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Piano Concerto - Forum pianoforte

Pinksword

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  1. Mi sono rispostA da sola. Sono una donna. Vuoi forse dire che Mozart è superato perché è tonale? Vuoi interpretare tutta la storia della musica come un progressivo superamento della tonalità? E se non fosse così? Un compositore deve scrivere a-tonale perché così è contemporaneo? Oppure deve scrivere come vuole punto e basta, al di là delle correnti e delle tecniche? Io non so darti una risposta...
  2. Sono andata a leggere ciò che dice Radicchio, mi dispiace, non sono lui. La discussione su Giovanni Allevi qui era già iniziata, e sono entrata incuriosita da un fatto: commenti e commenti negativi che si palleggiavano tra loro, tanto da chiedermi: cosa sarà mai accaduto? Agli occhi di un estraneo può sembrare una ossessione, al pari del "fanatismo", come lo chiami tu, di chi lo segue. Qualcosa di vero c'è nelle tue argomentazioni, Celibidache, ma sei talmente impaurito e sulla difensiva, che forse, per il momento, è meglio non parlarne.
  3. Questo è per il buon TheSimon (non so fare il multiquota). 2008. Con Evolution Giovanni Allevi punta alla musica sinfonica e pubblica Evolution. Va a dirigere la sua musica a Pechino, in un concerto per la tv cinese durante le Olimpiadi, e in Italia affronta l'Evolution Tour con l'Orchestra de I virtuosi italiani. E' talmente grande il successo, tutte le date sold out, oltre alla novità di vedere un compositore contemporaneo in jeans e converse dirigere la propria musica, che Giovanni Allevi viene invitato a tenere il Concerto di Natale in Senato. Hanno fatto bene? Hanno fatto male? Ogni anno qualcuno viene invitato...
  4. Riporto sempre la storia, e non le sue mille interpretazioni. Quando Allevi fu pubblicato nel 1997, col suo primo album di pianoforte solo "13 dita" dall'etichetta Soleluna di Jovanotti, uscì completamente inosservato. Molti anni dopo, il secondo album di Allevi "Composizioni" (Soleluna/Universal) decretò la fine della collaborazione con l'etichetta discografica di Jovanotti. Fino a quel momento, nonostante due album di studio, Giovanni Allevi restava un perfetto sconosciuto. Il successo internazionale è arrivato con una serie di concerti a partire dal Blue Note d New York nel 2005.
  5. Anche quest'altro dovrebbe vergognarsi per l'arpeggio di sol maggiore
  6. The Simon, prendo atto della tua idea. Dici "immeritatamente" eppure se osservi le cose da un altro punto di vista, Giovanni Allevi è l'esempio più trasparente che ci sia di meritocrazia nel mondo della musica. Scrive i suoi brani, li esegue o li dirige, il pubblico lo segue, stop. Al Senato sarà stato invitato. Gli altri no?! Secondo me il motivo del "ribollire" è un altro. E' inconcepibile che in un mondo fatto di raccomandazioni, pupilli, nepotismo, si sia fatto strada un signor nessuno, soltanto grazie alla sua arte.
  7. Non è mia intenzione denigrare il lavoro di grandissimi maestri. Voglio solo far notare, ma credo sia chiaro a tutti, che l'esecutore ed il compositore siano due figure artistiche differenti. E allora sono qui a chiedervi, secondo voi, il vero motivo di tanto accanimento mediatico. A cui aggiungo una vera e propria campagna denigratoria operata a periodi alterni, da La Stampa di Torino e da Il Fatto Quotidiano…. Quando cerchiamo di sminuire l'operato di un altro, lo facciamo sempre per paura. Perché Allevi fa così paura?
  8. Cosa avrebbe dovuto fare, una serie dodecafonica? :-) E' vero che ognuno è libero di esprimere il proprio parere, nel rispetto della persona, ma analogamente, un compositore deve sentirsi libero di scrivere ciò che vuole, non trovi?
  9. Caro Vantir, apprezzo il tono più ragionevole del tuo argomento. La mia opinione, personale e se vuoi discutibilissima, è che si continua a perpetrare contro Allevi una autentica operazione di marketing in negativo, che secondo me ha un preciso scopo. Viene dato del "pallone gonfiato" o del musicalmente incompetente, ad una personalità che, nel bene o nel male, sta scrivendo delle opere molto impegnative e coraggiose. Me lo domando io, ma se lo chiede anche la casalinga di Voghera: i vari Muti, Pollini, Accardo, Ughi and co., cosa hanno composto di significativo? Hanno mai scritto un concerto per violino e orchestra o una cantata sacra? Questo, a mio avviso, è un argomento che mette tutti a tacere. Perché Muti deve ricorrere alla parola "canzonette" quando Allevi di canzone non ne ha mai scritta una? Oppure devo pensare che nel caos della comunicazione, vale tutto e il contrario di tutto?
  10. Permettimi una osservazione un po' sarcastica. In un contesto in cui il materiale musicale è a-tonale, la pratica del collage è, come dire, "agevolata".
  11. MOLTO INTERESSANTE. La a-tonalità è un concetto abbastanza vago, la dodecafonia è invece una regola ferrea. Il musicologo di cui non ricordo il nome, voleva evidenziare che Ives utilizzasse le serie dodecafoniche di 12 suoni molto tempo prima di Shoenberg, ma da quanto si evince dalle vostre riflessioni, stabilire il prima e il dopo in un autore portato al disordine, è impresa ardua.
  12. Se fosse vero, e in fondo perché non dovrebbe esserlo, potrebbe verificarsi un problema di paternità simile a quello intercorso tra Bell e Meucci per il telefono!
  13. Siii, zucchine e carote Se questo è il livello della discussione, meglio salutarci.
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