Tenore Postato Agosto 3, 2012 Report Share Postato Agosto 3, 2012 Il tre agosto del 1829 andava in scena all’Académie Royale de Musique di Parigi il Guglielmo Tell di Gioachino Rossini. Per motivi tuttora misteriosi, ma legati probabilmente a una condizione di profonda depressione, Rossini con questo lavoro supremo si ritirò dalle scene teatrali, chiudendosi in un lunghissimo silenzio che durerà trentanove anni, vale a dire fino al 1868, anno della scomparsa del compositore. Un silenzio interrotto soltanto dalla composizione di due grandi lavori sacri, lo Stabat Mater e la Petite Messe Solennelle, e di piccoli pezzi da camera, per voce o per pianoforte, destinati a passare alla storia col nome di «Peccati di vecchiaia». Il Guglielmo Tell rappresentò la sfida del neoclassico Rossini all’ormai dilagante estetica romantica: da questa partitura somma, tutti i musicisti a venire avrebbero tratto profonda ispirazione, tanto da poterla considerare a pieno titolo una bibbia dell’opera romantica europea. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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