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Piano Concerto - Forum pianoforte

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Questo è il brano conclusivo del balletto Alice in wonderland di cui fa parte anche l'altro brano, Flower's galop.

Anche qui ho avuto indicazioni ben precise: brano diviso in tre parti, la prima d'atmosfera, sospensiva (Alice è seduta per terra e i vari personaggi entrano e le girano intorno), la seconda più sentimentale (Alice si alza e incominica a interagire con i personaggi), la terza è una sorta di marcia trionfale per il gran finale; durata complessiva: 3 minuti.

Come al solito il brano è realizzato con Finale 2011 (grazie a TheSimon....) e librerie varie, East West, Cinesamples, Tonehammer, Best Service e chi più ne ha più ne metta...., masterizzato con Ozone 5.

Ci sono un paio di cose che non mi convincono ma dopo alcuni tentativi mi sono arreso e ho lasciato così...

Che dite, si può usare Finale come un sequencer o no...?

04 - Artista sconosciuto - Titolo sconosciuto.mp3

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Per quanto riguarda il playback ... grande crescita dal primo che ascoltai qualche mese fa a quest'ultimo di oggi.

 

Quando entra la voce all'inizio mi piace poco...non so se è solo questione di gusti ma ... non so, mi ha lasciato con una strana sensazione.

 

Per il resto è eccellente, bravissimo

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E' un po' che seguo Geppino, so che hai fatto composizione tradizionale e sei jazzista.

 

Come si sfruttano le proprie competenze in questo ambito, più cinematografico?

 

A parte farti i complimenti, volevo chiedere se per ottenere un tale risultato tu hai frequentato qualche corso o è "solo" frutto della propria fantasia. Per capirci, c'è tecnica o è solo ispirazione?

 

Complimenti ancora.

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Gli effetti sono tutti vst, sono librerie, il difficile è capire dove sta il limite tra il poco e il troppo, tra il "vuoto" e il ridondante. Per rispondere a Oracolo, penso che in questo caso l'ispirazione consiste più nella mescolanza dei timbri che non nella creazione di fraseggi o di periodi musicali in quanto il brano è una specie di lungo pedale, solo nella parte centrale si muove un po', ma neanche più di tanto.

Per me una grande fonte di ispirazione sono i timbri stessi di queste librerie fantastiche, quando sento uno shaker o un palo della pioggia in cui senti proprio la sabbia scendere mi viene voglia di utilizzarli in una composizione, che alla fine può reggersi anche solo sull'effettistica, anche in considerazione dell'utilizzo che se ne deve fare. Volendo, con delle variazioni si poteva tirarlo molto più a lungo continuando a giocare sia sul pedale iniziale che sulla marcia finale, ma i tempi erano questi.

Non ho frequentato nessun corso particolare se non le lezioni di composizione col mio maestro, che tra l'altro erano molto finalizzate al superamento degli esami; ritengo cmq che non sarei stato in grado di organizzare con facilità questo materiale sonoro senza le lezioni su armonia e contrappunto severo, senza sciropparmi doppi cori, fughe, romanze, quartetti, analisi, ascolti e quant'altro. In particolare una delle cose più utili per le composizioni orchestrali è l'ascolto con la partitura: prima di scrivere Flower's galop ho analizzato un bel po' di marce per orchestra, solitamente vado su imslp, prendo un autore che mi piace e mi scarico la partitura, poi vado su youtube e abbino l'analisi all'ascolto, è una pratica utilissima che, cosa che non guasta, non costa niente.

In giro nella rete si trovano demo mostruose dal punto di vista sonoro ma che peccano proprio da quello compositivo, questo per dire che la bellezza di un piatto consiste nella preparazione, nelle guarnizioni ecc., ma poi dev'esserci anche la sostanza; è un insieme di cose, il risultato non sempre e non a tutti può piacere, però se c'è una poetica alla base sei credibile e, in un certo senso, "inattaccabile".

Alla fine in questo piccolo brano, che è poco più di uno schizzo sonoro, confluiscono i miei ascolti, le mie influenze, i miei gusti e forse perchè no il mio stile, ammesso che ne abbia uno, e mentre il brano cresceva pensavo a Pat Metheny, a Ottorino Respighi, a Paolo Fresu, a Trilok Gurtu, a Chick Corea, a Tim Burton, a quella rompiballe della coreografa, a Fkt e chissà a quanti altri........

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micidiale geppino !!!!

 

hai raggiunto veramente il top, non tanto dal punto di vista compositivo che qui è meno denso che negli altri altri pezzi, ma come qualità del suono e gusto nel decidere cosa serve e cosa no, appunto non hai messo troppo ne troppo poco ;)

e sono sbalordito dalla qualità audio non solo dei campioni, ma proprio dell'impasto totale e della spazializzazione sonora: riascoltare i pur ottimi risultati dei pezzi precedenti con nelle orecchie questo ..... ho paura che tu debba rifarli da capo :P:lol:

 

un unico appunto di gusto personale: io averi potenziato le percussioni nella parte finale col coro (in fondo è la marcia trionfale, no?!), o aggiungendo o anche solo facendo sentire di più quel che c'è (anche se quella ritmica vagamente bolero mi convince poco).

 

complimenti come di prammatica !! :)

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Ciao. Le 3 parti sono nettamente distinte dal punto di vista linguistico. Ma mentre la prima (per me molto mediterranea più che orientale) e la terza (armonia "parallela" su pedale ben gestita) mi convincono, la seconda mi lascia un sapore strano, troppo slegata dalle altre 2 (senza voler dare giudizi di merito, mi sa un po' da Don Matteo, un po' da Incantesimo), anche a livello sonoro (comunque più difficile da gestire per la tipologia strumentale in gioco).

In ogni caso bel lavoro.

 

Su Finale come sequencer, ho molte riserve. Personalmente lo vedo solo come un programma di videoscrittura musicale, preferisco passare il midi su Pro Tools e gestire le librerie da qui. E devo dire che Notion (e leggermente meno bene Sibelius) si comporta molto bene (specie il rewire), meglio di Finale. Poi è l'abitudine a un programma e a un metodo che fa la differenza, ovvio.

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Rispondo ad AleGozzo: quei tom alla fine inizialmente li avevo pompati maledettamente, da soli suonavano una bellezza (la libreria è Drums of war della Cinesamples), ma poi nell'insieme degli strumenti distorcevano e saturavano, cioè oscuravano gli altri strumenti, non riuscivo ad evitare la distorsione in nessun modo se non abbassando un po' il livello delle singole note e usando un limiter e un maximizer. Alla fine non escono fuori come avrei voluto ma complessivamente mi sono accontentato. Inoltre hanno una grandissima escursione dinamica e tanti layer di velocity con effetti in playback diversissimi, per cui se cambiavo la velocity anche solo di 5 unità usciva un suono completamente diverso, mi hanno fatto davvero impazzire, alla fine li ho doppiati con i timpani e mi sono arreso....

Per quanto riguarda l'uso di Finale come sequencer penso che i risultati parlino da soli: questo brano sembra fatto con un sequencer o con un software di notazione...? Eppure vi assicuro che è il playback di Finale e da questo punto di vista non ci ho nemmeno smanettato più di tanto. Alla fine anche con Finale 2011 puoi usare tutte le librerie che vuoi, tutti gli effetti che vuoi, puoi gestire tutti i parametri che rendono umana un'esecuzione, l'unica cosa è che è più "analogico", non puoi intervenire su una curva dal punto di vista grafico, ma solo dal punto di vista numerico, ma come effetto finale non cambia niente e cmq con una scheda audio a bassa latenza puoi suonare e gestire in tempo reale i parametri come si farebbe con Cubase e simili. E' chiaro che l'abitudine ha un suo ruolo nella scelta e nell'ottimizzazione dell'uso di un software.

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Cmq ringrazio tutti per i commenti e l'interessamento, so bene che questo piccolo brano non è un capolavoro dal punto di vista compositivo, ho puntato più sulla timbrica e l'effettistica, è un campo che devo approfondire ancora molto e che mi affascina, forse un giorno arriverò anch'io a scrivere brani di soli effetti e allora magari m'incamminerò nel percorso di tanti compositori più o meno contemporanei....

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A parte complimentarmi con il buon Geppino, per la musica e l'audio. A proposito della musica, cerca sempre di preservare la tua originalità ... questa tua ultima composizione, a differenza delle prime 2 della trilogia, sembra quasi evocare certi tipi di sonorità. Non sei oltre il limite ma il pericolo è sempre in agguato :)

Spero arrivi il messaggio giusto, perchè molto sobriamente dico che ti invidio un po'...così evito di essere frainteso :D

 

 

 

Curiosità, riuscite a sostenere con argomentazioni questo differente scambio di vedute? Mi interessa.

 

la "contaminazione orientale" della parte iniziale.

 

 

 

la prima (per me molto mediterranea più che orientale)

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molto sobriamente dico che ti invidio un po'...

 

potresti esplicitare questo concetto...? Cosa hai da invidiarmi, tu hai uno stile che, a giudicare dai tuoi ultimi brani dei laboratori, sta prendendo una piega ben precisa e molto credibile, diciamo solo che in alcuni casi non ho paura di sporcarmi le mani con materiale pericoloso e "sputtanabile", ma non si vive di sole buone intenzioni e concetti aulici, lo sai meglio di me, o forse sono io che non ho ancora il coraggio o la cifra stilistica per farlo....

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Caro Geppino

 

potresti esplicitare questo concetto...?

 

Ci provo, perché si rischia sempre di non essere capiti e, conoscendoci da anni, penso che questo mio post sia più facile rispetto ad uno che sarebbe rivolto ad uno sconosciuto. Per cui, se scrivo qualcosa che non quadra, leggi fra le righe :)

 

Allora, come tu riscontri dei miei miglioramenti io vedo i tuoi; questo chiaramente non vuol dire che quando ci siamo conosciuti eri a 0 (ci mancherebbe altro...anzi!) e penso viceversa ... ma ti muovi a un passo molto veloce, questa è una delle nature dell' "invidia" che ovviamente spendo in modo molto bonario, sai che sono un tuo accanito ammiratore :)

 

 

diciamo solo che in alcuni casi non ho paura di sporcarmi le mani con materiale pericoloso e "sputtanabile", ma non si vive di sole buone intenzioni e concetti aulici, lo sai meglio di me, o forse sono io che non ho ancora il coraggio o la cifra stilistica per farlo....

 

Appunto, questo è segno di forza, che sei bravo si vede e si sente, per cui è solo un problema di scelte (non un ripiego) e di saperle portare avanti con dignità …

 

 

C'è chi non si sa mettere in discussione, resta arroccato per non essere discutibile. Io ho anche alluso all'originalità semplicemente perchè appena ho sentito la prima parte del brano, che trovo molto riuscita e interessante per diversi aspetti, musicalmente parlando l’orecchio mi ha subito portato a "stereotipi" che si sentono oggi un po' ovunque, segno di sensibilità al mondo attuale, all’orecchio attuale, ma che si muove in un campo “minato”… tu sai che idea ho io dei trailers cinematografici? Vero?

 

Però nel mio post ho parlato anche di “sei nei limiti”, perché nonostante l’allusione non sei ricaduto nello scontato, del veramente già sentito.

 

Non so come esplicitare meglio il concetto, nei primi due brani, già dalle battute iniziali ho iniziato il “gioco pronostico” (ci prendo … non ci prendo che trovo alla base della sensualità); diciamo che qui, durante il giochino all’inizio ci ho preso un po’ troppo, quando arriva il primo effetto … ho iniziato a prenderci sempre iù frequentemente e da quando è arrivata la voce ero nel campo delle certezze (ma anche un filo dopo) … io mi aspettavo proprio tutto in quei punti … pari pari.

 

Però la sua conduzione, il dopo, etc. mi fanno intendere appunto che sia voluto … una reminescenza iniziale di ambientazione per catturare l’attenzione dell’ascoltatore (magari profano) un po’ alla Morricone per fare un po’come ti pare. Questa è una cosa invidiabile e non da tutti.

 

La parte centrale ,chiaramente contrastante, può essere un segno per fuggire dall’inganno, sicuramente le esigenze coreografiche avranno fatto la loro parte.

 

E’ stato illuminante quando alla fine dell’ascolto, fra me e me, mi sono detto: un bel prodotto…eh, eh … prodotto, capisci.

 

Negli altri invece mi è uscito istintivamente, che bel brano. Chiaro, in uno avevo anche la partitura, che fa la sua parte … e qui mi piacerebbe sapere veramente come l’hai vissuta, perché ho letto un po’ fra le righe il tuo “non ho paura di sporcarmi le mani con materiale pericoloso e "sputtanabile"

 

 

Spero sia un po’ più chiaro, anche se è una ridottissima sintesi degli elementi che sono entrati in gioco, dei meccanismi che scattano quando un poi dice ad un amico, ti invidio un po’.

 

Io dico che è un brano(/prodotto) riuscito, chi ascolta proverà piacere ed ha i suoi punti di interesse e soprattutto si basa su una retorica moderna e contemporanea.

 

Insomma, non accademizzata, studiata sviscerata e che per forza funziona se non per effetto di aver applicato bene (ovviamente bene è fondamentale) dei sani principi, che devono essere si conosciuti, ma che sono arrivabili agevolmente e tendenzialmente da chi ha un minimo di musicalità e di disposizione alla materia.

 

Qui il passo è diverso e chiudo il cerchio con l’inizio.

 

Spero di esser stato più chiaro e non aver urtato la sensibilità di nessuno , perchè non è veramente nelle mie intenzioni e poi c’è poco da fare: quando una donna è bella, come la vesti … vesti sta bene; come la trucchi … trucchi, sta bene; come gli tagli i capelli … gli tagli i capelli sta bene.

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