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Piano Concerto - Forum pianoforte

DrJellyfish

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Tutto postato da DrJellyfish

  1. Ciao amici, approfitto di una simpatica ernia del disco che mi tiene inchiodato qui per fare un update della mia didattica. Sto aggiornando il corso di composizione/arrangiamento e mi piacerebbe sottoporvi i miei appunti. Sono ben accette le critiche costruttive. A qualcuno interessa?
  2. Tra i due, se sei pianista, opterei per il Jazz Piano Book. Mi sembra fatto meglio e molte cose si ripetono nei due testi.
  3. Se avete tempo e pazienza vi consiglierei, dopo l'ascolto del disco per pura goduria, di riascoltarlo facendo attenzione di volta in volta a quello che fa ogni singolo musicista, anche quando accompagna. Scoprirete delle cose da fantascienza, dalle armonizzazioni di Herbie agli assurdi incastri ritmici di Williams e Carter, e altro ancora... Già solo il fatto che ogni tanto la batteria smetta letteralmente di suonare, quasi all'improvviso, e ce ne accorgiamo solo quando rientra dà l'idea della incredibile fluidità del groove di questa band irripetibile.
  4. Concerto strepitoso e uno dei mei dischi preferiti in assoluto (My funny Valentine)! Tutti e cinque i musicisti suonano a livelli stellari. La cosa buffa è che Davis aveva accettato di suonare a questo concerto per beneficenza e quando lo comunicò alla band Ron Carter iniziò a rimettere il contrabbasso nella custodia. Alla fine tutta la band fu pagata da Davis. Quando poi ho letto che Hancock sosteneva che fosse impossibile suonare a causa della pessima acustica ho iniziato seriamente a pensare di mollare il piano e fare il pescivendolo...
  5. DrJellyfish

    PianoFiles

    Ciao! Come alcuni di voi sapranno il sito di scambio di spartiti www.pianofiles.com ha chiuso un paio di anni fa ed è stato sostituito da www.sheeto.com. Da qualche giorno anche questo sito non è raggiungibile. Avete notizie?
  6. Dalla presentazione del libro di Nisenson il problema sembrebbe tutt'altro...
  7. Quello che intendo è che se parli di 4/4 stai comunque esprimendo un'indicazione metrica in forma di frazione, e non è solo un fatto grafico perché, anche se cambi i font, il significato del simbolo sarà sempre quello di rappresentare la capacità di una battuta espressa con un numero che la suddivide in tot parti (ovvero frazioni).
  8. Più che pensare agli accenti cercherei di capire lo sviluppo melodico e ritmico. Comunque se si tratta di solfeggio farei come dice Simone, lasciando (in linea di massima) il 3 alla fine. Se devi dirigere il discorso cambia. Mi meraviglia il discorso sulle frazioni: se 4/4 non è una frazione, cosa è?
  9. DrJellyfish

    Hanon addio?

    E del Beringer che mi dite?
  10. Dov'è finita/o Pink? Oh, ma ci cascate sempre
  11. Una grande lezione di vita. La musica che ha eseguito dovrebbe incontrare il favore dei fan di Allevi e Einaudi. Dal punto di vista commerciale un'operazione perfetta.
  12. Qualcuno ha la parte di questo pezzo?
  13. Cose tipo queste, per capirci...
  14. Nel solo di Stella by Starlight, a battuta 15, Herbie sostituisce il Bb∆ con un Eo (o Bbo, a seconda dei punti di vista). Usa spesso la S/T sugli accordi di settima, usa arpeggi diminuiti con tensioni, come nel solo di Dolphin Dance, ma gli ultimi accordi di questo pezzo sono piuttosto difficili da individuare... Stella 1.pdf
  15. Eh sì, le usa e le usa bene… Poi va be', Hancock è difficile per chiunque
  16. mmm… su C7 la T/S ha il si naturale... @ Leo: sì, sono d'accordo sul C7 e sui ritardi generati dalla T/S, io però intendevo l'effetto opposto: mi suona strana una scala diminuita S/T su un accordo diminuito (per quanto anche questa contenga le note dell'accordo). Es: accordo di Cdim (con fondamentale Do) + scala semitono/tono (Do, Reb, Mib, Mi, Fa#, Sol#, La, Sib).
  17. Sì, di fatto si possono utilizzare entrambe però con la S/T (sempre su un accordo di 7dim) l'uso delle tensioni risulta abbastanza ostico e poi l'effetto dell'accordo di dominante tu lo intendi sulla stessa fondamentale? Mi spiego: intendi dire che Cdim7 con scala S/T suona come un C7? Sul maj7 sì, a volte si usa, suona come una specie di ritardo; spesso poi arriva il maj7.
  18. Sì, anch'io sono arrivato alla conclusione che la spiegazione possibile sia nelle note di tensione. Volendo considerare come tensioni le note rimanenti della scala S/T l'accordo diminuito perderebbe identità (Es: Do, Mib, Solb, Sib), mentre con le tensioni un tono sopra le note cordali avremmo, per esempio, Do, Mib, Solb, Si e percepiremmo comunque l'accordo come una settima diminuita. Dal punto di vista melodico poi c'è un ragionamento più bizzarro riguardo il fatto che per il nostro orecchio il cromatismo ascendente risulti più efficace di quello discendente; di conseguenza dovendo "riempire" i vuoti tra le note cordali (o accordali, che dir si voglia) viene più naturale scegliere le note che salgono cromaticamente verso le note cordali, come per esempio accade nella scala aumentata (es: Do, Re#, Mi, Sol, Sol#, Si). È effettivamente un ragionamento un po' stravagante ma di fatto anche nell'uso dei block chords, per esempio, è molto più facile gestire cromatismi ascendenti che discendenti.
  19. Da un punto di vista puramente teorico tutte e due le scale sarebbero compatibili con l'accordo in quanto entrambe lo contengono, nella prassi sui diminuiti si usa la tono-semitono; da qui nasceva il dubbio: quali sarebbero secondo voi le giustificazioni dell'uso di una scala piuttosto che l'altra?
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