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Piano Concerto - Forum pianoforte

mathisdermaler

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Tutto postato da mathisdermaler

  1. No, in realtà mi riferivo proprio ad orchestre reali che vengono registrate sezione per sezione. Credo comunque che l'intento sia lo stesso di cui parli tu.
  2. Con qualche mese di ritardo, complimenti geppino! Potrei gentilmente chiedere di vedere la partitura? Mi interessa molto. Grazie e bravo ancora!
  3. Grazie per le vostre risposte, mi avete chiarito un po' le idee...Cercherò comunque dei manuali per studiare a fondo le funzionalità di Cubase. Vorrei però capire meglio una cosa, Piccinesco: in cubase non ho mai avuto problemi di ottave; avendo già pronti i file midi (esportati da Finale), a che cosa può servirmi in più la tastiera? Potrei magari suonare alcune sezioni di uno strumento in un momento, magari, solistico per dare più realismo? Altri usi non me ne vengono in mente, a meno che non la usi per "provare" a comporre in sincrono col video. Grazie di nuovo!
  4. Buonasera a tutti, sono un compositore che finora ha avuto a che fare con strumentisti "In carne ed ossa"...Possiedo sul mio pc Cubase 5 e conosco poco questo programma (l'ho sempre usato per lavorare con i file midi importati da Finale associati ai VST della East west silver e gold). Mi si sta prospettando la possibilità di scrivere una colonna sonora per un cortometraggio, ma vorrei delle delucidazioni da chi ha già usato Cubase in tal senso: 1) Ho letto che spesso i compositori di colonne sonore scrivono la partitura solo in un secondo momento: com'è possibile? Compongono "a caso" finché non trovano qualcosa che vada bene? 2) Perché, quando la colonna sonora è eseguita da un'orchestra intera, vengono registrate le singole sezioni separatamente? E' per applicare degli effetti a ciascuna di queste sezioni? Se sì, che tipo di effetti? 3) Mi suggerite di lavorare con le tracce midi o con le tracce audio? Tenete presente che, almeno per come ho lavorato finora, io scrivo prima la partitura su Finale e da qui esporto il file midi (una traccia per strumento) in cubase. 4) Ho una tastiera midi della M-AUDIO a 49 tasti: può essermi utile nella composizione di colonne sonore, tenendo conto che per ora non possiedo gli strumenti per registrare strumenti acustici dal vivo? O comunque è superflua, dato che ho già il file midi di finale? 5) La partitura di una colonna sonora comprende anche eventuali effetti che vengono aggiunti in fase di editing? (penso ad effetti di eco o altre cose del genere) Grazie mille per il vostro aiuto!
  5. Be', visto che dici che le idee non ti mancano, dovresti iniziare a studiare l'armonia, che è un po' il vocabolario di un compositore. Più conosci, più puoi permetterti di creare e di osare (magari infrangendo le regole, il punto è che una regola, prima di essere infranta, deve essere conosciuta)...Allo stesso tempo, visto che il tuo problema maggiore è quello che il tuo pezzo manca di "coerenza" formale, ti direi di iniziare anche lo studio della forma (il Bas è un ottimo trattato)...Conoscere le forme musicali e come esse possano essere strutturate è fondamentale per dare organicità e senso compiuto a un brano. E' la base per poter poi arrivare, se lo vorrai fare, un giorno, a scrivere dei movimenti in forma sonata che durano anche 15/20 minuti. L'analisi è anch'essa fondamentale. Parti da cose semplici, magari dalle stesse sonatine se non vuoi iniziare con le sonate vere e proprie, oppure con le Romanze senza parole di Mendelssohn. Il resto verrà da sè, tanto ascolto e tanto studio, sono pochi coloro che "nascono imparati".
  6. Ovviamente guadagnerei 2, non 3, vista la presenza della tastiera
  7. Grazie Thallo per la tua risposta...Effettivamente la tastiera potrebbe essere una soluzione, ma nel mio caso potrebbe sostituire appunto solo l'arpa, perché spesso arpa e legni suonano insieme. Forse potrei usarla per sostituire i tromboni (guadagnerei 3 esecutori di strumenti ad arco) durante tutto il corso dell'opera. Fra l'altro l'arpa non è un problema poiché è prevista nel regolamento del concorso cui sto partecipando, tanto vale usarla. PS Bella la storia del gong in Turandot
  8. Grazie comunque per le dritte, soprattutto a Frank per l'immagine. Diciamo che la partitura originaria prevede appunto un organico medio, vedrò quali momenti sistemare sempre nell'ottica del limite di 40 strumentisti.
  9. Be', si mischiano nei momenti di fortissimo quando suona praticamente tutta l'orchestra, ma spesso sono separati, nel senso che o suonano solo gli archi (assieme ai legni e al massimo ai corni) o magari suonano solo gli ottoni (poche volte a dire il vero)....E' inoltre raro che archi e ottoni eseguano la stessa melodia in unisono o in ottava (per intenderci, non c'è mai trombe e violini o violoncelli e tromboni). La tuba è un rinforzo del basso (quasi a controbilanciare la presenza dell'ottavino)....Per forza di cose, comunque, se l'organico massimo è di 40 esecutori, gira e rigira ho solo 17 strumentisti ad arco, quindi 5,4,3,3,2 credo sia l'unica scelta disponibile. Credo che starà poi al direttore giostrarsi con le dinamiche. Credo... Cromatismo, è un'opera che ho composto io un bel po' di anni fa e che ora sto...RIESUMANDO
  10. Sì Eagle, intendevo dire 5 violini primi, 4 violini secondi, 3 viole, 3 violoncelli e 2 contrabbassi. Come ho detto, la partitura originaria prevede quell'organico (è vero, ci sono 3 tromboni e 1 tuba, però è pur vero che c'è l'ottavino assieme a 2 flauti) e non è un organico diverso da quello usato in molte opere del primo ottocento (ad eccezione, appunto, della presenza di 1 ottavino e 2 flauti invece di 1 ottavino e 1 flauto). So che per i teatri piccoli viene prevista una riduzione dell'organico, però in questo caso sono io a dover presentare una partitura già ridotta in partenza, quindi dovrei riadattare quella che già ho per un massimo di 40 esecutori.
  11. Buonasera a tutti...Avrei bisogno di sapere gentilmente come si potrebbe ridurre un organico orchestrale di un'opera lirica ad un massimo di 40 elementi. Posto che la partitura originaria prevede: 1 ottavino, 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, 1 tuba, timpani, 2 percussionisti (percussioni varie), 1 arpa e archi... ...cosa mi consigliate di togliere? Suppongo che i fiati debbano rimanere inalterati, giusto? Se per fiati, percussioni e arpa impiego 23 esecutori, qual è il miglior modo di dividere i restanti 17 fra gli strumenti ad arco? Io avrei pensato a 5+4+3+3+2, ma ditemi voi...Non ho trovato un granché sui manuali di orchestrazione in merito agli organici ridotti. Ho perfino tentato di contare (ma invano) gli strumentisti della famosa produzione del Falstaff nel minuscolo Teatro Verdi di Busseto diretto da Muti Grazie!
  12. Buonanotte a tutti (vista l'ora), da giorni sto cercando di comprendere la modalità di passaggio dai modi (o toni?) greci ai modi gregoriani. Sto leggendo di tutto, ma non mi è ancora chiaro, complice la mia non conoscenza del greco. Ho però letto che lo sfasamento dei nomi (il frigio greco diventa il dorico gregoriano etc.) è dovuto a un errore di confusione di Boezio. Ma in cosa consiste quest'errore? Dov'è lo sfasamento? Grazie in anticipo!
  13. Molto interessante Bianca, grazie! E la storia continua per molto? Avrei continuato a leggerla con piacere Comunque, se ho ben capito, se lo stile è il modo in cui si usa un linguaggio musicale, posso asserire che l'orchestrazione, le scelte ritmiche, armonico-contrappuntistiche "ricorrenti" in un lavoro o in più lavori di un autore (penso ad Orff ad esempio) riguardano lo stile?
  14. Ciao a tutti. Mi chiarireste la differenza tra linguaggio musicale e stile musicale, magari apportando degli esempi? Se parlo di modalità parlo di linguaggio o di stile? Io credo di linguaggio, ma voglio attendere chi ne sa più di me. Grazie
  15. Poi, grazie a Dio, non aspiro a insegnare, non fa per me né ne sarei capace. Mi trovo più a mio agio con le note piuttosto che con le parole...
  16. Grazie delle vostre risposte, ho letto i thread che mi avete postato con molto interesse...Per rispondere alle vostre domande: Gennarino, io essenzialmente voglio fare (e forse lo faccio già) il compositore. Un altro sogno nel cassetto è quello di diventare direttore d'orchestra (e infatti nella mia domanda l'ho chiesto) però mentre per comporre ho potuto studiare quasi da solo (anche se anch'io sono stato 2 anni in conservatorio), per dirigere mi sa che l'unica via è il conservatorio. Comunque, parlando di composizione, al di là dell'etichetta (tanto per lo stato io sono un disoccupato), e dopo aver letto gli altri thread, io "mi sento" compositore perché compongo musica. Quando sono stato eseguito, è stato solo per conoscenze, non certo per il mio percorso di studi conservatoriale (di cui non ho la prova, a parte la licenza di solfeggio conseguita da privatista, quando ancora si poteva). Certo, essendo quasi completamente autodidatta, il mio percorso di studi è stato (anzi, è) abbastanza scombinato, non regolare. Però comunque le cose le faccio e internet mi dà una mano, oltre che i forum come questo Quanto alla risposta di Valchiria, io ho fatto alcuni concorsi di composizione, sia in Italia sia all'estero, e nessuno mi ha mai chiesto un diploma per partecipare. In un certo senso mi ritengo fortunato, perché se avessi voluto fare lo strumentista sarei stato davvero tagliato fuori (anche se non capisco come mai un non diplomato non possa partecipare ad un'audizione, tanto si sentirebbe se uno suona male...Mah!)
  17. Grazie per la tua risposta. Dunque, andiamo per gradi: Con "legalmente" intendevo anche la questione dei contributi...Da quel che ho capito io potrei essere iscritto all'enpals anche senza essere in possesso di un diploma che attesti un percorso di studi riconosciuto statalmente? Io compongo principalmemte lavori per orchestra o per strumento solo o per strumento e voce/i, finora sono stato eseguito solo una volta... Infine, intendevo "tagliato fuori" dal giro, non vorrei che vadano avanti SOLO i compositori o musicisti in generale diplomati. Ma anche per gli strumentisti e per i direttori il diploma è solo una delle alternative? Per dirigere o per suonare in un'orchestra non ne serve uno? (penso ad esempio alle audizioni)
  18. Cari compositori del forum e musicisti in generale, in tutta umiltà, vorrei capire a che cosa serve un diploma di composizione. Serve solo ad essere abilitati all'insegnamento? Voglio dire, io sono autodidatta, ufficialmente non sarei un compositore? E poi, il compositore è un lavoro riconosciuto "legalmente"? Vale lo stesso per gli strumentisti? Per suonare in un'orchestra (o magari dirigerla) serve un diploma? Lo chiedo perché sono impossibilitato a studiare in un conservatorio; insomma:ho qualche possibilità o sono automaticamente tagliato fuori? Vi ringrazio.
  19. Io ho scaricato i moduli di iscrizione alla SGAE, giusto per capire un po' cosa chiedono, però non ho visto nessuna voce da compilare che faccia riferimento ad un massimale che, se superato, è oggetto di tassazione. Credo che le trattenute le facciano automaticamente su ogni cifra, solo che le loro percentuali, a detta di quello che scrivono sul loro sito, sono molto più basse della media europea.
  20. 42 centesimi??? Ma questa è un'offesa! Io comunque so che con la SGAE il deposito si può fare online, caricando il pdf della partitura. Mi sembra abbastanza comodo. Comunque, Piccinesco, dalla tua esperienza polacca, mi sembra di capire che se un proprio brano venisse eseguito all'estero, è la società estera che invia i "proventi" (sigh!) a quella della nazione cui è iscritto il compositore. Quindi, in definitiva, se io mi iscrivessi alla SGAE, risulterei essere "spagnolo"? E allora visto che vengo eseguito qui in Italia, dovrei considerare l'italia come "estero"? E' questo che non mi è chiaro... Grazie comunque!
  21. Le Creative commons non le ho mai prese in considerazione. Quando dici che la SIAE è meglio, intendi propriamente la SIAE o qualsiasi società che svolge la stessa funzione della SIAE? No, perché, non mi va proprio giù pagare cifre così smodate quando la "concorrenza" mi permette di avere le stesse cose senza sborsare quote annuali. Che sanassero il loro deficit in altra maniera e non a scapito degli associati.
  22. Buongiorno a tutti voi. Ho in mente di iscrivermi ad una società di tutela del diritto d'autore ma, navigado su internet, non ho letto molti commenti positivi sulla nostrana SIAE. Avevo quindi optato per l'estero, devo dire che, a fronte delle cifre esorbitanti ed inspiegabili richieste dalla SIAE, c'è l'imbarazzo della scelta! Ero orientate verso la SGAE spagnola, che chiede soltanto 15€ per l'iscrizione e nient'altro, senza nemmeno quote annuali (delle quali devo comunque ancora comprendere l'utilità). Però ho dei dubbi, anche perché non mastico bene lo spagnolo e dal sito non ho capito molto. Quello che mi preme sapere (magari se qualcuno di voi ci è iscritto) è come funziona il pagamento dei diritti d'autore se la mia musica, per il momento, viene eseguita solo in territorio italiano e non spagnolo. Io cosa devo fare? Dovrò comunicare io alla SGAE che un mio brano, tutelato presso la loro società, è stato usato in Italia o se la vedono loro? E come fanno nell'eventualità? Sono ben accette anche altre opinioni su altre società (la SACEM mi sembra conveniente se non fosse per il fatto che richiede che un proprio brano venga commercializzato entro sei mesi se non sbaglio...La SGAE non pone questa condizione). Vi ringrazio in anticipo!
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