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Piano Concerto - Forum pianoforte

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Leggendo qui e li su internet sono incappato in un testo di Lawrence Weinstin e John A. Adam titolato "Più o meno quanto ?" tanto per citare la fonte, che è molto simpatico e riguarda riguardante le stime per effettuare le approssimazioni. Ci fa vedere che davanti ad un dubbio, ad esempio l'acquisto di un paio di scarpe possiamo avere delle perplessità che sono 3: costa troppo, costa poco, è un costo adeguato. L'adeguatezza si discosta solitamente dai limiti massimi e minimi che ci poniamo entro un fattore 10. Continuando a leggere arrivo ad un esempio: "Gli accordatori di pianoforte". Vi riporto il testo...

 

"Ora proviamo un problema più difficile: quanti accordatori di pianoforte ci sono in una città come Roma ?

Questo esempio - simile all'originale ideato da Enrico Fermi - è usato all'inizio di molti corsi di fisica, perché obbliga a sfruttare metodi e ragionamenti comuni a tutti i problemi di questo tipo, ma senza richiedere nozioni specifiche di fisica.

 

Soluzione: questo problema è così complicato che non si può semplicemente stimare la risposta: per risolverlo dobbiamo scomporlo in quesiti più limitati. Dobbiamo stimare (1) quanti pianoforti ci sono a Roma e (2) di quanti pianoforti può occuparsi ogni accordatore.

Per stimare il numero di pianoforti occorre conoscere (a) la popolazione della città, (:) la frazione della popolazione che possiede un pianoforte e © il numero di scuole, conservatori e così via in cui si trovano pianoforti.

Poi per stimare di quanti pianoforti può occuparsi ogni accordatore dovremo sapere (A) con che frequenza si accordano i pianoforti, (:) il tempo richiesto dall'operazione e © quante ore lavora ciascun accordatore.

Nel complesso per risolvere il problema dobbiamo stimare le cose seguenti:

 

1. La popolazione di Roma

2. Il numero di pianoforti per abitante

3. La frequenza con cui si accorda un pianoforte

4. Il tempo necessario per accordarlo

5. Le ore di lavoro annuali di ogni accordatore

 

Cominciamo dall'alto.

 

1. La popolazione di Roma deve essere inferiore a 107 (visto che la popolazione italiana è 6 x 107) e superiore a 105 (gli abitanti di una città di media grandezza); la stimeremo a 106.

 

2. I proprietari di pianoforte sono famiglie e scuole. Circa il 10% della popolazione suona uno strumento musicale (di sicuro la frazione è più dell'1% e meno del 100%). Non tutti i musicisti suonano il pianoforte o ne possiedono uno, quindi stimiamo che il 3% dei musicisti abbia un pianoforte; ciò equivale a 3% x 10% = 3 x 10-3 della popolazione (tre ogni 1000 abitanti).

 

Il numero di scuole con pianoforte sarà più o meno una ogni 500 studenti, cioé circa una ogni 1000 abitanti, ossia 10-3 pianoforti/abitante.

In totale ci saranno dunque circa 4 x 10-3 pianoforti a persona, e il numero totale di pianoforti a Roma sarà più o meno 106 x 4 x 10-3 = 4 x 103.

 

3. Probabilmente i pianoforti si accordano meno di una volta al mese e più di una volta ogni dieci anni; stimeremo che la frequenza sia una volta all'anno.

 

4. L'accordatura di un pianoforte (non troppo stonato) deve richiedere più di 30 minuti e meno di un giorno; stimeremo che siano necessarie 2 ore. Un altro modo di considerare la faccenda è che il pianoforte ha 88 tasti; dedicando un minuto ad ogni tasto ci vorranno 1,5 ore, mentre a due minuti per tasto ci vorranno 3 ore.

 

5. Un lavoro a tempo pieno occupa 8 ore al giorno, per 5 giorni alla settimana e 50 settimane all'anno , il che equivale a 8 x 5 x 50 = 2000 ore.

Poiché abbiamo stimato due ore per pianoforte, in un anno l'accordatore stakanovista riesce ad accordare circa 1000 pianoforti (però !).

 

Tutto questo significa che i 4 x 103 pianoforti della città di Roma richiedono 4 accordatori.

 

Quanto ci siamo andati vicini ? Be', sulle Pagine Gialle di Roma alla voce > si trovano sette inserzioni di ditte che si occupano di accordarli. Probabilmente a ogni insezione corrisponde un paio di accordatori, che magari però non si dedicano a questa attività a tempo pieno.

Questo significa che la nostra stima probabilmente è troppo bassa di un fattore due o tre. E' comunque molto più accurata del numero che avremmo ottenuto tirando a indovinare. Ricordate che stiamo soltanto cercando di stimare la risposta entro un fattore dieci."

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