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Piano Concerto - Forum pianoforte

Sociologia Della Musica


Casta
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Il classico irrinunciabile è sempre e comunque Adorno, Introduzione alla sociologia della musica, che spesso viene considerato persino l'inventore della sociologia della musica. Ormai è una disciplina vastissima, con molti specialisti. Io non ne sono un esperto, quindi anch'io avrei letto wikipedia

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Il classico irrinunciabile è sempre e comunque Adorno, Introduzione alla sociologia della musica, che spesso viene considerato persino l'inventore della sociologia della musica. Ormai è una disciplina vastissima, con molti specialisti. Io non ne sono un esperto, quindi anch'io avrei letto wikipedia

 

Concordo, Adorno è un passo obbligato, di lui i seguenti testi:

"Sulla popular music", Roma, Armando

"Ricapitolazione sull’industria culturale", in Id., Parva Aesthetica, Milano, Feltrinelli, 1971

 

Poi ci sono altri soggetti da approfondire tipo ... Middleton, Peterson, Berger, Becker, DiMaggio, Serravezza e Bourdieu.

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Kappa, è un sito meraviglioso per le piccole vendette :) lmgtfy , let me google that for you

 

...ma io non ti ho fatto nulla. E' anche vero che la vendetta è un piatto che va servito freddo...ma se ti ho fatto qualcosa non lo ricordo :(

 

A prescindere da questo, trovate l'ambito interessante? (Utile?) Vi iscrivereste ad un corso che tratta l'argomento?

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Casta, non ce l'avevo con te :) è che spesso una ricerca su google chiarisce già da sé alcune domande.

Io ho dei "preconcetti" sulla sociologia della musica, ma probabilmente sono frutto dell'approccio che ho avuto alla materia. L'ho vista come figlia dello strutturalismo post-adorniano, l'idea che il mercato (visto in senso negativo e impositivo) scelga per noi la musica che ascolteremo. Adorno odiava la musica pop, ma sono certo che la disciplina sia evoluta nel mentre...

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So che è un mondo, e mi piacerebbe saperne di più. Purtroppo molto spesso è una materia universitaria affidata a persone non del tutto esperte... soprattutto filosofi della musica o storici contemporaneisti. So, invece, di studi molto specialistici sull'argomento. Uno dei libri più interessanti che ho beccato per la mia tesi (Repeating ourselves, di Robert Fink) trattava una serie di tematiche sociologiche molto interessanti, come la diffusione tra gli anni '50 e '70 negli USA della pratica dell'ascolto ripetitivo e dei suoi collegamenti con il mercato di vari aggeggi, tipo jukebox o cose che cambiano automaticamente il disco sul giradischi... e tutto questo collegato alla nascita del minimalismo e della discomusic

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