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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

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Tutto postato da thesimon

  1. Ciao Musicista56, Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti. Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere. Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te... L'amministratore
  2. Ciao Elia99,Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti.Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere.Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te...L'amministratore
  3. Ciao aquila99,Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti.Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere.Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te...L'amministratore
  4. Ciao Ceci, non vogliamo assolutamente spingere ad inimicarsi nessuno, non è questa la mia intenzione né tanto meno quella di Paolo, ne sono sicuro. Non conosciamo chi sia l'accordatore del tuo strumento e riflettiamo e rispondiamo solamente in base a quello che ci viene comunicato. Capisci bene però che se andassi su un forum di moto e scrivessi che da quando il mio meccanico ha messo le mani sulla mia moto per fare il tagliando questa non è andata più bene, anche dopo averci rimesso 3 volte le mani, la cosa più naturale che scriverebbero gli iscritti sarebbe che forse il danno è stato causato da qualche intervento non eseguito alla regola dell'arte. La nostra non vuole essere però una considerazione che ti spinga a "farti giustizia" anche perché non abbiamo il pianoforte sotto mano e possiamo tirare delle conclusioni unicamente dettate dalle tue sensazioni e da come ce le riporti. Capisci bene che è già assai difficile per un tecnico cercare di capire le intenzioni di un pianista quando questi si trovano a discuterne davanti allo strumento, figuriamoci dietro la piattaforma di un forum; pertanto prendi le nostre considerazioni come "conseguenze logiche" di quando da te riportatoci. Non ci permettiamo di esprimere pareri pro/contro parte in nessun caso, specialmente quando non conosciamo il soggetto e soprattutto quando questo non può rispondere. Riguardo l'accordatura dovrebbe essersi già assestato da tempo, che sia sceso addirittura di 2Hz mi sembra un po' tantino, a meno che tu abbia dimenticato di accordarlo in questi 2 anni. La soluzione più semplice mi sembra quella di ricontattare serenamente la casa ed il tuo accordatore per cercare di risolvere il problema. Qualora questi non riuscissero forse sarà il caso di ascoltare altri pareri.
  5. Ciao DannyZannoni,Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti.Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere.Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te...L'amministratore
  6. Potrebbe anche essere un'iniziativa capace di far riacquistare un po' di interesse...
  7. Ti rispondo perché vedo che da ieri non hai ricevuto risposta ma sono certo che le risposte dei tecnici arriveranno a breve. Zirli e cose del genere di norma non sono dei problemi irrisolvibili, anzi, praticamente tutti i problemi di un pianoforte possono essere risolti, l'importante è saperne ricercare le cause. Se il pianoforte è del 2013 poi, non credo che possano esserci tutti questi problemi. Il fatto che l'accordatore abbia abbassato il diapason a 438 mi suona quantomeno bizzarro !! I pianoforti sono costruiti per lavorare a 440 Hz, se parliamo di modelli recenti possono tranquillamente sopportare anche la trazione imposta dai 442 Hz. Se il problema è nato dopo l'intonazione dei martelli della zona acuta e super acuta direi che il problema potrebbe ricercarsi in una cattiva intonazione degli stessi.
  8. Ciao ilvas, Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti. Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere. Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te... L'amministratore
  9. Ciao Gianni969,Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti.Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere.Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te...L'amministratore
  10. Ciao angelabruna,Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti.Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere.Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te...L'amministratore
  11. Io ho letto il libro di Bettin quando stavo scrivendo la tesi per gli algoritmi sull'accordatura del pianoforte, insieme ad altri libri molto più teorici. Il titolo del libro dice praticamente tutto e dentro ci si aspetta di trovare quello che c'è: Pianoforte da concerto Steinway & Sons. Non è certamente un libro da neofiti, da per apprese alcune nozioni dell'acustica e non solo ma non è neanche un libro fortemente indirizzato alla teoria acustica, io l'ho trovato molto, anzi, forse troppo semplicistico in alcune parti. Vengono date qui e lì alcune informazioni che servono da "biografia" alla comprensione delle procedure per la preparazione e l'accordatura di un pianoforte da concerto. Se per ogni argomento che si legge dovessimo sempre entrare nel particolare probabilmente ci vorrebbero tutti i tomi dell'enciclopedia. Io penso che nella trattazione di qualsiasi argomento, per forza di cose, bisogna dare alcune cose come già assunte. È un libro che non ha la pretesa di essere specificatamente tecnico (in senso ingegneristico) ma non si può dire che non sia comunque indirizzato ad un ambito specialistico. Assieme a questo libro ad esempio lessi un saggio di un fisico sulla disarmonicità e la cosa era infinite volte più complessa e di più alto livello, senza nulla togliere a Bettin che ha raggiunto lo scopo che si prefiggeva nel suo libro. Con questo voglio dire che se si decide di comprare un libro intitolato: "progettazione di amplificatori per l'audio" non ci si può aspettare che dentro si trovi la spiegazione della legge di Ohm, mi sembra ovvio, perché chi acquista un libro specialistico sulla progettazione di amplificatori probabilmente è già, perlomeno sufficientemente infarinato sulle basi dell'elettronica. Se non si conosce la legge di Ohm, prima di passare alla progettazione di amplificatori è opportuno passare per altri libri come quelli relativi alle basi di elettronica. Qui il parallelo è perfetto, se non si riesce a comprendere a fondo alcuni passaggi del libro di Bettin è sicuramente il caso di integrare la lettura con qualche manuale di acustica, magari non troppo tecnico che chiarisca i passaggi del libro di Bettin che gli risultano più ostici, oppure in alternativa, cosa ancora migliore, chiedere supporto ad altri accordatori che potranno sicuramente colmare tutte le domande del lettore sull'argomento anche con esempi pratici.
  12. Di norma i concerti si fanno sempre nel tardo pomeriggio/sera. Digerire un pranzo normale richiede un paio di ore al massimo 3 quindi mangia tranquillo un pasto normale. Come spuntino prima del concerto la banana è un buon frutto energetico. Ieri prima di andare a suonare (essendo arrivato con un po' di anticipo) sono andato sul lungo mare di Civitavecchia con la mia ragazza, ci siamo fermati in un bar ed abbiamo preso due buoni frullati di banana e fragola e un succo di frutta. Al concerto ero in forze, pieno di energie, non gonfio nello stomaco. Gli zuccheri aiutano anche la concentrazione, rinfrescano e fanno bene alla salute... Lo spuntino ideale prima di un concerto.
  13. Ciao sofia, Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti. Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere. Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te... L'amministratore
  14. Ciao Antori, Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti. Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere. Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te... L'amministratore
  15. Ciao Ant, Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti. Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere. Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te... L'amministratore
  16. Ciao danilo73, Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti. Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere. Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te... L'amministratore
  17. In un concerto la tensione c'è sempre, inutile a dirsi. L'importante secondo me non viene tanto nel prima concerto ma nel durante. Almeno nel mio caso, c'è un istante in cui comincio a dimenticarmi del pubblico e quello è l'istante nel quale entrò nella musica. Penso alle frasi musicali appena prima di suonarle, cantandole dentro di me e cercando di far uscire quello che ho dentro. Se si è influenzati dalla platea questo non riesce. Di norma i brani tecnicamente impegnativi tendo sempre a metterli per ultimi. Cerco di partire da brani meno impegnativi crescendo di volta in volta, questo per diversi motivi. Il primo è senz'altro il discorso relativo alle mani ancora fredde nonostante la fase di riscaldamento pre-concerto, il secondo è che suonare un brano tecnicamente impegnativo cosciente delle limitazioni tecniche imposte da una mano che non si è scaldata a dovere genera paura e tensione psicologica che sfocia nell'errore. Da qui la paura genera paura, si entra in un circolo vizioso dove non si pensa più alla qualità della musica ma al non mancare le note e dunque non commettere stecche. Nella peggiore delle ipotesi si va nel pallone e ci si blocca. Ci si perde nel terrore, la memoria inganna e il resto lo conoscono almeno tutti quelli che si sono messi per la prima volta davanti a un pubblico. Chiedere a qualcuno di entrare tranquillo sarebbe bello se fosse vero. In realtà nessuno è in grado di farlo. I primi 30 secondi sono terribili, il cuore batte al doppio della normale frequenza, le mani tremano, le paure ci assalgono ma bisogna avere la forza di godersi la musica e da qui in poi godersi il tempo del concerto. Steccare una nota non è indicativo e succede a TUTTI !! Oggi siamo abituati ad ascoltare esecuzioni perfette perchè manipolate digitalmente. Vi invito ad ascoltare gli studi di Chopin eseguiti da Cortot (non da pizza e fichi, uno dei più grandi maestri della tecnica)... Sono piene di errori, ma poco importa quando la frase musicale segue una dizione che fa sembrare che il pianoforte stia cantando. In preparazione del concerto comunque ci sono delle cose da fare. Prima tra tutti suonare spesso davanti alle persone. Non tiratevi mai indietro quando dentro un ristorante trovate un bel pianoforte. Mettetevi seduti e suonate, sono le migliori esperienze per rompere la faccia. Facendo esibizioni e concerti abbastanza spesso, vedrete che ma mano la tensione prima di salire sul palco sarà sempre più ridotta. Cominciamo a conoscerci ed impariamo come autogestirsi nei casi di forte stress. Solitamente prima del concerto mangio sempre una banana. È ricca di potassio, da molta energia. Non mangiare serve solo ad arrivare al concerto senza zuccheri e la cosa può diventare rischiosa. Il cervello si serve degli zuccheri per funzionare ed è importante che nelle fasi di forte stress mentale ce ne siano a volontà. Dall'altra parte però non dobbiamo neanche abbuffarci. Un pasto regolare come quello che facciamo normalmente. Stiamo facendo un concerto, è un qualcosa di naturale e bello, non dobbiamo correre una maratona da 42 Km e 195 mt ! Siate voi stessi, entrate nella musica e dimenticatevi del pubblico. Ricordatevi che siete sul palco per la musica e non per il pubblico, quindi godetene a pieno !! Perdonate anche i miei errori ma sto scrivendo con iPad che ogni tanto corregge qualche parola... Ciao!
  18. Ciao Bobbygo,Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti.Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere.Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te...L'amministratore
  19. Ciao Piero,Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti.Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere.Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te...L'amministratore
  20. Ciao franc,Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti.Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere.Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te...L'amministratore
  21. Ciao ImecUoj862,Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti.Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere.Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te...L'amministratore
  22. Di norma i pianoforti negli studi di registrazione lavorano molto meno di quelli a casa. Certamente bisogna sempre controllare lo stato perchè non è detto che non sia un pianoforte di 50 anni fa comprato usato dallo studio stesso. Per le condizioni di umidità, notoriamente gli studi di registrazione, avendo microfoni molto costosi sono super controllati e climatizzati proprio per evitare questa problematica. Io un'occhiata gliela darei...
  23. Ciao Stefano98, Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti. Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere. Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te... L'amministratore
  24. Ciao Arcatoto, essere umani ed avere tutti la stessa anatomia non è proprio corretto al 100%. Certamente tutti abbiamo gli stessi muscoli, le stesse articolazioni, lo stesso apparato osseo pertanto è chiaro che la mano di tutti è composta da 5 dita, però non possiamo guardare le cose in modo così macroscopico quando si parla di tecnica pianistica. Sarebbe come dire che siccome tutti abbiamo due gambe allora tutti noi potremmo andare a fare le olimpiadi. Ovviamente non è così. Ci sono innanzitutto delle "doti" genetiche. C'è chi ha una mano veloce per natura perché evidentemente la sua fibra bianca della muscolatura è più sviluppata, questo comporta che la reazione del muscolo sia più veloce rispetto a chi non è così geneticamente dotato. Chi ha una mano grande e chi una mano piccola. Chi ha maggior coordinazione e chi meno, chi ottima uguaglianza nelle mani, ecc... Insomma le sensazioni, nonostante l'anatomia, nel senso letterario del termine, cambiano di individuo in individuo. Come dice Paolo ci sono diverse scuole di tecnica pianistica che sono nate da pianisti più o meno affermati. Non esiste la scuola tecnica per eccellenza, esiste un mix tecnico delle varie scuole che si addice all'individuo. Ciò che va bene per qualcuno potrebbe non andar bene "anatomicamente parlando" per qualcun altro. Allora dove si trova il giusto punto di equilibrio ? Si trova quando il pianista riesce ad esprimere il giusto senso della frase musicale nel fuori tensione e dunque con la massima naturalezza, senza affaticarsi e senza inutili meccanicismi. Spesso il gesto pianistico scorretto lo si riscontra nel suono. Una frase musicale suonata nella tensione muscolare assume un suono aspro e pungente. Non mi stancherò mai di ricordare una celebre frase di Horowitz quando in un'intervista alla RAI gli venne chiesto qual'è la cosa più difficile da fare col pianoforte. Lui disse che la cosa più difficile è farlo "Cantare". Non posso che trovarmi d'accordo. Far cantare uno strumento che possiamo definire a percussione, come lo è il pianoforte, nasconde dentro di sé molti altri concetti. La parola "Cantare" in questo contesto implica il raggiungimento di una tecnica tale da non pensare più ai gesti tecnici ma al suono. Si assume quindi che tutti i gesti (o rudimenti tecnici) siano stati talmente tanto assimilati da risultare automatici nel contesto musicale e questo si riallaccia all'idea che più volte abbiamo cercato di premere in questo forum, ovvera che la tecnica è nella musica e non viceversa. Riguardo i metodi di insegnamento... Ci sono molte persone che non sanno guardare oltre il proprio naso e queste persone NON DOVREBBERO INSEGNARE perché creano all'allievo più danni che benefici. Buona musica.
  25. Arrivo con apprezzabile margine di ritardo. In ogni caso auguri (passati) a tutti !
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