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Piano Concerto - Forum pianoforte

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  1. Francesca interpreta il mio pensiero. Accordare bene è veramente difficile e ci vogliono anni di esperienza. Gli accordatori elettronici sono validi per alcuni lavori, ma, secondo me, l'orecchio in alcune zone dello strumento è superiore. Bisogna fare i conti con le disarmonicità. E lo strumento non ne tiene ben conto in tutte le zone della tastiera. Poi bisogna far girare e fissare bene le caviglie, altrimenti dopo poche battute del martello sulla corda, la scordatura è garantita!. Orecchio e manualità. non ultimo in gusto. Un intervallo calante si dice stretto. Crescente si dice largo. Non tutti ascoltiamo bene le quinte calanti e le quarte crescenti. E' più facile invece ascoltare la velocità dei battimenti delle terze maggiori e delle seste. Le verifiche da fare sugli intervalli sono molte.
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  2. Io credo che una delle poche cose che non si possa fare da sé senza studio, esperienza ed applicazione di anni sia proprio l'accordatura; ma certamente è una mia idea. Già soltanto lo stupirsi dell'assenza di smorzatori sulle ultime ottave denota "ignoranza" ( messo tra virgolette perchè non voglio assolutamente essere scortese o offensiva , uso il termine in stretto senso letterale di ignorare la materia ) della costruzione di un pianoforte . Io apprezzo il suo impegno che le fa onore ma le consiglierei di servirsi della professionalità di un buon accordatore che magari le consiglierà anche qualche intervento di messa in fase per ottimizzare il suo strumento. Poi potrà avere anche un proficuo scambio di conoscenza ed approfondimenti col suddetto professionista che potrà arricchire la sua cultura in materia . Comunque le faccio i miei complimenti per la dedizione e la giusta curiosità che ha messo in atto sul suo strumento, molti pianisti neanche lo hanno mai aperto .
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