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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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Tutto postato da pianoexpert

  1. All'inizio bisogna cercare di evitare le tensioni e il "voler fare"..a tutti i costi. Il fatto dell'alzata dell'indice denuncia un irrigidimento e una preoccupazione. Ogni mano ha la sua postura, entro certi limiti, naturalmente. Niente deve essere innaturale e il Maestro deve seguire questo principio. La rilassatezza ti permetterà di gravitare sui tasti e insegnare alla tua mano a sentire in fondo del tasto. All'inizio il suono risulterà un poco forte, ma non fa niente. Pian piano si imparerà che non solo le dita suonano e non solo i piccoli muscoli lavorano. Il coordinamento tra i piccoli muscoli ( delle dita e della mano)e i grandi ( dell'avambraccio, del braccio e della spalla) non viene percepito subito dal cervello. Non bisogna, inoltre osservare la posizione della mano come fine a se stessa. Ogni pianista "assume "la sua postura a seconda della propria statura e della conformazione della mano. In ultimo: si è pensato per molti anni che le dita dovessero rigorosamente essere tenute non distese per avere più energia. Non sempre, anzi spesso non è così. Il polpastrello, al posto della punta.Si possono osservare anche i grandi come Michelangeli, specie in un video ripreso negli ultimi anni della sua vita. Dice anche Sandor , nel suo splendido "manuale" " come si suona il pianoforte", che più che lo sviluppo muscolare, ciò che fa raggiungere l'uguaglianza tra le dita, è una questione cerebrale. Anche se il 5° dito non sarà mai forte come il 3°, per esempio, il cervello imparerà a trattare il primo con diversa energia , anche nella ricerca della postura ottimale. Quindi: controllo sì, ma non farsene, all'inizio, un motivo di "totale" distrazione. L'attenzione alla Musica e all'espressione, aiutera' sicuramente la mano a mettersi in condizione di risolvere i momenti tecnici più difficili, offrendo un sicuro motivo di crescita. Buono studio Paolo
  2. Benvenuto Dott. Mauro...e anche un saluto dai miei cani Lapo ( golden retriver, "scatenato" di tre anni) e Gaia ( dolce e sensibile maremmana abbruzzese)...anche loro amano la musica!
  3. E' vero, non ti abbiamo dato spiegazioni...perché abbiamo letto che hai risolto. Probabilmente lo zirlo , cruccio e dannazione degli accordatori, tecnici...e non solo, era dovuto alla posizione dello strumento o,meglio, è scomparso muovendolo perché nella struttura si sono messe in tensione e/o compressione altre determinate forze che non hanno più favorito la fastidiosa vibrazione
  4. Dalla prima ottava sol diesis si avverte la scordatura!
  5. Il pianoforte è molto scordato!!!! Ma molto! Non è facile accordare questo tipo di pianoforte . E' piuttosto disarmonico. Ma ciò non toglie che si possa raggiungere una accordatura soddisfacente. Bisogna dedicarci un po' di tempo e di attenzione...anche l'esperienza è determinante. Se si pensa di accardare questo tipo di strumente con un accordatore elettronico, secondo me , è tempo perso. Poi sta a vedere quanto possa reggere nel tempo l'accordatura( ammesso che si siano posizionate bene le caviglie) . Già dalla p
  6. i programmi del colcolo cordiere è scaricabile gratuitamente dal sito del mio caro amico Bettin, valido tecnico, http://www.giovannibettin.it
  7. e allora devi misurarti ogni coro e applicare la formula di calcolo
  8. Lo conosco. ho la versione corta per regolare le viti di caduta dei martelli
  9. Rilevando la misura della lunghezza delle corde si risale al diametro . Comunque dovresti trovare dei numeri stampati sul ponticello
  10. l'unica cosa è rivolgersi al rivenditore. Nel piano digitale tutto è simulato e niente si può paragonare all'acustico, cioè ad un pianoforte verticale o a coda. Pertanto qualsiasi insoddisfazione deve fare i conti con quello che il progetto, anche abbastanza occulto, può dare. Tutti i consigli e gli interventi adatti al pianoforte acustico non valgono per il digitale.
  11. Non credo molto alla funzione di questi deumidificatori. Meglio, secondo me, mettere un deumidificatore di ambiente
  12. mi dispiace , ma e' la prima volta che vedo questa meccanica!
  13. Tutto giusto! Vedo che ti sei ben attrezzato!
  14. Caro Niki, ci sentiremo in questi giorni e ci vedremo presto, se vorrai. Così dibatteremo molti aspetti del pianoforte, strumento amato da entrambi. Con l'occasione ricordo a tutti gli iscritti che la mia visita e l'esame dei problemi del pianoforte sono gratuiti( al netto di piccole spese di viaggio per destinazioni fuori città di Roma)
  15. questo problema dipende quasi certamente da eccesso di attriti. La meccanica ha bisogno di revisione da parte di persona esperta. Quasi sempre viene presa in considerazione la sostituzione dei perni e il controllo generale degli attriti ( rullini, talloni dei cavalletti). Solo dopo si può procedere ad una valutazione reale del peso di abbassamento e di quello di ritorno dei tasti per procedere con regolazione generale e altre valutazioni.
  16. Benvenuta tra noi. La tua Anima vuole la Musica. Bentornata a nome della Musica....
  17. Sono infatti macchie e dovrebbero essere superficiali. Comunque mi trovo d'accordo con Giovanni , che bisogna intervenire con cautela o meglio per niente. Fai una prova su una piccola parte, se va via subito continua sulle altre, altrimenti non insistere
  18. Certamente . Bisogna usare una punta specifica e pulire anche lo stiletto dalla colla. Lo stiletto deve essere circa due mm più corto della misura calcolata a secco.
  19. la rimozione deve avvenire usando esclusivamente paglietta di acciaio finissima. Nessun altro sistema. Poi soffiare i residui che cadono sulla tavola di risonanza. La ruggine denota che lo strumento è stato esposto all'umidità. Umidità che certamente non è stata provocata dall'ambiente di una abitazione. Devi controllare anche l'efficienza di tutte le parti della meccanica. Controllare anche l'integrità della tavola di risonanza ( fessurazioni e/o rigonfiamenti)
  20. Benvenuto e mi associo a SImone! Meno male che ti hanno regalato una tastiera! Vivi con gioia anche il Beyer!!!!! A poco a poco lo lascerai e ti avvicinerai presto ai grandi Autori
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