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Piano Concerto - Forum pianoforte

Francesco

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Tutto postato da Francesco

  1. Condivido pienamente. Tante volte mi sono accorto che se non ci fosse quel "passaggio" difficile, che mi spinge a provarlo e riprovarlo più volte, suonare non sarebbe così coinvolgente. Credo (ma è un'ipotesi personale) che nessuno, se non ci fosse almeno un po' di quella "difficoltà", si impegnerebbe a fondo. D'altra parte sono proprio le difficoltà che, poco alla volta, possono permetterci di migliorare... Ovviamente poco alla volta, se no si rischia di trovarsi nella mia situazione (tanta lettura fin da subito, brani "importanti" troppo in fretta e preparazione tecnica = )... @giusantsot quando ti accorgi di aver fatto un errore di battitura, puoi cliccare su "modifica" sotto il messaggio che vuoi modificare. In questo modo evitiamo di riempire il forum di messaggi di correzione, quando si può correggere direttamente l'errore... Ora l'ho corretto.
  2. ok, in effetti mi chiedevo che effetto potesse avere tutta quella polvere proprio sul kasimir ... Grazie vi farò sapere. Ciao!
  3. Ok grazie mille Paolo... Appena ne avrò l'occasione proverò a fare come mi hai detto. Un'altra curiosità... È normale che sul tavolaccio, praticamente sotto i tasti, sia così pieno di polvere?
  4. Ciao Daniele... Anche se il messaggio è un po' "vecchio" provo a darti una risposta. Premetto che non ho mai suonato il violino neanche io... Il mio professore di musica delle medie, però, è diplomato in violino, così qualche volta ci ha raccontato qualcosa di questo strumento. Dunque. Sono quasi certo che sia molto difficile imparare da autodidatta uno strumento come il violino, che, aimhe, presenta non poche difficoltà tecniche e non solo. Come ben saprai, la difficoltà maggiore nel violino è il fatto che sul manico e dunque sulla sua tastiera non ci sono "tasti", scusa il gioco di parole. Mi spiego: ad esempio, nella chitarra abbiamo lungo il manico dei tasti in metallo. In altre parole, a patto che la chitarra sia accordata, non avremo note intermedie ad esempio tra un la e un la diesis. Proprio come nel piano. Il violino non ha invece questi tasti, perciò l'esecuzione di un la "esatto" non è dato dal tasto, ma dal l'abilità del violinista nel "trovare" il punto esatto in cui la lunghezza della corda è tale da produrre un la. Ovviamente il fatto che ci siano "note intermedie" è talvolta "sfruttato", ma quando si tratta di suonare note esatte diventa piuttosto fastidioso sentire, ad esempio in una scala, qualche nota leggermente calante o leggermente crescente. Questa è la prima difficoltà. In secondo luogo, bisogna tenere conto che il violino richiede una preparazione particolare, che neanche io saprei bene cosa sia, ma che comunque è necessaria per affrontare lo studio correttamente. Per quanto riguarda l'acquisto di un violino non saprei dirti... In ogni caso se vuoi provvedo a farti sapere qualcosa in più dal mio professore. Se hai qualche domanda in particolare... A presto!
  5. Ciao a tutti!! Innanzitutto vi chiedo scusa se negli ultimi tempi non mi sono fatto sentire, ma sono stato molto occupato e nonostante volessi dedicare più tempo al sito non ce la facevo mai. Dunque vi prego di scusarmi per la mia assenza. L'altro giorno mi sono stufato di premere fino all'esaurimento quel tasto che continuava a non suonare, così ho aperto il piano e ho tirato fuori la meccanica. ho cominciato con l'esaminare il movimento del cavalletto e del montante di scappamento del tasto in questione, e mi sono accorto subito che: 1- in effetti il perno del montante è un po' pigro, non fa muovere liberamente lo scappamento ; 2- la molla dello scappamento stesso era fuori posizione. Per il primo punto non ho potuto fare niente, ma per il secondo... ho riposizionato la molla correttamente. Poi, visto che praticamente avevo smontato il piano, ne ho approfittato per sistemare altre cose. Ad esempio, ho controllato le guarnizioni dei tasti (mi viene il dubbio che siano in cashmere...) e li ho dato una pulita. poi ho regolato il pedale degli smorzatori dalla vite in basso e ne ho raddrizzati due che vibravano un po' perché erano leggermente "girati" e non si appoggiavano correttamente alla corda. Personalmente sono piuttosto soddisfatto di quello che sono riuscito a fare... Innanzitutto ora il re# maledetto suona... E in genere la meccanica mi sembra più fluida... Non so da cosa dipenda questo... Forse perché nei perni dei tasti c'era TANTA polvere... Nel frattempo vi propongo un video che ho fatto proprio dopo aver finito... http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/172-il-mio-chiaro-di-luna/page__pid__2485&do=findComment&comment=2485
  6. So che non ne potrete più, credo ce questo sia l'ultimo, perciò... Giù con le critiche!!
  7. Io però credo che il discorso per la musica sia un po' diverso. Lei in altre parole crede che non si possa imparare bene pianoforte fuori dal conservatorio? Forse il conservatorio si è uniformato alle università, ma credo che non sia necessario frequentare per forza il conservatorio per diventare bravi pianisti.
  8. Probabilmente qui o non ci capiamo, o non vogliamo capirci. Anche a me spiace... Ma infatti l, cosa vuole dire con "Ma le sembra che una laurea in Medicina possa essere presa preparandosi a casa e andando a dar gli esami in università ? Idem una laurea in Ingegneria ? Pur magari andando da docenti privati estremamente in gamba. Il conservatorio, con i nuovi ordinamenti, si è uniformato in tutti gli aspetti all'università."? @tgdigit ... Grazie, ci voleva qualcuno che tirasse un po' via la tensione delle incomprensioni... Condivido pienamente, ci vorrebbero sempre insegnanti disposti non solo a insegnare, ma a trasmettere quella passione in più...
  9. Anche se arrivo in ritardo, permettetemi di partire dall'inizio. Questo è un forum, e come tutti dovremmo sapere, ognuno ha la sua idea, che può essere condivisa o meno. In ogni caso, poiché come ha detto anche Simone nessuno possiede l'essenza della verità, tutti dovremmo rispettare le opinioni (e dunque le posizioni) degli altri. Bene, si può essere più o meno d'accordo su un metodo di studio, sull'utilità a tecnica e sul tipo di approccio allo studio (personalmente non condivido quello descritto sopra), ma non si può discriminare un pianista solo perché non studia in conservatorio. Come quasi tutti sapete, non studio in conservatorio, ma mi sarebbe piaciuto in futuro dare esami da privatista. Dico "mi sarebbe piaciuto" perché ora la legge ci dice che "chi è in conservatorio fa musica, tutti gli altri, fuori". Sicuramente il conservatorio è una scuola nata per la musica, e frequentarlo significa avere (di solito, ma qui a Torino negli ultimi tempi non ca sempre così) una buona preparazione. Ma niente di più. FREQUENTARE IL CONSERVATORIO NON SIGNIFICA AVER IL DIRITTO DI CONSIDERARE INFERIORI TUTTI COLORO CHE NON LO FREQUENTANO. In Italia (ma il mio è solo un parere e può essere non condiviso!!!) ci sono molte cose che non vanno. Anche se "la legge" ci dice che non si possono più dare esami da privatista, nom vuol dire che non si possano formare altrettanto bravi pianisti "fuori" dal conservatorio. Personalmente (ma come ho detto forse dipende da come stanno le cose qui a Torino) conosco più bravi pianisti che hanno studiato da un privato che non che abbiano studiato in conservatorio. Come ha detto Simone, si può essere buoni fino a un certo punto, ma mi sento di dichiarare che neanche io tollero che si possa entrare in un gruppo e far sopravvalere la propria idea. Non è superfluo ripeterlo, ma qui è sempre gradito il confronto, ma NON L'OFFESA. Nessuno qui è in condizione di giudicare inferiore qualcun'altro. Ci possiamo dare consigli, scambiare pareri, commentare e discutere di un certo argomento, ma nessuno può discriminare un'altra persona. Non qui. Abbiamo tutti il DIRITTO di esprimerci, ma abbiamo tutti il DOVERE di farlo senza procurare offesa. Inoltre, credo che sia bene considerare che sempre, dietro a una certa opinione, c'è sempre una persona, e a sua colta dietro quella persona c'è sempre un certa situazione. In altre parole, se io dicessi che non condivido un certo metodo di studio basato solo sulla tecnica, vuol dire che c'è qualcosa che me lo fa dire. Spero di essere stato chiaro e di non dover più intervenire per questo tipo di situazione. Riguardo al metodo di studio, non condivido. Credo che non si diventi pianisti facendo solo tecnica. Sicuramente Hanon, Czerny o altro sono libri utili, che per quanto "poco musicali" servono. Ma non bastano per essere pianisti. Suonare il pianoforte è come dipingere una tela. Non basta avere i colori e saperlo ottenere partendo da quelli primari. Bisogna conoscere il tipo di tela su cui suoniamo (lo strumento), il tipo di tecnica da usare, le sfumature, il tocco e il movimento giusti del pennello sulla tela. Non so se mi sono spiegato... La discussione è estremamente delicata ma interessante, e meriterebbe di essere continuata senza più considerazioni "azzardate" sulla preparazione di altri utenti / pianisti. Come ho detto, mi piacerebbe intervenire di più, ma non per dover arrivare a "battere il martello" (oltretutto non sono nessuno neanch'io per imporre la mia idea, e non mi piace neanche farlo) per riportare il rispetto tra gli utenti. Spero anch'io di non aver offeso nessuno con queste considerazioni, e spero di essermi spiegato.
  10. Ciao Pianotuning... Guarda, anche a me il suono dello Zimmermann che ho provato è piaciuto molto... A dire la verità anche la meccanica era davvero buona. posso dirti che la ditta ora è di proprietà del gruppo Bechstein... Qui c'è il sito:http://bechstein.com/fluegel-und-klaviere/zimmermann-klaviere.html Purtroppo è in tedesco... Ma se so qualcos'altro ti faccio sapere.
  11. Mi unisco anch'io... Non avevo mai sentito una spiegazione così dettagliata sulla meccanica dell'organo a canne... Speriamo che torni presto...
  12. Ciao Luciano e benvenuto! Se cerchi un posto dove trovare consigli e indicazioni sul pianoforte e sul mondo della musica in generale, sei nel posto giusto. Il pianoforte che hai avuto la fortuna di acquistare è un bel pianoforte... Suonai una volta su un C5 a un saggio di musica... Non ricordo bene il suono, ma la meccanica degli Yamaha è nella quasi totalità dei casi impeccabile. Ti troverai bene... E si, troverai anche persone attente all'aspetto "tecnico" dello strumento (io sono una di queste), che comunque influisce sempre su tutto quell'aspetto complesso che forma il "tocco" di un pianista, insomma, tutto va a far parte di quel complesso sistema che chiamiamo "pianoforte"... Dunque meccanica compresa. I video tutorials di Paolo (pianoexpert) sono molto interessanti e anche per me hanno rappresentato una valida spiegazione di tutto quello che sta "sotto la tastiera" e che il pianista dovrebbe conoscere, ma non conosce sempre (erroneamente!)... Sicuramente non tarderanno a rispondere anche Paolo e Simone, comunque... Per qualunque cosa ci trovi qui... Buona permanenza! A presto...
  13. Ok, eccomi qui... Oggi pomeriggio andrò finalmente a dare l'occhiata approfondita... Avrei dovuto andarci nei giorni scorsi ma a causa di imprevisti non ho più potuto. In particolare cosa dovrei controllare? FrancescoDiParigi
  14. Oh, giusto... Più o meno, quanto costerebbe cambiare martelliera? E farla intonare? Grazie ancora. A presto. Ciao!
  15. Aggiorniamo anche qui... Oggi, come quasi tutti i lunedì, sono stato a suonare su questo pianoforte... qualunque cosa fosse, ora non c'è più. Ora tutti i tasti suonano come devono... Certo, non c'è storia a livello di suono se lo confrontiamo con il Bechstein, mi sembra ovvio... Piuttosto ho notato - aprendo anche la parte "sotto tastiera" del piano - che la sordina è azionata da un cavo d'acciaio che dovrebbe scorrere dentro un tubetto gommato... forse il fatto che la sordina resti giù anche a pedale in riposo dipende da qualche attrito dentro questo tubetto... Ma la sordina non doveva essere azionata da un'asta? Qui le uniche due aste sono quelle del pedale degli smorzatori e l'altro... che - oltre che avvicinare i martelli alle corde - non capisco cosa debba fare...
  16. Benvenuto! Bene, se non sbaglio sei il secondo organista della "famiglia"... Alla faccia, 25 anni è tardi!? Io ho cominciato pianoforte a cinque anni e smezzo o sei, non ricordo, ma ultimamente mi sono accorto di aver perso tanto tempo, e di aver fatto, in realtà, appena appena le basi. E ora mi trovo in una situazione strana: come lettura sono avanti di parecchio, ma non ho mai fatto tecnica pianistica. In ogni caso, buona permanenza. Se hai bisogno ci trovi qui. A presto...
  17. Ok... farò delle foto dettagliate della meccanica al più presto possibile. Grazie ancora, vi terrò aggiornati. Ciao!
  18. Grazie davvero Paolo. Dunque appena andrò di nuovo a "guardare nella sua meccanica" guarderò sotto un suo tasto le guarnizioni e il loro stato. Sicuramente farò delle foto, magari anche un video. Poco tempo fa mi hai detto di tenere in considerazione la possibilità di sostituire la martelliera... Più o meno, quanto costerebbe? Lo so che dipende molto dal tipo, ma indicativamente, considerato il tipo di pianoforte, quanto devo cominciare a "mettere da parte", se l'intervento si rendesse necessario? Poi magari quando vedi i martelli in foto migliori mi dici che vanno bene... e invece a proposito dell'intonarli? Nel frattempo ho controllato i "sistemi" dei DUE pedali. La risonanza funziona correttamente, gli smorzatori si alzano tutti insieme correttamente, e il pedale non ha "giochi", intendo, non ha movimenti "inutili": quando si schiaccia, nello stesso momento gli smorzatori si alzano. Solo un tasto, mi sembra il mi della seconda ottava, continua a suonare anche a tasto in riposo. Credo dipenda dallo smorzatore mal regolato, perché comunque funziona, non ci sono problemi, si alza. Ho anche dato una controllata allo stato dell'avorio della tastiera. E' un po' ingiallito, certo, ma non presenta "solchi"e non è consumato. Tonando ai pedali... gli smorzatori si alzano, ma ... scusa la mia ignoranza, ho notato che l'altro pedale avvicina i martelletti alle corde. Questo come dovrebbe incidere sul suono? In ogni caso mi sembra di far meno fatica a suonare "piano"... e il pedale funziona. Ti ringrazio anticipatamente per tutta la pazienza e per i preziosi consigli... A presto. Ciao!
  19. Oh no... arrivo in ritardo... Ma benvenuto anche da parte mia! Complimenti per il tuo Petrof mezzacoda... immagino il suono... Se cerchi un luogo dove parlare di tutto ciò che riguarda la musica, sei nel posto giusto! E poi vedrai, ti troverai bene, vedrai. Per ora è tutto. Buona permanenza! A presto. Ciao!
  20. Ok Paolo, provvederò. Come faccio a vedere le asole del sotto tastiera? Intendo, dive devo guardare? Scusa la mia inesperienza e grazie del prezioso aiuto che mi stai dando. A presto. Ciao! FrancescoDiParigi
  21. Ciao a tutti. Come sapete sto cominciando a pensare di prendere in considerazione questo pianoforte e "farlo mio". In un certo senso, lì non lo suona più nessuno e "prenderlo" per me significherebbe anche "tirarlo fuori" di nuovo alla luce. Alcune cose che prima non avevo notato: - il pianoforte non ha 88 tasti, ma solamente 85. Non è che ne manchino, perché il posto non c'è... ma sapete dirmi perché? - È alto, a essere precisi è quasi 135 cm! - La meccanica è integra, non è che io ci capisca molto, ma mi sembra ben fatta... La leva di scappamento è in legno e non in plastica; il cuoio su cui deve "scivolare" lo scappamento è ben conservato e non presenta raschiature o rigonfiamenti; le molle degli scappamenti funzionano tutte alla perfezione; tutti i feltri - per ora ho controllato soprattutto quelli dei nasetti (... Si chiamano così, no?), quelli dei bottoni di scappamento e quello grande sul quale vanno a riposare le aste dei martelli - sono sani, non troppo rigidi e secchi ma neanche troppo morbidi; - le legge dei tasti sono tutte in condizioni normali, e nonostante tutto non presentano rigonfiamenti del legno o attriti strani. Certo, qualche tasto sembra essere un po' più leggero e qualche altro un po' più pesante, ma da quanto ho osservato mi sembra la meccanica da regolare. - ho dato una controllata anche alle corde, sono tutte impolverate ma non hanno segni di ruggine o che. - L'unico dubbio che mi resta riguarda i martelli: sono un pochino consumati... Detto così è difficile da spiegare, farò delle foto più dettagliate. Ciao!
  22. Ciao a tutti! Vi porto buone notizie a proposito del Knauss Coblenz in questione... Sulla mia pagina Twitter (da http://twitter.com/#....com%2FXMWrlW6Z) potete vedere le foto. Sto seriamente cominciando a pensare di tenerlo in considerazione... Il suono mi piace molto, la tavola armonica è in condizioni molto buone, la meccanica non sembra essere danneggiata (sicuramente è da regolare), il telaio è integro, le corde sono sane... Oh, e tastiera in avorio, ben conservato!! Vi terrò ancora aggiornati. A presto. Ciao!
  23. Ciao a tutti! Vi porto buone notizie a proposito del Knauss Coblenz in questione... Qui potete vedere delle foto: @http://twitter.com/#!/FrankDiParigi/media/slideshow?url=pic.twitter.com%2FXMWrlW6Z
  24. Eh lo so... Comunque uno di questi giorni vado a dargli un,occhiata "integrale", magari faccio un video e lo posto qui. Comunque è vero, il suono è ben prolungato, credo dipenda dal fatto che il pianoforte è alto... Grazie mille. Vi terrò aggiornati. Ciao! FrancescoDiParigi
  25. Ciao! Ho provato un'altra volta il pianoforte in questione... Buone notizie: il telaio mi sembra sano, non presenta crepe o niente di simile. La tavola armonica, come vi avevo detto, è in buone condizioni, a parte la polvere non vedo niente di anormale. Vi presento anche un brevissimo video fresco fresco, praticamente appena fatto. L'ho realizzato con l'aiuto di mia sorella Sara... così questa volta avevo due mani libere per suonare qualche accordo. A parte le scordature e probabilmente le guarnizioni in kasimr da rifare, il suono ha un buon prolungamento, supera di parecchio i venti secondi. http://www.youtube.com/user/FranckDiParigi?feature=mhee#p/u/0/aDiH7Bh3NMI
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