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Piano Concerto - Forum pianoforte

AntonioArso

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  1. http://ettoregarzia.blogspot.it/2010/05/la-musica-classica-nordica.html Consiglio di leggere l'articolo linkato sopra. Ne viene fuori un centro musicale che poggia principalmente sui paesi scandinavi. Si tratta di compositori che svilupperanno nel corso del Novecento un linguaggio molto preciso e riconoscibile. Il tutto affonda le radici nell'Ottocento quando i primi compositori scandinavi apportano novità alla musica del tardo romanticismo, novità che segneranno l'inizio di una scuola. Vi fu una vera e propria emancipazione dei compositori scandinavi rispetto a quelli tedeschi e francesi. Tanto è vero che sia l'atonalità che il serialismo verranno declinati all'interno di una struttura compositiva preesistente. Ovvero questi compositori useranno le serie per scopi più ampi. La atonalità (e quindi anche l'uso di serie) diventa una sorta di tecnica che deve servire ad uno scopo superiore. Non si tratta quindi di esperimenti fini a se stessi ma di composizioni che utilizzano nuove tecniche compositive. Possiamo dire che i compositori scandinavi inglobano l'atonalità (anche seriale) all'interno di un progetto preesistente e più ampio. Penso che l'ascolto (sistematico) di questi compositori, a partire da Grieg e passando per Sibelius, possa portare all'ascolto della musica dei giorni nostri. C'è una linearità e una parallela evoluzione che si avverte ascoltando questi compositori che si susseguono nel tempo, fino ad oggi. In questo modo il Novecento non appare più come un secolo frammentato ma come qualcosa di compiuto. Così come si parte da Bach, Scarlatti, Vivaldi per arrivare a Beethoven, allo stesso modo si può partire da Grieg, Sibelius per arrivare a Kalevi Aho e altri. Il Novecento si è appena concluso e solo oggi con la giusta distanza possiamo capire quegli sviluppi che hanno avuto successo. Si tratta così di un Novecento da dovere ascoltare con piacere e non solo un Novecento da dover leggere per poi ascoltare e rifiutare. Molti di quelli che rifiutano il Novecento è perché non hanno avuto la fortuna di approcciare i compositori scandinavi ma i soliti Ravel, Debussy, Schoenberg ecc. Quindi, consiglio, a tutti coloro che hanno bisogno di "ascoltare con piacere" il Novecento, questi compositori scandinavi che si tramandano tecniche compositive ed estetica senza soluzione di continuità e arrivando fino ai nostri giorni.
  2. Certo LucaCavaliere, io mi riferivo ai direttori non a te. Comunque Beethoven è l'ultimo che puntava all'omogeneità dinamica...fosse Mendelsshoon, ancora ... ancora
  3. Dato che è realizzabile, evidentemente esiste una differenza altrimenti Beethoven (ma anche altri) non si scomoderebbe
  4. Anche se è un particolare, perché dev'essere così raro sentire chiaramente la differenza tra f e ff, all'inizio? Grandissimo suono ma lo trovo lento nella sezione centrale. Beethoven - Egmont, Overture, Op 84 - Kertész
  5. Adesso io vado matto per Hildegard von Bingen, mi sono dovuto ricredere ... grazie amici per gli stimoli forniti in passato. www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/808-hildegard-von-bingen https://www.youtube.com/watch?v=Dehwp_dRlYQ
  6. Visto che si parla di fiati mi inserisco anche io Mi spiace deluderti, ma a livello timbrico tromba a pistoni e tromba a chiavette non centrano proprio una mazza l'una con l'altra (altrimenti non sarebbero riconoscibili ad orecchio)...hanno in comune solo il nome
  7. http://www.repubblica.it/spettacoli/tv-radio/2014/07/11/news/giorgio_faletti-90628487/?ref=fbpz È morto Giorgio Faletti, scrittore, cantante e attore: un autentico campione di versatilità
  8. https://soundcloud.com/#guido-alici/raf-in-questa-notte-arr-per-1
  9. Vorrei condividere questa bella analisi di un madrigale di Carlo Gesualdo da Venosa: "Itene o miei sospiri" http://www.musicamultimedia.net/musica/analisi-della-polifonia-vocale/itene-o-miei-sospiri.php Buona lettura a tutti
  10. Come classifichereste questa? The vegetable orchestra
  11. ...leggo solo adesso l'oggetto. Si intendeva piano...però qualcosa di utile può saltare fuori, sopratutto dall'ultimo link che ho postato
  12. Aggiungo http://davidvaldez.blogspot.com/2008/07/thousands-of-pages-of-jazz.html Per ragioni che mi sono ignote i pdf sono protetti da password, che però sono riportate a fianco di ogni link. Di conseguenza prendi nota delle password per prima cosa, poi scarica i tre file (MOLTO pesanti). Sono circa 1800 pagine ciascuno, c'è di tutto (... molto per tromba).
  13. Fai una bella navigata in questo sito http://pubcs.free.fr...rt_english.html
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