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Piano Concerto - Forum pianoforte

rstrauss

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Tutto postato da rstrauss

  1. questo sicuramente chiarisce come uno dovrebbe dirigere un ipotetico coro e sopratutto chiarisce dove stanno i tempi forti. Con queste indicazioni si può ritornare sul testo e controllare se gli accenti tonici corrispondono ai tempi forti.
  2. Preciso che per cantare le parti di Bianca ho dovuto ignorare i cambi di tempo e ho cantato alla gregoriana, seguendo gli accenti tonici delle parole, e questo snatura sicuramente le intenzioni di Bianca, ma non c'era altro modo. Ho provato anche a dirigere, ma con questo tipo di cambi è veramente difficile, non impossibile, ma senza le indicazioni citate da Frank non se ne esce o si rischia di andare fuori contesto. Non pretendo che tutto sia chiaro e intuitivo come nella mia, ma qualche indicazione in più ci vuole.
  3. scrivere a tavolino è immaginarsi cosa esce non è così agevole. Per il coro uno sa che mettendo il basso sul la3 e il tenore sul do4 e il contralto sul sol4 nè esce un bell'accordo sonoro. Si sa che mettendo il soprano sul mi5 e il contralto una terza sotto e il tenore una 4^ sotto l'accordo sarà di carattere alto e squillante. Ma è questione di pratica. In realtà la tonalità in altezza non è così importante riconoscerla, in quanto si guarda la tessitura delle voci. Uno si immagina una melodia o un tema e lo mette giù tenendolo dentro il registro della voce scelta. le altre poi verranno di conseguenza. Altro discorso è per l'orchestra : anche qui la tonalità non importa, ma importa l'impasto strumentale, che normalmente si studia : si sa che il fagotto in registro alto e l'oboe un'ottava sopra hanno un certo effetto, come il corno in registro medio raddopiato dalla viola suona in un "certo" modo. Ma si studia e si ascolta tanti brani con la partitura sotto mano per capire gli impasti. Un discorso a parte meritano le tonalità : io sono fermamente convinto che ogni tonalità abbia una sua caratteristica ... cioè che suoni in un certo modo. In base a questo decido in che tonalità scrivere. Per il coro le tonalità con i bemolli sono meglio e, verificato sul campo, per la voce cantare fa# non è la stessa cosa che cantare solb ... non so perchè ma è così ... ma in ogni caso anche qui ascoltare, ascoltare e provare a scrivere, scrivere e scrivere. Se poi avete un coro a disposizione meglio. un'altra cosa da tenere in mente è che la 4^ diminuita, il tritono, e la settima diminuita sono gli unici 2 intervalli che vengono percepiti diversamente da ogni persona ed è molto difficile intonarli in sezioni corali da 5/8 persone ... nemmeno per questo ho capito il motivo, ma è così. Alla base di tutto comunque ci sta l'esperienza e l'ascolto, come diceva Thallo.
  4. C'è una cosa da precisare : la ricchezza o meno di armonici dipende da vari fattori e qui thallo sicuramemente potrà dire la sua. Tecnica vocale e timbro di voce sono le più importanti. Gli armonici buoni vengono sopratutto dalle voci maschili, bassi e baritoni in primis, mentre dalle voci femminili solo i contralti possono garantire una buona qualità di armonici, e questo per il semplice fatto di essere tali. Poi entrano in ballo le altre due caratteristiche : la tecnica vocale migliora il timbro e gli armonici, se la gola e la lungia sono messe nel modo giusto e la respirazione è quella giusta; in questo modo il torace e le cavità orali, che fungono da cassa di risonanza, funzionano a dovere. Dovresti ascoltare un coro mentre canta un accordo fisso, cercando di fare attenzione ai fischi che si dovrebbero sentire sopra la voce dei soprani. Questi armonici, che sono la parte alta del gruppo, sono la cartina di tornasole, nel senso che se li senti il coro sta cantando nel modo giusto e noterai anche un timbro molto omogeneo e rotondo.
  5. con le voci sdoppiate e sovrapposte l'intervallo sarà un pò più di unìottava, ma l'effetto è lo stesso, semplicemente allarghi l'intervallo totale, ma quelli interni alle voci sono comunque da parti strette.
  6. La scrittura a parti strette è più controllabile a livello sonoro, da un impasto degli armonici migliore e garantisce che le voci cantino sempre nel loro registro migliore. Il brano ha una certa omogeneità di timbro, che le parti strette garantiscono. La scrittura a parti late da si più possibilità timbriche, ma si rischia di incorrere in errori nella condotta delle parti o peggio intervalli troppo ampi che non possono venir compensati dagli armonici. Usare l'una o l'altra dipende da cosa vuoi ottenere dal brano. Per quanto riguarda scrittura con accompagnamento o meno : bhe qui il discorso si amplia. Io personalmente uso spesso una voce che canta e le altre che accompagnano, ma quando ho disposizione più parti amo inserire un controcanto che procede con il tema principale ... un pò alla Chopin. Anche qui dipende sempre da cosa vuoi ottenere dal brano e l'effetto ricercato.
  7. Grazie del commento. L'avevo pensata con S. e B. a distanza di 2 ottave, ma poi ho preferito la quinta. La cosa è da ricercare nell'interpretazione che stavolta ho voluto dare al testo. L'inizio con la quinta vuota vuole proprio creare l'incertezza di dove andrà a parare la musica : da quell'inizio li potevo andare in direzioni molto diverse, scegliendo poi quella che mi dava più sucirezza : la consapevolezza che se ha ricevuto il dono divino un motivo ci doveva essere. Andando avanti noterai che c'è un uso abbastanza frequente degli accordi diminuiti : rappresenta l'incertezza di essere o non essere all'altezza del compito. In alcuni punti le successioni armoniche sono più serrate : I'inquiteudine per ver ricevuto il dono divino. Gli accordi lunghi a 5 voci : i dubbi che sorgono, subito stemperati dal ritorno del tema e la coda conclusiva distesa, tranquilla e rassicurante. Giusto un paio di dritte.
  8. Frank, alla fine ci siamo. Lo sai che io soffro i brani corti come questo ... con il tuo soffro di meno ... merito della ricchezza del contrappunto e sopratutto del melos che io amo sentire al di sopra di tutto. Non penso che serva di più. Se ti addentravi nel contrappunto poi perdevi l'intento iniziale del brano e questo non dovrebbe mai succedere. Che gli elementi del brano siano imparentati lo si capisce e comunque devo dire che l'ultima parte molto pregna vocalmente ma alleggerita dalla sortita dei bassi da soli, è quella che apprezzo di più. Certo 20 secondi su quasi 2 minuti sono già abbastanza e ho provato a riascoltare il brano diverse volte immaginando una coda più lunga e sinceramente no : non ci sta. Attenti forumisti : ad un primo ascolto i brani di Frank portano su strade sbagliate ... si devono ascoltare più volte.
  9. Ascoltato bene l'Ave Maria di Frank ... Ho apprezzato moltissimo la scrittura a parti strette, che da al coro una ricchezza di armonici che aiuta moltissimo l'esecuzione. Per il resto oltre a concordare con thallo sul fatto che il tema, gregorianeggiante "contaminato" con armonie piuttosto moderne, si riconosce benissimo ed è coadiuvato dalle altre voci in modo giusto. Le armonie si tendono e si distendono a elastico senza mai eccedere. Questo è un esempio di brano corale, scritto bene, che denota comunque un trattamento quasi da romanza : 1 voce con il tema e le altre accompagnano ma si sentono e potrebbero benissimo avere una loro vita in un altro brano. Se proprio dovessi obiettare su qualcosa, direi che soffro un pò la cortezza e la mancanza di uno sviluppo del tema iniziale : lo avrei visto bene ripreso e combinato in una coda finale da tutte le voci. Opinione del tutto personale dettata più dal fatto che io adoto le code lunghe. Come al solito ... complimenti a Frank.
  10. Bhe ragazzi ... sono decisamente contento di sentire che il laboratorio (come pure gli altri) funziona proprio come Io, Frank, Ale e altri lo avevamo pensato ancora ai tempi del primo forum. Chi più esperto, chi meno, ci mettiamo in gioco senza problemi, cosa che, vi assicuro, è tutt'altro che comune. Bravi.
  11. Mi collego a tutti i discorsi fatti qui sull'eseguibilità. Valgono per tutti gli organici sia strumentali che vocali, non per nulla quando si studia composizione, una buona fetta è dedicata alla tecnica degli strumenti/voci, in quanto il compositore deve avere sempre bene in mente a chi è destinato un brano. Eccettuate le estensioni (è logico), scrivere per un quartetto di ottoni è ben differente che scrivere per un quartetto di legni o per un quartetto vocale. Non si può prescindere da questo a maggior ragione nel nostro caso dove il coro è forse lo strumento più difficile da trattare, in quanto presenta tutta una serie di accorgimenti da adottare che purtroppo certe volte possono limitare la libertà compositiva. La cosa si aggrava ancora di più quando un brano per coro viene espressamente richiesto da un particolare coro (mi è successo varie volte). IN questo caso il compositore può trovarsi a dover fare delle rinuncie per adeguare il brano al livello del coro che lo ha richiesto ... il che potrebbe anche essere una sfida a scrivere qualcosa di buono ma di facile esecuzione ... P.S. appena riesco ascolto bene quello di Frank.
  12. Domani sera consegno la mia. Commento alla versione di CLASSIC Prima cosa : aspetto estetico della partitura. 1. Mancano le legature per il coro 2. Le crome sarebbe meglio legarle con il testo. Es. Batt. 1 la 2^ e 3^ nota hanno la barra sopra, ma essendo su due sillabe diverse era meglio mettere la croma con la gamba. 3. La chiave di basso al Tenore non ci sta proprio. 4. Con il testo sotto i segni dinamici sarebbe meglio metterli sopra 5. Batt. 17-18. Consiglio basato sull'esperienza : le crome legate era meglio indicarle come semiminime. I coristi soffrono le legature sopratutto se di valore e a livello visivo la semiminima si riconosce meglio dalla croma. Andiamo con la musica Batt. 2 La maggior parte dei tenori non riesce ad eseguire questo La basso o chi ci arriva lo fa con un volume del tutto trascurabile. Ricorda che per una voce da coro spingere per fare più volume equivale a inpoverire il suono e a calare. Batt. 7-8-9 le voci si allargano troppo e la discesa dei bassi è praticamente impossibile per il 70% dei bassi in circolazione che il mi sotto se lo sognano. Io stesso nel coro nè ho uno solo che ci arriva. Batt. 10 per i T. è quasi impossibile attaccare suol la alto e per di più con sengato P. Dovresti farli attaccare in falsetto allora forse ce la fanno, ma lo devi scrivere in partitura "falsetto". Batt. 12 in poi qui funziona meglio, anche se le seimimnime ribattute mneritavano forse un pò di più varietà a livello ritmico. Testo Batt. 11-12 L'accento di Ventris è sulla 'e' Vèntris mentre tu metti la sillaba debole 'tris' sul tempo forte di 12. L'effetto è Ventrìs Batt. 17-18-19 la vocale 'i' trascinata non funziona proprio. Oltre alla difficoltà della 'i' per il coro (sopratutto donne) ci sono anche le sincopi, ma C. T. e B. non è che ce l'hanno più facile. l'effetto è che la 'i' finisce sul tempo forte di batt. 18 I S. non hanno la parola 'in' probabilmente non ci stava a causa del precedente vocalizzo sulla 'i' I T e i B. hanno la 'in' (debole) sul tempo forte dov invece ci andava la 'ho' di ho-ra. I C. vanno bene. batt. 21 discutibile la sillaba 'strae' sul tempo forte, ma che in questo caso è mitigata un pò dalle note lunghe. In generale : a mio avviso meritava qualcosa in più, nel senso che se proponi il tema iniziale almeno sviluppalo un pò, senza introdurre nuove idee, che poi non potrai riprendere ... poteva benissimo restare la cellula iniziale da batt. 1 a 9 ripresa di nuovo e variata. Ottima l'idea di riprendere l'entrata in sequenza delle voci, ma anche questo episodio meritava qualcosa in più. Se non volevi farla troppo lunga, un'idea poteva anche essere di fondere i due temi batt. 1 e 10 e metterli nella coda dando anche un senso di chiusura. Vabbè che io sono abituato alle cose lunghe, ma qui sinceramente sento buone idee, ma lasciate li da sole fini a se stesse. Per quanto riguarda la scrittura corale in certi momenti le parti sono troppo distanti, ma a parte gli episodi citati sopra, il resto è eseguibile, anche se trovo il brano troppo 'strumentale'. P.S. 2 parole sulla scrittura. Io scrivo a tavolino sempre, dal pianoforte all'orchestra e almeno per me non potrebbe essere diversamente. io ho bisogno di avere sotto gli occhi in senso verticale le parti e comunque resto convinto che il pezzo deve essere già in testa. L'improvvisazione non va bene per questo tipo di scrittura. Se uno lo fa per se, va benissimo.
  13. Su questo testo direi che abbiamo dissonanze a sufficienza ... fosse stato il "De Profundis" che avevamo prospettato magari ... Per prima cosa noto con piacere che hai risconosciuto che l'uso delle voci deve sottostare a certe regole, che valgono per qualsiasi linguaggio tu usi. E' un pò come la tecnica strumentale : ci deve essere, ma non deve essere preponderante, così anche per il trattamento delle voci. Quello che volevi comunicare si sente ... la lontananza il senso verticale delle cose ci sono ... ma ad un orecchio abiutato come il mio (dirigo cori da 20 anni) certe cose saltano fuori. Per esempio : vuoi comunicare un senso di lontananza come nella prima parte ... invece di allontanare le voci, le puoi ridurre ... 2 voci con un intervallo non consonante superiore alla 6^ comunicano un senso di lontananza molto più che 4 voci disposte male ... magari diversifichi i segni dinamici. Altro metodo : metti tre voci e fai eseguire il passaggio a dei solisti o ... ancora meglio a 2 coristi per voce ... questa soluzione se non funziona per brani classici, 2 voci singole sono più difficili da amalgamare di 10, funziona molto bene se vuoi ottenere un effetto particolare ... 2 voci femminili con 2 coriste per voce vanno benissimo, perchè 2 soprani che cantano assieme la stessa parte avranno quella differenza di timbro sufficiente a darti un effetto particolare. Erano giusto un paio di esempi. Comunque la tua mano funziona e quando riesci a mettere le briglie all'entusiasmo, hai visto che le cose escono.
  14. A livello preliminare concordo sulla necessità di indicare tempi, dinamiche e le legature del testo che per il coro aiutano l'esecuzione. Il testo sopra la voce crea un caos incredibile. Andrebbe sotto. Devo dire che mi piace : l'entrata delle voci in sequenza funziona a dovere e a mio parere la potevi sfruttare almeno un'altra volta verso la fine per alleggerire un pò, visto che le voci cantano sempre praticamente assieme. Quello che non mi convince è l'impasto vocale. Entro nel dettaglio : Batt. 13-14-15 c'è troppa distanza tra C e T. L'effetto di vuoto se sente in quanto più di 1 ottava non va bene. Per far funzionare almeno un pò dovresti far cantare i C. piano nel registro alto e i T. forte nel registro basso : difficile da ottenere. Batt. 19 era meglio far partire il T. all'ottava sopra e farlo scendere dal fa# al re, anche se ci sarebbe un breve incrocio con il C. che poi sale al Re. Batt. 23 - prime 2 note era meglio B. e T. all'ottava sopra per due motivi : per non avere troppa distanza con il C. e troppa tra T. e B. la battuta 24. Batt. 23-24-25 Il S. canta in alto per sol-mi-sol e già qui la voce è sotto sforzo ... la salita la-sib per un coro normale sarebbe molto difficile. Batt. 32 il B. troppo basso. Se fosse da solo o con i T. andrebbe, ma con le altre voci per di più T. e C. nel loro registro migliore i poveri bassi dovranno faticare, come pure i S. nel loro registro basso. Almeno i B. era meglio metterli l'ottava sopra per le prime tre note. Probabilmente volevi mantenere il disegno dei S. Batt. 34/35 Il salto di ottava ascendente per i T. è quasi impossibile anche per degli ottimi T. da 37 a 51 le cose vanno molto meglio. Qui l'impasto funziona. Batt. 52 Sempre troppa distanza tra C. e T. Batt. 54-55 Se il T. avesse attaccato a 55 avresti ottenuto l'effetto iniziale che a mio avviso sarebbe stato proprio meglio. Batt. 57-58-59-60 Il B. doveva esere all'ottava sopra. C'è troppa distanza con il T. Qui abbiamo le tre voci superiori che cantano in registro alto e il B. nel registro basso. Da batt. 61 Ottimo l'impasto da qui in poi. Presumo sia da cantare P o PP e qui funziona molto bene. Batt. 71. Erore di battitura : peccator o bus Batt. 75 troppa distanza tra T. e C. Batt. 80-81 Non c'è il testo. Il finale funziona molto bene e aggiungo che la sillabazione è corretta in tutto il pezzo. Non ho capito le ultime due battute di pausa. Per riassumere : Ho apprezzato le armonie e anche i temi che si susseguono i disegno per quinte e ottave scelti con gusto, ma nel trattamento delle voci c'è ancora da lavorare. I registri vocali vanno considerati, sopratutto perchè la voce non è uno strumento e ha molte meno possibilità di recupero. Per un coro medio italiano questo pezzo sarebbe quali ineseguibile, ma se riesci ad avere i Philippines Madrigal Singers non avrai problemi !! Comunque un buon pezzo.
  15. Io l'ho scritta ... ora aggiusto e vado in post produzione. consegnerò con un paio di gionri di ritardo. chi altro c'è in questo laboratorio ?
  16. ho ascoltato l'mp3 di Ale e dimenticando di aver visto la partitura funziona molto bene all'ascolto, quindi a parte i dettagli di cui parlavamo sopra dovrebbe funzionare anche nella realtà. Dipende tutto dal direttore.
  17. Ho provato a fare l'analisi senza ascoltare l'mp3, basandomi solo sulla partitura e facendo tesoro degli studi di composizione. Batt. 3-5 gli oboi anche se a 2 nel loro registro basso non possono nulla contro una tromba in mf che suona nel suo registro migliore. quindi concordo con Frank : già con 2 clarinetti sarebbe andata meglio anche a livello di tipo di suono. Il nasale dell'oboe in quel registro può dare fastidio. batt. 6 e seguenti con il raddoppio del fl. all'ottava va meglio. fino a 13 il flauto è solo, ma poi non scrivi "a2" quindi presumo che resti solo anche nel crescendo da 14 a 17 ci può stare, ma a 18-19 è troppo poco contro tutta l'orchestra in crescendo. Secondo me doveva essere a2 a 36 i ribattuti della tromba mi sembrano un pò troppo ottimistici per un'esecuzione dal vivo, sopratutto con il tempo indicato. Ci sarebbe da chiedere a uno sturmentista. da 41 a 44 il pizzicato dei Vl1 non rende pe quello che dovrebbe o che forse avevi in testa. con il corno che suona la melodia, e gli altri archi che arpeggiano è un miracolo riuscire a sentire i violini che pizzicano. 44-48 pp con staccato fl - ob - cl sarebbe un effetto molto bello, ma forse in tempo più lento renderebbe, qua non saprei ... ho i miei dubbi. da 54 in poi funziona molto bene compresa la scala semitonica discendente divisa tra strumenti diversi. In generale trovo troppo accompagnamento di semicrome agli archi sopratutto dall'inizio, ma se l'intenzione era di percepirlo tamarro ci potrebbe stare. Adesso ascolto e poi vi dico.
  18. fantastico !!!!!!!!!!! Provo a proporlo e vi faccio sapere se mi hanno lapidato
  19. confermo quanto detto da Geppino. La testa va molto veloce e la mano va abbastanza veloce, ma non tanto quanto la testa. Poi c'è da rivedere la bozza per gli errori e poi alla fine si inizia con l'audio. Ma c'è da smanettare parecchio e in questo caso Geppino ci ha dato una dritta molto utile per evitare l'esportazione in Cubase o simili. Scrivere il brano a livello di tempo impiega il 30% del tempo. Per l'audio va almeno 60% e il restante 10% per mettere giù una partitura definitiva eseguibile con le parti, che di solito se la partitura è impostata bene non portano via tanto tempo. Certo chi scrive direttamente al computer risparmia un pò di tempo, ma io personalmente non ci riesco. Devo avere la carta.
  20. Avvenimento funesto, seguito oggi dalla morte del suo fondatore ... uno dei migliori direttori degli ultimi 50anni, unico italiano eletto direttore dei Berliner.
  21. eh si ... un bell'accordo di "TUTTI" magari diminuito ... altro che la sveglia !
  22. A dire la verità io avevo bisogno di qualcuno che scrivesse il testo ... Non ho mai valutato una scrittura musicale a 4 mani ... potrebbe essere un'esperienza nuova ...
  23. Ho ascoltato qualche brano ... un pò troppo avanti per i miei gusti a livello musicale, però l'ambientazione è quella giusta. Ho trovato del di materiale ad esempio sulla novena dell'immacolata e sulle novene natalizie che si cantano durante l'avvento ... vedremo ... quello che è sicuro è che io voglio raccontare quello che succede prima del Natale ma che non si sa o non viene inserito nelle celebrazioni diciamo "standard". Adesso vedo quello che riesco a trovare e poi ne riparliamo. Nel frattempo qualunque dritta è ben accetta e se c'è qualcuno che vuole cimentarsi (RISCHIARE!) a scrivere una cosa del genere ben venga.
  24. Anno 1995 ... accompagnavo il coro del mio maestro di composizione alla messa della Mezzanotte d Natale ... dovevo suonare su un harmonium a pedali risalente agli anni 50 e in condizioni a dir poco disastrose ... in vero catorcio ... registri che non suonano, mantici che perdono aria ecc. ... il risultato è che chi suonava doveva pedalare come un forsennato per avere un suono che forse arrivava alla 5^ fila delle panche ... ogni domenica a forza di pedalare era come fare step in palestra ... insomma ... alla messa il coro parte e a un certo punto la musica sale di volume e il maestro mi chiede suono ... io ero già al massimo della pedalata e di più non potevo altrimenti avrei sfondato i pedali ... lui chiedeva volume e io per fare qualcosa ho iniziato a cantare la parte dei tenori (la mia voce) ... quindi pedalare con due piedi, usare le ginocchia per allargare le alette dell'harmonium (raddoppio di ottava e forte) e cantare contemporaneamente ... ero esausto ... vedendomi in credito ai aria il maestro mi dice : "ragazzo ... eri un pò calante ... non è che hai iniziato a fumare ?" ... per tutto il resto c'è Mastercard !!!!!
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