Dimenticavo un aspetto fondamentale. Dicevo che il risultato dell'applicazione dei codici non implica l'alea; al contrario, può determinare una certa omogeneità. In realtà, a partire dagli anni Settanta, l'applicazione dei codici in Donatoni comporta l'emersione e la definizione della figura. I codici possono selezionare altezze, intervalli, ritmi, direzioni melodiche: vengono quindi adottati in funzione della loro capacità di determinare delle identità riconoscibili, ossia delle figure.