi l'ha scritto. Chiamarsi Xenakis non significa per forza che tutto ciò che esce dalla sua penna sia di qualità indiscutibile, la stessa cosa secondo me vale per gli interpreti, chiamarsi Lang Lang non fa sì che tutta la musica che esce dalle sue mani sia bellissima. Ho ascoltato una sua interpretazione del Sogno d'amore di Liszt su Youtube e devo dire che era alquanto bruttina...

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Mi chiedo che interesse puó destare una composizione

Forse il link che ho postato può rispondere

 

Il buon senso mi suggerisce che si possa ascoltare al massimo una volta, la seconda mi avrebbe già snervato, ed anzi ho resistito 15 secondi, ho effettuato un salto di qualche minuto, ascoltato altri 5 secondi e poi spento.

Tant'è che Stellina lo vuole suonare...de gustibus non disputandum est

 

Sono abbastanza sicuro che se sulla partitura non ci fosse stato scritto xenakis ma il mio nome, non l'avrebbe caxxxto nessuno...

...prova ad inventarti qualcosa di nuovo e convincete...poi si vedrà ...

Xenakis non è nato Xenakis, per cui poteva sortire un effetto lassativo .... ma la storia dice altro...

 

 

Credo fermamente che si dovrebbe riflettere sulla qualità di ciò che si sente a prescindere da chi l'ha scritto.

Infatti, ma se uno non ascolta, come fa a valutare?

 

Chiamarsi Xenakis non significa per forza che tutto ciò che esce dalla sua penna sia di qualità indiscutibile

Ovvio, però c'è qualcuno che ha voglia di suonarlo, lo suona, mette il video su youtube ... per cui ha ragione Xenakis. Se non l'avesse mai fatto, parleremmo di altro, che ne so, uno a caso, Brian Eno

 

Eppoi c'è chi ci ha speigato che alcune porcherie come questa vengono usate anche nelle sedute di musicoterapia ...

 

La stessa cosa secondo me vale per gli interpreti, chiamarsi Lang Lang non fa sì che tutta la musica che esce dalle sue mani sia bellissima. Ho ascoltato una sua interpretazione del Sogno d'amore di Liszt su Youtube e devo dire che era alquanto bruttina...

Stesso discorso del compositore, ascoltare, valutare e decidere.

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Come affrontare lo studio di una composizione come questa?

Partendo dall'ascolto, studio ed analisi di altre pagine dello stesso Autore, che non fu soltanto

compositore, ma anche architetto, amico e collaboratore di Le Corbusier.

Come compositore, applicò alla tecnica compositiva la teoria delle probabilità e della logica matematica,

coerentemente alla sua concezione della musica come agglomerato di masse e di linee sonore.

Musica "di nicchia", che può incuriosire ed anche piacere, se interessa la ricerca di nuove sonorità,

oltre i limiti del gusto tradizionale.

Musica che può suscitare reazioni ironiche, incomprensione e rifiuto totale, come gran parte della musica

composta negli ultimi settant'anni.

Non dimentichiamo però che grandi pianisti, come Maurizio Pollini, non hanno esitato a proporre musiche

di Boulez, Berio, Stockhausen, Nono....

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No no alt, scindiamo...

Puoi dire che per te è una composizione bellissima, e comunque il tuo nick name non può che essere di parte, a me non piace affatto, non ci trovo nulla di esteticamente bello è una mia opinione e ti prego di rispettarla, ho ascoltato moltissime cose di Stockhausen come di Xenakis, alcune che ho riconosciuto interessati, altre che non mi hanno dato nulla. So benissimo che come anche faceva Stockhausen, anche Xenakis utilizzava e sperimentava algoritmi matematici. Per me non inventano nulla di nuovo. L'innovazione non è appoggiarsi alla matematica. Creare algoritmi che generano una composizione non è fare musica. Potrei inventare un programma che genera algoritmi matematici e che sulla base di questi algoritmi genera musica, molta più di quella che hanno scritto loro, potrei dunque fare centinaia di composizioni al giorno, questo non farebbe affatto di me un compositore neanche se scrivessi io di pugno degi algoritmi matematici. L'arte PER ME è tutt'altra cosa. Questo lo dimostra anche il numero di seguaci che questi esìmi compositori si portano dietro... Un numero veramente ristretto. E diró di più... Ho l'impressione che molti di quelli che sostengono emozionanti molte di queste composizioni lo dicano solo per non essere criticati e non sembrare inferiori a chi invece come te li sostiene a spada tratta.

Questo è ció che realmente penso. Il fatto che Pollni abbia suonato uno o due studi di Stockhausen non significa che TUTTO quello che ha scritto Stockhausen sia di alto livello. Vorrei poi capire se il fatto che grandi interpreti suonino composizioni di artisti contemporanei faccia di questi compositori dei grandi o viceversa... Mah.

Questo tanto per dire che Chopin non ha bisogno di essere suonato da Pollini o da Horowitz o da Rubinstein per essere riconosciuto come grande, secondo quello che sostiene Boesendorfer invece per Xenakis, Stockhausen e compagnia bella sembrerebbe di sì (non l'ho detto io, l'ha detto boesendorfer).

 

Vorrei in fine lanciare un appello a chi pensa che brani come questo siano, come diceva fantozzi "cagxxxe pazzesche", di manifestare la loro VERA idea e di non restare in silenzio solo perche 4 persone su 100 altrimenti li ritengono ottusi. In matematica (tanto per restare in tema) la statistica del giusto la fanno i grandi numeri non i piccoli numeri, salvo RARISSIMISSIME eccezioni...

Il problema è che in questo mondo sempre più spesso si assiste a vera mancanza di carattere... Avere carattere significa anche andare soli contro una categoria e sono certo che come me la pensano in moltissimi ma che per mancanza di carattere stanno lì a dire di sì anche se pensano che sia un no per la sola paura di essere criticati.... Ma per favore....

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Il problema è che in questo mondo sempre più spesso si assiste a vera mancanza di carattere... Avere carattere significa anche andare soli contro una categoria e sono certo che come me la pensano in moltissimi ma che per mancanza di carattere stanno lì a dire di sì anche se pensano che sia un no per la sola paura di essere criticati.... Ma per favore....

 

Finalmente un po' di saggezza. Applichiamolo sempre questo concetto, eh!

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Simone, che dire. Non mi pare che chi odia questo tipo di musica tenda a stare zitto. Anzi.

A me Herma piace moltissimo.

E trovo i tuoi interventi molto aggressivi. E, in definitiva, off-topic. Rispetto la tua opinione ma non condivido il tono con cui l'hai espressa.

 

A Stellina.

ahimè non sono un pianista, quindi posso solo consigliarti di ascoltare molto, studiare la partitura, cercare di capirne il senso o di darne uno tuo. Nell'interpretazione che hai postato io ho sentito una profonda ricerca delle armonie soggiacenti. Ma non tutti amano questo modo di eseguire Xenakis, spesso si mette in luce la costruzione, la grande forma, favorendo le indicazioni dinamiche, i crescendo, una sorta di movimento complessivo del suono. Non saprei dirti se questi pensieri debbano accompagnarti già nelle prime ore di studio, o se possano essere uno step successivo... di certo un pezzo del genere pretende un perfetto controllo della tecnica.

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Infatti la mia "battuta" stava a segnificare che in relazione alla domanda:

 

> Come si affronterebbe lo studio di un brano tipo questo?

 

si presume che abbia già valutato che mi interessa, poi uno può passare o meno una o la sua metodologia.

 

Comunque mi fa piacere sapere che a TheSimon non piaccia, ci sta...infatti non pretendo che tutti poi si cerchino il mio video sul tubo :)

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Sono aggressivi volutamente ma non contro Xenakis (il nostro utente) o Boesendorfer, ma verso i ruffiani che la pensano come la penso io ma che non hanno la capacità e le palle, scusate il termine, per dare fiato a quello che realmente pensano. Tu dici di no, forse perchè sei dall'altra parte e queste persone alle quali mi riferisco non ti diranno mai il contrario, proprio perchè temono confronti e sono dei lecchini... Per me Boesendorfer e Xenakis possono ascoltare questo brano quanto vogliono, che fastidio mi danno ? Mi sembra però opportuno manifestare la mia idea. Se poi non è neanche permesso questo allora inutile stare qui a parlare e non volendo dai ragione a me. Sono sempre pronto a cambiare idea se mi si danno le giuste motivazioni pertanto:

chiedo scusa per l'OT e voglio rientrare IN TOPIC chiedendo quanto segue...

In ogni caso visto che tanto si parla di questi brani che debbono essere capiti e mi insegnate che sono il prodotto di algoritmi matematici, vorrei che mi faceste un'analisi di questo brano, citandomi l'algoritmo matematico che è stato utilizzato, e pchè è stato utilizzato quel particolare algoritmo matematico, come è stato poi generata la partitura partendo da quei particolari numeri ed in fine come l'analisi di un brano come questo si discosta dall'analisi armonica e storiografica di un brano del periodo classico... Grazie.

Attendo risposta

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TheSimon ha scritto esattamente:

"Chopin non ha bisogno di essere suonato da Pollini o da Horowitz o da Rubinstein per essere riconosciuto come grande, secondo quello che sostiene Boesendorfer invece per Xenakis, Stockhausen e compagnia bella sembrerebbe di sì (non l'ho detto io, l'ha detto boesendorfer)."

Ma che ha scritto Bösendorfer, esattamente?:

"Non dimentichiamo però che grandi pianisti, come Maurizio Pollini, non hanno esitato a proporre musiche

di Boulez, Berio, Stockhausen, Nono.... "

Forse io non conosco bene le finezze della lingua italiana, volevo semplicemente notare che un pianista

come Pollini ha ritenuto opportuno far conoscere al pubblico questi autori citati.

Sono d'accordo che questo non dimostra nulla. Era solo una mia constatazione, a me non piacciono anche se li ha eseguiti Pollini, però ascolto per una questione di cultura musicale mia personale, e rispetto i gusti delle persone che sanno apprezzare

quello che io non riesco apprezzare: anche questo per me è carattere.

E poi, scusami Simone, ti stimo moltissimo, ma sono d'accordo con Thallo nel dire che, questa volta, il tuo intervento sembra

aggressivo.....questione di carattere?

 

 

 

 

 

Ma poi non ho capito cosa c'entra il carattere

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Ma perchè io butto coppe e mi si risponde a bastoni ? E poi Claudio, detto da te... Ma hai mai riletto risposte che hai dato a qualcuno ? Ho chiesto semplicemente dei chiarimenti e non me la sono presa con nessuno di voi l'ho anche scritto, non capisco perchè ne state facendo un problema di risentimento personale, come a dire ”me la prendo con Stefano" e si risente Enrico che non ha neanche mai conosciuto di persona Stefano, ma nessuno mi sta rispondendo a ció che ho realmente chiesto. Forse sono io che non rifletto e non ragiono ma vorrei veramente che qualcuno mi motivasse la grandezza di QUESTA COMPOSIZIONE, perchè io non sto parlando di tutte le composizioni contemporanee, l'ho anche scritto qualche post sopra, ma di questa in particolare... Mi Piacerebbe che qualcuno mi motivasse le domande che ho posto un post fa...

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Scusa TheSimon, vedo che hai già risposto sull"aggressivo" e sul "carattere" mentre io stavo scrivendo

il mio ultimo modesto intervento.

Comunque, approfitto dell'occasione per manifestare tutto il mio apprezzamento, anche per merito tuo,

per questo forum, dove ognuno manifesta, anche con forza, le proprie idee, ma sempre entro i termini

della civile convivenza e reciproca stima.

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Figurati, la stima è recproca. Potersi esprimere mi sembra il minimo, ognuno pensa il suo, si può discutere anche animatamente ma alla fine tutti amici e ognuno si tiene il suo pensiero. Credo sia alla base della democrazia...

 

Comunque ho letto attentamente la teoria insiemistica che Xenakis ha adottato...

Per me resta una composizione basata sulla banalissima teoria insiemistica dei complementari esistente da almeno mille anni dunque a parte il fatto che secondo me non c'è nulla di nuovo se non l'idea di utilizzare una base della teoria degli insiemi per comporre musica non è comunque detto che trovata una motivazione il risultato debba essere soddisfacente.

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varie risposte...

1) soggiacenti: che stanno sotto, nascosti :)

 

2) alcune mie risposte sono quasi offensive, lo so :) ma quando le scrivo poi mi prendo tutti i cazziatoni del caso :) quindi, tu prenditi il tuo bel cazziatone :)

 

3) non ho mai analizzato nessuna composizione di Xenakis, e credo sia molto difficile da fare. Dovrei avere molto altro materiale... ma la mia minima esperienza, davvero minima, dice che spesso queste tecniche di composizione alternative portano solo ad un "isomorfismo". Cioè, il principio formale non è quasi mai usato in modo stretto ma ci sono spesso degli aggiustamenti in corso d'opera. Io penso, comunque, che una musica simile abbia fascino, a prescindere dal metodo compositivo usato per crearla. A me piace a pelle, mi piace il modo in cui gli eventi si manifestano nel tempo :)

 

4)

sulla questione della melodia, notate come qui ci sia una sensibilità del tutto diversa. Qui escono fuori molto i livelli dinamici, i piani e i forti, la nuvola degli armonici. Con Takahashi potevi quasi segnare il fraseggio invece...
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Comunque, approfitto dell'occasione per manifestare tutto il mio apprezzamento, anche per merito tuo,

per questo forum, dove ognuno manifesta, anche con forza, le proprie idee, ma sempre entro i termini

della civile convivenza e reciproca stima.

 

Quoto, è uno dei motivi per la quale sono iscritto qui.

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