Bestellen Postato Agosto 26, 2014 Report Share Postato Agosto 26, 2014 Vorrei ritrarre una metafora sulla composizione. Forse gli autori professionali dispongono di dighe compositive, impianti formidabili quanto a tecnica, capacità ed esperienza, capaci di produrre laghi, cascate e rapide prodigiose. Mentre io mi accontento di una fonte, una sorgenta dotata con il passare del tempo di un rubinetto, utilizzabile secondo le necessità. Cosa comporre non sembrerebbe una domanda peregrina, perchè possiamo anche dedicarci con successo a lavori originali, sia motivici che variamente dissonanti, ma una volta raggiunti i risultati e posti al comune ascolto, cosa se ne ricava, Siae a parte? Recentemente ho preparato piccole trasposizioni di canzoni, ad uso dei miei allievi di pianoforte. Credo verranno utilizzate, ancor più della mia Raccolta e delle due mie Sonatine per pf, già esistenti. Non parliamo poi delle case editrici, quando non completamente indifferenti potrebbero proporre contratti irti di limitazioni alla propria capacità di stampa degli spartiti. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
AbateFaria Postato Agosto 26, 2014 Report Share Postato Agosto 26, 2014 Ci sono stati compositori molto attenti alla didattica come Clementi, ma gli stessi Chopin e Liszt non sono stati da meno. Per cui ognuno ha la sua "missione" che si spera venga compiuta con piacere dell'interessato. Per cui come prima cosa penso che ad un compositore debba piacere quello che scrive...il resto secondo me verrà da se Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Gerardo Postato Agosto 26, 2014 Report Share Postato Agosto 26, 2014 Cosa comporre non sembrerebbe una domanda peregrina, perchè possiamo anche dedicarci con successo a lavori originali, sia motivici che variamente dissonanti, ma una volta raggiunti i risultati e posti al comune ascolto, cosa se ne ricava. Posta così io penserei a cosa ne ricava il pubblico nel senso che alla fine i brani sono rivolti al pubblico, se si esclude l'aspetto remunerativo, cosa resterebbe? Appunto il rapporto compositore/interprete/pubblico. Nel caso della didattica, visto che la citi, direi rapporto maestro/allievo. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Dante Postato Agosto 26, 2014 Report Share Postato Agosto 26, 2014 Anche la didattica ha le sue difficoltà, proporre nuovi studi (immagino per pianoforte) per migliorare quali aspetti o a coprire quali ambiti che sarebbero "scoperti"? Lo chiedo perchè non sono pianista, per cui la questione potrebbe pure essere interessante. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Zazza Postato Agosto 26, 2014 Report Share Postato Agosto 26, 2014 Forse gli autori professionali dispongono di dighe compositive, impianti formidabili quanto a tecnica, capacità ed esperienza, capaci di produrre laghi, cascate e rapide prodigiose. Qualsiasi sia la finalità del comporre, la tecnica non è mai un limite. Il limite sta nel scrivere brani al servizio della tecnica, invece la stessa dovrebbe essere al servizio della Musica. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Piccinesco Postato Agosto 26, 2014 Report Share Postato Agosto 26, 2014 Un altro aspetto della questione è: chi sa valutare se quello che secondo noi può ssere utile allo studio della tecnica, ad esempio pianistica (ma anche della composizione), in realtà non lo è o comunque non è necessario visti i trattati in circolazione? Non è molto diverso dallo scrivere in ogni caso nonostante le numerose composizioni da cui possiamo attingere dal repertorio attuale e non, però in parte cambia la finalità, almeno un pò. Si può scrivere un pezzo per il piacere di farlo e al tempo stesso rilevarne (non ancora per me) un'utilità (presunta) per chi potrebbe studiarlo, ma in fondo non è una "variante" della proposta (intenzione forse è meglio) del proprio modo di comporre? Se arriva la pubblicazione la "finalità" didattica (per chi può permetterselo) è raggiunta, almeno sulla carta (doppio senso), ma si ha comunque quella visibilità che magari non si avrebbe se i pezzi venissero proposti come dei lavori senza "quella" finalità. Questo è un aspetto, ma ce ne sono altri. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Dante Postato Agosto 26, 2014 Report Share Postato Agosto 26, 2014 Mi viene anche in mente che le finalità cambiano nel tempo, chi ha mai sentito un brano vocale di Bach durante la Messa? Ormai sono brani da concerto...e basta. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
ttw Postato Agosto 26, 2014 Report Share Postato Agosto 26, 2014 Mi viene anche in mente che le finalità cambiano nel tempo, chi ha mai sentito un brano vocale di Bach durante la Messa? Ormai sono brani da concerto...e basta. ..e in effetti tutta l'opera di Bach per tastiere è "didattica" Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Piccinesco Postato Agosto 26, 2014 Report Share Postato Agosto 26, 2014 E non solo per tastiere. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Bestellen Postato Agosto 28, 2014 Autore Report Share Postato Agosto 28, 2014 Ho scritto un paio di lavori con finalità didattica, stampati in proprio, e probabilmente sono le cose più utilizzate. Un altro impiego potrebbe derivare dalla esecuzione in concerto di musica adatta matura, ma nel mio caso accade meno, anche se un'amica collega ha eseguito un mio brano in Giappone. Altre esecuzioni da miei validi colleghi, direi che può bastare. Tradurre alcune canzoni amabili per pianoforte elementare va bene, credo sa il caso. Quanto alle riprese video delle proprie musiche anche va bene, ma costano impegno, fatica e soldi. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
geppino12575 Postato Agosto 28, 2014 Report Share Postato Agosto 28, 2014 Cosa comporre? Semplice: se abbiamo obblighi lavorativi, commissioni ecc, comporre ciò che il committente vuole, cercando di infilarci quanto più di nostro sia possibile senza scontentare nessuno (nè il committente nè noi stessi); se non si hanno obblighi o commissioni, comporre ciò che ci piace e poco importa se qualcuno fa o ha fatto cose più grandi o migliori delle nostre, potrà essere uno stimolo per migliorare. Ho amici che "sono costretti" a scrivere cose banalissime o a cantare canzoni che schifano, ma per ragioni di mercato molto più grandi di loro se vogliono restare in un certo giro, DEVONO fare così. E' una scelta, secondo me non è importante cercare di piacere per forza, è più importante esprimere se stessi (è una banalità lo so, ma forse è anche una verità)... 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Bestellen Postato Agosto 30, 2014 Autore Report Share Postato Agosto 30, 2014 Certo, è importante esprimere sè stessi. Personalmente mi sono un pò stancato, e ora sto occupandomi del terzo libro (di testo). La musica ne occupa solo una parte, tantopiù che saranno in prevalenza aforismi e pensieri brevi, su argomenti umanistici generici. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Piccinesco Postato Agosto 30, 2014 Report Share Postato Agosto 30, 2014 @Bestellen, è comunque un differente e non meno valido percorso di personale espressione, mi trova d'accordo sul contemplare anche l'approccio creativo basato su pensieri e riflessioni. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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