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Piano Concerto - Forum pianoforte

...controtenore


Annuccia
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"Interessante"

 

"Noi cerchiamo una voce che possa vendere dei dischi, vuole dire che qui sono l’unica a non aver capito nulla di quel che cerchiamo”

 

Immagino che il programma sia centrato sul cercare un soggetto che faccia arricchire le case discografiche ... per cui non mi sorprende. Mi ha sorpreso di più invece la questione "tecnica" di quel soggetto e la scelta inconsueta di farlo passare per genere...ma anche per "aulità" della voce.

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Sono di fretta e do una prima risposta veloce.

1) il controtenore è un uomo che canta in registro di testa-falsetto. Ci si ammazza tutt'oggi nel capire se c'erano anche nell'antichità, e cosa e come cantassero. Ma il controtenore per come lo conosciamo oggi è un tipo vocale introdotto nel primo '900 come "sostituto ideale" del castrato.

2) i controtenori non hanno voce naturale, come nessuno ha voce naturale. Sviluppano un registro della voce che abbiamo tutti. Basta studiare, insomma.

3) Avetik è un controtenore, nel senso che canta in falsetto, tanto quanto faceva quello dei cugini di campagna o quello dei Kymera sempre a X Factor... con una differenza fondamentale: Avetik è stonato

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Croma-Marco, ho un po' più tempo ora e spiego l'annosa questione del falsetto. Forse da qualche parte l'ho già spiegata, ma chi se ne frega...

Secondo la scuola tradizionale di canto, ogni voce possiede dei registri diversi. I registri sono volgarmente delle zone dell'estensione (grave, media, acuta, sovracuta...), ma, nella scuola tradizionale di canto, ad ognuno di essi viene affiancato un uso specifico della voce e delle risonanze. Questa è la ragione per cui, per traslato, si parla di "registri" anche quando si parla di risonanze o di colori. Da qui, si parla di registro di petto o registro di testa. Petto e testa sono, in realtà, risonanze, che sono presenti su tutta l'estensione di ogni voce (ogni "tipo" vocale) e che vengono usate in modo diverso ogni volta, arrivando ad un ideale che sarebbe un registro "misto" complessivo, in cui di volta in volta cambia la quantità di una risonanza o di un'altra. Il falsetto è una "tecnica" che cerca di usare un misto molto chiaro, quindi con moltissima testa e pochissimo petto, e viene in genere utilizzato nelle estensioni acute e sovracute, soprattutto (ma non solo) dalle voci maschili.

A inizio '900 la riscoperta dei repertori antichi ha portato al problema esecutivo del repertorio da castrato. Anche grazie ad Alfred Deller, si è tirata fuori una tradizione (che pare essere stata più tipica dell'Inghilterra che dell'Europa continentale) che vedeva alcune parti da castrato cantate, invece che da castrati, da specialisti del falsetto. Questi nuovi tipi vocali sono stati chiamati in vari modi. Genericamente, falsettisti, nello specifico, contraltisti e sopranisti. In realtà lo stesso Deller, e gli studiosi-musicisti successivi, hanno reclamato la tradizione di questo tipo vocale chiamandolo "contro-tenore", che oggi viene considerato il nome giusto da dare, soprattutto a chi canta ruoli da castrato o ruoli esplicitamente da controtenore (che ci sono, sia nella musica antica che in quella moderna).

Un controtenore oggi canta in misto acuto, ovvero "di testa". Può anche essere considerato falsetto, ma in realtà la denominazione "falsetto", oltre ad essere denigratoria in sé (falsetto sta per voce falsa, ma ogni voce diversa dalla voce parlata dovrebbe essere falsa), intende uno specifico uso della voce di testa, una voce di testa purissima e stimbrata, ovvero senza un colore riconoscibile, diafana. Oggi i controtenori fuggono il falsetto inteso in questo modo, cercano, invece, di "timbrare" la voce il più possibile. Questo si nota soprattutto in alcuni pezzi in cui l'estensione sfora nel grave (sono molti in verità). Andando dal Mi 3 (quarto spazio in chiave di violino tenorizzata) in giù, una voce maschile non può più cantare in falsetto, si entra nel cosiddetto registro parlato (che è sempre misto). I controtenori della vecchia scuola cercavano a tutti i costi di schiarire la voce anche in questo registro, in modo da ottenere un'uniformità di timbro con l'acuto "nel chiaro". Oggi l'uniformità di timbro è meno ricercata, e si cerca, piuttosto, una potenza del registro parlato e l'introduzione delle risonanze di petto. Ragion per cui un controtenore, oggi, non canta solo in falsetto. Canta usando registri diversi in parti diverse della propria estensione.

 

Se alcune cose tecniche non sono chiare, ditemelo

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  • 5 weeks later...

io sono molto affezionato a quest'aria di Bach e voglio condividerla con voi.

Secondo me è molto bella questa interpretazione...

 

http://www.youtube.com/watch?v=zlAwKNRMdEk

 

Io più che affezionato sto in fissa per quest' aria, l' avrò proposta 20.000 volte a più persone possibili, devono conoscerla altrimenti mi incazzo.

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