Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

Brosky
 Share

Recommended Posts

buon giorno a tutti

sono oscar

nella vita faccio prevalentemente il tecnico professionista, ho studiato la musica da piccolo quando mi diedero un sax in mano e mi fecero assorbire il "bona" con flebo e sganassoni, il maestro mi aveva affibbiato il soprannome di O-scarso, dopo una lunga e travagliata agonia finalmente mi fecero entrare all'interno del collettivo, "una Banda di paese" male assortita composta di 55 elementi hai quali non avresti potuto chiedere di solfeggiare una terzina perchè ti avrebbero dato la ricetta della "Ricciola con le patate".

Ho suonato il Saxofono con questa "Corazzata Potëmkin" fino all'età di 18 anni, poi sono andato all'università chiudendo con il passato ogni ponte. 

avevo dimenticato al musica suonata fatte salve le schitarrate in spiaggia con gli amici ed i concerti dal vivo.

Tornato nel triste paesino, dopo le giornate sfiancanti ed inconcludenti dove vedevo sfumare anche le belle nozioni apprese all'università, ho pensato di trascorrere le serate after-dinner, togliendo la polvere da una chitarra acustica che avevo gelosamente conservato, applicando le dita sulla tastiera come "dio comandava", tanto lo scopo era e sarebbe stato resettare il cervello dalle frustrazioni della giornata passata.  Così! tra una quartina di sedicesimi ed una terzina, torno piano piano in mente il solfeggio tanto odiato in passato, i suoni diventavano puliti e cristallini man mano che il tempo passava sui tediosi esercizi ormai divenuti un mantra. Ho cominciato a scoprire il rapporto tra i suoni, le distanze intervallari, la geometria della tastiera, le scale, i modi, e sebbene non sia un grande interprete in quanto da quel momento ad oggi sono passati solo 5 anni e una figlia di mezzo, oggi riesco ad articolare un discorso già comprensibile su di un canovaccio armonico che finalmente riesco a Comprendere.

Oggi sono arrivato ad un punto di stallo, perchè le avventure da autodidatta sono cadenzate da periodi in cui devi trovare la direzione da intraprendere, e così ho trovato la voi che parlate di modi e della differenza concettuale tra tonale e modale.

anche se non sono un pianista, spero di trovarmi bene, e di essere comunque bene accolto

Oscar

P.s. sono autodidatta perchè nel circondario non ho trovato un maestro che soddisfacesse le mie aspettative, quindi a sto punto, viva internet.

 

  • Like 1
Link to comment
Condividi su altri siti

A bene! un'altro sardo sul forum, la cosa mi fa assai piacere :) magari io tu e Nancy ci scambiamo qualche battuta in sardo(con la traduzione in Italiano per i nostri amici"continentali")sempre che si riesca di conciliare i nostri dialetti considerando che ci troviamo ai lati opposti dell'isola.

Link to comment
Condividi su altri siti

grazie a tutti del benvenuto, per il dialetto per me non c'è problema avendo studiato nella babele Sarda riesco a comprendere molte sfumature anche di quello più lontano, specie se per iscritto e se tradodotto, ahahahha. (a si biri cun Saludi, a bos biede cun Saludi) arrivederci in piena salute.

  • Like 1
Link to comment
Condividi su altri siti

Gallurese:Benvinuto in chistu gruppu d'amichi e intididori di soni antichi e no solu, chi tu possa passà cu noi momenti d'iltimento e di pinseri seri.

 Italiano:Benvenuto in questo gruppo di amici ed intenditori di suoni antichi e non solo,sperando  tu possa passare con noi momenti di svago e di riflessione.

P.s. speriamo di non venire bannati prima di domattina :lol:

Link to comment
Condividi su altri siti

Ecco! Traducete sempre!!!!! Vere e proprie LINGUE!!!!!!!! Da studiare!!!!!!..Io credo che un Giapponese che abbia studiato l'Italiano nel suo Paese spendendo bei soldoni ....dovesse venire a far pratica in Italia...magari in Sardegna o in Sicilia o semplicemente a Napoli....potrebbe scoppiare in lacrime!!!!Ahahahahah :D  :D  :D  :D  :D  :D  :D  :D

  • Like 1
Link to comment
Condividi su altri siti

La ricchezza dei dialetti italiani non è cosa da sottovalutare, da nord a sud e tutto un susseguirsi di parlate che cambiano anche a distanza di pochi chilometri,non so se esista una tale ricchezza nel resto del mondo.

Io vivo a Tempio Pausania dove si parla  in dialetto Gallurese mentre dove io sono nato a Luras che dista da Tempio solo nove chilometri si parla in lingua Sarda, quando i miei genitori mi rivolgevano la parola ,mia madre mi parlava in sardo perchè era di Luras, mentre mio padre mi rivolgeva la parola in gallurese ed io rispondevo con naturalezza a tuttì e due, mescolando a volte le due parlate completamente diverse tra loro. :lol:

Link to comment
Condividi su altri siti

Sono felice di aver innescato una discussione sui "Modi" di esprimersi, daltro canto l'attinenza è sottile ma palese. Su una sequenza accordale composta da una dominante secondaria ottenuta per innalzamento di un semitono della terza minore di un secondo grado, con risoluzione sulla dominante principale, come ti esprimi: generalmente mi piace improvvisare "muttos campidanesos" enfatizando la nona bemolle. Ahahaha (muttos= tipica improvvisazione vocale dialettale sarda, in questo contesto "campidanesos"=campidanesi; nona bemolle= tensione relativa al fatto che i poeti se le suonano di santa ragione) hahahahah

Link to comment
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Rispondi a questa discussione...

×   Incollato come rich text.   Incolla come testo normale invece

  È permesso solo un massimo di 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato incorporato automaticamente.   Visualizza come collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Cancella editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Carica o inserisci immagini dall'URL.

Loading...
 Share

×
×
  • Crea nuovo...