DanieleGurrieri Postato Agosto 31, 2012 Report Share Postato Agosto 31, 2012 Ciao a tutti ragazzi dovrei sostituire delle corde come faccio a capire quanto devo svitare la caviglia per estrarre la corda e poi mettere la nuova? Alcuni mi hanno detto di girarla di mezzo giro in senso anti-orario ma volevo anche un vostro consiglio.. Come devo comportarmi? Vi ringrazio anticipatamente.. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Settembre 1, 2012 Report Share Postato Settembre 1, 2012 Il cambio delle corde di un pianoforte non è una cosa che si può fare alla casalinga o per sentito dire. Devi farlo fare ad un tecnico competente. Nei pianoforti a coda c'è bisogno anche di particolari attrezzature per evitare rotture del somiere a seconda della posizione della corda da cambiare. Non rischiare di rovinare il tuo pianoforte per non spendere 50 euro in più. Danneggiare il somiere è un danno gravissimo... Oltretutto le informazioni che ti hanno dato sono errate. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Guest Pianoaccordatore Postato Settembre 1, 2012 Report Share Postato Settembre 1, 2012 Ciao Daniele, Simone ha ragione, cambiare una corda al pianoforte non è cosa facile se non si ha esperienza. il consiglio che ti hanno dato è sbagliato! Per estrarre una corda è necessario allentare la caviglia di almeno 3 giri ovvero per lo stesso numero di giri per cui sono avvitate. Occorre poi misurare la corda vecchia con un calibro per poter inserire la nuova dello stesso diametro. Una volta montata la nuova corda, occorrerà dargli la giusta planearità con le altre con apposito attrezzo, altrimenti la corda nuova rimane piegata e non fa suonare l'altra o le altre. Quindi è opportuno battere leggermente la corda vicino all'occhiello della caviglia e alla punta piastra del telaio affinche l'accordatura sia più stabile e si eviti il rischio di battiti falsi. Inoltre l'angolo di vibrazione sul ponticello è importante anche per la corretta "portata bassa". Infine, sempre con apposito attrezzo, è necessario "stirare la corda" per rendere l'accordatura più stabile. Insomma, un bel lavoro!! In bocca al lupo Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
DanieleGurrieri Postato Settembre 2, 2012 Autore Report Share Postato Settembre 2, 2012 Ciao pianoaccordatore niente paura haha ho un piano che uso come cavia per esercitarmi,non metterei mai le mani in un pf di buone condizioni per non rischiare di fare danni irreparabili alla somiera e al telaio,di solito faccio i lavori se sono in grado di farli seno mi affido ad un esperto. Per iniziare le corde da sostituire penso di misurarle non con il calibro ma con un micrometro centesimale perchè credo che sia molto più preciso correggetemi se sbaglio,poi ho una chiave a T un attrezzo per stirare le corde e un attrezzo per stringere i giri corda una tronchesa per i fili d'accaio e l'ultimo acquisto una macchinetta per fare gli occhielli,non saprei se mi manca qualcos'altro voi che mi dite?,ora mi manca di fare delle prove. Cmq vi ringrazio dei vostri consigli siete gentili e unici ciao ragazzi... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
lorbell Postato Settembre 2, 2012 Report Share Postato Settembre 2, 2012 Interessante Daniele!! Perchè non documenti il tutto con delle foto o dei video. Grazie Lorenzo Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Settembre 3, 2012 Report Share Postato Settembre 3, 2012 Il calibro centesimale (detto anche calibro Palmer) ha una sensibilità cinque volte maggiore al classico calibro a corsoio con il nonio ventesimale, ma ora ci sono anche calibri digitali a corsoio centesimali, ma credo che pianoaccordatore si riferisca al classico con nonio ventesimale. In ogni caso, e qui entriamo nella branca della "teoria degli errori", non è detto che un calibro più sensibile debba necessariamente essere migliore di uno meno sensibile a meno di non valutare la realizzazione di una propagazione degli errori. Una misura fine a sé stessa è perfettamente inutile se non viene riconosciuta entro un range di errore e a seconda dell'oggetto da misurare e dalle sue condizioni fisiche può addirittura essere migliore una misura effettuata con uno strumento meno preciso. Es. Non mi sognerò mai di misurare un banco con un sistema di misurazione laser nell'ordine del micrometro. Per misurare una corda stare entro il ventesimo di millimetro mi sembra un metodo più che accettabile. Stare entro il centesimo di millimetro forse è inutile e poco vero (a meno di una propagazione degli errori che comporta più misurazioni ed il calcolo della deviazione standard), mi chiedo: ma ti conviene ? Il rischio è che se esistono corde di diametro 0,10 e 0,15, ed il centesimale ti segna una volta 0,13 e in un'altra misurazione 0,12 (cosa molto probabile visto che dovrai misurare una corda vecchia, forse consumata dalla rugine e tenuta in tensione per anni) il problema come lo risolvi ? Facendo n misure e propagando. Se i tecnici professionisti utilizzano un calibro a nonio ventesimale forse un motivo ci sarà, probabilmente per quella misurazione è più indicato quello... Comunque tornando alle fasi di cambio della corda ha ragione Lorenzo, documenta tutto, può senz'altro essere una cosa interessante per chi come te vuole cimentarsi. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
riccardoM Postato Settembre 3, 2012 Report Share Postato Settembre 3, 2012 se e' piu' preciso e' piu' comodo da usare. Se esce 0.102 ovvio che la cora e' da 0.10 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Settembre 3, 2012 Report Share Postato Settembre 3, 2012 Ne sei sicuro ? 0.102 mm a casa mia non è centesimale ma millesimale... In ogni caso non hai capito la natura della mia critica. Non è detto che più sensibile significhi migliore. Dipende da cosa si sta misurando. Probabilmente per le corde del pianoforte può andare bene anche il centesimale e forse anche un palmer millesimale ma se misurando più volte con il centesimale o millesimale che sia e propagando gli errori si ottiene un errore nell'ordine di 1 decimo di millimetro allora tanto valeva utilizzare il calibro ventesimale. Per fare un'analogia con un concetto già citato prima... Se devo misurare un banco di lavoro per farlo entrare a muro tra due pali utilizzo un centimetro con sensibilità il millimetro. Misurandolo mi accorgo che è lungo 298,3 centimetri per esempio, lo rimisuro e ritrovo la stessa misura perché la sensibilità dello strumento di misura è tale che la misura non cambia in quanto non è in grado di rivelare le variazioni di misura del tavolo dovuti a spigoli, ad errori da parte di chi sta misurando al momento della misurazione. Prendo un sistema di misura più preciso nell'ordine dei centesimi di millimetro. Rimisuro il tavolo e mi accorgo che una volta è 298,345 una volta 298,456 e via via misure sempre diverse... A meno di non racchiudere la misura entro un certo margine di errore io non saprò mai quanto è lungo sto benedetto tavolo, per cui devo trovare un errore relativo alle misure che giustifichi tutti i risultati entro un certo margine, a parte questo poi c'è sempre da considerare che misure più precise richiedono sempre maggiori accorgimenti da parte di chi misura ! A questo punto mi chiedo... Serviva essere così precisi oppure per mettere un tavolo a muro bastava il classico centimetro a fettuccia ? Alla luce del ragionamento sembra proprio che bastasse il centimetro a fettuccia direi... Tornando alle corde di acciaio probabilmente può andare bene anche il palmer centesimale, non ho idea di quanto possa essere la sezione di una corda ma ti assicuro che scendendo ancora di sensibilità prima o poi si arriva alla problematica del tavolo da lavoro anche sulla corda, e non lo dico io, lo dicono i libri di fisica sulla teoria degli errori. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
DanieleGurrieri Postato Settembre 5, 2012 Autore Report Share Postato Settembre 5, 2012 Mi sà che dovrò procurarmi un calibro con nonio ventesimale cercerò di documentare la misurazione almeno per avere i vostri pareri. Buona serata.. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Settembre 5, 2012 Report Share Postato Settembre 5, 2012 Ma guarda che potrebbe andare bene anche il centesimale o addirittura potrebbe essere meglio. La mia era una riflessione a voce alta sulle misurazioni. Probabile che invece del ventesimale si debba usare il centesimale... Non lo so io non faccio il tecnico di mestiere. Aspettiamo che qualche esperto ci illumini... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Sergio Postato Settembre 6, 2012 Report Share Postato Settembre 6, 2012 Io ho sempre usato un micrometro: è il più adatto per misure di circa 1 mm. Ho poi sempre approssimato per eccesso per il diametro commercialmente disponibile visto che le corde con il tempo si stirano riducendo un po' il loro diametro. Tieni presente prima di iniziare che la sostituzione della corda comporta spesso anche quella a fianco. Dovrai quindi agire su due caviglie. E' bello a fine lavoro avere le caviglie tutte alla stessa altezza e con lo stesso numero di giri di coda intorno ad esse! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Guest Pianoaccordatore Postato Settembre 6, 2012 Report Share Postato Settembre 6, 2012 io utilizzo il classico calibro a corsoio con nonio ventesimale. Nel momento in cui la misura della corda da sostituire cade tra 2 misure, scelgo la misura più grande per la nuova corda. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
riccardoM Postato Settembre 6, 2012 Report Share Postato Settembre 6, 2012 Tornando alle corde di acciaio probabilmente può andare bene anche il palmer centesimale, non ho idea di quanto possa essere la sezione di una corda ma ti assicuro che scendendo ancora di sensibilità prima o poi si arriva alla problematica del tavolo da lavoro anche sulla corda, e non lo dico io, lo dicono i libri di fisica sulla teoria degli errori. Il tuo ragionamento non fa una grinza ma irrilevante: la misurazione deve fare capo a dei valori discreti delle corde quindi basta avere uno strumento il cui ordine di errore e' inferiori di qualche decimo rispetto al range dei valori ammissibili delle corde... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Sergio Postato Settembre 7, 2012 Report Share Postato Settembre 7, 2012 Eccessive sono secondo il mio parere le considerazioni sul sistema di misura della sezione delle corde! Basta misurare con il calibro o con il micrometro: il valore letto sarà p.e. 0.93, si sceglierà il filo d'acciaio da 0.925 o 0.950 (confezioni da 1/2 Kgr). Anche la misura delle corde adiacenti può aiutarci a decidere se attingere alla misura maggiore. Sempre secondo il mio parere. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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