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Piano Concerto - Forum pianoforte

Dorian K1 - Partitura -


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Tutta la speculazione di Russell nasce da dei presupposti teorici più o meno discutibili: la scala lidia sarebbe più rispondente alla normale disposizione dei suoni rispetto alla scala maggiore perchè negli armonici di do c'è il fa# e non il fa e perchè nel circolo delle quinte se si mette il fa# al posto del fa si conclude meglio il ciclo che parte dal do, perchè il fa# sarà a distanza di quinta giusta rispetto al si, mentre il fa naturale sarebbe a distanza di quinta diminuita e quindi romperebbe la regolarità del circolo delle quinte.

Questo è il presupposto di base per riconsiderare un nuovo approccio alla concezione tonale, che non parta dalla scala maggiore ma dal modo lidio.

Ora questa teoria è stata formulata negli anni '50 quando già c'erano stati non solo i grandi compositori del barocco, del periodo classico, del romanticismo e tutta la rivoluzione del primo '900, ma anche il jazz tonale cominciava ad affermarsi.

Allora mi chiedo: può mai reggere il confronto questa teoria con tanti secoli di musica che sono andati avanti anche brillantemente senza il lydian concept ma con il quarto grado naturale...? il mondo stava aspettando proprio Russell per fare musica, dopo che già c'erano stati Bach, Mozart, Haydn, Beethoven, Chopin e tutti i romantici, Strawinsky, Schonberg e i suoi seguaci? Mi pare che il confronto sia improponibile, per cui porre la teoria di Russell in antitesi ai secoli di produzione musicale che c'erano già stati sarebbe come paragonare una formica a tanti giganti.

Ora ognuno è libero di farsi piacere quello che vuole e di percorrere la strada che vuole, anche quella di buttare le mani su una scala perchè tanto "qualsiasi nota prendo va sempre bene" basta che faccia parte della scala così la posso giustificare secondo la logica modale, poi magari quando mi sono scocciato riporto il frammento in altra tonalità e vado avanti così, dicendo che quello è il mio modo di comporre, chiunque con un po' di musicalità saprebbe farlo, così si diventa un compositore estemporaneo, fregandosene dei concetti di forma, genere, proporzioni del brano, sviluppo coerente, scrittura, ecc...va bene tutto, però non tutti hanno l'anello al naso, per cui alla fine se sotto c'è una pochezza di contenuti inesorabilmente viene fuori, soprattutto se dall'altra parte c'è gente che fa musica da 30 anni e quindi di furbizie ne conosce abbastanza anche lui.... Per carità, uno si può costruire anche una carriera in questo modo, la gente è assetata di fumo negli occhi, basta però non spacciarlo per un modo nuovo di fare musica, per una rivoluzione musicale, per l'abbattimento delle gabbie o amenità simili o almeno misurarsi la palla quando queste cose vengono affermate in un contesto frequentato anche da altri musicisti.

Per me è molto più "avanti" Schonberg con la teoria della dodecafonia che non Russell e mi pare che la storia abbia dato il riconoscimento che meritavano all'importanza delle rispettive teorie.

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Per Frank

Qualcosa l'ho scritta:

http://www.pianoconc...2/page__st__140

Per quanto rigardo il tuo brano, il Notturno, il mio parere è che si tratta di un ottimo brano tonale in A minor.

So bene che parlare di certe cose non giova e non giova neanche suonarle, a meno che non si abbia di fronte una utenza preparata.

Il mio è un cammino rischioso, non per me ma per raggiungere quel pubblico che ama la perfezione, che non oltraggia i sentimenti, quel pubblico che non vuole pensare a quella musica interiore che spesso è vulnerabilità, fragilità, debolezze, canoni avulsi dalla società della felicità=sopraffazione in cui viviamo.

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Per geppino:

Russell non ha fatto altro che codificare in forma di tesi ciò che da secoli già facevano i musicisti ad istinto e che fanno tutt'ora.

Russell non ha inventato alcun chè, ha solo scritto in un libro di testo e pubblicato ciò che prima si faceva ad istinto. Questa è la novità.

Tengo comunque a ribadire ancora una volta che il "concetto lydio della organizzazione tonale" di G.Russell altro non è che l'applicazione delle scale modali nella armonia tonale. L'armonia modale non ha niente a che vedere con G.Russell, è altra cosa perchè le leggi cui sono sottoposte le sequenze accordali/modali sono diverse da quelle che regolano le sequenze accordali della armonia tonale.

Una domanda per geppino: ti sei mai chiesto per quale motivo se consideriamo le scale di C della Western Harmony soltanto la scala ionian possiede il F naturale invece le altre contengono tutte il F#. Parlo della diminuita di C, della scala Lydia aumentata di C, della scale Lydia Dominante di C,della scala a toni interi di Debussy, delle due scale octofoniche di C, della scala Blues di C? Scale adoperate da Bach a O.Berti, quindi di grande utilizzo.

Ti posso dare la risposta a tale domanda: Perchè la scala Ionian, dall'ottimo e versatile sound bitonale, NON E' GENERATRICE degli accordi usati nella western harmony(sinonimo di church harmony), la costante presenza del F# nelle scale di C della western harmony ci fa chiaramente capire che la scala generatrice di accordi è quella di C lydian.La scala C Ionian è una scala C lydian alterata. Lascio a te immaginare tutto ciò che ne consegue da tale affermazione, ovviamente se condivisa. :)

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E allora perchè c'è più letteratura che si basa sulla scala maggiore che non sul modo lidio? E' mai possibile che un genio come Mozart fosse così insensibile da non capire l'imperfezione della scala maggiore rispetto alla presunta perfezione del modo lidio...? E' mai possibile che la scala maggiore si sia cristallizzata nel tempo come scala di riferimento nella concezione armonica solo per "pigrizia" intellettuale o per ottusaggine dei compositori o per una mera consuetudine?

Io dico solo che non c'è nessuna presunta imperfezione e nessuna presunta perfezione, che il nostro temperamento è solo uno dei possibili e che è tutto una convenzione, a partire dal nome delle note all'ampiezza degli intervalli alle scale, ecc e i fenomeni musicali naturali, come il fenomeno dei suoni armonici non sono una giustificazione sufficiente per perorare l'una o l'altra causa, per cui, posto che è tutta una grande convenzione, anche il linguaggio in cui parliamo, ognuno si esprime come meglio crede purchè il linguaggio sia condiviso, senza necessariamente dover rimarcare una più o meno presunta libertà rispetto a una gabbia, perchè qui è tutta una grande gabbia, nella quale chi è bravo sa muoversi meglio di chi non lo è.

Ripeto il punto fondamentale: l'evidenza della quantità e qualità della produzione musicale basata sulla scala maggiore non è scalfita dalle argomentazioni teoriche a favore della teoria lidia, se sento la messa in si minore di Bach penso che sia perfetta così, infischiandomene del modo lidio, perchè forse gli elementi che rendono grandiosa una musica non risiedono solo nel concetto armonico che c'è di fondo, ma anche in altri elementi, di cui parlavo prima: originalità dei materiali e dei contenuti, importanza degli sviluppi, coerenza delle forme e delle proporzioni, ecc...

Preferisco una cattedrale sonora ionica che uno schizzo lidio....anche perchè ormai le sensazioni dei singoli modi le conosco bene, non mi sorprendono più se sono l'unico elemento degno di nota.

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Per Frank:

in che modo posso ascoltare Passion?

Per geppino: La scala Ionian e l'armonia che da essa ne deriva è un prodotto generato dalla scala lydian cromatica, uno dei tanti.

Possiamo adoperarla come è stata adoperata nei secoli, l'importante è conoscere questa sua origine e soprattutto è importante sapere che essa non è generatrice di accordi. Ovviamente le conseguenze di tutto ciò le lascio al vaglio dell'interlocutore .La scala favorita della lineare, finalisticamente orientata mentalità occidentale è la scala maggiore ionian. Essa è stata la scala preferita dai razionalisti cartesiani,predatori di vario tipo, imperialisti, bande, complessi militari/industriali, menti occidentali in generale, a tutti i livelli delle società occidentali.

Le mie non sono critiche, ma constatazioni. L'importante è sapere che l'armonia nasce da una scala lydia e l'armonia ionica è un piccolo aspetto di essa in largo uso attuale ed anche passato e forse futuro. Ma storicizzando il fenomeno mi chiedo quanto durerà. Tutto sommato la risposta non è che ci interessi molto visto l'arco breve della nostra vita.

Non è detto che ciò che si è fatto per secoli possa essere fatto per tanti altri secoli, non dico neanche di cambiare, l'importante è avere la consapevolezza di DOVE TI TROVI E COSA STAI FACENDO! ^_^ .

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  • 1 month later...

Per Frank:

in che modo posso ascoltare Passion?

 

Mi ero perso questo post, ti passo il link dove ho caricato un mediocre mp3 fatto al volo con il PC

 

http://www.pianoconc...rati/#entry8068

 

Penso che sia il playback più brutto che abbia mai prodotto, in sintesi non è che avessi proprio voglia, però ho fatto uno sforzo visto che mi sei sembrato in difficoltà.

 

Ciao

 

Frank

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