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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

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Tutto postato da thesimon

  1. thesimon

    Suono

    Ciao Anonimo, se non hai un pianoforte digitale che abbia campioni seri, la scelta delle cuffie è molto relativa.
  2. Scusa Jumper se rispondo solamente ora ma ho visto solo adesso il tuo post. Ho lavorato proprio fino a poco tempo fa su un progetto di un encoder e di un player basati su protocollo RTSP. Nella trasmissione del segnale video ci sono diversi protocolli, senza entrare troppo nel tecnico, alcuni di questi sono più performanti, altri meno. La performance del protocollo inficia sia sulla qualità del segnale audio/video, ma anche sulla latenza del segnale. Attualmente il protocollo RTSP è quello che offre latenza più bassa in assoluto. Ti comincio subito a dire che attualmente non esiste nulla che possa permetterti di suonare a distanza con un'altra persona. Usciranno probabilmente nuovi protocolli con il 5G se non ci saranno una massa di somari che si metteranno contro a questa tecnologia, totalmente ignari che è assai meno potente come emissioni di onde elettromagnetiche rispetto all'attuale 4G LTE. Con il 5G infatti si potrà superare il muro dell'attuale latenza scendendo ancora di più vicino allo 0. I sistemi attuali basati su protocollo RTSP hanno una latenza nell'ordine dei 500ms fino a 1500ms (dipende naturalmente da una lunga serie di parametri). Attenzione però, questo non potrebbe bastare... Nella catena di trasmissione del segnale audio/video devi infatti considerare che non è solo la trasmissione del segnale a generare latenza ma anche tutti quegli stadi di conversione ed encoding del segnale. Le latenze si sommano e per poter avviare una sessione remota che ti permetta di suonare hai bisogno di una latenza che non superi i 30ms (attualmente stiamo parlando di fantascienza se consideri che attualmente un supercomputer non riesce neanche a fare la compressione video H.264 in quei tempi lì). Mi dispiace deluderti ma tecnologicamente al momento non ci sono soluzioni per il tuo problema. L'unica soluzione che mi viene in mente è che entrambi vi registriate e suoniate "offline" separatamente sopra alle vostre rispettive registrazioni. Un saluto
  3. Ci sono persone che iniziano gli studi over 50. A 28 anni hai ancora tutta la vita davanti. Volere è potere!
  4. E perché no su un verticale? Io ho preparato il mio esame di diploma per il 90% su una tastiera digitale perché vivendo in un condominio non potevo suonare fuori orario. Ovviamente ho provato anche sul coda. Ma per studiare va benissimo il verticale. Sicuramente il pianoforta a coda facilita alcuni passaggi. Ma se ti verranno bene su un verticale, sul pianoforte a coda li troverai molti più semplici e piacevoli.
  5. All'ascolto mi sembra un problema tra frequenza di campionamento del file e frequenza di campionamento del progetto. Prova a verificare la configurazione audio. In alternativa, converti il file in AIFF e reimportalo. In AIFF vengono mantenute le informazioni sul tempo. Fammi sapere.
  6. Ciao, la sezione è stata rimossa. Vi lascio il link per la playlist su YouTube: https://www.youtube.com/playlist?list=PLLYlOLWb7b4W5TNyQNeyKNo9zznKF36k-
  7. Sono degli esami che si danno per ottenere una certificazione che comunque non è equiparata alle lauree che rilasciano i conservatori. Forse ti converrebbe iscriverti ad un conservatorio per avere un pezzo di carta da spendere.
  8. Ciao Francesco. È mia ferma convinzione che gli aspetti acustici agiscano sulla percezione psicologia del pianista in modo quasi totale. Si è portati a generare un'immagine sonora che abbiamo in testa. Se non ci sono condizioni acustiche che garantiscano la riuscita di questo scopo pianistico, il pianista fatica molto ed il risultato è un rincorrere un'idea irraggiungibile a causa dei fattori acustici. Naturalmente questo può derivare da un pianoforte che non è all'altezza (perché preparato male, perché scordato o semplicemente perché non di buona qualità) e dalla sala (troppo asciutta, troppo riverberata, che amplifica alcune frequenza, che mette in vibrazione alcuni oggetti). Tanto più ambiente e strumento si avvicinano a quell'idea di suono, tanto più il pianista ne riceverà confidenza e potrà concentrarsi maggiormente sugli altri aspetti di produzione del suono (tocco e ricerca degli affondi) e interpretativi.
  9. Ciao, io non parlerei di strutture e di scuole. Secondo me la differenza la fanno solamente due altri parametri: l'insegnante e l'allievo, a prescindere da quale possa essere il programma da seguire o quello imposto da un'accademia. Ritengo assolutamente falso che l'insegnamento dato in un conservatorio sia superiore a quello di una struttura privata, come ritengo falso il contrario. Riguardo l'episodio che hai vissuto, non sei altro che una vittima del sistema moderno, dove tutto si costruisce sul business a totale dispetto dei valori e della qualità, che dall'altra parte trova completezza nella gioventù (fortuna non tutti) rappresentata da giovani che non hanno voglia di fare nulla, se non stare davanti alla Playstation credendo di ottenere il massimo con il minimo sforzo possibile ed essendo convinti alla fine di essere anche diventati dei professionisti. Nella loro testa, naturalmente chi è dotato e passa giornate intere sullo strumento dev'essere probabilmente un "cuccio" che spreca tempo visto che loro riescono a suonare (male) quegli stessi brani. Sono abbastanza sicuro che i due ragazzi ma soprattutto la madre (seguendo la regola che ogni genitore è convinto di avere un Mozart dentro casa) sono convinti di aver ricevuto ottimi rudimenti da questa accademia. Confermami l'impressione. Ormai si seguono solamente le mode, perché non esiste più identità. Questa è una mia idea che sostengo già da anni: l'idea di dover appartenere ad un gruppo è più radicata di qualsiasi altra cosa, anche della propria identità e sensibilità. La musica classica è da sfigati a prescindere perché alle scuole medie tutti pensano questo. Suonare il pianoforte è solo un hobby e tutte queste menate qui. Viviamo in questo mondo, fatto di esemplificazione e ci ritroveremo con i soliti 5 che porteranno avanti, arte, scienza, matematica e fisica al prossimo livello.
  10. Chopin - Berceuse op. 57 Se deciderai di cimentarti in questo brano, ti lascio alcuni appunti avendolo approfondito negli anni. È un brano che si portava all'ottavo anno del vecchio ordinamento e che ho portato anche io all'esame di ottavo, ecco perché lo conosco molto bene. Il nome berceuse (alcune volte anche accompagnato dal suffisso "Cradle Song o Lullaby", ovvero ninna nanna) sono nomi ideati dall'editore. Il nome attribuito da Chopin a questo brano era "Variazioni". Suonarla come una ninna nanna è dunque un modo errato di interpretare il brano. Spesso si è inclini ad interpretare Chopin con estremo romanticismo. Il romanticismo di Chopin non è mai troppo accorato, è sempre molto misurato, soprattutto nel rubato. Prenditi i giusti respiri ad ogni inizio e termine di una variazione, non è un mero esercizio tecnico, non ti corre dietro nessuno ed hai tutto il tempo di poter iniziare e ragionare sulla nuova variazione ogni volta che si presenta. Negli accordi fai sempre uscire la nota di canto che è molto chiara e netta, riprendendo ogni volta il tema iniziale che rappresenta un po' il sommario di quello che accadrà all'interno del brano. La berceuse è un brano di grande effetto e non è affatto difficile una volta compresi i meccanismi di ogni variazione. È sicuramente un brano ritenuto più difficile sia del Claire de Lune che del Valzer op. 34 n. 2 ma che non ti impegnerà più di qualche settimana per lo studio delle note.
  11. Normalmente durante i concerti parto sempre con qualcosa di semplice per rompere il ghiaccio e scaldarmi. Mi aiuta, come ho scritto su altri post anche maneggiare una borsa dell'acqua calda per scaldare le mani ed umidificarle con la naturale sudorazione che scaturisce dal calore. Di norma sul palco poi arrivo con mani calde e rompo il ghiaccio con qualcosa di semplice che mi faccia partire con il piede giusto. Una volta rotto il ghiaccio speri che il concerto non finisca mai. Ormai sei dentro la musica.
  12. Lo stretch è caratteristico dell'identità di un pianoforte e non può prestarsi all'accordatura di altri pianoforti. Ci sono molte discussioni comunque in cui ho dimostrato che la qualità di questi accordatori, messi vicino all'accordatura ad orecchio, lasci molto a desiderare.
  13. C'è grande confusione tra il fonoisolamento e il fonoassorbimento. Il primo isola acusticamente un ambiente da un altro e questo scopo può essere raggiunto (con molte limitazioni) spendendo parecchio perché per fonoisolare c'è bisogno di materiali densi e pesanti e nonostante ciò è praticamente impossibile all'interno di una palazzina raggiungere l'isolamento completo perché gran parte delle vibrazioni si trasmettono per via strutturale, si può comunque raggiungere un buon coefficiente di fonoisolamento che permetterà sicuramente di non disturbare troppo i vicini, ma come dicevo, al costo di un salasso. A seconda della metratura della stanza da fonoisolare non si fatica molto a superare i 10000 euro di intervento. Il secondo, assorbe il suono per limitare le riflessioni all'interno della stessa stanza. Naturalmente una parte delle vibrazioni vengono anche attenuate e quindi i materiali impiegati nel fonoassorbimento forniscono anche un qualche genere di fonoisolamento (molto poco). Ho visto gente tappezzare la stanza di pannelli fonoassorbenti convinti di non disturbare i vicini. Soldi spesi inutilmente perché oltre a non aver isolato praticamente nulla, hanno completamente rovinato l'acustica dell'ambiente ottenendo un suono troppo secco, perdendosi praticamente tutti gli acuti del pianoforte. La migliore soluzione per non disturbare i vicini e a buon mercato è comprare un buon pianoforte digitale al quale collegarsi con una cuffia nelle ore notturne e poter godere della musica. I pianoforti digitali di oggi non sono come quelli di tanti anni fa. Hanno buone meccaniche che simulano anche il comportamento della leva di scappamento del pianoforte acustico.
  14. Non credo che ci sia l'intenzione di nascondere i segreti del mestiere, altrimenti non avremmo aperto questo forum, dove abbiamo realizzato anche una serie di video discussioni su questi argomenti. Il problema è che ci sono cose che non si possono imparare tramite un video. Posso imparare a cambiare le pasticche freno della macchina guardando un video su youtube perché non sono coinvolti aspetti che hanno a che fare con la realtà percettiva. Non si può imparare ad accordare uno strumento online perché subentrano delle sensazioni che hanno a che fare con la realtà percettiva e se gli accordatori (che sono comunque persone comunque geneticamente portate per quel genere di mestiere e che hanno senz'altro un qualcosa in più a livello percettivo) ci mettono anni ad imparare un motivo c'è. Bisogna una volta per tutte eliminare questa convinzione che tutto sia facile e raggiungibile senza sforzi. Per fare le cose in una certa maniera ci vuole, tempo, dedizione e sacrificio.
  15. Ritengo che comprare un'altra scheda per non utilizzare un adattatore da USB-C a USB sia un dispendio inutile di soldi, specie se comunque la tua attuale scheda ti soddisfa. La USB 2.0 ha una larghezza di banda di 480Mbit/s... Se consideriamo di lavorare a 44100Hz, 16bit, stereo significa che una traccia audio peserà circa 1,4 Mbit/s (44100*16*2), anche volendo arrivare a 96kHz 24 bit stereo si arriva a 4,6Mbit/s. In sostanza per saturare una USB 2.0 dovresti lavorare contemporaneamente su 342 canali nella configurazione a 44100 e 104 nella configurazione a 96kHz 24 bit stereo. Metti che comunque quella è una larghezza di banda nominale, ma anche se la larghezza di banda effettiva fosse anche solo la metà potresti lavorare alle brutte su 52 tracce in contemporanea. Prendi tranquillamente un adattatore. Costa poco e ti può servire anche per altre periferiche USB tipo A che vorrai collegare.
  16. Grande Gino! L'ho sentito tutto. Molto bravo anche il pianista!
  17. Servito... Comunque questa era la tesina per la parte del progetto di un esame, non la mia tesi di laurea. Tesina.pdf
  18. Non è molto chiara la domanda. I software vanno acquistati, ma forse io da sviluppatore sono di parte. Non immagini quanto lavoro ci sia dietro ad un semplice software, figuriamoci dietro ad una workstation per l'audio digitale. Milioni di righe di codice. Mi ritengo contro la pirateria. Di solito scarico librerie o software pirata solo per provarli e vedere se rispondono alle mie necessità. Una volta trovato il software di cui ho bisogno l'ho sempre successivamente acquistato. Anche perché, salvo casi eccezionali, hanno sempre dei costi più che accessibili.
  19. thesimon

    Esame

    Come ha già detto Frank dipende... Velocità di apprendimento Tipo di programma Livello già raggiunto (di norma una persona che ha già sostenuto il quinto anno, ha un approccio diverso e più veloce ad apprendere nuovi brani).
  20. Ciao Francesco. La registrazione sul telefonino non dipende dall'app che utilizzi, dipende ovviamente sempre dal microfono. Purtroppo i microfoni dei cellulari sono molto limitativi nelle registrazioni. Devi pensare che il microfono dei cellulari ha una grandezza della capsula di circa 2/3 millimetri. Queste dimensioni, oltre che ad essere necessarie per poter miniaturizzare il telefono si adattano anche alla tipologia di segnale che devono acquisire (la voce) dell'interlocutore e tagliano parecchio le basse frequenze. Ecco perché ascolti le alte molto taglienti. Non c'è molto che puoi fare purtroppo per migliorare la capacità audio in queste condizioni, anche spostando il telefono nelle diverse posizioni attorno al pianoforte. Paradossalmente è molto meglio allontanarlo, ma non otterresti comunque buoni risultati. Ci sono invece dei microfoni anche su amazon che si collegano al cellulare e che migliorano molto la qualità delle registrazioni, anche non necessariamente troppo dispendiosi. https://www.amazon.it/Professionale-cardioide-condensatore-registrazione-ZaxSound/dp/B017SQ8MN0/ref=sr_1_5?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&crid=QCLNHHTW4I3B&keywords=microfono+per+cellulare+android&qid=1562530629&s=gateway&sprefix=microfono+per+cellulare+and%2Caps%2C388&sr=8-5
  21. thesimon

    Mappatura

    Devi mappare con la funzione controller assignment (CMD + K se non erro) ed utilizzare la funzione LEARN
  22. È sicuramente un problema di natura psicologica. Ti sei convinto di suonare male e inevitabilmente non puoi che suonare male. Ultimamente sto suonando pochissimo per questioni di lavoro. Ti sto rispondendo da Reggio Calabria, dove mi sono recato una settimana per lavorare. Ho un collega qui di Reggio che ha un pianoforte e proprio ieri ci ho perso una mezz'oretta a suonare prima di cena. Anche suonando poco so di non poter più eseguire una ballata di Chopin come la eseguivo suonando costantemente tutti i giorni quindi mi sono concentrato su brani sicuramente più facili da digerire, e li ho affrontati con la giusta sicurezza e cercando di godere della musica. Nonostante qualche piccola imprecisione non ho suonato affatto male. Cerca di pensare più alla musica e meno agli aspetti tecnici che anche per le condizioni climatiche molto calde, inevitabilmente tendono un po' a calare, specie se sei una persona che risente molto del caldo.
  23. Ciao a tutti. C’è qualcuno di voi che conosce un insegnante di canto lirico su Roma sud? Una mia amica vorrebbe prendere lezioni
  24. Giuseppe, questa si discosta molto dalle tue abituali composizioni. Ho apprezzato molto!
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