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Piano Concerto - Forum pianoforte

Margherita1

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  1. Mi sono accorta che uno dei miei ambiti di miglioramento potrebbe essere rinforzare quarto e quinto dito...che sono un po' debolucci. Ci sono possibilità o rimane l'amputazione e conseguente trapianto?
  2. Stavo cercando di analizzare il Notturno Op.10 n. 1 di Rachmaninoff, noto ad alcuni di noi. In particolare il B mi sta facendo impazzire perchè secondo me è ricco di modalità, ecco i riferimenti per chi se li fosse persi: http://conquest.imsl...ux_de_Salon.pdf http://www.youtube.com/watch?v=JbSCTdqvi1Y http://www.youtube.com/watch?v=RooBzhVObKQ Grazie a chi vorrà darmi una mano a fare chiarezza.
  3. Mi sa che Modale tu non vai molto d'accordo con la didattica. Se dici che "sul piano concettule e didattico per chi fosse interessato alla armonia modale lo studio di questo spartito possa essere interessante" vuol dire che ti stai riferendo ad un discente ... se l'allievo già padroneggia l'argomento non è un allievo e cessa l'interesse didattico, se uno non padroneggia è un allievo ma non saprebbe come correggere la partitura Non che tu debba farlo per forza, ci mancherebbe altro ... le mie sono solo considerazioni da allieva di basso rango
  4. Per quanto riguarda il discorso PlayBack, effettivamente sembra molto reale
  5. Sicuramente, ma forse scriverlo con le note "giuste" aiuterebbe maggiormente. Per giuste intendo con il nome corretto in riferimento al modo di riferimento. A questo punto se volessi ascoltarlo ... visto che non sono pianista?
  6. ... ecco, forse non tutti sono consapevoli di cosa si può ottenere con un PC. Non lo so, mi ha aiutato un mio amico smanettone...si, ci ha perso un quarto d'ora ... però meglio di Finale base
  7. Grazie per la pacca sulla spalla .. sarà che io ho molta ambizione e percepisco il maggire spessore degli altri brani rispetto al mio... Ok ,secondo te da flautista non avrò mai speranza nel pezzo per pf? Io sono convinta che Debussy non abbia bisogno del pianista per sentirsi dire che un suo brano fa la differenza
  8. Ma oltre ad essere d'accordo , in un brano modale come ci infili una modulazione? Ah..la modalità l'ho infilata nel MARE della atonalità, infatti qui si parlava del 70% brani tonali, dove la modalità è l'elemento chiave e degli altri dove la parola modalità non ci azzecca. Insomma stesso criterio per due contenitori diversi... non applicabile
  9. Ok, come a tutti non ritieni che il PC si un buon interprete...non so quanto utile come informazione, però ne prendo atto e l'idea di prendere più seriamente il playback è fra le mie prerogative, un sacco di musica ormai gira in forma digitale e non posso permettermi di suonare un orchestra Per cui devo curare l'agogica, grazie ancora per gli spunti Modale. Poi non ho ancora centrato bene il commento sull'armonia in relazione alle modulazioni, che sono una prerogativa tonale che nel mondo classico esisteva fino a una certa data. Per cui, jazzisti a parte (per chi è tonale), per chi si muove fuori dalla tonalità sostanzialmente è nel mare della atonalità...per cui introdurre in questo ambito il concetto di modulazione lo vedo un po' forzato. Sbaglio?
  10. Grazie Modale per i suggerimenti, forse si intendi ritmo armonico? Perche se tu ti riferissi alla mera scansione ritmica, sai che ad esempio il mio è prodotto da un PC...ai voglia a spiegargli l'agogica Se invece di riferissi a quello armonico, però io tutta sta irregolarità nel tema non ce la sento e neppure nello sviluppo originale. Che ne dici?
  11. Il bello è soggettivo, se dico bello automaticamente intendo qualcosa che piace a me in primis Se piace a me ho la pretesa (concedetemelo) che piaccia anche ad altri Ma io sono al primo posto Il mio effettivamente non mi piace al 100% come risultato ma come direzione si, per cui ho solo da lavorare.
  12. Evidentemente mi sono spiegata male Infatti il mio era un elogio al suo lavoro e spostava il concetto da esperimento verso mestiere . L'esperimento ha sempre il sapore di tentativo. Ma io non ho scritto questo, dove lo leggi? E infatti Ma certo che ho seguito il mio istinto e una mia scelta. Ma io con "un tema già contiene l'essenza del brano", non intendevo che c'è solo una versione ma se scegli di rispettarlo (SCELTA leggittma, no?), allora le elaborazioni saranno diverse ma nelle stesse intenzioni del tema stesso. Io non ho commentato nessun brano, ma sentito l'originale mi sento di dire che pochi l'hanno rispettato veramente e l'unico che l'ha fatto sul serio ha tirato fuori a mio avviso un brano molto credibile e, a dirla tutta, che mi piace più dell'originale...di sicuro nella parte B non c'è storia. Io spero di arrivare a scrivere mie idee e rispettarle In questa ottica voglio essere fedele all'idea stessa ..anche se di altri.
  13. Grazie Valchiria, Cristiank83 e CromaDiBrera per l'attenzione Ma io sono già a briglia sciolta, con tutti i miei limiti (non studio da 10 anni), un tema con un contesto armonico così lineare o comunque tonale tardo romantico, melodia cantabile e metrica perfetta dove vuoi che vada a parare senza che risulti pasticciato? Dico, proporre qualcosa come ho sentito fare da Geppino nell'ultimo laboratorio non è una cosa da tutti, portare avanti il materiale è un mestiere non è un esperimento. Io voglio arrivare a scrivere qualcosa di bello, quando una cosa è bella prescinde dal linguaggio, altrimenti Schubert sarebbe da cassare... non trovi? Insomma, dipende da uno cosa cerca nella vita e da come uno si sente realizzato...io tutta sta smania di sperimentare non ce l'ho, anzi, a me piacerebbe imparare a sfrtuttare appieno i contentuti del tema...altrimenti finisce che pasticcerò pure le mie idee e non studierei se mi interessassero i pasticci. Spero di aver chiarito meglio la mia idea e risottolineo, so che ho solo imparare e che mi mancano anni luce da voi che siete molto più bravi ... ma un tema già contiene l'essenza del brano.
  14. Grazie per il lungo post Frank Me lo state dicendo tutti, poi inizio a crederci
  15. ... messaggio ricevuto, forse è anche un problema di esperienza
  16. Intanto grazie anche a te RStrauss Scusa, ma da quello che so io non è obbligatorio usare un tema contrastante...anzi, molti come Mendelssohn non ne fanno uso e a dirla tutta non cambiano neppure texture per tutto il brano. Però so di non essere Mendelssohn, per cui sicuramente mi manca ancora molto per arrivare a permettermi di non variare texture e non usare un tema contrastante. Domanda, visto che hai scritto un preludio. Ma Chopin nei suoi preludi quando usa un idea contrastante? Parliamo ad esempio del n. 4, del n. 1 del n 7...è evidente che mi sfugge qualcosa Visti i vostri, di sicuro ... il più è capire perchè non funziona qualcosa.
  17. Sai AleGozzo che sei proprio bravo, hai messo il dito in tutte le piaghe. Insomma, mi hai appena donato una bella lezione di composizione. > spero di vedere qualcosa anche al prossimo lab Alla prossima
  18. Grazie AbateFaria, per niente facile trovare un B per quel tema, troppo forte per me...vedo che altri non hanno avuto problemi, persino forma sonata, libera improvvisazione... ... mi sto guardando i lavori proposti, ho veramente molto da imparare. Grazie per questa occasione e a voi più bravi (tutti) per mettevi in ballo con ste "cose" ... forse un po' lontane da chi è arrivato. Bella esperienza, grazie ancora
  19. ...veramente, questi la notte fanno baldoria
  20. Margherita1

    Analisi

    Allora, io un occhiata o provato a dargliela. Anche se in chiave c'è un sib, per me c'è una forte predominanza della donalità di do maggiore però usato con modalità, nel senso che mettendo spesso e volentieri sol- si elude la sensibile. Allora, sono 4 battute per riga per cui direi: A parte il do iniziale, fatta la premessa relativa a do: -riga 1: IV | ? | VI | II -riga 2: Vminore | Vminore | ? | ? -riga 3: VI| II| Vm | I -riga 4: III VI | II V | Vm | I (inizio battuta in classica progressione) -riga 5: IV | ? | VI | II -riga 6: Vm | Vm | ? | ? -riga 7: VI | II | ? | ? -riga 8: VI II | Vm I | IV | Vm I In realtà vista la chiusa e la partenza del brano, quel do iniziale e il C7 finale potrebero dirmi che il brano è effettivamente in fa+, considerando appunto l'ultima battuta più la prima nota iniziale come V di fa+. Però al 90% e costruito su una scala di do I soliti 3 accordi che non ho individuato potrebbero essere sostituzioni, voi cosa ne dite?
  21. ... non è che chi partecipa deve per forza scrivere un capolavoro, altrimenti io dovrei essere esclusa
  22. Ascoltando questo brano di Steve Reich: http://sites.radiofrance.fr/francemusique/em/lundi-contemporaine/emission.php?e_id=80000067&d_id=440000770&arch=1 (penso sia la prima esecuzione francese per quartetto d'archi e suoni registrati) Mi sembra la classica minestra riscaldata delle vecchie idee di Reich, non vorrei dire un'eresia ma mi è sembrata brutta e inutile. Sul WEB ho trovato questo articolo...magari l'avevate già letto: http://spettacoli.tiscali.it/articoli/musica/11/11/10/steve-reich-wtc-911.html "Wtc 9/11": il requiem di Steve Reich per le Torri Gemelle e il mondo in frantumi di Cristiano Sanna Wtc come World Trade Center, ma anche come World To Come, il mondo che verrà, quello che viene plasmato dopo la caduta delle Torri Gemelle. Wtc 9/11 è il titolo dell'opera più recente di Steve Reich, il suo requiem per le vittime dell'attacco al simbolo dell'America capitalista, con il suo corollario di sogni e incubi. Il brano è eseguito dal Kronos Quartet, gli archi interagiscono con voci campionate e trattate elettronicamente, estratte da frammenti di conversazioni (passanti sotto le torri colpite, controllori di volo, giornalisti televisivi, soccorsi in azione tra il fumo e le macerie, gli stessi vicini di casa del musicista). Queste voci guidano la tessitura sonora e "costringono" ad obbligati e unisono gli strumenti ad arco. Una formula già utilizzata da Reich e dal Kronos Quartet in Different Trains, l'album del 1988 che secondo i detrattori è di gran lunga superiore a Wtc 9/11. Troppo limitata la durata - La maggiore critica mossa a questa nuova opera del maestro americano del minimalismo è che i poco più di 15 minuti non bastano a sviluppare adeguatamente il materiale sonoro in tutte le sue potenzialità. Chi scrive fa la parte dell'avvocato del diavolo col cappellino perennemente in testa, cioè il signor Reich: e se fosse proprio questa stringatezza la forza del requiem per nastro trattato ed archi? L'apertura, la prima parte di Wtc 9/11, con i segnali di mayday, le urla, la concitazione degli obbligati ritmici, rende già da sola il peso della tragedia e l'inquietudine per ciò che sarebbe arrivato dopo. Il mondo va di corsa, dire le cose senza inutili lungaggini diventa una priorità, sembra suggerire Reich, e infatti il ritmo incalzante delle composizioni si distende solo nel finale, con le preghiere in ebraico che si innalzano tra il fumo e le grida di dolore, prima che la pulsazione del ritmo torni a ricordarci che il terrore, l'angoscia, ci seguiranno da vicinissimo per molto tempo ancora. Nessuna novità - La potenza delle riflessione e dell'evocazione, in Wtc 9/11, è tale proprio per la stringatezza. Ma certo scontenterà tutti coloro che si sarebbero aspettati uno svolgimento più eclatante. Ciò che invece manca totalmente, in questo ritorno discografico dell'autore di Drumming e Piano Phase, è la novità. La seconda parte dell'album, divisa tra Mallet Quartet e Dance Patterns, scritti anni fa per l'ensemble So Percussion e per i registi-coreografi Anne Teresa de Keersmaeker e Thierry de Mey, non fa che ripetere stilemi e schemi compositivi inaugurati oltre trent'anni fa dal maestro americano. Piccola nota in calce: la prima copertina di Wtc 9/11 che ritraeva il secondo aereo diretto verso le torri, uno scatto di Masatomo Kuriya virato in seppia, ha provocato un vespaio di polemiche presso la comunità accademica. E' stata giudicata "la più brutta copertina mai usata per un disco di musica classica", fino a quando Reich ha fatto cambiare foto. Cosa si aspettavano: il maestro al piano, patinato e pettinato stile Deutsche Grammophon? Vedi alla voce: i soliti parrucconi. 10 novembre 2011 ..... che dite?
  23. Non ho trovato nulla Ilenia, di quello che è stato scritto posso aggiungere che il titolo del brano è una parafrasi del "Contrappunto bestiale alla mente" del madrigalista bolognese Adriano Banchieri (1568-1634)
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