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Piano Concerto - Forum pianoforte

Valzer Di Chopin, Op. 64, N.2.


PasqualeTivoli
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Per cortesia, potreste spiegarmi analiticamente, passo passo, le battute 4 e 5 del Valzer di Chopin, Op. 64, n.2. In particolare l’abbellimento. C’è chi dice che si tratta di un’acciaccatura, e chi, invece, di un’appoggiatura.

In sostanza, il (Si, con il mignolo) si suona prima delle due note all’unisono FA# e La, (2° e 4° dito), oppure si suona il Sì all’unisono con il Fa# (Si-Fa# - 5° e 2° dito) per poi far seguire il La (4° dito)?

Grazie

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Prendi come riferimento questa interpretazione del grande Rubinstein. Egli stesso in questo video definisce questo Valzer come uno dei suoi brani preferiti.

 

 

Secondo me un'interpretazione magistrale.

 

Io eseguo si-fa# insieme, mi sembra che anche lui faccia così. Si capisce bene al minuto 3':00"

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Per cortesia, potreste spiegarmi analiticamente, passo passo, le battute 4 e 5 del Valzer di Chopin, Op. 64, n.2. In particolare l’abbellimento. C’è chi dice che si tratta di un’acciaccatura, e chi, invece, di un’appoggiatura.

In sostanza, il (Si, con il mignolo) si suona prima delle due note all’unisono FA# e La, (2° e 4° dito), oppure si suona il Sì all’unisono con il Fa# (Si-Fa# - 5° e 2° dito) per poi far seguire il La (4° dito)?

Grazie

 

Ancora??? :o Ma non avevi chiesto la stessa cosa mesi e mesi fa su un altro forum?

è un'acciaccatura: il si deve essere suonato prima del bicordo fa#/la, ma non cercare una esattezza matematica, perché è Chopin e non Prokov'ev ;)

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A proposito, qualcuno saprebbe dirmi qualcosa su questo famoso Valzer? In che fase della sua vita l'ha composto, perchè l'ha composto, etc? Insomma, qualsiasi cosa che possa aiutare per l'interpretazione...

 

Ne avevo già parlato in passato, mi sento di non smentirmi troppo :D

 

In generale i Valzer si presentano in forme svariate, e si fanno ammirare soprattutto per la raffinatezza dei temi e la ricercatezza della scrittura.

Ovviamente Chopin li pensò come brani puramente musicali, non perché fossero ballati da i membri di quella buona società parigina della quale faceva parte egli stesso, ma che non amava. Tra i momenti più efficaci dei valzer maggiori vi sono sicuramente le code, in cui Chopin condensa le idee tematiche della composizione.

 

Sulle date c'è molta nebbia, sicuramente alcuni li scrisse durante il periodo in cui Chopin frequentava costantemente i salotti aristocratici parigini principalmente per farsi conoscere come concertista e compositore (come sicuramente l'op.34 n. 2).

I Valzer sono un pò il tributo che Chopin dovette pagare al costume musicale del suo tempo e all’ambiente della città che aveva scelto come sua seconda patria. Ma, geniale musicista qual era, assorbì l’atmosfera dei salotti e la trasferì nei suoi valzer, senza però dimenticare di essere un compositore polacco.

E' vero! Vi trasferì la grazia, l’arguzia, la civetteria, l’eleganza parigina, ma nobilitandole con la sua arte.

Mi verrebbe quasi voglia di dire che in un certo senso le Mazurche le scrisse per sé ed i Valzer per il suo pubblico. Egli li suonava spesso nei salotti, ma è curioso notare che non è possibile danzare su alcuno di essi. Sono tutti o troppo veloci o troppo lenti; infatti uno degli obiettivi principali era quello di vendere musica suonabile ai molti pianisti dilettanti che frequentavano le serate mondane ... se adesso mi leggessero gli sfegatati di GA sarei a posto :)

 

Tornando allo specifico dell'op. 64 n. 2, dire che ha un carattere tranquillo e melanconico, con un tema dal tono triste ed accorato inframmezzato da frequenti sospiri e marcato dalle variegate appoggiature disegnate dalla melodia. La struttura è AB CB AB, in cui l’elemento B costituisce una sorta di commento in sestine discendenti, assumendo ad ogni ritorno una maggiore pregnanza nostalgica. Magica l'apparizione dell’elemento C in re bemolle maggiore: un’oasi di pace, naturalmente avvolta in un clima onirico che ben presto svanisce per lasciar posto alla più sconsolata realtà.

Interessante l'indicazione di tempo: "Tempo Giusto", secondo voi come andrebbe interpretato?

 

Inoltre questo valzer potrebbe essere visto come complementare all' op. 64 n. 1 ricco di frizzanti arabeschi che, fra l'altro, sembra quasi che prendano vita dall'ipnotico tappeto armonico del notturno Op 9 n.2. Nonostante l’estrema brevità, sono qui condensati numerosi atteggiamenti espressivi, dalle scale iniziali (peraltro increspate da nostalgici cromatismi) alla cantabilità spiegata dell’episodio centrale.

 

Non sarebbe male suonarli in successione, prima l'op 64 n.1 e poi il 2 e un musicista che stimo molto suggerirebbe anche "preceduti dall'op.34 in la min e seguiti dal postumo in mi minore che inizia con l'introduzione arpeggiata in mi minore con i re e fa diesis intercalati all'accordo"

 

Veramente fenomenale.

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Vi prego di scusarmi se non riesco a capire bene. Temo di aver studiato sbagliato e di dover correggere con chissà quali difficoltà; cosa per me abbastanza onerosa.

Io eseguo il Fa# e il Sì dell’acciaccatura insieme all’accordo della mano sinistra, per far poi scivolare il 4° dito sul La.

Mi sembra che Simone abbia detto di fare allo stesso modo, se non ho capito male.

Carlos, invece, dicendo di suonare il bicordo (Fa#-La) dopo il Sì dell’acciaccatura, mi fa pensare che dica una cosa diversa, o sbaglio? Il Sì suonerebbe insieme all’accordo della mano sinistra, per poi scivolare sul bicordo Fa#-La con 4° e 2° dito.

Non è che io voglia scatenare una discussione, o una inutile contesa su chi abbia ragione o meno, ma in questo modo mi è rimasto il dubbio iniziale.

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Vi prego di scusarmi se non riesco a capire bene. Temo di aver studiato sbagliato e di dover correggere con chissà quali difficoltà; cosa per me abbastanza onerosa.

 

Io eseguo il Fa# e il Sì dell’acciaccatura insieme all’accordo della mano sinistra, per far poi scivolare il 4° dito sul La.

Mi sembra che Simone abbia detto di fare allo stesso modo, se non ho capito male.

 

Carlos, invece, dicendo di suonare il bicordo (Fa#-La) dopo il Sì dell’acciaccatura, mi fa pensare che dica una cosa diversa, o sbaglio? Il Sì suonerebbe insieme all’accordo della mano sinistra, per poi scivolare sul bicordo Fa#-La con 4° e 2° dito.

 

Non è che io voglia scatenare una discussione, o una inutile contesa su chi abbia ragione o meno, ma in questo modo mi è rimasto il dubbio iniziale.

 

Se il si è acciaccatura si suona prima del bicordo fa#-la e prima dell'accordo (il secondo della battuta) della mano sinistra.

Facilissimo. Acciaccatura=prima; appoggiatura=insieme. Valzer di Chopin=acciaccatura=prima... ;)

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Vi prego di scusarmi se non riesco a capire bene. Temo di aver studiato sbagliato e di dover correggere con chissà quali difficoltà; cosa per me abbastanza onerosa.

 

Io eseguo il Fa# e il Sì dell’acciaccatura insieme all’accordo della mano sinistra, per far poi scivolare il 4° dito sul La.

Mi sembra che Simone abbia detto di fare allo stesso modo, se non ho capito male.

 

Carlos, invece, dicendo di suonare il bicordo (Fa#-La) dopo il Sì dell’acciaccatura, mi fa pensare che dica una cosa diversa, o sbaglio? Il Sì suonerebbe insieme all’accordo della mano sinistra, per poi scivolare sul bicordo Fa#-La con 4° e 2° dito.

 

Non è che io voglia scatenare una discussione, o una inutile contesa su chi abbia ragione o meno, ma in questo modo mi è rimasto il dubbio iniziale.

 

Caro Pasquale, non devi scusarti! I forum servono appunto per chiarire i dubbi e confrontarsi con amici, colleghi, compagni di avventura.

Io personalmente sono ben lieto di poter rispondere, se mi è possibile e se posso aiutare ad approfondire le questioni che ci appassionano.

 

Piuttosto ti faccio una piccola osservazione critica sul tuo primo post, dove dici "si suona prima delle due note all’unisono FA# e La, (2° e 4° dito), oppure si suona il Sì all’unisono con il Fa#".

 

"Unisono" in musica significa una cosa precisa: significa, come da etimologia, "lo stesso suono", cioè due suoni della stessa altezza; ad esempio, si tratta di unisono quando, in un coro, due sezioni si trovano a cantare sullo stesso suono; accade anche sul pianoforte, quando nel contrappunto due voci si incontrano sullo stesso suono. Tu invece volevi riferirti ad una simultanietà di esecuzione, al fatto cioè di suonare due suoni nello stesso tempo.

 

Ciao e buon lavoro!

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