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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

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Tutto postato da thesimon

  1. I 24 anni che ci separano sono proprio quelli che fanno la differenza generazionale di cui parlo io e non puoi porre il discorso sulla differenza di età perché è un discorso che non sta in piedi anche perché pure io non sono più un bambino da un certo numero di anni ormai e più che parlare di età andrebbe analizzato un discorso relativo all'intensità ed alla velocità con cui si è vissuta la propria vita fino ad oggi, cosa che deriva dai ritmi che nel corso degli anni sono totalmente mutati. Quelli della generazione di mio padre sono cresciuti in alcuni contesti famigliari e scolatici, la tua generazione in altri contesti, la mia in altri contesti e quelle attuali in altri ancora. Se tu parli di famiglia usando la dicitura "situazioni famigliari dove spesso si usava il ceffone, se non peggio" allora mi stai parlando di violenze. Io non ho fatto riferimento a nessun tipo di violenza da parte di insegnanti, perché come ho detto nel mio precedente post c'è una grossa differenza tra un ceffone sul sedere di un bambino una tantum a scopo istruttivo e dare uno schiaffo in faccia con lo scopo di arrecare dolore fisico. Il problema fondamentale è che oggi si è creata questa forma di lassismo, dove i bambini hanno ogni genere di libertà e per la quale se un insegnante oggi facesse quello che faceva a me la mia suora, volerebbero denunce e contro denunce e questa cosa non è possibile perché tutto dev'essere circostanziato. Io ho una mia amica con la quale spesso mi incavolo perché tratta il figlio come se fosse un Angelo custode e la sento spesso colpevolizzare le insegnanti senza neanche sapere come siano andate le cose... Così, a partito preso: se l'insegnante racconta qualcosa di negativo su suo figlio non si pone neanche il problema di sapere come sono andati i fatti, è colpa dell'insegnante, punto. Sono i classici genitori di cui tanto si parla, che se avessero un bambino che inizia a studiare musica direbbero subito di avere Mozart in casa e invece al 99,9999999999% è una schiappa paurosa. Questo eccesso di zelo e di protezione non solo è deleterio ma secondo me, al contrario delle aspettative, indebolisce il carattere di un bambino che dovrebbe imparare a conoscere con le proprie forze le conquiste ma anche le sconfitte, deve imparare a guadagnarsi le cose e sapersi difendere da solo. In questo modo si forgia il carattere, non con la iper protezione. Il genitore, unitamente con la scuola, dev'essere un esempio di condotta, deve indicare la via ma non dovrebbe mai prendere le scelte al posto del figlio, e sostituirsi a lui nella risoluzione dei problemi della sua età (fatta eccezione ovviamente per i problemi che non sono alla sua portata), un figlio andrebbe responsabilizzato. Mia madre spesso adoperava la ciabatta da bambino, sempre senza farmi male ma dandomi insegnamenti. Mio padre al contrario non mi ha mai toccato con un dito ma bastava un suo sguardo per farmi congelare il sangue. Riguardo poi i professori che oggi specialmente sono diventati disinteressati deriva dal crollo completo delle aspettative. Onestamente, al loro posto farei lo stesso. Per 1200 euro mese dove sta scritto che devo mettermi a cercare di inquadrare un ragazzo che sta prendendo una brutta strada se il giorno dopo mi vengono a scuola i genitori affibbiandomi delle colpe, denunciandomi oppure ancora peggio, picchiandomi? Ma chi glielo fa fare? Una volta quando il professore entrava in classe tutti i bambini cessavano di parlare si alzavano in piedi e salutavano il professore, durante le ore di lezione stavano attenti e guai se volava una mosca. C'erano delle regole, questo è quello che mi racconta sempre mio padre e lui dormiva con le chiavi di casa attaccate alla porta. Oggi entra il professore e deve sgolarsi per farli mettere seduti e in silenzio e se esagera rischia... La visione è sconsigliata ai deboli di cuore e ai minori. I video contengono parole offensive e lesive della dignità altrui. I video si trovano liberamente su youtube e non ho fatto altro che linkarli. https://www.youtube.com/watch?v=PTs_z1GnirM https://www.youtube.com/watch?v=jzsGgxREG1g Potrei continuare per ore. Questa è la realtà Daniele! Una realtà che ho vissuto in prima persona, precisa sputata per tutto il tempo delle scuole medie e dei primi anni di liceo. Ecco perché continuo a dire che a voi sembrano gravi, cose che per chi ha vissuto esperienze del genere come le ho vissute io, esperienze come quelle di questi video che si ripetevano praticamente ogni giorno, uno schiaffetto sembra una carezza, anche con 24 anni di differenza... Io ero uno dei pochi indignati da queste "bravate" e passavo come la pecora nera della classe ma non avevano morsa su di me perché andavo tutti i giorni in palestra, facevo pugilato e se mi incazzavo di brutto diventavo peggio di loro e quindi sapevano bene nella loro stupidità che era meglio non farmi imbestialire quindi mi evitavano e mi emarginavano, e per me il pugilato è stata un'ancora di salvezza altrimenti non so proprio che fine avrei fatto se avessero avuto mordente su di me. In quinto liceo per colpa di questi imbecilli, della loro esclusione e della solitudine, passai un brutto periodo di depressione. Marinai la scuola per 3 mesi, rintanandomi nella biblioteca comunale ogni santo giorno finché non mi chiamò una professoressa alla quale voglio un bene dell'anima, che mi riportò sulla retta via. Vivete fuori contesto e parlate di argomenti che non conoscete perché non li avete vissuti. Vi sembrano gravi ed esagerate cose che avete vissuto 30/40 anni fa che al confronto di ciò che succede oggi sono come paragonare miccette alla bomba all'idrogeno e, tornando al discorso della storia, se c'è una cosa che la storia insegna è che se questo eccesso di perbenismo ha portato questo risultato forse è il caso di fare alcuni passi indietro.
  2. si, certo, se non sbaglio Paolo aveva addirittura qualcosa in repertorio di Cécile Chaminade
  3. No, no e no. Non condivido neanche una parola perché si parla a partito preso senza aver mai vissuto alcune situazioni, e questo è palese dal tipo di ragionamento fatto che è totalmente basato su questioni idealistiche che si discostano completamente dalla realtà. Il tuo discorso Daniele è fin troppo moralistico e se c'è una cosa che ho capito è che il moralismo purtroppo paga poco o addirittura non paga mai, perché in tutte le cose, ed anche nel moralismo, ci vuole la giusta misura. La storia la scriviamo giorno dopo giorno questo è certo ma ragionare nel mondo di oggi in funzione del passato non può che portare risultati insoddisfacenti. Tu dici che il mio "prendere a calci" (ovvio che il senso era dare uno schiaffo quando serve) i figli che si comportano in un certo modo è mettersi sullo stesso piano di violenza. Mi auguro che tu abbia scritto questa cosa senza pensarci, o vogliamo credere che dare uno schiaffo istruttivo ad un figlio sia sinonimo di violenza al pari di parlare di omicidio di un genitore? Credo sinceramente che il paragone non esista neanche a voler farcelo entrare a tutti i costi, e se sei realmente convinto di questa cosa è indice di un finto moralismo che ti porta a scrivere delle cose con il solo scopo di riscuotere consensi da chi legge, perché chi ha una minima visione di una realtà vissuta sulla pelle non può essere d'accordo con un'affermazione del genere. La mia maestra (era uno suora) alle elementari, spesso quando un bambino si comportava male e la faceva grossa lo sculacciava. Per me questa non è violenza è un gesto che per un bambino identifica una cosa che per l'adulto è ritenuta grave e assolutamente da non ripetere. Ovviamente due schiaffi sul fondo schiena non ti facevano male e ricordo i pianti non per il dolore fisico dunque, quanto per la vergogna di aver compiuto un gesto malevolo nei confronti di un compagno ed aver arrecato un danno a un altro essere umano, che sia questo danno di tipo verbale o fisico (una lezione, quella della suora, del tipo: "adesso ti faccio vedere come ci si sente a fare quello che hai fatto tu al tuo compagno"). Se per caso la suora aveva modo di parlare con mia madre della mia bravata, mia madre a casa mi dava anche il resto e non andava a denunciare la suora, come succede oggi in questa società di "evoluti moralisti"... La violenza è tutt'altra cosa e se sei fermamente convinto che dare una bacchettata alle mani sia violenza, sono contento per te che non hai mai visto la vera violenza. Nonostante le sculacciate, io conservo un bellissimo ricordo di Suor Enrica, perché è stata artefice di una parte molto importante della mia educazione ed ha contribuito anche lei alla formazione del mio carattere e del carattere di tutti gli altri bambini che oggi sono, nessuno escluso, tutti ragazzi inquadrati e con la testa a posto, e se ce l'avessi davanti oggi e dovessi riassumere in una parola con il senno del poi le mie riserve su quegli schiaffi le direi solamente questo: "Grazie!". Il punto è che grazie alle sue "sculacciate istruttive" ho cominciato, come tutti i bambini, ad inquadrare e scindere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. La prova del nove l'ho avuta alle medie quando bambini che erano cresciuti in scuole materne ben più "liberali" della mia, erano praticamente già dei teppisti immessi nelle gang di strada, che picchiavano altri bambini solo perché li avevano guardati (secondo loro) male, oppure perché a pelle nutrivano una sorta di antipatia. Colpa questa sicuramente sia dei genitori che della scuola. Voi parlate bene perché probabilmente appartenete ad un'altra generazione, ed è facile riempirsi la bocca di moralità se certe situazioni non le avete vissute sulla vostra pelle. Per me arrivare alle scuole medie statali dopo un istituto paritario di suore è stato un fulmine a ciel sereno, come svegliarsi su Marte. Ricordo bene, e lo ricorda molto bene anche mia mamma, i pianti che feci i primi giorni alle medie perché mi trovavo in un mondo totalmente diverso e non lo accettavo. Ricordo molto bene in particolare un episodio tra i tanti che potrei raccontare in prima media dove un ragazzo che indossava un maglione a collo alto è stato incappucciato fino a sopra i capelli con il suo stesso maglione per essere poi percosso in testa con la punta di un compasso solo perché si era permesso di guardare un altro bambino con la testa completamente rasata che aveva solo una frangetta lunga davanti agli occhi (mi domando a chi sarebbe passato inosservato). Oggi tutti si riempiono la bocca di moralismo esasperando il concetto fino a far passare per violenza ciò che non è violenza e denunciando penalmente una maestra che da una sculacciata ad un bambino. La Violenza è ben altra cosa e vorrei che questo fosse chiaro a tutti. La violenza è quella che si vede nei video della finanza che vanno a finire in televisione, dove le maestre prendono per i capelli i bambini con forza e li percuotono ripetutamente. Quella è violenza che neanche io accetto, non un gesto di una sculacciata che viene data con i soli fini educativi per mettere il bambino nelle condizioni di provare le emozioni che lui stesso, con il suo comportamento sbagliato, ha fatto provare ad un altro bambino. Con tutto questo moralismo cosa abbiamo ottenuto? Nulla di buono, anzi, un mondo dove gli insegnanti non sono più tutelati, ai quali gli studenti possono dire e fare tutto e tutto gli viene concesso e perdonato, mentre se la presa di posizione viene da parte dell'insegnante questo rischia di essere denunciato penalmente oppure di trovarsi la macchina distrutta sotto al parcheggio della scuola. Un mondo dove un video che magnifica pistole, violenza, omicidi, soldi facili, prostituzione e droghe riceve 10 milioni di visualizzazioni in pochi giorni. Sono questi i risultati di questo tanto decantato moralismo! Il moralismo puro di cui tu parli è un concetto che non è ancora maturo per essere applicato a questo mondo, dovrebbe applicarsi in una società di persone intelligenti dove è possibile risolvere qualsiasi problema con il dialogo e questa società è distante ancora anni luce da questo traguardo di sviluppo. L'Italia è un paese dove l'80% delle persone sono analfabeti funzionali e nel resto del mondo le statistiche non sono migliori! Se ti trovassi a parlare faccia a faccia con uno di questi ragazzi, sventolando in aria la bandiera del moralismo e delle buone maniere, cosa credi che otterresti? Te lo posso dire io, che di questi contesti ne ho visti a bizzeffe in adolescenza... Ne ricaveresti, prese in giro o nel peggiore dei casi, minacce e magari percosse. Questi giovani hanno le fondamenta marce perché non c'è mai stato nessuno che si è imposto per correggere il loro comportamento. Ora che sono dei palazzi, come pensi di poter rimettere mano alle loro fondamenta? Il carattere, il modo di essere e più in generale "colui che vuoi diventare da grande" sono cose che devono essere coltivate da bambini e che si devono continuare a nutrire durante tutta la fase della pubertà e dell'adolescenza. Se si considerano poi tutti i fattori esterni che contrastano questa tendenza allora diventa una guerra. Tutto sta a fare in modo che un figlio identifichi un giusto tipo di stereotipo e si impegni per essere quel tipo di persona, ma questo può avvenire solamente ad una certa età, ovvero quando un non più bambino, ha le facoltà intellettuali per poter fare un scelta e decidere che tipo di uomo vuole essere. Da bambini questo non è possibile, perché un bambino non ha queste facoltà mentali, e l'unica arma per chiarire nella mente di un bambino ciò che è giusto da ciò che è sbagliato è farlo immedesimare nelle stesse situazioni che lui stesso ha creato verso terzi, e se è partito qualche schiaffo a fini istruttivi sicuramente non è mai morto nessuno ma al contrario quelle sculacciate potrebbero fare la differenza tra "I ragazzi del cono gelato" e "Carlo Rubbia". Credo che in quello che ho detto ci sia molto da riflettere.
  4. Mi permetto di dissentire... La mancanza di valori è solo una conseguenza di un problema ben più radicato che risiede secondo me nello "stereotipo" e questo discorso l'ho fatto già altre volte in altri thread. In quanto alla storia che insegna... Penso sinceramente che la storia di allora nel mondo di oggi sia come mettere il sugo sulla torta di mele. Il mondo negli ultimi 50 anni si è completamente stravolto tecnologicamente parlando e non si può parlare di storia antica in un contesto dove le guerre si fanno premendo i pulsanti dietro una scrivania. Mi ricordo molto bene la mia adolescenza e non è facile essere accettato in una bazzica di fannulloni se tu sei un ragazzo che aspira ad un tipo di vita diverso. I più intelligenti si adattano a tutto continuando a pensare al loro e trovando il modo di farsi accettare, gli altri o sopperiscono oppure diventano come questi 4 scimuniti. Io mi sono trovato in un periodo di transizione a cavallo tra il professore che ti dava le bacchettate sulle mani e quello dove il professore veniva deriso dagli alunni. Oggi le cose sono peggiorate esponenzialmente. Io non vorrei mai fare il professore in un liceo. I genitori ormai contano veramente poco, tutto è dipeso dall'intelligenza dei figli ai quali ad un certo punto dovrebbe scattare una molla e capire cosa realmente vogliono dalla vita. I giovani sono continuamente bombardati da informazioni e stereotipi di maschio errati. In televisione vedono solo culi e tette, a scuola passano per eroi i coatti che oggi picchiano uno e domani un altro, oppure quelli che non studiano e passano intere giornate in giro a drogarsi o a non fare nulla. Prendono come esempio i duri dei film, i rapper americani che pubblicano video in cui è l'uomo ad essere l'oggetto del desiderio di donne disposte a qualsiasi cosa pur di avere un rapporto con loro (è questo il messaggio che passa) e nell'età dell'adolescenza in cui nel corpo prende vita una guerra ormonale, se il cervello non c'è, questi si immedesimano talmente tanto nelle parti di questi stereotipi assurdi al punto di idolatrarli ed essere disposti a tutto per diventare come loro. A scuola non studiano nulla, rispondono male ai professori e spesso li minacciano pure, perché così sei più figo. Per quello che riguarda le donne, l'unica cosa che vogliono è solo farsi una sveltina senza alcun tipo di sentimento perché l'uomo duro non deve essere schiavo di una donna. C'è da dire che anche le ragazze si prestano, perché se a 16 anni sei ancora vergine non sei normale, hai dei problemi. Siamo in questo mondo. Bisognerebbe prenderli a calci nelle palle tutti quanti come si faceva una volta e mettere un freno. La cosa che più mi spaventa è che questi tra 10 anni dovranno far parte della società che produce, o meglio, che dovrebbe produrre... Bisognerà mettere le sorti dell'umanità in mano a queste persone.
  5. Grazie a tutti per le dritte. Si sto cercando di effettuare un labor limae e quando avrò tempo stendere il tutto sulle tre pagine di cui facevo riferimento prima. @nancy Non è neve, sono particelle che mostrano linee di forza quando si avvicinano. @frank Grazie per le tue "elucubrazioni" ;-) Come dicevo anche nel precedente post è molto difficile tenere una linea di mezzo quando si parla di sé stessi.
  6. Grazie a entrambi per i feedback. Terenzio... Non avevo fatto caso a questo problema forse perché sul samsung ho una risoluzione 4k e a me non dava fastidio, probabilmente a risoluzioni più basse usciva fuori questo problema. Grazie per avermelo fatto notare, ho subito corretto. Scalaquaranta... Ti ringrazio infinitamente per il tempo che hai dedicato a vedere il mio lavoro e soprattutto per la critica che ritengo più che costruttiva!!! Effettivamente mi risulta molto facile scrivere di altre persone ma quando si tratta di sintetizzare la biografia della tua vita, in prima persona, la cosa è molto ma molto più difficile perché quando devi fare un sito personale devi cercare di restare un po' nel mezzo e trovare la quadra tra quello che se la vuole tirare ed il troppo modesto (anche questo nonostante non possa sembrare è un problema). Quindi cercherò di essere un pochino più easy seguendo il tuo consiglio. Solo su una cosa non mi trovo molto d'accordo con te, ovvero sul fatto di citare le votazioni. Questa è una cosa che fanno tutti, tanto sui curriculum quanto nelle biografie (ovviamente lo fanno se gli conviene farlo). È chiaro che uno che si è laureato con 66 è meglio che non lo dica su un portfolio web. Forse, correggimi se sbaglio, dovrei utilizzare magari una terminologia diversa oppure scrivere in terza persona o ancora facendomi scrivere la biografia da qualcuno. Il problema dell'enfasi si è sollevato soprattutto perché in realtà il progetto che avrei voluto realizzare del mio sito, inizialmente era molto diverso... Avrei voluto fare una pagina di atterraggio dove selezionare quale tipo di profilo visualizzare. L'idea era quella di mettere una foto del mio volto divisa in due parti (una metà in bianco e nero) dove al passaggio del mouse fosse comparsa la scritta, "biografia ingegneristica" e l'altra parte a colori dove passando con il mouse fosse comparsa la scritta "biografia artistica", che è un po' quello che feci in copertina 7 o 8 anni fa quando registrai il mio primo disco. In questo modo sarebbe stato più facile realizzare una biografia focalizzata su un unico ambito. Purtroppo a causa di mancanza di tempo (visto che sto preparando il concerto di gennaio) e di energie che mi vengono assorbite dal lavoro, ho dovuto condensare tutto in un unica pagina che mi è costata praticamente solo due giorni di lavoro ma che evidenzia, a quanto sembra, quello che avrei voluto non evidenziasse, ovvero "questo se la sente calda". Tieni presente che ho evitato poi di parlare di masterclass pianistici, ho evitato di parlare di altri progetti, ho evitato di parlare delle registrazioni di Sanremo e tanta altra robetta che avrebbe gonfiato oltremodo. Avendo preso in considerazione anche il discorso che giustamente fai, quando parli di "curriculum stratosferici ma poi sul campo", per cercare di dimostrare che non sono solo chiacchiere ho fatto, come avrai visto, una selezione di foto che in certo senso dimostrano quello che viene scritto nella biografia: foto di concerti, la foto con Vessicchio, foto di interviste televisive e fotografie di portali web. Quindi cercherò di sintetizzare ulteriormente alla luce delle tue considerazioni o magari di usare altri termini per cercare di non dare l'idea di voler enfatizzare alcune cose. Resta inteso che quando avrò il tempo materiale di dedicarmi seriamente al mio sito realizzerò l'idea di cui ti parlavo poco sopra, che dovrebbe semplificare la stesura delle due diverse biografie. Grazie ancora per il Feedback!
  7. Buongiorno a tutti, ho avuto il tempo (poco tempo) di mettere online il mio nuovo sito personale: www.simonerenzi.com L'idea iniziale era quella di creare una landing page unica dove dividere i settori di interesse. Avrei messo una mia foto divisa in tre parti. Nel primo terzo la mia faccia tatuata con codice di programmazione, passando sopra con il mouse la foto si sarebbe illuminata e sarebbe comparsa la scritta IT Engineer, nel secondo terzo, la faccia tatuata con una partitura e al passaggio del mouse "pianist", nel terzo terzo "Audio Engineer". Purtroppo non ho avuto il tempo di svilupparlo come avrei voluto ed ho messo tutto in una pagina cercando di differenziare. Credete che sia troppo serioso? Commenti a caldo? Grazie
  8. Dal difetto che hai riportato, penso ci sia un multiplexer e si sia rotto l'ingresso dei SOL... Io proverei a ripararla. Se vai in qualche laboratorio di riparazioni elettroniche la sostituzione non dovrebbe costare molto, se sono onesti te la cavi con una 50ina di euro. Magari portagliela già smontata così c'è sicuramente meno lavoro per loro e i costi non lieviteranno.
  9. Grazie ragazzi. Si, invecchio anche io, hai visto Nancy?
  10. Personalmente ritengo che bisognerebbe portare il prima possibile un brano in velocità una volta fissata la diteggiatura.
  11. Benvenuto. Problemi nel rilassamento ne hanno anche molti diplomati... Non è così insolito. Seguito dalla persona giusta sono sicuro che riuscirai a risolvere il tuo problema.
  12. L'ultima volta che ho parlato a voce con Borgato è stato 4 o 5 anni fa in occasione di un concerto a Todi, se non erro. Stava già lavorando a questo progetto da un po' di tempo mi disse, ma aveva riscontrato dei problemi che stava cercando di risolvere e mi disse che non avrebbe fatto uscire il pianoforte finché non li avesse risolti. Credo quindi che abbia risolto visto che il pianoforte è adesso disponibile.
  13. Confermo quanto detto da Frank, i messaggi vengono puntualmente eliminati. La soluzione cloud era impraticabile. Costi decisamente troppo elevati. Sto cercando un servizio hosting che abbia le caratteristiche di cui abbiamo bisogno. Appena ho delle novità vi aggiorno.
  14. Vorrei provarlo quando ce ne sarà occasione. Se ricapiterà un concerto qui vicino chiedo a Luigi Borgato se nel pomeriggio mi ci fa fare un giretto... Ammesso che lo utilizzi per i concerti
  15. Una piccola registrazione per capire il problema? Non mi è molto chiaro...
  16. Non si parla di temperatura anche se "tempi di riscaldamento" lascerebbe pensare a quello, si parla di elasticità di mano. Dopo un'ora e mezza posso suonare qualsiasi cosa sia con la destra che con la sinistra semplicemente pensandola con pulizia estrema. E la qualità dell'esecuzione è certamente migliore. Tutto esce più pulito, nei passaggi veloci la durate delle note sono perfettamente identiche, tutto si sente. Prima di quest'ora di riscaldamento no.
  17. Buongiorno, personalmente ogni volta che mi metto seduto al pianoforte, devo iniziare con almeno una mezz'oretta di tecnica man mano più spinta ma solo dopo un'ora / un'ora e mezza, sento di aver raggiunto la "temperatura" ideale per iniziare a suonare. Dopo quell'ora di riscaldamento sento che le mani sono esattamente il prolungamento naturale della mia testa, devo solo pensare a come voglio far uscire una frase o come deve uscire un suono e le mani lo fanno in maniera automatica. Prima di quest'ora di riscaldamento non mi sento a mio agio, e devo esasperare dei movimenti per renderli perfettamente puliti. Avete anche voi tempi di riscaldamento così lunghi? C'è chi sostiene, come Paolo che prima di un concerto si debba suonare poco per non spendere inutilmente energie, ma se non suono almeno un'ora, anche un'ora e mezza prima dell'inizio del concerto, le mani non fanno ciò che ho in mente... Quali sono i vostri tempi? Come vi comportate nel caso dei concerti?
  18. Buonasera a tutti, mi rendo conto che non lascio molto margine d'anticipo ma vi comunico che questo sabato, 26 agosto 2017, il nostro amico Frank insieme a Geppino hanno pensato di organizzare una cena a Nola (a pochi chilometri da Napoli). Chiunque si trovasse nei paraggi e volesse approfittare può comunicarlo in questo post. A presto Simone
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