andrea1982

Ti consiglio di analizzare il contrappunto quadruplo presente nella sinfonia Jupiter di Mozart, vedrai che in realtà sono presenti anche intervalli di quarta e di quinta ovviamente utilizzati nella giusta maniera (note di volta, ritardi...).

In questo periodo sto componendo 24 preludi e 24 fughe, non saranno pezzi in perfetto stile barocco, ma utilizzerò stilemi musicali anche di musica extra colta. Uno dei problemi che sto risolvendo è proprio quello di scrivere contrappunti tripli e quadrupli in alcune fughe, questo perché così facendo una volta composto il contrappunto triplo o quadruplo lo potrò poi utilizzare nel corso della fuga solamente scambiando le voci. Per far questo sto cercando di creare un metodo attraverso degli schemi armonici da cui partire poi per fiorire le varie voci e creare il contrappunto vero e proprio.

Anche se la discussione è ormai vecchia provo a dare dei suggerimenti per armonizzare il basso in questione (non presento per ora una mia realizzazione sperando che qualche allievo abbia voglia di cimentarsi): 1) Bisognerebbe cercare di mantenere sempre il movimento delle voci in note da un quarto in modo da non fermare il ritmo, per far questo di possono usare ritardi, note di volta e note di passaggio. 2) A volte meglio mettere meno accordi rispetto al numero di note del basso, cioè accorpando più note del basso sotto un unico accordo, ove possibile. 3) Non fidarsi della prima soluzione che si trova, ma provare a fare più versioni e poi scegliere.

Benvenuto!

Personalmente ti consiglierei di ragionare sotto un punto di vista più pratico: io con i miei allievi utilizzo il "Metodo pratico per l'armonizzazione del basso senza numeri" di Franco Margola, che è lo stesso metodo che ho utilizzato agli albori del mio percorso di studi di composizione. Un volumetto che costa poco, pratico, progressivo... Venendo al problema da te sollevato la questione può essere risolta così: ogni modulazione (o tonicizzazione, come sarebbe meglio chiamare le modulazioni transitorie) è caratterizzata da una o più note segnale, cioè quelle note che indicano che sta per avvenire una modulazione. Le note segnale possono essere esplicite (cioè trovarsi al basso dato) oppure implicite, cioè essere inserite in una delle 3 voci superiori. Le note segnale possono essere note della scala aumentate o note della scala abbassate. Se per esempio ci troviamo in do maggiore le possibili note aumentate (sensibili transitori le potremmo chiamare) sono: do# (per modulare al secondo grado re minore), re# per modulare al terzo grado (mi minore) e fa# per modulare al quinto grado. Invece il grado che può essere abbassato per modulare è spesso il settimo, se siamo in do il si diventa sib per modulare o a fa maggiore o a re minore. Il sesto grado abbassato invece ha un trattamento più complesso perché viene introdotto anche il concetto di sesta eccedente. Quindi il tuo ragionamento non è sbagliato, solamente ti inviterei ad essere il più pratico possibile, pensa all'armonizzazione poi la terminologia verrà di seguito. Cioè devi pensare alle note segnale nel caso della modulazione, sono quelle che ti fanno capire meglio il concetto di modulazione.

Sempre tratto dai miei preludi per pianoforte solo vi presento il preludio N°7 in la maggiore (in versione virtuale), qui il tempo di mazurka si fonde con armonie jazzistiche. Un piccolo richiamo alla musica di Chopin, infatti anche il preludio numero sette del polacco è con ritmo di Mazurka.

Vorrei mettere alla vostra attenzione questo pianista che spesso si occupa di musica leggera, si tratta di Roberto Pagani che è il pianista ufficiale di Claudio Baglioni, ma che in passato ha suonato anche con l'orchestra Casadei. In questo video suona in una sorta di reunion dei membri dell'orchestra Casadei di fine anni 90': in particolare al minuto 1:14:17 suona un suo pezzo dal titolo "Super piano" , vorrei farvi pure notare la presenza del sassofonista Fiorenzo Tassinari che esegue un bellissimo valzer al minuto: 25:13 . Qui si capisce come qualsiasi genere musicale se suonato bene ha la sua dignità.

Ci vorrebbe poco per accorgersi che si tratta un video montaggio...

Ti ringrazio molto! Mi fa piacere che tu abbia apprezzato i miei preludi e soprattutto che tu li abbia trovati a livello pianistico. Via le pubblicherò tutti e 24 in versione virtuale sperando che qualche pianista sia interessato ad eseguirli.

Grazie mille!

Io essendo laureato in composizione (triennio e biennio) ho avuto la fortuna di studiare lettura della partitura con Umberto Benedetti Michelangeli (nipote di Arturo), ti posso assicurare che lo studio dell'armonia (quella complementare forse è un po' poco) aiuta notevolmente nella lettura a prima vista, ma bisogna esercitarsi tanto, ogni giorno leggere nuova musica di ogni epoca e stile (questo è una cosa molto bella anche per costruirsi una cultura musicale variegata). L'armonia aiuta a capire il percorso che si sta facendo e a comprendere meglio ciò che si sta leggendo, e abitua a non fermarsi perché suggerisce soluzioni estemporanee che permettono di non riprendere da capo.

Ultimamente sto ascoltando la musica del compositore Alberto Colla:

Nelle ultime settima ho composto 24 preludi per pianoforte solo, disposti secondo il circolo delle quinte. Non sono pezzi in stile, ma una sorta di sintesi del mio vissuto musicale, dal jazz al minimalismo (quello vero) passando per una personale rivisitazione del contrappunto barocco. A questi link potrete ascoltare alcuni assaggi virtuali dei miei preludi. Se può interessare posso condividere lo spartito completo nella speranze che qualche valido pianista sia interessato ad inserirli in repertorio (non di solo Chopin vive l'uomo dice il vangelo).

Salve a tutti, mi chiamo Andrea e vengo dalla provincia di Brescia. Sono un compositore laureato al conservatorio di Brescia con il massimo dei voti e la lode sotto la guida del maestro Paolo Ugoletti. Ho composto molto musica per vari organici tra cui pianoforte solo, 2 pianoforti, viola e pianoforte, orchestra d'archi, quartetto d'archi... Spero di trovarmi in questo forum.