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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

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Tutto postato da thesimon

  1. Salve Gianni benvenuto nella nostra community e tanti auguri anche a te per un buon Natale ed un felice anno nuovo.
  2. thesimon

    Ciao A Tutti

    Ciao Vera, bellissimo nome ! Benvenuta tra noi...
  3. @Stradivari Architettura non lo so, scienze matematiche fisiche e naturali (matematica, fisica, biologia, informatica), ingegneria, ti assicuro di sì. Magari i corsi si chiamano i modi diversi, è vero, questo succede, ma i programmi dei corsi salvo qualche cretinata sono pressoché identici. Ad esempio... Algebra Lineare -> Geometria Analitica (Il programma è lo stesso) @Zedef Grazie per i chiarimenti, sempre molto preciso !
  4. Si l'avevo già sentita. Ottima e tanti campionamenti. 1200 per nota. Serve a dare sempre un'impressione diversa nonostante si pigi sempre lo stesso tasto. I livelli sono 100 ma divisi tra pedal Up pedal DOWN e sympathetic resonance. Comunque sempre tantissimi sono. L'unica cosa che non mi piace è che la libreria è di un Imperial e non mi fa impazziare. Se fosse stato Steinway sicuramente l'avrei comprata.
  5. Condivido quello che hai scritto perché finalmente per una volta si giunge a "come suona il brano" a prescindere dalle logiche determinate in fase di scrittura, e questo per me è un bene... Bisogna però anche tornare a discutere tali logiche per poter distinguere i diversi stili, perché altrimenti se la stocastica all'ascolto è uguale al serialismo (e lo dice anche Ligeti qui: "Non vi è autentica differenza di base tra i risultati dell’automatismo ed i prodotti del caso: la determinazione totale risulta uguale alla totale indeterminatezza"), allora il serialismo potrebbe essere uguale alla dodecafonia, magari in modo meno accentuato. Ed invece le differenze ci sono, eccome ! Se in un caso assistiamo alla variazione e stratificazione di 12 note nell'altro caso assistiamo non solo alla stratificazione di note ma di durata e di dinamica !! Ligeti dice che nel serialismo, aumentando le stratificazioni si assiste ad un'aumento dell'entropia. Ma questo è logico e presto dimostrato visto che in un insieme chiuso e limitato (ed anche relativamente piccolo: 88 elementi), compattando strati (sottoinsiemi contenenti alcuni degli elementi dell'insieme principale), quanti più strati saranno compattati, tanti più elementi comuni si fonderanno tra loro rendendo difficile all'orecchio e non solo all'orecchio, la separazione ed il riconoscimento di questi strati. In sostanza, Se mischio 20 sottoinsiemi contenenti 30 elementi dell'insieme principale, sarà molto semplice trovare elementi comuni tra questi sottoinsiemi che si fonderanno come fossero uno strato unico e potrebbero rendere difficile la ricognizione dei singoli strati, in particolare ci saranno almeno (30*20)-88 elementi, ovvero 512 elementi accomunati in pila (unisonanti). In ambito polifonico la differenziazione potrebbe ancora essere sottolineata dal timbro di diversi strumenti e dalla dinamica, in ambito pianistico si creerebbe anche un paradosso: suonare la stesse identiche note nello stesso istante con dinamiche diverse. In sostanza, tornando al livello di prima, è facile mischiare strati, ma è sempre più difficile tornare agli strati singoli quanto più l'entropia del sistema aumenta. E allora che facciamo ? Come lo risolviamo questo problema ? Diciamo che la musica serialista è musica stocastica ? Ma non possiamo dirlo perché non è la stessa cosa altrimenti a che servirebbe coniare due termini diversi ? Il punto è che partono da premesse diverse nonostante il risultato acustico possa sembrare molto simile se non identico; qui mi aggancio a questo pensiero, per dimostrare che non si possono tralasciare le premesse, come al contrario è stato detto da qualcuno durante queste 7 pagine, giudicando solo la musica nel suo risultato finale, dal momento che la differenza la fa proprio la premessa ! Possiamo magari dire che più l'entropia di un sistema serialista aumenta tanto più l'intera composizione tenderà al genere stocastico casomai. Nel libro che hai citato infatti Ligeti paragona queste stratificazioni ad un gioco con la plastilina colorata, dove, mentre dapprima si distinguono abbastanza facilmente i contrasti tra colori diversi, man mano che si mischia la plastilina, il colore tende a diventare compatto e grigiastro. Ed il processo è irreversibile... Qui la citazione di Ligeti: "Ci si consenta di usare un'illuminante analogia: il gioco con la plastilina. I vari grumi di diversi colori si disperdono gradualmente via via che si impasta il materiale; il risultato è un conglomerato in cui si possono ancora distinguere chiazze di colore, mentre l'insieme è caratterizzato da mancanza di contrasti. Continuando ad impastare, anche le piccole chiazze di colore scompariranno, lasciando il posto ad un grigio uniforme. Questo processo di appiattimento è irreversibile. Si possono distinguere sintomi di questa tendenza già nelle composizioni seriali elementari. In questi casi premessa della scrittura è, che gli elementi dovrebbero essere usati con la stessa frequenza e ognuno di essi dovrebbe avere la stessa importanza. Ciò porta irresistibilmente ad un aumento dell'entropia..."Sembra dunque che Ligeti da una parte, confermi il fatto che essendo il risultato dell'automatismo seriale praticamente identico al risultato prodotto dalla stocastica, allora l'ascolto si riduca ad una conoscenza primitiva dell'autore e del tipo di musica che si va ad ascoltare perché sarebbe impossibile risalire all'autore partendo dalla musica. Come riconoscere se l'autore appartiene al serialismo o alla stocastica se il risultato finale all'orecchio è lo stesso ?? Dunque anche il fatto di "capire" ciò che si ascolta non è legato alla conoscenza dell'autore, delle sue opere e da uno studio attento della sua biografia nella storia della musica e da un'attenta analisi della partitura. Mi sorge spontanea una domanda... Per chi percepisce la musica come un qualcosa di immediato, ma chi si va a leggere tutta sta roba ? E di conseguenza un'altra domanda... Ma cos'è la musica ? A che serve ? Quali sono le sue finalità ? La branca di cui si è parlato in questo post adempie a queste finalità ? Qui entra in gioco la soggettività. Rispondo per mia sensibilità. Cos'è la musica ? -> E' il più speciale dei linguaggi di comunicazione. A che cosa serve ? -> A trasmettere sensazioni: auditive, visive, corporali, mentali che siano esse piacevoli o non. Quali sono le sue finalità ? -> Conferire arricchimento culturale, spirituale, carnale e fisiologico. La branca di cui si è parlato in questo post adempie a tali finalità ? -> Solo una, quella culturale; perché il fatto stesso di averne discusso con voi documentandomi mi ha dato modo di arricchirmi culturalmente. Non adempie però al mio gusto musicale perché secondo me manca di arricchimento spirituale e fisico. In sostanza mi risulta totalmente pleonastica.
  6. thesimon

    Ciao

    Caro Giulio, benvenuto tra noi. Ti ho spostato la discussione nella sezione "Questo l'ho scritto io -> Video". Il forum è pieno di compositori, insegnanti di composizione ed amatori, non tarderanno a darti i loro feedback e punti di vista. Saluti
  7. Perché nei nomi dei file l'apostrofo non è permesso, quindi ti taglia tutto quello che c'è fino all'apostrofo compreso... What's up.try -> s up.try Ora fammi ascoltare questi Jingle...
  8. Concordo con Margherita1 sulle affermazioni che ha fatto sempre molto precise e competenti... Solo una cosa Mauri, cambia questa libreria di archi che è orrenda ! Ha un tempo di attacco spaventoso e poi si sente proprio che è finta... Su Nepal ci stava anche bene, aveva un senso, qui... Dà l'idea che tu scriva sempre dei pad scontati. Questo ritardo di attacco non può essere non notato, in una va bene, e si può pensare che sia stato fatto apposta in acefalo, in due no.
  9. Impicciato mi sembra proprio il giusto termine. Dentro ci ho trovato: in ordine... Alcune sonorità di Stockhausen, musica da film, lounge, jazz, pop, di nuovo musica da film, musica da videogame, pop anni 80, di nuovo Stockhausen.
  10. problema ineliminabile a causa dell'hosting di Aruba che non codifica in utf-8
  11. Alla luce di quanto riportato, devo rinnovare le mie perplessità verso questo nuovo ordinamento ! Praticamente programmi e corsi variano in base al conservatorio, dunque il laureato in pianoforte al conservatorio di Napoli ha competenze diverse rispetto a quello che si laurea al conservatorio di Latina. Non mi pare ci sia un'uniformità. Se si è voluto incanalare lo studio del pianoforte verso questa nuova prospettiva senza un programma ben definito che prospettiva si da ? In tutte le università che si rispettino esistono dei corsi con i rispettivi programmi del corso. Chiunque venisse da me a chiedere cosa si fa nel corso di Analisi Matematica, avrebbe come risposta il programma degli insegnamenti del corso. A partire dalle operazioni tra insiemi fino alle equazioni differenziali. Ciò non cambierebbe se si chiedesse ad un altro studente di altre università. Continuo ad essere sempre più confuso sull'argomento.
  12. Non mi sono spiegato bene forse. Ok, questi sono i corsi e so bene che possono essere visti in qualsiasi conservatorio. Io volevo sapere in particolare i programmi dei singoli corsi. Ad esempio in università: Corso di Programmazione JAVA Programma del corso: Linguaggi di programmazione Livelli di astrazione Linguaggi macchina Linguaggi di alto livello Linguaggi orientati agli oggetti Oggetti Classi Costruttore ecc. ecc. Ovvero tutti gli argomenti che via via si vanno a studiare nel particolare corso. In questo caso.... Letteratura dello strumento. Ok quale sarebbe il programma ? Che si studia a questo corso ? Qual'è il testo consigliato ?
  13. C'è qualche anima pia interna ai conservatori che ha voglia di istruire me e più in generale la community sui corsi di laurea per il conseguimento della laurea in pianoforte ? Intendo nel dettaglio qualcosa tipo una tabella con: Nome del corso, CFU del corso, numero di ore dedicate all'insegnamento in conservatorio, corso a frequenza obbligatoria si/no, programma degli insegnamenti del corso magari facendo anche riferimento ai capitoli di un testo consigliato, testi consigliati. Pongo questo topic perchè, ho sempre visto la riforma dei conservatori come assolutamente distruttiva per chi insegnava pianoforte privatamente. Da una parte adesso, invece, volendo trovare i lati positivi, essendosi allargato il range delle competenze, anche se a discapito dell'approfondimento, potrebbe essere un'iniziativa per scremare tutti quegli insegnanti improvvisati che ponevano basi, alcune volte anche sbagliate, rovinando completamente i propri allievi. Pertanto ben venga la spazialità delle competenze...
  14. No aspetta Clà, questo è un tuo pensiero, quindi ti prego, specifica che è un tuo pensiero, altrimenti chi passa legge e prende te per il professore e me per il cogxxxne di turno, quando ho passato due settimane a studiare le Herma e tutta la logica matematica che ci sta dietro. Far nascere una cosa con delle idee sbagliate a casa mia invalida tutto il lavoro. Es. "Facciamo uno studio sul moto armonico !". Studio la mia teoria, realizzo un plastico e poi non funziona un cavolo. Ok, carino il plastico, resterà nel museo... Ma non funziona. Ecco un esempio... http://www.youtube.com/watch?v=lbbCeP_YUyQ A sentirlo parlare sembra un ingegnere nucleare, è interessante notare la convinzione ed il linguaggio utilizzato per esplicare la sua scoperta, peccato che tutto quello che dice siano delle caxxxte assurde che non funzioneranno mai ! Ecco, se io baso un prodotto unicamente su una teoria, e questa teoria è sbagliata, o anche non funzionale nel mio caso di applicazione (perché magari pensata per altri scopi), il risultato è un fallimento.
  15. Come formule a parte ? La Herma nasce su basi matematiche. Se gli si nega questo aspetto decade tutto. Non c'è nulla di musicale, o meglio c'è pochissimo, è praticamente solo matematica e... Stocastica. Che la Herma sia febbrile, frenetica ed esplosiva può essere vero, concordo, come potrebbe non esserlo ?
  16. Stai rispondendo a spade quando in tavola c'è denari. Leggi tutte le sei pagine di discussione. Io ti ho scritto una cosa e tu mi hai risposto ad un'altra. Stocastico = Casuale. Una cosa casuale è casuale a prescindere da chi la scriva. Se ti dico di darmi 10 numeri a caso e li confrontiamo con i miei 10 numeri a caso chi può stabilire quale sia la sequenza più bella ? Non ha senso neanche chiederselo...
  17. Ops scusami mi era passato il messaggio, non avevo letto. La mia è una tastieraccia che spero verrà cambiata adesso. E' una Yamaha P95. Considera comunque che nonostante le dinamiche povere della tastiera poi puoi sistemare parecchie cosucce in post produzione. Comunque io soffro molto le mancanze espressive della tastiera al punto che alcune volte chiudo baracca e burattini perché mi passa la voglia di suonare. A livello di dinamica la miglior libreria che ho usato, ce l'ho di sotto (650 euro) è la Pianos della East West, con i campioni a 24 bit hai una dinamica incredibile e suoni duraturi fino ad estinzione. I bassi forti a 24 bit durano quasi un minuto !! E ci sono ben 18 livelli dinamici registrati per i cambi di timbro. Ti assicuro che è un pianoforte vero quello che esce fuori. Esempio: Casella Toccata - Bechstein 2068_Casella Toccata.mp3
  18. @micamahler Avere una logica non significa che la stessa funzioni. Ed in 6 pagine mi sembra di aver dimostrato che la logica matematica di Xenakis qui non funziona perché siamo in ambito stocastico. Sarebbe come dire... Un mio amico elettricista ha progettato un impianto elettrico per il mio garage, provo ad accendere le luci e non si accendono, provo a collegare un caricabatterie ad una presa e non funziona, chiudo un interruttore e salta il magnetotermico. Ci sarà stata anche logica ma il punto è che non funziona un caxxxxo... A questo punto arriva mia cugina che per gioco comincia a collegare i fili che trova in giro. Si da corrente all'impianto e non funziona nulla lo stesso... Poco importa se l'elettricista ci ha messo la logica se comunque in un caso o nell'altro non funziona nulla !
  19. Ma adesso stai parlando di tablet, e non più di software che voltano le pagine ma tipo di DAW su tablet... Per iPad c'è Garage Band, se ci abbini la iO Dock di Alesis diventa un piccolo studio di registrazione portatile. Garage Band per iPad funziona veramente bene. Veloce, facile, intuitivo. Un ottimo prodotto. Io ho anche la iO Dock in mobilità ci si fanno cose veramente ma veramente dignitose. L'unico neo è l'impossibilità di registrare per la massima capacità del disco. Non ricordo se il massimo sono 10 minuti di registrazione.... Grandissima pecca questa.
  20. Si beh, in numerosi trattati si sente parlare di un Beethoven completamente inadeguato e chiuso alla società civile, o meglio dire all'alta società. Sembra quasi che il genio che viveva in lui, potesse accettare solo se stesso. In questo senso il "miserabile" mi sembra un aggettivo più che adeguato, visto con la retrospettiva dei nostri tempi moderni. Dispiace sempre sapere di persone sole, che vivono in miseria, nonostante possano essere grandi geni. Ricordo con grande malinconia, un signore di nome Pietro Panoni, che aveva dedicato la sua vita alla filosofia, alla poesia, alla pittura ed alla scultura nonostante non avesse grandi conoscenze culturali, ma si sa, ai loro tempi non tutti potevano permettersi un'istruzione. Questa persona diversamente da Beethoven il quale forse, correggimi se sbaglio Armando, volutamente si guardava dal frequentare l'alta società, lui al contrario era fin troppo aperto alla società al punto che le persone che lo vedevano arrivare spesso cambiavano strada per evitare ore di ragionamenti filosofici. Io invece avevo sempre piacere di incontrare e scambiare opinioni con un uomo che viveva nella solitudine della sua incomprensione, che ha avuto la forza di fare una scelta tutt'altro che semplice dedicando la sua vita all'arte, ma soprattutto che nonostante i suoi problemi economici, la sua estrema solitudine, i suoi pensieri a volte schiaccianti, avesse sempre il sorriso stampato in faccia ed il cuore pieno di gioia. Una persona che trasmetteva pace. Oggi non c'è più... Probabilmente ci guarda "miserabilmente"... Vi lascio una sua Poesia: LA RAGIONE DELLA MORTE Sorella morte che sin dagli antichi tempi di te non si poteva aver cagione adesso è chiaro, sei devota serva, ma a che? All’evoluzione! E per andare dove? Per fare cosa? E l’eterno razionale mistero sotto un alto manto ancora riposa. Presa a questo link: http://www.monteroma...egone/#more-612 PS. Perdonate se sono finito un pochino Off Topic
  21. Armando prima o poi riuscirò a convincerti a scrivere un libro... vedo già il titolo: "Beethoven, il miserabile genio" di Armando Orlandi.
  22. Mi sembra più un problema di audio della telecamera. Il microfono della telecamera tende ad alzare il volume quando è molto basso ed abbassarlo quando è molto alto per cercare di garantire sempre l'ascolto ad un volume costante.
  23. Io la scacciacani ce l'ho, dovrei farlo anche io con i miei di vicini, che ne pensi ?
  24. Ammettendo che si diverta a suonare il pianoforte... Dovrebbe seguire comunque un iter. Su ambo i video si sentono sempre le stesse cose, segno che a questo bambino gli si è messo davanti uno spartito e gli si è detto: "fai come faccio io". Lo studio del pianoforte come ha ben ricordato Strauss, non dovrebbe prescindere da una certa gradualità. A 6 anni, si possono cominciare a leggere gli studi di Bastien per divertirsi fino ad arrivare ad alcuni brani per la gioventù di Mozart, e non necessariamente tecnica noiosa. Ecco ben vengano i metodi per bambini. Il volo del calabrone a 6 anni non si suona, non tanto per incapacità cognitive, alla fine si tratta di scale cromatiche, quanto per incapacità fisiche. A 6 anni non si ha la mano per affrontare un brano del genere ed i risultati mi sembrano evidenti. Spero di non trovarmi mai ad uno show del genere, perché manifesterei immediatamente il mio punto di vista non tanto sul bambino che poverino, messo in vetrina fa quello che può, ma verso quegli imbecilli dei genitori che tengono molto più ai soldi derivanti dallo sfruttamento del figlio che all'avvenire del figlio stesso, e questo è vergognoso. Poi sulla frase della Clerici: "Una performance unica al mondo"... Che volete che ne capisca la Clerici e che avrebbe dovuto dire dopo essere uscita da "La prova del cuoco" dove la massima esperienza musicale è stata "Le tagliatelle di nonna Pina" ?
  25. Documento interessantissimo, che andrò a studiarmi quanto prima.
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