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Piano Concerto - Forum pianoforte

Musick

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Tutto postato da Musick

  1. Grazie per la risposta innanzitutto, mi capita raramente di avere una buona connessione per cui mi scuso in anticipo di rispondere così in ritardo. Ha notato la stessa cosa che ho pensato io, per cui quando li ho regolati mi sono attenuto a questo "regime" di inclinarli verso sinistra come erano una volta. All'inizio ho fatto in modo che cadessero dritti, ma a livello armonico ho trovato che il pianoforte desse un quinto degli effetti che dava prima. Così ripetuto tutta l'operazione cercando di mettere in risalto il più possibile questa caratteristica. Formidabile, c'è il mondo sotto, avevo l'impressione di controllare gli armonici uno per uno. ( invece i cucchiaini che sollevano lo smorzo da parte del tasto li ho regolati per sollevarsi come massimo a qualche millimetro sopra la corda, mentre ho fatto in modo che l'azione di smorzamento da parte del pedale inizi molto in basso, e che il livello massimo di alzata da parte del pedale superi di poco quello del tasto). Poi ho voluto ripetere l'esperimento facendo funzionare anche il pedale tonale, ma il risultato non era più lo stesso di prima, e il pedale di risonanza dava un'impressione di durezza estrema, così nel riportarlo com'era prima (o come credevo fosse prima), non riesco più a dargli lo stesso equilibrio (penso che dovrei lavorarci ancora un po'). Ora quelli a forcella dopo tanto stress sono divenuti disuguali per questo intendo cambiarli. Per quanto riguarda gli smorzi steinway ho avuto modo di vederli accanto, sono i più simili ma hanno un corpo più sottile. Io in effetti avevo pensato, in assenza d'altro, di montarmi proprio quelli, e chissà che effetto mi daranno. Beh il solo marchio mi stimola a provare e non poco. Il problema secondo me è capire se mi daranno un plusvalore...o se in questo caso la Schimmel ha trovato la formula perfetta. Cosa ne pensa?
  2. Ho fatto uno screen ad un video di youtube di un altro pianoforte, vedo che monta gli stessi, però qui la sezione centrale è metà a forcella e metà "piatti" mentre nel mio tutti del primo tipo.
  3. Buongiorno, riapro questa discussione perché avrei altri smorzi da cambiare ma non so quale pezzo di ricambio acquistare. Vorrei cambiare tutti quelli a forcella centrali del medium, ma il feltro adatto non so quale possa essere, giacché nemmeno il tecnico che mi montò quelli precedenti aveva il fac simile dell'originale nonostante i tanti genere che possedesse e me ne ha ibridato un paio molto grandi e spessi che però smorzano in modo diverso Comprerei dal rivenditore renner essendo il produttore. Per caso sa quale smorzi a forcella (3 corde), monta lo Schimmel 208 o dove potrei domandare? Non sono così certo che se mando una mail al rivenditore lo sanno. E' un tipo di smorzo sui 13-14 millimetri, molto panciuto nella parte centrale ma con "i piedi" negli ultimissimi millimetri molto sottili. Tra poco mi premurerò di postare la foto.
  4. Buongiorno Maestro, purtroppo sono di Messina altrimenti le avrei assolutamente chiesto di visionarlo già qualche anno addietro, guadagnando tantissimo tempo. La mia odissea con questo pianoforte sembra finita, era in gran parte un problema di cattiva intonazione! Sono rimasti solo due martelli un po' più duri, ma mi si è detto di suonare perché con il tempo potrebbero spanciare. Aveva perfettamente ragione a scrivermi "Molti Tecnici pensano di "ammorbidire il suono….ma, secondo me non deve essere decompattato l'apice del martello!". Con la punzonatura ho potuto constatare di fatto il suono non si ammorbidisce, né si arrotonda, ma si inscurisce solamente, e dopo qualche mese aumenta anche la percussione, il colpo, riducendo notevolmente la gamma dinamica, e ci metto la firma. Ciò che ha fatto il tecnico, lo stesso che me l'aveva venduto, è un lavoro completamente differente e particolare rispetto alla semplice punzonatura, ha modificato l'elasticità del martello tramite delle pinze particolari, bombandolo ai lati, pressandolo, battendolo, e all'occorrenza anche punzonandone qualcuno. Per soddisfazione appena ho 10 minuti di tempo faccio un breve audio e lo posto, sembra quasi uno steinway, riesco a fare i pianissimo più estremi. Detto questo è rimasto un problema di corde, ci sono corde che "ronzano-gracchiano", è stato proprio questo il motivo dell'intonazione errata, venivano punzonati martelli dove il problema era la corda! L'altra volta ne ha sostituita una e il problema si è risolto, ma ci sono ancora problemi di complanarità, che non so se dipendano dall'agraffa, ci sono alcune corde pinzate in passato per risolvere il problema. Forse è meglio che apro un nuovo topic per non confondere i due argomenti.
  5. P.S. mi sono dimenticato di scrivere che la seconda volta che è venuto l'ha punzonato omettendo i superacuti, che a confronto degli altri "spaccano i timpani" adesso. c'è questo diverbio
  6. Buonasera, dunque, a Marzo è stata fatta la regolazione completa dello strumento, un lavoro di 5 ore, dove è stata pettinata anche la martelliera. Ma all'intonazione (cioè al momento della punzonatura per porre il feltro sottostante sullo stesso piano sonoro) sono stati dedicati 15 minuti scarsi, e quindi inutile dire che non è stato un lavoro minuzioso, anzi molto superficiale e sbrigativo rispetto al resto, come al solito va data scarsa importanza, ma vabbè. Andiamo al punto: sono passati diversi mesi, visto che non riuscivo più a prendere appuntamento con il tecnico, nel corso dei quali il pianoforte aveva acquistato, seppur non in modo del tutto omogeneo, pienezza nel suono, che era per lo più attenuato e ovattato sui piano, e brillante sul forte, ma con molti martelli imprecisi. Poi però quando è tornato, 2 mesi e mezzo dopo, in seguito alla mia continua richiesta di "soccorso", invece di cercare di sistemare i difetti, si è messo a punzonarlo per inscurirlo tutto dicendo che era la soluzione per avere più dinamica, e nemmeno omogeneamente visto che il tempo a disposizione è stato poco. La sensazione è stata sì di una maggiore omogeneità a primo impatto, ma molto "ammutolito", e dopo un po' di tempo il suono sta diventando più duro e vuoto per i miei gusti Cosa fare adesso? Bisogna ripetere la pettinatura e rifare da capo? Oppure oramai vado nella direzione del perfezionamento facendo rimuovere periodicamente i tasti più duri con la punzonatura? O ancora, aspettare un certo periodo affinchè i martelli si riassestino e induriscano prima di rifare la pettinatura? Grazie in anticipo..
  7. Sono stati nominati Schnabel, Gilels ecc...... ma Kempff dove lo mettiamo? uno dei giganti assoluti su Beethoven a mio avviso..... Una tale purezza, suono, interpretazione, e che pedali! Trovo il suo Beethoven magnifico, ispirato e emozionante allo stesso tempo. Sa essere aspro e soffice contemporaneamente. http://www.youtube.com/watch?v=LfjD-DQ5REk
  8. Grazie, ci si prova! C'è anche il leggio intarsiato, uguale a quello che hanno a Bologna sullo Steinway dell'istituto Liszt (copia di uno dei pianoforti da lui posseduti), mi piace la coincidenza, calzerebbe a pennello con lo stile, certo non è legno la replica, è "mediodensit", ma pazienza. Per quanto riguarda le gambe del piano invece, ho trovato quelle di tipo "Bechstein" che sono tonde alla base e non rettangolari, e hanno un ferro filettato al centro che sporge, mi chiedevo se fosse conveniente adattarle al mio anche se le viti alla base mi sembra siano in un altro punto, non so bene di preciso. Potrebbe essere instabile dopo? Non ho messo il link per paura di fare pubblicità occulta.
  9. Vorrei passarmi lo sfizio di cambiare la pedaliera del pianoforte con una a forma di lira poiché l'ho recentemente trovata su un sito,l'idea mi piace e non poco, da sempre. dopo aver fatto la finitura del colore del mio pianoforte, mi chiedevo come fosse possibile smontare i 3 pedali di ottone e applicarli alla nuova parte in legno Questa sostituzione potrebbe dar problemi? Grazie in anticipo, buona giornata a tutti.
  10. Buonasera maestro, il mio interrogativo proviene dalla comparazione di due regolazioni eseguite mesi addietro da due tecnici diversi. La ringrazio molto per la disponibilità, purtroppo essendo di Messina sarebbe davvero problematico a causa della distanza, anche se sarei disposto a farle avere la meccanica in qualche modo. Parlo sempre del famoso Schimmel del quale si era discusso nella sezione "Restauro". Problemi "fisici" a parte, ho notato che il nuovo tecnico l'aveva regolato secondo "la tradizione" a detta sua - "così come sarebbe stata fatta ad Amburgo" (togliendo la personalizzazione precedentemente richiesta da me all'altro tecnico) con il risultato che tutto sotto le dita dava la sensazione di essere più pronto e più immediato, ma non mi soddisfaceva più dinamicamente e sonoricamente. L'interrogativo che mi sono posto è come avesse fatto il tecnico precedente ad averla resa più gestibile e meno "diretta". Dopo la regolazione che mi fece lui, c'era meno percussione, il suono arrivava più tardi, quando spingevo, esattamente come ho chiesto. Avevo lamentato appunto un suono troppo percosso, e lui si è messo in atto per rendermi la tastiera più indiretta, a discapito però che a volte mi fallivano i pianissimo, riducendo i colpi e migliorando la dinamica. Ma cosa ha fatto esattamente? Sarebbe interessante nel caso dovessi porre la stessa richiesta ad un altro tecnico meno sveglio prima di un concerto. Ma magari con le sostituzioni la regolazione tradizionale mi soddisfa, questo si vedrà. Parlando d'altro invece, penso di avere trovato un'ultima chance per quanto riguarda ripesatura, sostituzioni della martelliera ecc. Pare ci sia un tecnico di Catania molto competente, a quanto pare parecchie persone da queste parti sono molto restie a farsi carico di questo genere di interventi. Quando ho parlato di Renner al professionista precedente, e di intonazione che avrebbe dovuto eseguire lui stesso, nonostante le ripetute telefonate di sprono non si è più fatto sentire. Spero non vada allo stesso modo anche con questo. P.S. avrei bisogno di una cortesia se non sono di troppo disturbo, volevo parlarle telefonicamente, potrei avere il numero?
  11. Ottenere più facilmente un "ra" invece di un "ta", fare sentire meno quel colpo (per me fastidioso). Avere un contatto più indiretto fa in modo che io debba fare più pressione per ottenere i crescendo che però sono più soffici, e il forte arriva dopo, se spingo di più. E' dunque meno immediato e secco, o se vogliamo trovare un'altra definizione, meno "a portata di dito". Tempo fa mi è capitato di doverlo spiegare ad un accordatore ma non è stato abbastanza perspicace da intuirlo. Dato che non sempre posso avere il mio tecnico di fiducia a disposizione vorrei sapere come formulare la domanda "tecnicamente": Meglio di così non so spiegarlo.. spero capirete. Mille grazie in anticipo e buona serata a tutti. (p.s. si parla di pianoforte a coda ovviamente)
  12. @DiesIrae Sì sono d'accordo, tuttavia ho aggirato la questione per evitare fraintendimenti, è vero che chi ha un buon orecchio e non è competente ha il dono della purezza d'animo che gli consente di essere soggettivo. Oggi è più una questione di tecnica fine a sè stessa nella "filologia" moderna che di bellezza estetica ahimè, chiamiamola anche ermetica se vogliamo; per questo serve qualcuno che è anche tecnico. C'è una concezione di "sobrietà" che io non accetterò mai, perchè privare un albero di tutte le sue foglie? Non ha alcun senso. Suonano tutti allo stesso modo! E' come dire "La musica ha una personalità ma mi guardo bene dal renderla un po' esplicita". Questo ovviamente è un mio parere personalissimo che non ha a che fare con la discussione, qui sfoceremmo in un altro argomento completamente differente.
  13. @Fra grazie per le risposte, gentilissimo. Essendo reduce di quest'esperienza me ne guardo bene dal fidarmi, in pratica in zona ci sono solo loro tre. No no, intendeva proprio una resina con la quale sono stati impregnati i tasti non i martelli, un lavoro che è stato fatto. Si vedono delle sbavature anche da dietro infatti, quando ho fotografato i paramartelli, è un'operazione che in zona conosce solo il suo maestro mi ha detto. @Simone mi sono appena accorto della tua richiesta della foto della sala in uno dei messaggi precedenti, adesso la scatto, anche se ora l'ho spostato, è uno spazio abbastanza ridotto
  14. Rattalino a mio avviso non è un buon critico per il semplice fatto che si lascia condizionare moltissimo dai gusti personali, che io condivido molto in parte, la sua passione per Vladimir Horowitz per esempio, non condivido affatto invece il declassamento totale di Georges Cziffra, ma lui essendo un critico dovrebbe essere oggettivo. Ma tralasciando questo, io che non sono un critico posso decretare se voglio il pianismo moderno per una questione filosofica mia, se invece fossi in una commissione il mio criterio valutativo sarebbe completamente diverso. In parole povere succede un po' questo, per questo in accademia non è ben visto. @Chopin, rispondo che secondo me la critica è ben fatta quando oggettiva e competente, e da persone che contemporaneamente hanno un buon orecchio nel caso della musica, Rattalino non ha dedicato la propria vita a suonare il pianoforte ma nonostante tutto le sue conscenze gli consentono di conoscere a fondo gli aspetti tecnici, filologici, e storici delle esecuzioni, ha ascoltato tantissimo, il problema è che le utilizza per elevare unicamente chi preferisce. Quello non è far critica ma esprimere i propri gusti. Se io pongo una persona dotata di buon orecchio musicale ma che non si è mai interessata a suonare uno strumento, e gli faccio confrontare un'esecuzione palesemente scadente con una degna di lode, questa mi dirà quale è la migliore, tuttavia, non avendo le conoscenze e non avendo mai ascoltato nulla, avrà difficoltà a stabilire invece quale tra due esecuzioni pressocchè di pari merito sia premiabile. Lì si prendono in considerazione gli aspetti tecnici e filologici di cui stiamo parlando. Che Piero Rattalino abbia un cattivo orecchio ne dubito, ma probabilmente non ha mai avuto le qualità nervose e fisiologiche per diventare un concertista affermato, che sono una cosa completamente diversa dall'essere musicali o meno, ammesso che da giovane fosse la sua ambizione principale. Conosco persone dotatissime che nella vita hanno scelto di fare altro . Prima di poter parlare dovremmo sentire qualcosa di ben registrato, magari del periodo di maggiore attività. Non dimentichiamoci che ad una certa età i muscoli si irrigidiscono, i riflessi vengono meno, figuriamoci per uno che tocca la tastiera ogni tanto.
  15. Ciao, lo puoi trovare su www.ibs.it, secondo me complessivamente è il miglior sito per l'acquisto di libri, il più conveniente , io acquisto sempre da qui quando trovo ciò che cerco. Trovi sia quello edito da SE, che consiglio, i libri di questa collana sono belli sia esteticamente che come impaginazione e struttura. Per quanto riguarda quello edito da Einaudi, di cui ho chiesto informazioni, mi pare sia esaurito su ibs, puoi acquistarlo direttamente sul sito dell'editore, www.einaudi.it..
  16. Sono da poco in possesso di questo libro edito da SE. Mi accorgo però che nelle edizioni Einaudi le pagine sono 240 mentre qui solo 196. A cosa è dovuto? Scusate la pignoleria ma essendo un documento importante ci tengo ad aver letto tutto. Mentre in Einaudi la prefazione è di Luigi Ronga, in SE è la POSTfazione ad essere la sua (6 pagine). Forse è quella ad essere più voluminosa nell'uno e meno nell'altro? Nel libro sono trascritti tutti i saggi di Schumann sulle composizioni più importanti dei principali compositori romantici, si parla anche di Cherubini, Meyerbeer, Berlioz. Sono presenti anche dei grafici come riferimento armonico per alcuni pezzi. In ordine cronologico tali scritti vanno dal 1834 al 1842. C'è anche una raccolta di "lettere fantastiche" sulla musica, oltre alle molte citazioni sparse all'interno del libro. Trovo piacevole la lettura e scorrevole nel linguaggio - ma non fidatevi troppo di quello che dico, a me sembra tutto leggero visto ciò che leggo di solito eheh - tuttavia è un documento davvero valido per approfondire sulla musica del 1800 (e ci mancherebbe, l'ha scritto Schumann).
  17. Conosco Rattalino "quasi" di persona, dato che la mia ragazza ha studiato all'interno dell'accademia di Imola dove lui insegna. Mi ha raccontato che un giorno alcuni anni fa l'ha sorpreso in un'aula a suonare la sonata in si minore di Liszt ed è scoppiata a ridere (vista l'esecuzione), e lui da quel giorno ogni volta che la vedeva la guardava male ahahah. Diciamo che lì dentro non è molto ben visto (sinceramente non ne capisco il motivo, forse perchè abbatte praticamente tutti criticamente e fa bene). Beh di suonare suona ogni tanto. Non è una cima, non è il suo compito principale.. Grandissimo biografo, tanto di cappello, se non fosse per lui mancherebbe all'appello un sacco di materiale importante. Sui pianisti del novecento soprattutto, quasi sono reperibili solo i suoi scritti
  18. P.S. Mi ha detto che i tasti sono stati impregnati con una resina particolare che non ricordo come si chiama.
  19. Mi dispiace che si sia dovuta generare questa diatriba sul mio post in mia assenza. Spero che riuscirete a risolverla. Scusate se non l'ho aggiornato subito ma ho avuto molti impegni ultimamente. Innanzitutto ringrazio il maestro Ferrarelli per gli auguri. Nel frattempo un nuovo tecnico è venuto a visionare il mio pianoforte, e a quanto pare la martelliera non è originale, è abel, poi ho estratto la meccanica e l'ho capito io stesso, con la foto saprete perchè.. allora mi pongo due domande: 1) come ha fatto l'altro tecnico a non accorgersene? Avendo lavorato a Grotrian, Steinway, Petrof, con tanto di esperienza alle spalle. 2) Il tecnico precedente ha detto che il primo martello dei bassi, enorme, non c'entrava nulla con gli altri e che era stato messo lì a caso. Invece (ipotesi che sostengo anch'io) l'altro mi ha detto che può essere un fac-simile degli originali. Abbiamo parlato di martelliere. Inizialmente ha detto che una martelliera buona costa 1000-2000 euro solo di materiale, la cosa mi è suonata male e egli ho riferito quanto mi ha detto Fra, cioè che la martelliera originale dello Schimmel 208 c'è in catalogo e costa intorno a 350 euro, sapete cosa mi ha risposto? Che i prodotti Renner sono Made in China, ma com'è possibile? E' vero? E mi ha raccontato che bisogna ordinarli da Piatino a Torino che è il distributore per l'Italia e per un cliente che doveva cambiare i rullini gli sono arrivati dei prodotti scadenti, made in china appunto, buttati nella spazzatura. Poi abbiamo parlato a lungo, in pratica dice che non vuole cambiare nulla, che c'è ancora del feltro, che bisogna lavorare sul suono, il contrario di quello che mi ha detto l'altro, ma io noto che in certi martelli il feltro è più indurito che in altri e così via. Poi entrambi sono stati concordi nel dire che in fabbrica avrebbero sostituito i cavalletti, poichè c'è molto rumore nel ritorno e non vanno più bene. Dopo parlando di intonazione, di suoni falsi, dice "Ah beh ma con questo pianoforte ci devi studiare, se avessi dovuto fare un concerto alla Carnegie Hall con questo pianoforte la questione sarebbe stata diversa". "Perchè non bisogna suonare bene ovunque? Non bisogna costruire l'idea musicale a casa?" Ho risposto. Allora si rifà alla frase "ma ai concerti suonerai sempre su pianoforti diversi, troverai strumenti più scarsi, i concertisti suonano lo stesso, tutto il lavoro fatta a casa viene meno bla bla bla" eccetera, insomma avete capito. Giusto per informazione..... è l'allievo del tecnico che me l'ha venduto..... Ho scoperto che nel 1996 ci ha fatto un concerto con quel pianoforte eheheh Quindi era già usato per il noleggio. Ha detto "Questo pianoforte ha fatto battaglie". Sinceramente adesso sono più confuso che persuaso, mi affido a voi davvero, dato che dicono tutti cose diverse e non mi viene voglia di prendere in parola di nessuno onestamente. Non so più chi chiamare. andiamo a vedere le foto
  20. @Fra La ripesatura dovrebbe servire a riportare lo strumento alla sua originalità. Dice che non ha capito il motivo per il quale la piombatura era stara rifatta in un altro punto del tasto riforandolo in un posto che non ha nulla a che vedere con il progetto di fabbrica. Se non ho capito male ha detto che secondo lui l'operazione era stata fatta per avere lo stesso peso in tutta la tastiera, quando invece è normale che nella parte acuta, in tutti i pianoforti, ci sia un peso un po' più leggero rispetto al resto della tastiera ed è stato quindi un intervento fuori regola. Comunque sembra che la tastiera sia stata rasata in passato,ma a me sembra ci sia abbastanza feltro, anche se non so quanto ve ne fosse in origine, e lo vedo molto duro. Voglio fare delle foto, anche se non vorrei estrarre la meccanica prima che venisse lui a controllare la questione delle molle. Lui ha detto invece che è la rifeltratura e la preintonazione a costare di più...... piuttosto che la sostituzione dei martelli, boh. _______________________ @Davehammerklavier Chiederò se anche gli altri pezzi che mi monta sono originali Renner, se dite che montare una martelliera originale, piuttosto che rifeltrarla (sempre da Renner) è meglio, la richiederò. Più che altro probabilmente la fa rifeltrare allo scopo forse di averla già preintonata. __________________________ @Fra @Dave Per quanto la riguarda la questione dei paramartelli ha detto che con la nuova martelliera potrebbero dare problemi. Il pianoforte ha circa 20 anni ma lui dice che ne dimostra di più, è abbastanza usurata la parte meccanica, in teoria sarebbe da rifare completamente dice, ma nonostante ciò secondo un lui è un gran pianoforte. Matricola 310.109, era un pianoforte che è stato usato per molti anni per il noleggio, tuttavia la cassa armonica ha tenuto molto bene gli sbalzi. dovrebbe essere primi anni 90, la data precisa non la so stabilire ho visto da qui http://www.besbrodep...er/schimmel.htm La delinquenza... penso proprio di averlo strapagato, lo possiedo da due anni, "sono convinto" che chi me l'ha venduto (il mio tecnico di "fiducia") era al corrente di tutto il lavoro che doveva essere fatto, prezzo? 16.000 euro Tra l'altro io lo volevo cambiare adesso, mi hanno detto che qui in un negozio vendevano uno Steinway B-220 al prezzo di 24.000 euro. A parte il fatto che quando ho chiamato di nuovo per sapere se si erano informati sul mio modello, ha aumentato il prezzo a 26.000 ahaha, dice che il mio pianoforte più 8000 euro non me lo valuta, la metà di quello che l'ho pagato due anni fa, non è voluto venire nemmeno per vederlo, sì, al buio, perchè dice che ha capito che modello è, è un modello difficile da vendere, è nero opaco con le venature del legno e non nero lucido ecc..... Penso di avere preso una gran fregatura, e se l'ho presa è da denuncia quello che me l'ha venduto, al doppio del prezzo evidentemente, Delinquenza un po' ovunque... Voi che ne dite?
  21. P.S. ho dimenticato di scrivere che in quel preventivo è inclusa anche la ripesatura. Facendo la perizia durante la regolazione si è accorto che i pesi nei tasti sono stati cavati, il tasto forato 6-7 centimetri più avanti e ripiombato, e questa è una cosa anomala. Ricapitolando -Martelliera rifeltrata/preintonata abel -Rullini -Paramartelli -ripesatura -smorzi - lavoro circa 2500 euro
  22. Buongiorno, volevo porre qualche quesito al maestro Ferrarelli. Come già ne ho parlato in passato, forse si ricorda, ho avuto vari problemi con questo pianoforte, riguardanti soprattutto il suono, nonostante la punzonatura fatta in diverse occasioni non ha cessato di riavere dopo poco tempo tutte le volte (nel giro 3-4 settimane) suoni metallici e di ogni tipo, davvero fastidiosissimi poichè molto divergenti tra di loro rispetto al normale. Nulla mi proponeva, avendomi lui venduto lo strumento, che andava bene in quello stato a detta sua. Mi sono deciso allora a chiamare un nuovo tecnico, il quale mi ha proposto di cambiare la martelliera, insieme a paramartelli e rullini. Inoltre sostituzione intera dei feltri degli smorzi e loro regolazione. Ha telefonato alla Abel: se manda lì i martelli facendoli rifeltrare e preintonare, il tutto, lavoro compreso, al preventivo ammonta a 2500 euro, è un prezzo onesto? Io gli ho però chiesto di informarsi sul prezzo di una Renner rifeltrata/preintonata, ha detto che deve fare 2-3 telefonate e mi fa sapere, Quella che verrà sostituita era di questa casa e dice non era mai stata cambiata, è l'originale. Io sono davvero combattuto, che martelliera montare? Lui mi ha superconsigliato una Abel dicendo addirittura di averne rifeltrata una per uno Steinway, e che a detta sua avendo un suono molto caldo è meravigliosa, mentre la renner è più squillante. Al prezzo di questi lavori e materiali è ancora esclusa la rifeltratura dei fori di tutti i tasti, che ho richiesto visto che c'è molto movimento in laterale. Prima di preventivare tutto ciò è venuto a regolare lo strumento per constatare alcune cose, e adesso ho l'impressione che ci sia troppa percussione, che il suono arrivi molto prima e la dinamica sia diminuita, lui dice che il problema è che ha tirato un po' troppo le molle e il pianoforte risponde troppo. A me piace un suono più pastoso, com'era prima. Dice di averlo regolato come uno Steinway. Ma la Schimmel avrà altri parametri o sbaglio? Non è un errore regolare uno strumento secondo un altro marchio? Ci sono altri pesi, altre misure... o sbaglio? Sento troppo il colpo adesso e ho più difficoltà a calibrare la dinamica. Aspetto opinioni, grazie mille in anticipo..
  23. Mi sono imbattuto in questi video, dove c'è scritto che lo strumento è accordato con un "Unequal temperament", temperamento ineguale ( ho tradotto bene?) o forse "non equabile", o sono due cose separate, chiedo venia se sbaglio non essendo un esperto in materia.. Il principio di accordatura è lo stesso usato quando si accorda il pianoforte scordando leggermente la prima corda di sinistra (per ottenere un leggero vibrato sul suono) oppure è un'accordatura completamente differente? A me sembra parecchio diversa come cosa però tengo conto del fatto che il pianoforte del video in questione è anche lui d'epoca, ora essendo un appassionato del suono antico l'argomento mi interessa moltissimo, avrei in mente di fare accordare il mio strumento in uno di questi modi e dovrei capire cosa chiedere esattamente.... a me piacerebbe avere un distinto vibrato sul suono Magari ho detto tante cavolate chiedo scusa in anticipo ma sono davvero curioso http://www.youtube.com/watch?v=buDzqBuwm3I http://www.youtube.com/watch?v=Ov-8Dc0ireI
  24. Grazie mille! discuterò con il tecnico di questo fatto e aggiornerò il post..
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