Dave Postato Maggio 31, 2011 Report Share Postato Maggio 31, 2011 Ciao! Mi sono permesso di proporre un'altra mia esecuzione a cui tengo molto l'adagio Chiaro di Luna Op. 27 n. 2 di Beethoven. Premetto che ho ascoltato molte interpretazioni di questa sonata da Kempff a Gould (velocissima ) a Pietro Rigacci, Barenboim, Maria Yudina, Cory Hall, Richard Clayderman e Mitsuru Nagai, ma quella che mi ha colpito più di tutti è stata quella di Pier Narciso Masi: interpretata con molta lentezza nel fraseggio e con l'aggiunta di un pizzico di rubato, quindi mi sono ispirato molto alla sua esecuzione. Grazie. http://www.youtube.com/watch?v=iSITzlr8LRM Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Maggio 31, 2011 Report Share Postato Maggio 31, 2011 E' sempre piacevole sentire qualcuno che sottopone le proprie interpretazioni. Non conosco quella di Masi. Tra le migliaia e migliaia, di professionisti e dilettanti, credo sia il pezzo pianistico più suonato.....dopo "Per Elisa". Personalmente credo che sia sempre importante trovare una proporzione tra intensità e durata del suono, credo di averlo già detto. Ora in questa ottica, suonare non troppo lento è più facile. Con questa lentezza si perde un po' il legato della parte cantabile, che viene "fratturata" dalle terzine. Non voglio dire che suoni male, voglio dire che , nell'intezione dell'Autore, la parte estrema, da mettere in evidenza, deve avere un rilievo rispetto alle terzine, come se fossero due mani a suonare. La "sapienza" di contrapporre la figura puntata con la semicroma seguente, rispetto alle terzine suonate sempre con la stessa mano è come un suggerimento...... Tutto si "impone" da sé in una visione notturna e sognante. Anche il tempo, può avere qualche piccola flessione, ma senza esagerare. Direi tutto in una "prospettiva di suono". Personalmente apprezzo una interpretazione che privilegi la regolarità e trovi le differenze timbriche tra le "tre" parti. Comunque bravo. La mano è molto tranquilla. Forse è anche difficile ascoltare bene a causa della ripresa particolare del suono. Un salutone Paolo Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Francesco Postato Giugno 1, 2011 Report Share Postato Giugno 1, 2011 Complimenti Pianoscholar, davvero niente male!!! Sai, anch'io sto tentando di studiare questo brano (che adoro) ... non può che essere positivo vedere l'interpretazione di qualcuno... suonata in modo originale! Se posso darti un consiglio: prova ad alleggerire i toni gravi durante il fraseggio principale (sol# - do# - mi - sol# - do# - mi ...)... Appena l'ho terminata anch'io ( se ce la faccio) la metto sul sito ... Ciao! Francesco 1797 Ps, per Pianoexpert : è vero, è il brano pianistico più suonato dopo "Per Elisa" ... ma si tratta sempre di Beethoven!!! Che genio della musica ! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Dave Postato Giugno 1, 2011 Autore Report Share Postato Giugno 1, 2011 E' sempre piacevole sentire qualcuno che sottopone le proprie interpretazioni. Non conosco quella di Masi. Tra le migliaia e migliaia, di professionisti e dilettanti, credo sia il pezzo pianistico più suonato.....dopo "Per Elisa". Personalmente credo che sia sempre importante trovare una proporzione tra intensità e durata del suono, credo di averlo già detto. Ora in questa ottica, suonare non troppo lento è più facile. Con questa lentezza si perde un po' il legato della parte cantabile, che viene "fratturata" dalle terzine. Non voglio dire che suoni male, voglio dire che , nell'intezione dell'Autore, la parte estrema, da mettere in evidenza, deve avere un rilievo rispetto alle terzine, come se fossero due mani a suonare. La "sapienza" di contrapporre la figura puntata con la semicroma seguente, rispetto alle terzine suonate sempre con la stessa mano è come un suggerimento...... Tutto si "impone" da sé in una visione notturna e sognante. Anche il tempo, può avere qualche piccola flessione, ma senza esagerare. Direi tutto in una "prospettiva di suono". Personalmente apprezzo una interpretazione che privilegi la regolarità e trovi le differenze timbriche tra le "tre" parti. Comunque bravo. La mano è molto tranquilla. Forse è anche difficile ascoltare bene a causa della ripresa particolare del suono. Un salutone Paolo Grazie Paolo. In effetti dopo essermi riascoltato ho notato che forse è un pò troppo lenta e poi è vero devo curare di più le terzine in modo più pacato rispetto al cantato sul mignolo che deve risaltare Complimenti Pianoscholar, davvero niente male!!! Sai, anch'io sto tentando di studiare questo brano (che adoro) ... no può che essere positivo vedere l'interpretazione di qualcuno... suonata in modo originale! Se posso darti un consiglio: prova ad alleggerire i toni gravi durante il fraseggio principale (sol# - do# - mi - sol# - do# - mi ...)... Appena l'ho terminata anch'io ( se ce la faccio) la metto sul sito ... Ciao! Francesco 1797 Ps, per Pianoexpert : è vero, è il brano pianistico più suonato dopo "Per Elisa" ... ma si tratta sempre di Beethoven!!! Che genio della musica ! Grazie Francesco. Hai perfettamente ragione devo alleggerire i toni gravi. Attendo con ansia la tua esecuzione. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Francesco Postato Giugno 2, 2011 Report Share Postato Giugno 2, 2011 Ok Pianoscholar ma, non vorrei deluderti... forse dovrai aspettare un po'... ultimamente sono molto preso (faccio terza media ... tra meno di dieci giorni ho gli esami ...) ma mi impegnerò... appena ho la mia esecuzione "pronta" la posto qui. Ciao!!! Francesco 1797 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
michele75 Postato Giugno 7, 2011 Report Share Postato Giugno 7, 2011 Come tu stesso hai già detto ... è eccessivamente lenta. Non mi permetto di giudicare chi preferisce eseguire la sonata in modo lento, ma credo che non si debba suonare questo adagio come un requiem! Credo che un "chiaro di luna" sia un momento ameno e rilassante. Mi riferisco proprio alla condizione meteo! Ben venga il rubato, che da molto carattere alla sonata, ma la velocità dell'esecuzione deve considerare che si stanno suonando delle crome ... e per quanto lento si voglia eseguire il pezzo ... sono crome Non solo, la lentezza dell'esecuzione ti costringe ad appesantire i toni gravi affinchè riescano ad avere una durata sufficiente a "riempire" la battuta, senza lasciare orfana e solitaria l'ultima terzina. Personalmente, per questa sonata, prendo ad esempio l'esecuzione "semplice" e "scorrevole" di Kempff. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Dave Postato Luglio 2, 2011 Autore Report Share Postato Luglio 2, 2011 Come tu stesso hai già detto ... è eccessivamente lenta. Non mi permetto di giudicare chi preferisce eseguire la sonata in modo lento, ma credo che non si debba suonare questo adagio come un requiem! Credo che un "chiaro di luna" sia un momento ameno e rilassante. Mi riferisco proprio alla condizione meteo! Ben venga il rubato, che da molto carattere alla sonata, ma la velocità dell'esecuzione deve considerare che si stanno suonando delle crome ... e per quanto lento si voglia eseguire il pezzo ... sono crome Non solo, la lentezza dell'esecuzione ti costringe ad appesantire i toni gravi affinchè riescano ad avere una durata sufficiente a "riempire" la battuta, senza lasciare orfana e solitaria l'ultima terzina. Personalmente, per questa sonata, prendo ad esempio l'esecuzione "semplice" e "scorrevole" di Kempff. Grazie Michele hai scritto delle considerazioni molto interessanti ... infatti ora la sto ri-studiando dall'inizio come dovrebbe essere suonata o almeno ci provo, ho ascoltato Kempff, che poi tra l'altro è stata la sua esecuzione la prima volta che mi ha fatto scoprire questa bellissima composizione, e cerco di seguire il suo stile e andatura. Grazie ancora a tutti! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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