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Piano Concerto - Forum pianoforte

Un Bel Disco Davvero!


pianoexpert
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Un bel disco davvero quello di Simone Renzi.

Innanzi tutto vorrei parlare del valore editoriale: ..da Mozart a Chopin , Listz, Debussy. Ricca scelta

Renzi ha voluto accostare una delle più mature composizioni mozartiane ( la Fantasia in do minore KV 475)alla Sonata KV545 , la "sonata di tutti", quella ritenuta "la più facile". Ardua la prima, invece, quanto la seconda. Renzi riesce a ben esprimere nella Fantasia il sentimento drammatico senza uscire dalla giusta espressione. Mozart è un Autore di grande espressività, diversa, ovviamente, da quella romantica, anche se, a volte, addirittura, la anticipa ( ved. rondò in la minore). Nella sonata è facile cadere in una interpretazione priva di interesse. Questa esecuzione riesce ben "denunciare", specialmente nel primo e nel terzo tempo, lo spessore compisitivo del grande Autore.

 

La Ballata op. 52 di Chopin appartiene alle opere più mature e viene eseguita con grande equilibrio. Il " racconto " si dipana con chiarezza e ottimo fraseggio; bello il suono e soprattutto misurato il rubato. Bellissimo e soprattutto "chiaro" il finale!

 

La Rapsodia n.2 di Listz appartiene alle esecuzioni più "giovanili" del pianista. E' molto prudente e misurato in questa esecuzione. Piacevole ascolto di una delle opere più conosciute ed eseguite di Franz.

 

Due "chicche" di Debussy, Reverie e Clair de Lune che non avevo ancora ascoltato dalle mani del mio amico. Mi sono piaciute molto. La ricerca del suono e del pedale è interessante e la tecnica tiene conto di ciò che Debussy volesse realizzare sul pianoforte. Ancora dello stesso Autore il primo Arabesque, il più poetico dei due.

Renzi sembra quasi regalarci un "bis" con lo studio op. 10 n. 12 di Chopin, di ottima esecuzione e appassionata interpretazione. Se è vera la storiella, Chopin lo compose dopo la notizia della caduta di Varsavia, e qui ritroviamo il disperato sentimento dell'Autore.

 

Attendiamo qualche composizione Beethoveniana e un Bach....io aupico anche una lettura di Schumann!

 

Insomma, vi invito ad ascoltare il disco; è davvero interessante.

 

 

 

Il link iTunes per l'anteprima dei brani e per l'acquisto è questo: http://itunes.apple....rto/id568074193

 

Questa è la copertina:

 

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  • 1 month later...

Una personale considerazione (scritta ieri mattina)sulla sonata kv 545 di Mozart: Allegro - Questo movimento si presenta pulito, scorrevole e quello che risalta è la mancanza di manierismi, la pulizia con la quale viene eseguito lo rende piacevole e mai depersonalizzato rispetto alle intenzioni dell'autore.L'agogica, dove è presente, è perfettamente equilibrata, e la dinamica assume i connotati di una proposta dal carattere vivace ma al tempo stesso mai sfuggente e arbitraria.Interpretazione pulita, essenziale e personale. Andante - Dall'atmosfera che sembra possa riportare chiunque ai momenti più spensierati del proprio passato, questo 2°movimento è contraddistinto da un moderato ma deciso andamento, che suggerisce la qualità del come anziché il fine, in pratica il percorso da affrontare assume un ruolo essenziale che da dimenticare il fine. Tradotto significa che a volte non si ha la necessità di voler vedere dove è posta la fine, ma il bisogno di un passaggio dove sia possibile abbandonarsi.

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"fa dimenticare il fine", questo stavo scrivendo(sto inserendo i messaggi con il telefono, ecco perchè la stesura del testo non è regolare). Rondò - Molto ben interpretato anche questo terzo movimento, non si riscontrano mai incertezze, così come negli altri movimenti. Ribadisco la limpida e soprattutto personale interpretazione.

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  • 1 month later...

Molto! Non sono ancora riuscita a sentirlo come vorrei perché per qualche ragione il pc dello studio non lo legge (l'altro sì per fortuna), ma posso già dire che apprezzo in particolare Debussy e il secondo movimento della sonata di Mozart, che trovo veramente azzeccato. Espressivo il giusto. ;)

Unico problema, ora mi sento ancora più scarsa ^^;

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Pensa che alcuni mi hanno detto che il secondo tempo l'ho interpretato un po' troppo melenso. Secondo me deve essere sognante, è uno degli adagi che mi piace di più delle sonate di Mozart quello della 545. Comunque quando avrai avuto modo di ascoltarlo bene fammi avere un feedback mi interessa sempre avere le opinioni di altre persone del forum.

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  • 2 months later...

Eccomi qui a discutere la mia recensione sul CD di Simone Renzi. Apro il discorso con piena condivisione di ciò che ha riportato il M° Ferrarelli, ma vorrei scendere nei particolari di ogni brano per dare una mia personale lettura di quelli che sono i meriti da riconoscere a questa giovane e talentuosa promessa del pianoforte classico.

 

La difficoltà di repertorio è già deducibile dalla scelta degli autori che richiedono ciascuno di essere compresi ed interpretati secondo una coerenza che Simone ha saputo dare sin da subito con la sonata K. 545 di Mozart in Do Maggiore.

 

La "sonatina semplice" viene così chiamata perché fatta suonare agli studenti di pianoforti che devono cominciare a conoscere le Sonate per pianoforte di Mozart. Bisogna però distinguere l'esecuzione didattica da quella concertistica. A livello concertistico, infatti la 545 si classifica secondo me tra le più ardue dell'intero gruppo di sonate per pianoforte di Mozart. Essa richiede infatti grandissima uguaglianza tecnica, chiarezza ed espressione che non ritroviamo in altre sonate. Il fatto che sia ritenuta una sonata "facile" è l'elemento che maggiormente la rende difficile, proprio perché il pubblico si aspetta un'esecuzione perfetta. La giusta esecuzione di questa sonata, come anche le altre sonate di Mozart è immagine e comunicazione di semplicità senza esasperazioni tecniche. Simone riesce a rendere un bellissimo primo tempo con un suono pulito e misurato, non mancante di grande espressione dinamica nelle scale ascendenti e discendenti che si susseguono per l'intera durata del brano. Magnifici i trilli, che dopo sviluppi in velocità chiudono in modo impeccabile al pari della sinistra molto pulita nella quale ascoltiamo un attento e minuzioso studio delle voci. Grande pulizia anche nello scambio delle parti e nei giochi e dialogo tra le due mani che Mozart continuamente ripropone.

 

Il secondo tempo è uno dei più bei adagi cantabili mai scritti. Concordo con Simone nel voler interpretare questo adagio con un andamento sognante, che ci regala momenti di grande espressività con cromatismi. Le riprese ed i cambi di umore sono trattati con grandissimo respiro trasmettendo forti emozioni, comandate da un'indecisione infinita tra dolore e spensieratezza. Nella parte in sol minore, grande esecuzione di quel Re proveniente da una progressione ascendente di terza che sembra voler urlare al mondo un "non ce la faccio più" prima di ricalmarsi e ritrovare la pace in tonalità di Sol maggiore dopo un rasserenante cromatismo.

 

Il Rondò è tutt'altro che esibizionistico ed ostentato, rispecchia perfettamente la scelta presa dall'interprete di trattare questa sonata con estrema semplicità pur valorizzando il grande spessore musicale che aleggia nell'intero brano. L'interprete non ha poi dimenticato di valorizzare la scelta di Mozart di usare un tema a canone per questo terzo tempo.

 

Veniamo alla fantasia in Do minore K. 475.

Su questa ci sarebbe da scrivere un libro ma devo cercare di mantenere a bada la mia penna.

L'esecuzione non parte dalla prima nota della sonata ma da un respiro del pianista che già ci dice tutto sull'atmosfera che via via andremo ad attraversare.

Ecco infatti che subito imperversa su di noi la tonalità di Do minore che ci pesa nel petto come una montagna.

Il tema si ripete al basso per diverse battute in una progressione cromatica discendente che termina in una fase interrogativa, dove le armonie non sanno dove andare, ma ecco tornare il Re maggiore che porta nuova aria e ci fa respirare infinita gioia. Bellissimo il tocco, stupendo il suono. L'inevitabile ritorna in tempo allegro. Ottima la gestione della dinamica e della tecnica. Di nuovo un gioco, una spensieratezza. Incredibile come l'interprete recipisca gli stimoli dell'autore e li ritrasmetta con grande capacità. Eccellente il cantato alla destra. Archi che si scambiano le note di tema, sembra di ascoltare l'orchestra.

Un più allegro dalle difficoltà tecniche inequivocabili pulitissimo. Cantata la nota di centro, quella alla quale andrebbe rivolta la massima importanza. Facile a dirsi ma difficile a farsi. Si riavvicina nuovamente la chiusura di tutti i pensieri con il primo tempo che conclude stavolta con una scala velocissima ascendente in Do minore che vuol designare per l'ultima volta l'ineluttibilità della morte che forte imperversa togliendo in un attimo ogni speranza.

 

Queste le emozioni che ho avuto ascoltando questa magnifica esecuzione.

 

 

Un Debussy veramente molto sentito, in alto volando tra le nuvole. Non a caso per chi non lo sapesse "rêverie" in francese, significa "sogno, fantasticheria". Debussy è forse l'autore che più di ogni altro andrebbe ascoltato ad occhi chiusi, per percepire maggiormente delle immagini. Chiudo gli occhi ed ascoltando mi vedo a volare in alto a braccia aperte, senza paure, non ho freddo, scruto il mondo, guardo le bellezze che solo da lì posso vedere nella notte, ora sorvolo il mare e sento il dolce rumore delle onde. Ma è giunto il momento di tornare a casa. Si vola bassi e ci si risveglia con il sapore in bocca del sogno di libertà più bello che abbia mai fatto.

Se dovessi trovare un'espressione per giudicare questa esecuzione direi "da brivido !".

 

Non continuo ad analizzare i brani di Debussy perché potrei essere presa per matta, dico solo che ho apprezzato tantissimo la qualità impressionistica del Clair de lune e la frescura e la gaiezza del primo arabesque. Proseguo con Liszt.

Forse è l'unica esecuzione in cui si sente una minore maturità, come ci racconta il M° Ferrarelli. Mi sembra che l'attenzione si sia focalizzata troppo sulla perfetta riuscita tecnica e meno sull'interpretazione. Non so cosa si intende per esecuzione giovanile. Sarebbe interessante conoscere l'età del pianista prima di esprimere giudizi. In ogni caso tecnica squisitamente precisa e mirabile.

 

Non vedevo l'ora di arrivare a Chopin.

Questo Chopin non è un'esecuzione di Chopin, è l'esecuzione di Chopin. Magistrale ! Dovete credermi se vi dico che non ho mai ascoltato neanche dai grandi concertisti di fama una quarta ballata di questo livello ! Non riesco a trovare difetti. Meravigliose le parti cantate, sofferta dalla prima all'ultima nota pur mantenendo una calma nel fraseggio abilissima. Le voci sono perfettamente divise e riconoscibili anche nelle parti più complesse e ricche di armonia. Tecnica e chiarezza eccellenti senza eguali. Bravo bravo e ancora bravo ! E' stata un'emozione incredibile per me ascoltare questa quarta ballata.

 

Passiamo per ultimo allo studio di Chopin. Credo anche io sia un Bis, dopo un programma del genere bisognava finire con i fuochi d'artificio. Resa benissimo l'idea della caduta dell'animo di Chopin dopo la notizia della caduta di Warzavia.

 

 

Venendo all'audio, bellissimo il suono del pianoforte ed azzeccati la prospettiva "dal pianista". Non è insolito infatti ascoltare il pianista respirare o cantare, questa scelta ci immerge nel suo mondo aiutandoci a capire ed interpretare le sue intenzioni.

 

Simone complimenti ! Di tutto cuore, sei un grandissimo pianista, non mollare mai, anche se riceverai nella vita dei commenti negativi frutto di invidie, ce ne sono tanti, infischiatene hai talento da vendere e ridigli in faccia. Ci sono persone invidiose pronte a godere per una tua lacrima ma che muoiono dentro ogni volta che sorridi, e tu devi regalare a chi ti apprezza i tuoi sorrisi. Specialmente la tua quarta ballata mi ha letteralmente commosso ! A metà esecuzione avevo le lacrime agli occhi.

Grazie veramente di cuore !

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Non sapevo che esistesse questa discussione altrimenti avrei recensito prima che me lo chiedessi tu.

Io ho detto solo la verità e la dimostrazione di tante cose che ho detto le hai qui in questa discussione. Hai fatto un lavoro eccellente, di qualità molto superiore a molti CD in commercio nei negozi di musica, sia come qualità di registrazione che come doti pianistiche. Guarda quante persone hanno commentato il tuo lavoro e qui mi fermo perché non voglio metterti in difficoltà. Voglio solo dire un'ultima cosa però, se qui ci fosse stato il cd di Allevi probabilmente questo mio post starebbe alla venticinquesima pagina di commenti. Questo menefreghismo, oltre ad essere patetico non fa che confermarmi tante cose sulle persone, che penso e sostengo da una vita.

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  • 4 weeks later...

Dopo aver letto tutti questi bellissimi commenti e ascoltato il contenuto del CD-ROM ho voglia anche io di scrivere qualche righe su questo bel lavoro.

Il mio commento esula da un giudizio dell' interpretazione , sulle varie tecniche adottate di acquisizione o da altre considerazioni tecnici, non ne sarei capace ed in modo superbo è stato già fatto da chi mi ha preceduto.

Il mio parere è da ascoltatore, da semplice ascoltatore che può giudicare la musica più da quello che conosce, da quello che "sente".

 

Un Mozart ricco di emozioni, che aprono le porte ad un mondo tutto da scoprire e che il pianista Simone Renzi ci ha permesso di scrutare e far pensare sul enorme lavoro che è stato fatto negli anni per cacciar fuori e far rivivere uno "spartito" con le proprie convinzioni.

Il tutto lo trovo giusto, con la propria estetica e che mi fa assaporare un Mozart diverso da come l'avevo sempre immaginato, con una vena romantica di tardo romanticismo che non mi sarei aspetta.

 

Un Debussy essenziale ed un Chopin che toglie il fiato che entra dentro e trasmette il forte pathos che lo caratterizza.

Anche Lizt è molto bello...

 

Allora Simone, ora quando ci sarà il tuo secondo lavoro??? :D

Un abbraccio e ancora complimenti

 

Umberto

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