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Piano Concerto - Forum pianoforte

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  1. Ciao a tutti, Mi sono appena registrato su questo forum interessante perchè volevo chiedere a chi è più esperto di me (ci vuole poco) a farmi capire il problema del mio pianoforte. Chiedo scusa anticipatamente se non utilizzo i termini appropriati ma conosco davvero poco della meccanica del mio strumento e spero di migliorare questo aspetto su questo forum. Ho un pianoforte Steiner (127) verticale che ho utilizzato molto nel periodo di studi che non ho completato (circa 20 anni fa) e da qualche anno ho deciso di riprendere. Il pianoforte nei vari anni è stato suonato ma non in modo sistematico. Purtroppo questo tipo di pianoforti, a detta dell'accordatore, sono caratterizzati da un suono piuttosto metallico e quindi anche dopo un lavoro di accordatura, intonazione e pettinatura dei martelletti il suono è migliorato ma sicuramente non soddisfacente per le mie orecchie. Detto questo, dopo questi lavori o notato dei problemi sul suono che al momento non avevo notato. Aprendo il pianoforte ho anche visto che sul DO centrale, la parte bassa del martelletto alla pressione del tasto non era stabile ed ho cercato da solo di capire il problema. Ho tolto la meccanica e rimosso il tasto ed ho notato che il piccolo ferro cilindrico che mantiene la base del tasto era piuttosto fuori. Con una pinza ho risolto il problema ed il tasto ora è perfettamente stabile. Rimontando la meccanica ora noto dei suoni estranei (che comunque c'erano anche prima in maniera minore) metallici, probabilmente dovuti a qualcosa che non riesco a capire. Sul pianoforte non ho nulla, il pianoforte poggia su un pavimento piastrellato e distante da un muro circa 30-40cm. Ho allegato una registrazione dove è possibile notare il problema. Questo problema è evidente solo su alcuni tasti mentre su altri è più leggero. Il pianoforte ha bisogno di accordatura, si sente anche dalla registrazione e dovrei risolvere questo problema. Non posso più fare affidamento sull'accordatore che mi ha fatto i lavori perchè purtroppo è venuto a mancare. Spero possiate darmi dei consigli utili su come risolvere questo problema, grazie! piano_metallici.wav
  2. In questi giorni sono a Torino a cantare con un coro, giovedì e venerdì faremo la Seconda Sinfonia di Mahler con l'Orchestra Sinfonica della RAI. Il coro in questione si chiama Coro Maghini ed è diretto dal M° Chiavazza, un maestro di formazione polifonica, uno di quelli che cura moltissimo l'intonazione del coro. Volevo perciò approfittare dell'occasione (e del tempo libero che ho in questi giorni) per introdurre quest'argomento, poco conosciuto ma molto importante (e molto "di moda"). E' un argomento vasto, quindi proverò uno dei mille possibili accessi. Eventualmente, se la cosa vi interessa, approfondirò col tempo. Una serie di persone intonate non necessariamente formano un coro intonato. Cos'è un coro intonato? E' un coro che esegue soprattutto accordi (o sovrapposizioni armoniche) intonate. E cosa, nella pratica corale, un accordo intonato? E' un accordo il cui grado di consonanza sia il più alto possibile. Quello che ho scritto può sembrare banale o può sembrare inconcepibile. Banale, perché ho parlato di nulla. Inconcepibile perché ho introdotto l'argomento della consonanza come se fosse l'unico elemento della teoria armonica. In realtà non lo è, ma è l'elemento più importante dell'intonazione di un coro. La consonanza non è solo un concetto della teoria musicale, è soprattutto un concetto di fisica acustica. Io ho imparato a definirlo come la qualità di una sovrapposizione armonica esprimibile con una frazione di numeri interi dove più bassi sono questi numeri più è elevato il grado (di consonanza). In parole povere, la consonanza più alta possibile è un unisono, che si esprime con il numero 1. La seconda sovrapposizione armonica più consonante è l'ottava. Due voci che cantano ad un'ottava di distanza formano una sovrapposizione armonica esprimibile con la frazione 2/1. Sono due numeri interi molto bassi, i più bassi possibili dopo 1. Andando avanti così, possiamo esprimere l'intera serie di intervalli (semitono, tono, terza minore, terza maggiore etc) con delle frazioni. E arriveremo ad un prospetto di intonazione molto simile al famoso sistema naturale pitagorico. Presa in questo modo, la questione sembra solamente matematica. In realtà le conseguenza pratiche sono gigantesche. Prendiamo due cori. Uno canta una quinta vuota, tipo Do-Sol, e la canta intonandosi perfettamente sulla quinta giusta 3/2 . L'altro coro, invece, non fa una quinta giusta perfetta, ma sporca un po' l'intonazione e canta, non so, una quinta 300/197. Che differenza sentirete? Probabilmente nessuna :-) ancora di più, è molto probabile che il coro "stonato" vi appaia più ricco, più complesso, e questo perché quando parliamo in termini astratti di intonazione, ci riferiamo quasi a dei file midi, a delle onde sinusoidali, ovvero a delle fonti sonore che emettano UNA SOLA FREQUENZA. La voce non emetta una sola frequenza, è un casino di cose diverse, perciò un accordo non sarai mai perfettamente perfetto. Quando però la differenza tra i due cori diventa più significativa, allora succede prima di tutto una cosa: il coro stonato canta più piano. La prima e meno considerata conseguenza di una polifonia intonata è il VOLUME. Perché due note consonanti corrispondono a due onde consonanti, e quando due onde sono consonanti entrano in fase e in RISONANZA. Ovvero, si amplificano vicendevolmente. Questo meccanismo non è nuovo alle conoscenze musicali. In realtà è uno dei meccanismi vocali più conosciuti da sempre. Quando ancora non si conosceva il do di petto, la tecnica dell'emissione "lirica" e tutte le altre cose di cui si parla nei teatri d'opera, le cattedrali europee venivano costruite per amplificare triade perfette perfettamente intonate e incredibilmente risonanti. Io c'ho cantato nelle chiese, anche con cori belli grossi, e vi assicuro che è tremendamente difficile farsi sentire. Tutto rimbomba e tutto fa schifo. Poi arriva un corettino inglese di 20 persone e fa cadere i muri... questo è possibile proprio perché la musica antica E' SCRITTA per essere pazzescamente intonata. Per ora mi fermo qui. Ditemi se l'argomento vi interessa ;-)
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