Buongiorno,
avrei una domanda da fare riguardante il problema del peso di abbassamento e di risalita su un pianoforte a coda che sto provando in questi giorni. Mi riferisco a uno strumento di alta qualità e in ottime condizioni generali, uno Steinway D grancoda dei primi anni '60, di Amburgo, cui è stata sostituita la martelliera ( originale Steinway, ne sono certo ) e le corde.
La regolazione fine deve essere forse ancora un po' controllata, ma i parametri "vitali" sono a posto: corsa martelli 47 mm, tasto 1 cm, molle tarate giuste, scappamento abbastanza a posto. Resta un rapporto tra discesa e risalita del tasto non ottimale; 55 grammi circa a scendere e 35 a risalire. E' un po' più pesante dello standard, ma non è questo il punto; Il fatto è che un rapporto giusto mi risulta sia 50 a scendere e 22-23 a risalire.
Il risultato è che si rende necessaria una "forza" leggermente superiore al normale per tenere premuti i tasti durante il legato e la sensazione al suonare non è troppo naturale poiché si avverte nei passaggi rapidi una certa tendenza dei tasti a "respingere" le dita.
Se anche si portasse la pesatura a 50 gr. ( 5 in meno ) avremmo un ritorno di 30: sempre 5 in meno ma comunque un rapporto non ancora perfetto.
Assumendo che il rapporto sia 2 a 1 ( non è così, ma faccio appunto per semplificare ), in linea teorica portando il peso di abbassamento a 40 gr ne avrei 20 a salire e "saremmo" a posto. Solo teoricamente è ovvio, poiché il pianoforte sarebbe troppo leggero e, soprattutto, "imbottito" di piombo al di qua del fulcro: praticamente insuonabile.
Non è, probabilmente, neanche un problema di attriti: se fossero in eccesso avremmo ancora più peso a scendere e meno peso al ritorno a causa dell'effetto "frenante".
Posto che - credo proprio - la soluzione non sia di introdurre attriti, le mie domande sono due:
1) La più importante: cosa potrebbe determinare un simile risultato visto che i pezzi sono originali?
2) Portare il peso di discesa a 50 gr., con la conseguente risalita a 30, migliorerebbe un po' la suonabilità dello strumento o si limiterebbe ad avvicinare il rapporto verso il "giusto teorico?
Mi scuso per la lunghezza del post e ringrazio chi vorrà offrirmi la sua opinione
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