Francesca interpreta il mio pensiero. Accordare bene è veramente difficile e ci vogliono anni di esperienza. Gli accordatori elettronici sono validi per alcuni lavori, ma, secondo me, l'orecchio in alcune zone dello strumento è superiore. Bisogna fare i conti con le disarmonicità. E lo strumento non ne tiene ben conto in tutte le zone della tastiera. Poi bisogna far girare e fissare bene le caviglie, altrimenti dopo poche battute del martello sulla corda, la scordatura è garantita!. Orecchio e manualità. non ultimo in gusto. Un intervallo calante si dice stretto. Crescente si dice largo. Non tutti ascoltiamo bene le quinte calanti e le quarte crescenti. E' più facile invece ascoltare la velocità dei battimenti delle terze maggiori e delle seste. Le verifiche da fare sugli intervalli sono molte.