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Piano Concerto - Forum pianoforte

La Seconda Primavera Del Vinile


Ettore
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Il CD sta cedendo il passo ad iPod, iPhone, download più o meno legali.

 

Invece il vinile, che non è mai morto del tutto e che non ha oggettivamente i vantaggi tipici del CD (dimensioni contenute, accesso indicizzato ai brani, meno usura, etc) sta vivendo una seconda primavera.

 

Ho notato, magari solo io, che nei Megastore si stanno ampliando i reparti a loro dedicati e le vendite crescono significativamente.

 

Cosa ne pensate? Anche in relazione all'evidente più basso livello di qualità del supporto?

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Cosa ne pensate? Anche in relazione all'evidente più basso livello di qualità del supporto?

 

Se parliamo di basso livello di qualità di supporto inteso come supporto di memorizzazione, ti do ragione. Del resto tutto ciò che è soggetto ad attriti è destinato a rovinarsi con l'uso. Anche i cd comunque sono paradossalmente soggetti ad usura. La pellicola sulla quale sono incise le tracce è uno strato finissimo che se non adeguatamente protetto dall'umidità e dalle alte/basse temperature potrebbe squamare. Anche la velocità di rotazione è decisiva per cd datati e mal conservati. I supporti ruotano infatti in un range compreso tra i 1000 e i 5000 giri al minuto e dunque la forza centrifuga a queste velocità è da tenere in considerazione. Problema questo di cui non devono tener conto i vinili. Ritengo che i cd siano più pensati per un uso frequente e immediato senza doversi preoccupare della durata nel tempo, mentre il vinile come una sorta di archiviazione ecco forse perchè questi ultimi vengono collezionati più che ascoltati assiduamente.

 

Riguardo la qualità audio... Qui il discorso si fa molto soggettivo.

Da bambino ho potuto apprezzare la qualità dei vinili; mio nonno, con il quale passavo gran parte della giornata ne aveva molti. Non ricordo benissimo il suono con i vecchi impianti di quando ero bambino ma ricordo abbastanza bene quello che riuscii a sentire qualche anno fa. Suono molto caldo ed "umano", questa fu l'impressione. Onestamente al di la dei fruscii ritengo di gran lunga superiore il suono del vinile. Ognuno comunque ha il suo credo...

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Anche i cd comunque sono paradossalmente soggetti ad usura. La pellicola sulla quale sono incise le tracce è uno strato finissimo che se non adeguatamente protetto dall'umidità e dalle alte/basse temperature potrebbe squamare. Anche la velocità di rotazione è decisiva per cd datati e mal conservati. I supporti ruotano infatti in un range compreso tra i 1000 e i 5000 giri al minuto e dunque la forza centrifuga a queste velocità è da tenere in considerazione. Problema questo di cui non devono tener conto i vinili. Ritengo che i cd siano più pensati per un uso frequente e immediato senza doversi preoccupare della durata nel tempo, mentre il vinile come una sorta di archiviazione ecco forse perchè questi ultimi vengono collezionati più che ascoltati assiduamente.

 

 

 

Chi ha comprato CD originali, per cui ha già pagato anche i diritti SIAE, avrà uno sconto quando il supporto si sarà deteriorato e dovrà ricomprarselo?

Se non erro i CD non sono garantiti 50 anni?

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Il CD sta cedendo il passo ad iPod, iPhone, download più o meno legali.

 

Cosa ne pensate? Anche in relazione all'evidente più basso livello di qualità del supporto?

 

Le nostre orecchie stanno cedendo il passo alla "minore fedeltà".

L'alta fedeltà non è MP3 anche se campionato alto (360 Kbps), c'è comunque una compressione che sfrutta il fenomeno fisiologico del mascheramento e che genera file più piccoli, con meno informazioni.

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L'articolo dice in fondo:

 

I Formati analogici

Anche se forse potenzialmente superiori, in pratica hanno grossi limiti dovuti alla durata del supporto e alla reperibilità dei titoli. A mio avviso sono fortemente anti-economici. E poi rimane il fatto che la musica dalla fine degli anni ottanta in poi è stata registrata praticamente tutta con registratori digitali.

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Alcuni tecnici del suono mi hanno "assicurato" che il vinile ha una qualità superiore, io non ci credo e sembra che siamo piuttosto abituati al fruscio del vinile, all'apparente maggior respiro sulla parte acuta del brano o l'impatto psicologico del supporto di vinile bello, lucido grande, delicato.

La seconda primavera del vinile: non sarà come il ritorno degli orologi a molla da caricare e impostare continuamente?

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In realtà Sergio ha ragione, rileggendo di fila il primo post il confronto penso sia proprio fra mp3 e vinile :D

 

Forse è uno dei motivi per i quali il vinile si è rivitalizzato ;) Io penso che la musica classica perda moltissimo negli mp3, capita solo a me di non provare piacere ad ascotlare un orrido mp3?

 

Ormai capita pure che alcune cose escono prima in Vinile e poi in CD :unsure:

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Forse è uno dei motivi per i quali il vinile si è rivitalizzato ;) Io penso che la musica classica perda moltissimo negli mp3, capita solo a me di non provare piacere ad ascotlare un orrido mp3?

 

Ormai capita pure che alcune cose escono prima in Vinile e poi in CD :unsure:

Certo il vinile ha un certo fascino, ma la dinamica è troppo limitata per la musica classica: i pianissimi erano spesso compromessi dai fruscii e rumori vari dell'ondulazione del vinile, della trasmissione meccanica , dello stesso motore e altro.

Mi ricordo quando chiesero a karajan di aumentare un po' i pianissimi e diminuire un po' i fortissimi proprio per ridurre l'ampiezza dinamica mal supportata dal vinile!

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... c'è chi ha riscoperto la macchina da scrivere :D

The Typewriter Leroy Anderson Martin Breinschmid with Strauß Festival Orchestra Vienna

 

l'aveva usata anche Jerry Lewis in un suo film

Jerry Lewis La Macchina Da Scrivere

 

Se non ricordo male, la prima partitura che prevedeva l'uso di una macchina per scrivere è quella di Parade (1916-17) di Satie.

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  • 2 months later...

Dato che sembra siano tornati alla ribalta e si trovano dappertutto (negozi, nei megastore e pure in internet).

Mi sono interessato ai vinili jazz in un megastore. Porto due esempi:

- A love supreme di Coltrane, album del 1964. Quindi il vinile che ho visto è sicuramente una ristampa recente, ma il vinile si presenta nuovo, copertina cartonata apribile, LP 180g.

- Ascensore per il patibolo di Miles del 1957, anche questo nuovo, quindi sicuramente una ristampa. Copertina essenziale, non apribile, LP anche qui da 180g.

 

Ora mi chiedo, entrambi gli album li ho in formato mp3 (come la maggior parte della musica jazz che ascolto) ma il vinile ha tutto un altro sapore. La domanda è questa: a fini collezionistici ha senso prendere il vinile venduto dal megastore o vale la pena cercare il vinile negli anni in cui uscì l'album. Se fosse musica rock, e fosse per esempio Led Zeppelin III, saprei di per certo che varrebbe la pena ricercare il vinile del 1970, che uscì in una busta provvisoria (data la grande richiesta), busta che veniva sostituita dopo qualche mese a chi l'avesse consegnata nel negozio di acquisto con il cartonato originale; alcuni album in questa busta provvisoria presentano un errore di ortografia, che dà un buon valore al vinile.

 

Quindi mi domando, vale la pena seguire questa nuova moda dei vinili nuovi venduti in negozio oppure vale la pena ricercare i vecchi vinili di un tempo?

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Se per uso collezionistico, senz'altro i vinili dell'epoca sono più quotati. Se parliamo di qualità audio, a patto che non siano stati registrati con attrezzatura digitale, i remake dei vinili di un tempo dovrebbero essere perfettamente uguali a quelli datati. Solitamente le etichette si tengono stretti il master, dal quale vengono effettuate tutte le copie. Il master è ottenuto per via chimica ed è indelebile. A meno di trattarlo veramente male è praticamente eterno in quanto è realizzato in una lega di cloruro di stagno, argento e nikel. Copiando sempre questo disco è possibile avere sempre copie fedeli proprio come quelle dell'epoca le quali sono uscite sempre dallo stesso master.

 

Qui trovate il procedimento... Dalla creazione del master fino alla copia.

 

http://www.youtube.com/watch?v=JqvxjBSmNN4

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  • 4 years later...

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