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Piano Concerto - Forum pianoforte

Francesco

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Tutto postato da Francesco

  1. Ciao Pasquale! Credo di essere un po' in ritardo ma ... Benvenuto!! Essendo di Torino (sottolineo città molto bella), so quanti belli strumenti ci sono qui... Conosco anch'io l'organo di S. Maria Ausiliatrice e, avendo mio padrino organista e tecnico organaro l'ho provato una volta, qualche anno fa... non è male, non c'è che dire. in ogni caso, come ha già anticipato il nostro Simone, non ti preoccupare, qui possiamo parlare di tutti gli ambiti della musica. Anche mio padrino dice che molto frequentemente l'organista conosce meglio il suo strumento rispetto al pianista. E pensare che probabilmente il pianista, specie se con un pianoforte a coda, dovrebbe essere preso almeno una volta di guardare cosa c'è "oltre la tastiera", dovrebbe poter "veder meglio" l'anima del suo strumento, rispetto all'organista, che invece a volte è separato dalle canne, in una console a parte ... In ogni caso credo che avremo molto di cui parlare... Per ora è tutto e ancora buona permanenza! Ciao!
  2. Caspita!! Ho alzato un po' di voci, a quanto pare... Dalla musica siamo andati alla pubblicità, poi al funzionamento della scuola ieri e oggi, poi alla società... Bella discussione! In ogni caso credo che ognuno la possa vedere come crede, in base alle proprie esperienze, al proprio mestiere, alla propria vita... Dunque, credo che vista la quantità di idee espressa in questa pagina sia impossibile per chiunque poter dichiarare chi abbia ragione in assoluto. Mi spiego: poiché le idee esistono perchè sono tutte diverse (giro di parole), raramente una può essere la migliore in assoluto, almeno fino a quando non ci si basa su fatti e regole certe, matematiche... Poiché stiamo "nuotando" in un argomento complicato, dove tanti sono i punti di vista e ancora di più le differenze tra gli stessi, credo che sia difficile poter "chiudere" questa discussione. In ogni caso concordo su questo: -la scuola dovrebbe funzionare meglio IN TUTTI I CAMPI; -La famiglia dovrebbe fornire un minimo di conoscenze di base; -Il pubblicitario deve pur fare il suo lavoro, che per quanto possa provocare, è il suo lavoro; -La Musica, ripensandoci, è di tutti e di nessuno, e tutti possono usarla come credono; -Chiunque può pensare che l'uso della Musica nella pubblicità sia ingiusto; -Chiunque può pensare che l'uso della Musica nella pubblicità sia corretto; -Chiunque può pensare che la Società funzioni bene o male; -Chiunque può pensare che la scuola dovrebbe funzionare meglio (credo che sia difficile arrivare a peggio ) -Chiunque può pensare che io abbia ragione; -Chiunque può pensare che io abbia torto. In ogni caso credo che tutti sarete d'accordo su una cosa: il dialogo è uno degli elementi più formativi che esistano, di qualunque argomento si tratti .
  3. D'accordo... Forse è un po' ingenuo pensare che se il pubblicitario dicesse titolo e autore del brano la gente se ne ricorderebbe, tuttavia trovo anche un po' bizzarro che la cultura debba ridursi così. Certamente non posso (e non possiamo) imporre ai pubblicitari di non usare la musica, perchè non è loro, ma neanche nostra... E non possiamo neanche, come dice Michele, aspettarci che, nella scuola italiana di oggi, tra le tante materie l'Educazione Musicale funzioni bene. Certo che non è colpa dei pubblicitari se la gente non conosce ciò che ascolta, ma, se la mettiamo su questo piano, non è neanche colpa della gente, no? E' come dire a un bambino che conta fino a 50 di immaginare un numero infinitamente superiore... E' anche vero che il pubblicitario non può distrarre e "perdersi" nella musica che ha utilizzato, tuttavia quello che ho sentito e citato nei messaggi precedenti continua a non andarmi giù. Vi faccio un breve ragionamento sulla situazione: - La gente vede la pubblicità; - La maggior parte della gente NON RICONOSCE LA MUSICA della pubblicità e la cataloga come "Musica di Vecchia Romagna", "Musica del Mulino Bianco"... - La gente compra il prodotto pubblicizzato; - LA gente continua a non conoscere ciò che ascolta; - Noi siamo qui a parlare dei pubblicitari e dell'utilizzo che fanno della musica; - Il pubblicitario nel frattempo si arricchisce. Sarà poi che non mi va neanche giù che in questo circolo vizioso chi ci guadagna? La gente? No. La Musica? Neanche per sogno. La Cultura? Possiamo dimenticarcelo. Il pubblicitario! Colui che NON SOLO FA INDIGNARE ME E CHI LA PENSA COME ME, MA NEL FRATTEMPO SI ARRICCHISCE, PROPINA ALLA SOCIETA' I MESSAGGI CHE VUOLE, E TRAE BENEFICIO DA TUTTO QUESTO!! So di non essere proprio dalla parte della maggioranza, e so che ciò che dico non sarà mai ascoltato da un pubblicitario, e so anche che MAI la Cultura potrà essere tale nella televisione, fatte pochissime eccezioni. Insomma, so che quello che sostengo è impossibile da sostenere. Aspetto altre considerazioni. PS grazie l'interesse con cui state partecipando...
  4. Ciao Giuseppe... discussione interessante, concordo... E' molto interessante quello che dici sulla "musica leggere non-leggera": è vero, alcuni brani hanno in ogni caso una certa profondità che è difficile catalogarli in "leggera"... Io credo che non esista una musica colta è una musica non colta: ogni stile, anche se in forme diverse, ha sempre qualcosa da comunicare, inevitabilmente: quando la musica non comunica neanche il più insignificante stato d'animo non è musica: è rumore. Solo il rumore non comunica, a io parere... Mi viene in mente l'aneddoto raccontato qui sul Forum della definizione di "rumore": "ciò che disturba l'ascolto"... In ogni caso questa è la mia opinione: qualsiasi tipo di musica comunica, e talvolta la "leggera" ha veramente un valore profondo. Argomento interessante, dunque ... altre opinioni! Ciao!
  5. Benvenuti anche da parte mia! Visto Giovanni? Ci si ambienta in fretta... Benvenuto Paolo. Mi fa piacere che tu abbia trovato praticamente subito un argomento di cui parlare. Bene, vedrai che ti troverai bene. Le cise importanti le ha già dette Simone, perciò... per qualunque cosa siamo qui, se avete bisogno. Buona permanenza ad entrambi! Ciao!
  6. Grazie mille Andrea... Per l'acquisto di un pianoforte digitale non saprei ancora... in ogni caso grazie per i consigli... E' vero, avendo una tastiera non pesata potrebbero diventare più semplice avere il giusto tocco su un pianoforte vero... Grazie ! Ciao!
  7. Di niente, siamo qui apposta... Ok... "spulcia" il resto del Forum ... vedrai troverai di sicuro qualcosa che ti interessa particolarmente... Ciao!
  8. Proprio così!! E' incredibile come Paolo riesca sempre a trovare le parole giuste!... Interessante soprattutto l'elegante logica di coordinamento...
  9. Ehi forse ci sono... bisogna immaginarsi NON di suonare su de sensori elettrici che riproducono un suono, ma su delle corde vibranti e sonanti... Ho provato a chiudere gli occhi e far così... va un po' meglio... In ogni caso aspetto altre opinioni!
  10. Benvenuto su Pianoconcerto... o benvenuto tra di noi!

    A nome dello Staff ti auguro una buona permanenza sul Forum... Per qualunque cosa siamo qui... chiarimenti, domande, dubbi... Mi trovi qui. Buona permanenza!

  11. Concordo pienamente con te Pianoscholar... meno che su una cosa: non sono proprio certo che una pubblicità che dica il nome della musica utilizzata distragga dal prodotto in se... anzi, immaginiamo che d'improvviso un pubblicitario decida di farlo: quando siamo al supermercato, la maggior parte della gente compra quello che propina la pubblicità. Ebbene, io credo che proprio perchè sarebbe insolito che una pubblicità mostri titolo e autore del brano, la gente se ne ricorderebbe... In ogni caso credo che l'educazione, come dici tu, debba "partire dal principio"... cioè dalla scuola, dalla famiglia, dall'istruzione (che in Italia NON FUNZIONA PER LE COSE PIU' SEMPLICI FIGURIAMOCI SE SI IMPEGNA NELL'AMBITO MUSICALE!!!!...)...
  12. Buongiorno a tutti! Stavo suonando proprio ora sul mio pianoforte digitale e mi son reso conto di quanto a volte può diventare difficile eseguire correttamente tutte le dinamiche, specialmente quando nella stessa mano alcune dita sono sui tasti cromatici e altre no... Credo che questa difficoltà sorga soprattutto sui pianoforti digitali che non sono neanche a tastiera pesata (come il mio )... cosa mi consigliate? Io personalmente provo a dosare il più possibile il "peso" di ogni singolo dito ma è un po' difficile... Magari anche qualcun altro di voi si trova in questa difficoltà... mi rivolgo soprattutto a chi non ha un pianoforte vero e proprio... Ciao!
  13. Grazie Gennarino... i tuoi consigli mi sono sempre utili... Per ora è tutto. Grazie ancora. Ciao!!
  14. Proprio così Simone! Anche sull'educazione musicale che si insegna alle medie ci sarebbe da parlare... anche Andrea ha anticipato la questione: il punto è che la gente spesso non ha voglia mentre guarda la pubblicità di concentrarsi per capire che musica è quella. Non ha voglia o, come ha detto Simone, non è in grado, perchè non ha un'educazione musicale. ... Pianoscholar, forse quello che hai osservato tu è un po' lo stesso concetto della mancanza di questa educazione musicale... vedendola a livello sociale, infatti, tutti sentono musica, ma solo altri la ascoltano veramente... Bene, aspettiamo altri pareri!
  15. Ciao Giuseppe. Benvenuto nella "famiglia" di Pianoconcerto.it . Ti do il benvenuto sul Forum. Leggo che il pianoforte è l'unico strumento che ti dà sicurezza... mi ricordi me. Be', in un certo senso... perchè io alla fine ho solo 14 anni... e 5 di pianoforte. Per ora buona permanenza, credo che non tarderai a sentirti a tuo agio qui... Per domande, chiarimenti, spiegazioni... mi trovi qui. Per ora è tutto. Buona permanenza. Ciao!! PS... anche la mia tastiera è vecchissima... Work Station II della GeneralMusic, del '95. E' quella che si vede nel mio video del "Chiaro di luna" di Beethoven... Ho visto che hai letto la discussione in cui si parla dei pianoforti digitali che i nostri utenti consigliano... Be', per qualsiasi cosa sono qui. Ancora ciao!
  16. Ok... grazie Paolo... in effetti non ho mai visto un coda Scimmel... ma concordo con te che i verticali sono moooolto belli. Stainway... be', sulla Ferrari del Pianoforte, quando serve, si può andare un po' più veloce!! Ciao!
  17. Ciao a tutti! Proprio ieri sera addormentandomi stavo pensando a quanto la musica nella società di oggi sia radicata un po' dappertutto... dalle suonerie, alla musica di sottofondo nei locali, alla pubblicità. Ebbene proprio in merito a questa io ho alcuni dubbi sull'utilizzo che fa della Musica. Intendo la pubblicità televisiva. C'è da riconoscere che la pubblicità esiste ormai da anni, e che secondo alcuni rappresenta un po' il concetto del progresso. Io non mi sento tra questi, anzi, ho un'avversione "naturale" per la pubblicità, specie quella televisiva... martellante, noiosa, sempre uguale, ripetitiva, a volte perfino provocante o fastidiosa. Ma non mi riferisco solo alla pubblicità in sé... Spesso per essere ancora più incisiva nelle pubblicità viene inserita anche la Musica... che tipo di musica, è indifferente... e qui vengo al dunque. Nella mia breve esperienza ho sentito cose del tipo: "Questa è la musica di Vecchia Romagna" riferito all'elegante Romanza di Beethoven. O, ancora peggio: "Questa è di un cellulare Nokia", stracciando a livello commerciale la celeberrima Sinfonia n.40 del grande Mozart. E, per fare un esempio più recente, "la musica della Roncato", in riferimento a "La Serenissima" del gruppo italo-svizzero "Rondò Veneziano", in attività dagli anni Ottanta (e di cui posso dirmi "conoscitore approfondito"...). Vengo alla domanda "pungente": d'accordo musica nella pubblicità... c'è gente che sa riconoscere Mozart anche ridotto in suoneria... ma che un ragazzo finisca in prima media a dire al professore di musica "Questo non è Mozart... io l'ho già sentito, è la suoneria del Nokia"... proprio NON LO TOLLERO!!! Certamente, magari fa anche piacere ascoltare musica anche durante la pubblicità, cosa relativamente annoiante, ma che la pubblicità faccia cadere nell'ignoranza come negli esempi che vi ho scritto... non mi va giù. Vi starete chiedendo "E dunque cosa fare ?" (sempre se siete d'accordo con me), giusto? Ebbene, poichè eliminare la Musica dalla pubblicità mi sembra impossibile, credo che la soluzione migliore sia una scritta in ogni pubblicità, anche piccola, in basso, scorrevole, che dica titolo e autore della musica utilizzata... onde evitare di attribuire la Sinfonia 40 agli ingegneri della Nokia... Aspetto confronti. Magari sono nel torto... ma io la penso così. Ciao!
  18. Complimenti!! Osservazioni davvero profonde... ottimo esempio dell'uguaglianza che offre la musica (con questo non voglio dire che la musica sia tutta uguale, chiaramente ). Bravo! Per quanto ne so io del jazz... ecco un breve riassunto. Il jazz nasce come "Musica del lavoro" verso la seconda metà dell'Ottocento, nelle piantagioni, dove gli schiavi di colore erano sfruttati disumanamente. Generalmente questi primi canti erano ispirati dalla triste condizione di vita e dalla tradizione. Per questo molte melodie del "primo" jazz sono tristi e malinconiche. Gli unici strumenti a disposizione erano la voce, le mani e a volte dei bastoni, da usare come semplicissime percussioni. Con la liberazione, molti degli schiavi neri continuarono a suonare in questo nuovo stile. Molti impararono anche a suonare strumenti, e iniziarono a formarsi i primi quartetti di jazz. Alcuni anni dopo nasce infatti il primo vero e proprio quartetto jazz, il "Golden Gate Quartet". Man mano che il jazz si diffonde, nascono i suoi "sviluppi": viene ripreso il blues, e altri decidono di "ritornare alle tradizioni" dei canti del lavoro. Nasce così anche il bebop. Man mano il jazz si diffonde nel mondo come musica vera e propria. Tra tutti i massimi esponenti del jazz va assolutamente ricordato Louis Armstrong, considerato appunto "l'ambasciatore" del jazz. A proposito di questo grande personaggio della musica, va ricordato il suo stile particolare: suonava la tromba come una voce, e la voce come uno strumento. Tra gli altri grandi jazzisti sono da ricordare Dizzy Gillespie, Parker, Benny Goodman, Stan Getz, ... Se avete domande mi trovate qui. Ciao!
  19. Grazie Gennarino... come sempre preciso e chiaro! Capito... in altre parole si sfrutta la tastiera del pianoforte per creare anche file MIDI, dunque con l'utilizzo del computer... Ok, ora che so cosa è il Silent, forse posso rispondere a Joe... Allora, non lo so per certezza, ma credo che alcuni (pochi) modelli Yamaha abbiano il dispositivo Silent... Ma di preciso non saprei...
  20. Volevo già farlo... e forse finalmente ne ho l'occasione... Verso la metà di settembre dovrebbe ricominciare ad essere operativo il teatro, perciò... aspettiamo. Ciao!
  21. Ok... Allora aspettiamo le foto. Grazie a te e ciao!
  22. ... Se solo tutti la pensassero così... Grazie a voi!
  23. Ciao Matteo. Non mi scambiare per l'esperto che aspettavi, ma nel frattempo forse posso darti un piccolissimo aiuto. Allora... dici di aver smontato il coperchio e trovato la meccanica impolverata... quanto impolverata? Poi... il "gradino" che senti potrebbe essere causato dai feltri un po' rovinati o dalla meccanica non ben regolata... ma il pianoforte è nuovo? Se ne hai l'occasione, posta qualche foto della meccanica...credo che anche Paolo (M.Ferrarelli) te ne sia grato...Ciao! Aspetto qui!
  24. Eccomi anch'io... rispondo in ordine. Secondo voi la giusta diteggiatura è sempre quella più comoda? - No, infatti proprio perché a volte viene naturale scegliere la più comoda non seguiamo comunque quella originale. Secondo voi la giusta diteggiatura è quella che "ci viene da usare naturalmente"? - A volte sì, altre no. Faccio un esempio: studiando il "Chiaro di luna" (immagino siate stufi i sta'storia ) nella partitura originale Beethoven ha scritto in alcuni punti che due dita devono stare sullo stesso tasto, poiché vi è una ripetizione veloce della stessa nota. La prima volta la si suona ad esempio con il 4, subito dopo con il 5, che deve già trovarsi sul tasto da prima. Secondo voi la giusta diteggiatura fa i conti con l'accentuazione del brano? Credo di si, ma non essendo esperto mi piacerebbe sentire altri pareri. Secondo voi è opportuno dividere alcuni difficili o scomodi passaggi tra mano destra e mano sinistra? - Se è scritto nella partitura, sì. Mi viene in mente un mio amico, che studiò pianoforte per qualche anno, che faceva sempre la scomposizione della melodia per le due mani, anche se in realtà doveva eseguire tutto la destra. Mi spiego: se la sinistra doveva eseguire due note (crome) e la destra una quartina (sempre di crome) lui "faceva le parti uguali : tre crome alla sinistra e tre alla destra, e poichè erano in successione, non si sentiva, ma guardandolo si vedeva benissimo che la mano sinistra "viaggiava un po' troppo" lungo la testiera... Secondo voi è sempre giusto impegnare le dita più forti, risparmiando le deboli? - No, non credo. Penso che sia necessario saper eseguire le dinamiche sempre, con qualunque dito. Suonando spesso su tastiera digitale a tasti NON pesati, mi accorgo che è difficile... sul pianoforte a volte è un po' più semplice... Secondo voi è opportuno e quando cambiare diteggiatura ad un brano già assimilato? - Non saprei... se ci si accorge che si può seguire la diteggiatura originale, perché non provarci? Tuttavia mi piacerebbe sapere perché chi scrive musica decide di farci usare QUELLA diteggiatura e non un'altra... insomma, l'importante non è saper suonare il brano? Certo, a volte usando la diteggiatura corretta il brano riesce meglio, però... Aspetto ansiosamente chiarimenti... PS Paolo... ehi, argomento molto interessante... sì, avremo da discutere per un po'... Ciao!
  25. Non accordo pianoforti, non dirigo orchestre per archi, non sono professionista. Tuttavia nell'orchestra scolastica dove suono c'è qualche violino e qualche strana violinista, che chiedeva sempre di accordare il pianoforte del professore a 442... Neanche fosse stata professionista! In altre parole, anche il mio professore di musica (che è pure violinista) concorda con il fatto che il pianoforte DEVE essere in La 440. Perché così è stato progettato. Certo, come dice Paolo gli Steinway fanno praticamente tutto e i gran coda possono essere alzati. Tuttavia un modestissimo verticale Scimmel vecchio di una trentina d'anni... forse non è più in grado di far questo... Paolo, che ci dici dei verticali Scimmel? A me sembrano molto buoni, ho avuto occasione di provare quello dell'orchestra e quello di un mio amico, e ne sono rimato positivamente impressionato.
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