Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

Ceci

Membro
  • Posts

    16
  • Joined

  • Last visited

  • Days Won

    1

Ceci last won the day on Dicembre 12 2012

Ceci had the most liked content!

About Ceci

Profile Information

  • Sesso
    Femmina
  • Città di residenza
    monza

Ceci's Achievements

Newbie

Newbie (1/14)

5

Reputation

  1. certamente Simon, sono d'accordo con quanto dici. Non credo che l'accordatore abbia fatto qualcosa di sbagliato, anche perché ripeto è l'accordatore della casa, solo volevo dire che per qualche ragione a un certo punto lo strumento non si è più comportato come all'inizio. ho fatto tesoro dei vostri consigli e sono convinta che il parere di più di un esperto di fronte a un problema non semplice sia assolutamente da prendere in considerazione, senza togliere nulla al lavoro fatto da uno o dall'altro. Questo non credo sia motivo di poca fiducia o stima nei confronti del mio accordatore. grazie mille ciao ceci
  2. grazie mille sia a Simon che a Paolo Ferrarelli, mi avete dato una speranza. Che il pianoforte fosse delicato me n'ero accorta. Volevo fare una precisazione: la scordatura a 438 Hertz, non l'ha fatta l'accordatore. Ma se l'è trovata dopo qualche mese dall'ultima accordatura ( a gennaio di quest'anno), come se il pianoforte stesso si sia settato in quella zona. non so se sia possibile. quindi mi chiedevo se come prima istanza , rivolgermi al rivenditore facendo presente quanto scritto da voi sia la cosa giusta da fare. O se, chiamare qualcun altro al di fuori della casa madre , anche solo per verificare e inquadrare il problema, sia un'alternativa. non vorrei inimicarmi il mio accordatore che comunque segue tutti gli strumenti della casa e gli Steinway....insomma per dire dovrebbe sapere il fatto suo. Trovare un bravo tecnico però non è cosa da poco.... cosa ne pensate? grazie mille ancora ceci
  3. ciao a tutti, vi scrivo con la speranza di avere qualche suggerimento per risolvere un problema col mio pianoforte. Ho acquistato nel 2013 un verticale C.Bechstein nuovo, suono bellissimo quasi come quello di un coda. Ad aprile 2014 alla seconda o terza, non ricordo, ho chiesto all'accordatore di abbassarmelo un po' nella zona alta, che mi risultava troppo squillante. Dopo di che ho incominciato ad avere problemi. Nel senso che le due ottave , quella centrale e quella superiore sia i bianchi che i neri non si comportano come dovrebbero: il suono è come sordo e sento una certa risonanza, che si amplifica col pedale. Al momento dell'accordatura sembra che migliori, ma poi alla chiusura dello strumento ritorna come prima. Da gennaio di quest'anno a tutt'oggi l'accordatore della casa è venuto ben 3 volte per cercare di risolvere la cosa. L'ultima volta si era anche abbassato da 440 a 438 hertz . Ho scritto anche alla casa madre che ovviamente mi ha rimandato al rivenditore dove l'ho acquistato. Secondo loro comunque è un problema di temperatura e umidità . in casa ho circa 30-40 % umidità secondo le giornate e 20-23°C secondo la stagione invernale o primaverile. d'estate col condizionatore arrivo a 25-27°c. Ma io non sono convinta sia un problema di questo tipo. A dire la verità mi è venuto anche il sospetto di essere io troppo critica. ma l'ho fatto sentire anche al mio maestro che ha concordato con me . Che cosa mi suggerireste voi? mi devo preoccupare ? devo tenermelo così? l'ho pagato una cifra ...e non riesco a rassegnarmi. vi è mai capitato? grazie a chiunque vorrà rispondermi ceci
  4. grazie Simon!!! mi hai rincuorato davvero. casualmente sto proprio imparando la K330 in questo momento... il primo tempo per il momento, a memoria. con un po' di fatica ma meno di quella che pensavo. mi rendo conto che avere lo spartito in mente anche se lo lasci a disposizione ti da una sicurezza che altrimenti non avresti e questo aiuta molto anche la parte interpretativa. in quanto a Hanon, ne ho sempre fatto un sacco, quando studiavo da ragazzina, e anche ora che ho ripreso dopo tantissimi anni. ma non sono sicura mi sia di qualche aiuto davvero. in ogni pezzo c'è sempre una battuta o due critica che nonostante Hanon e Hanon ho difficoltà a risolvere. quindi forse il metodo di Chang che è anche quello che proponete voi alla fine, di lavorare sul pezzo è il migliore. l'unica cosa è che non ho ben capito come si applicano gli insiemi paralleli su cui si basa il suo metodo. tu ne sai qualcosa? il libro ( almeno la prima edizione in italiano e la seconda in inglese) si può scaricare da internet. complimenti a Francesco per il brillante risultato!
  5. ho letto con grande interesse sia il commento di Simon che di Francesco. concordo perfettamente con quanto Simon dice e mi aiuta davvero a non scoraggiarmi soprattutto quando dice che in concerto lui non suona mai a memoria. !!! finalmente un essere umano !!! io non sono in grado di fare concerti ma ho il sogno di suonare a memoria anche solo per me stessa o per riuscire a soddisfare una richiesta estemporanea in ambienti familiari senza spartiti a portata di mano.... questo sarebbe già un vero successo. il metodo di Simon mi pare molto molto ragionevole e devo dire che assomiglia a quello che sto cercando di applicare io. cerco di memorizzare il più possibile, anche se poi lo spartito lo terrò comunque davanti. molto interessante la parte che riguarda lo studio della storia del pezzo e delle intenzioni dell'autore. grazie per questo suggerimento. per quanto riguarda Hanon, mi sarà difficile abbandonarlo, come suggerirebbe Chang, ma suonarlo musicalmente come dice Francesco sarebbe come distrarmi dall'obiettivo più terra terra di far esercizio . ma ci proverò. ciò che dice Francesco concorda perfettamente con quanto afferma Chang nel suo bellissimo libro, bisogna sempre suonare musicalmente qualsiasi cosa, anche Hanon... grazie mille
  6. Mi pare un metodo interessante, quello di Francesco. Sto leggendo ( anzi lo sto letteralmente divorando ) il libro di Chuan Chang "fondamenti dello studio del pianoforte" e mi si è aperto un mondo. innanzitutto mi sono resa conto che nessun maestro mi ha mai insegnato un metodo di studio e ho sempre seguito quello che Chang chiama metodo intuitivo , che non è efficiente per niente e che non permette di raggiungere livelli accettabili di esecuzione. infatti , non riesco mai a suonare un pezzo senza fare qualche errore. il metodo di Chang è rivoluzionario sotto certi aspetti , anche se vedo che alcuni di voi, già in parte lo applicano, non so se consapevolmente o meno. Lui spara a zero su Hanon &C, dicendo che non servono a nulla per l'agilità e acquistare velocità. Molto meglio usare le composizioni di Bach. Suggerisce caldamente lo studio a mani separate per memorizzare prima le due mani separatamente , poi portare a velocità, anche il 150% rispetto a quella finale, sempre separatamente. solo quando si padroneggia , senza spartito, le due mani separatamente alla velocità giusta, si possono unire le mani. e ripartire a studiare a mani unite. naturalmente dice anche un sacco di altre cose molto molto interessanti. sto provando questo sistema e già mi pare che dia dei risultati. l'unico problema che riscontro è che mentre con Bach studiare a memoria la sinistra è relativamente "facile " perché contiene comunque una melodia , studiare a memoria la mano sinistra per es in Mozart mi riesce estremamente difficile ed è scoraggiante. qualcuno conosce questo libro? e ha esperienza con questo metodo ? magari ne avete già discusso a lungo in qualche altro forum. se così mi mandate il link per favore ? grazie mille
  7. grazie mille Stellina e Jack. volevo dire anche che qualche tempo fa ho letto, ben 2 volte, il bellissimo libro di Carlo Grante sulla tecnica pianistica, che consiglio a tutti. il libro dedica una gran parte della discussione alla tecnica di memorizzazione e dice che il vero pianista, per memorizzare , prima di andare alla tastiera studia lo spartito a tavolino, come si studierebbe una poesia . non passa all'esecuzione prima di aver memorizzato i passaggi studiati. la cosa mi pare pressoché impossibile per i brani di grande difficoltà soprattutto. molto più probabile la combinazione di memoria cinetica, intellettuale, acustica e visiva, come descritto nella discussione suggerita da Stellina e che comunque richiedono una bella dose di esercizio. io non sono ancora riuscita. forse perché non mi sono davvero mai applicata seriamente. dopo un po' mi scoraggio e lascio perdere. certo la gioventù aiuterebbe...quella purtroppo è passata !! per il resto continuerò con Hanon &C!!! sigh...
  8. E' davvero molto interessante e istruttivo per me quanto dice ThekeyboardistZ nel suo messaggio e pure la risposta di Frank. Io sono in un momento in cui mi sto rendendo conto che sbaglio il metodo di studio, forse perché non ho un metodo. ho una grande facilità di lettura ,e questo non è un vantaggio perché poi evito lo studio a mani separate che mi pare "inutile " ( e credo sia tutt'altro) e suono troppo frettolosamente tutto il brano. non so se mi sono spiegata. invece ho proprio bisogno di una tattica efficace che rendi lo studio di un brano e la sua riuscita duraturo nel tempo. il metodo proposto mi pare sensato ma vorrei capire cosa si intende esattamente nel punto 2 "analisi del brano e memorizzazione" e il punto 3 significa che studia già il brano memorizzato o con lo spartito davanti? le mie domande sono per capire come diavolo si fa a memorizzare pagine e pagine di note anche difficili e suonarle con apparente "leggerezza". io sono faticosamente riuscita a memorizzare un paio di brevi brani di Bach, che prontamente ho dimenticato quando non li ho suonati per una settimana di fila. un altra domanda per voi esperti è : serve davvero dedicare un'ora al giorno alla tecnica ( tipo Hanon con i ritmi e in diverse tonalità, o esercizi specifici per mano sinistra (ie: Berens), o tecnica di Mozzati etc etc) ?? grazie mille a tutti
  9. secondo me è solo questione di pratica. se si incomincia da piccoli diventa un'abitudine e non ci si fa più caso. Io ho lo stesso problema, non l'ho mai fatto e quando devo fare un esame do il 20% di quello che faccio quando suono da sola. e mi viene una rabbia incredibile...l'altro fatto è che si deve studiare per 1000 per avere il 100% in sede di esame . la sicurezza è sicuramente una cosa fondamentale . e poi come dite voi, bisogna estraniarsi e fregarsene di chi ci sta ascoltando. cosa non da poco. forse un po' di yoga e training autogeno potrebbero aiutare. ma non so....è questione di carattere. io provo con la telecamera montata e già con quella mi sembra di essere in pubblico...un po' mi aiuta....
  10. Ceci

    Valentina Lisitsa

    d'accordo con Davehammerklavier ... è fredda. andate a sentire la sua interpretazione della Berceuse di Chopin ... lei vola sulla tastiera con quelle mani che sembrano farfalle. ma alla fine questa ninna nanna risulta uno studio di tecnica e null'altro. c'è molto di meglio credo.
  11. eh sì purtroppo i costi sono al di fuori dei budget delle persone normali. però ho trovato che ci sono parecchi pianoforti bechstein anche a coda usati in vari siti internet. magari potresti navigarci un po'.....chissà che non trovi qualcosa di buono alla tua portata. vedi sotto. ciao <http://www.mercatinomusicale.com/cerca/bechstein.html> <http://www.kijiji.it/libri-film-e-musica/strumenti-musicali/pianoforte+bechstein/> <http://pianoforum.livingclassic.com/cgi-bin/forum/YaBB.cgi?num=1327663077/20> <http://www.pianostore.it/pianoforte-verticale-bechstein/> <http://usato-strumenti-musicali.vivastreet.it/usato-strumenti-musicali+salsomaggiore-terme/vendo-pianoforte-bechstein/53027480>
  12. ciao Nanuccio, la Hoffmann è considerata una sottomarca della Bechstein. un'altra sottomarca è la zimmermann . La Bechstein stessa si divide in due linee diverse : i Bechstein e i C. Bechstein. I C. Bechstein sono i migliori, costruiti interamente in Germania. per i coda i costi vanno da 50000 euro ( 167 cm) al 140000 ( 282)... i Bechstein invece sono più economici e il costo dei coda va da 27000 euro ( 160 ) a 54000 ( 228). sono pianoforti bellissimi. Li ho provati recentemente, sia i verticali che i coda. A Berlino c'è un grande show room dove si possono provare per tutto il tempo che si desidera, aperto anche alla domenica. certo i costi sono molto alti.... spero esserti stata utile. se ti serve qualche info in più ho i listini della Bechstein con tutti i dettagli ciao ceci
  13. ciao a tutti, rieccomi dopo essere stata a visitare la fabbrica degli Steinberg in Turingia. Ho visto come fanno i pianoforti della serie IQ ( le serie sono 3 , la IQ è la massima che loro producono per i verticali) . Sono tutti fatti in Germania. Sono fatti a mano uno a uno con meccaninca Renner ...purtroppo la produzione è diminuita ( 600 pianoforti a fronte dei 3000 di prima dell'unificazione con la Germania ovest) anche per la concorrenza degli asiatici... ho provato 3 pianoforti che mi hanno messo a disposizione con una diversa accordatura. Sono molto belli. direi che possono competere con i Bechstein serie Academy.. non certo con i C. Bechstein che, concordo, con quanto detto sopra sono secondo me eccellenti. So che Bluthner e Grotrian sono ancora meglio ma i costi lievitano in maniera esagerata e così faccio finta che non ci siano... adesso devo scegliere. purtroppo ho sempre nel cuore il C. Bechstein 124 e non so cosa farò. Costa decisamente di più. Oltretutto Steinberg mi fa un'ottima offerta per il 128 , molto molto allettante... peccato che in Italia siano sconosciuti. per chi fosse interessato un Bechstein Academy A1 ( nero lucido), fatto in Germania, costa 12000 euro . il costo cambia a secondo della tinta che si desidera. il nero è quello più economico. Un C. Bechstein 124 nero costa circa 17000 euro. poi si scende man mano che l'altezza diminuisce. La serie Bechstein è quella più "economica", rispetto alla C. Bechstein più prestigiosa e più costosa. e anche migliore. il suono è bellissimo ma non solo , anche il tocco e la risposta dello strumento al tocco del pianista. lo strumento fa proprio quello che il pianista desidera fare. come con lo Steinway , anzi qui siamo al top dei top....un'apoteosi , anche di costi, sigh. so che Schimmel anche è ottimo, solo che non riesco a trovarlo . Ho anche scritto alla ditta ma non mi hanno risposto. .
  14. grazie Barbarossa della tua risposta. forse dagli anni 20 avranno migliorato. Andrò alla fabbrica a vedere . e terrò presente le tue considerazioni riguardo alla tavola armonica. certo il paragone col Fazioli è un po' spinto. qui si tratta di un verticale , non di un coda...ma mi informerò. l'alternativa sarebbe un Bechstein Academy , più o meno stesso prezzo. o un C. Bechstein classic 124 molto più costoso. Vicino casa finora ho trovato poco . molto usato ma abbastanza datato. ti farò sapere com'è andata
  15. gentile Pianoexpert e tutti, qualcuno di voi conosce i pianoforti Wilh Steinberg? Ho già fatto questa domanda e guardato nel sito della ditta tedesca che li produce e sono di tutto rispetto praticamente fatti a mano uno a uno. Ne ho provato uno bellissimo recentemente a Berlino e sto andando alla fabbrica in Germania per rendermi conto se sto facendo la scelta giusta. Ho navigato un po' in forum di lingua inglese e ho sentito pareri contrastanti, alcuni li trovano eccellenti altri troppo "loud" anche se non so cosa significhi per un pianoforte essere "too loud" ....Purtroppo in Italia non esiste nessun rivenditore. Ma ho scoperto che in Italia in genere c'è ben poca scelta di pianoforti. magari pianoexpert ha avuto modo di incontrarne qualcuno.... grazie e complimenti per il sito e per i tutorials
×
×
  • Crea nuovo...