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Piano Concerto - Forum pianoforte

L'immensa eredità (nascosta) del Novecento Italiano


Viola
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Il Novecento italiano è una fucina incredibile per quanto riguarda l’ arte in generale e la Musica in particolare. Abbiamo avuto compositori straordinari che reggono il confronto con i più grandi a livello mondiale. Il Novecento è stato un secolo straordinario per quello che ha prodotto. Un secolo drammatico e proprio questo ha acuito la sensibilità e la profondità artistica dei compositori.

 

(Gianandrea Noseda)

 

---

 

SALMO IX per coro ed orchestra (1936)

 

Goffredo Petrassi

 

(Direttore Gianandrea Noseda - Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino)

 

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Io avevo già notato l'ingiusta dimenticanza della musica strumentale del novecento italiano.

Sul mio sito sto tentando un modesto rilancio di questi compositori quasi dimenticati.

Se vai a controllare oltre al catalogo di Giovanni Sgambati e di Giuseppe Martucci che possono considerarsi i promotori del rilancio della musica strumentale in Italia, troverai anche Busoni (poco italiano), Casella, Catalani, Dallapiccola, Malipiero, Pizzetti e Respighi.

Adesso sto lavorando sul catalogo di Telemann che è gigantesco e mi occuperà per qualche mese, ma poi penso ad Alfano.

Petrassi è morto da troppo poco tempo (2003) e quindi sarà quasi impossibile costruire un catalogo serio in quanto i suoi archivi non hanno trovato una sistemazione definitiva e soprattutto non sono ancora schedati in modo compiuto.

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Io avevo già notato l'ingiusta dimenticanza della musica strumentale del novecento italiano.

Sul mio sito sto tentando un modesto rilancio di questi compositori quasi dimenticati.

Se vai a controllare oltre al catalogo di Giovanni Sgambati e di Giuseppe Martucci che possono considerarsi i promotori del rilancio della musica strumentale in Italia, troverai anche Busoni (poco italiano), Casella, Catalani, Dallapiccola, Malipiero, Pizzetti e Respighi.

Adesso sto lavorando sul catalogo di Telemann che è gigantesco e mi occuperà per qualche mese, ma poi penso ad Alfano.

Petrassi è morto da troppo poco tempo (2003) e quindi sarà quasi impossibile costruire un catalogo serio in quanto i suoi archivi non hanno trovato una sistemazione definitiva e soprattutto non sono ancora schedati in modo compiuto.

Caro Terenzio,

mi pare di averlo già scritto in uno dei miei primi post, ma, in questo caso, sono contenta di ripetermi.

 

Sono onorata di poter conoscere l'artefice del miracolo de L'orchestra virtuale del Flaminio.

 

Ammiro la tua passione, la dedizione, lo studio, la fatica, l'AMORE che hai per la Musica Classica.

 

E ti ringrazio a nome di tutti gli utenti per avercene fatto prezioso dono.

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Cara Viola,

di fronte a questi complimenti arrossisco e mi sento confuso.

In fondo io sono solo un ex agente di commercio in pensione che si diverte ad andare a curiosare nelle biblioteche romane.

Alla fine passo per musicologo ma ti posso assicurare che è tutto un bluff!

L'unica cosa vera è la passione per la Musica Classica che mi piace condividere con chi non ha la possibilità di accedere al suo approfondomento.

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Cara Viola,

di fronte a questi complimenti arrossisco e mi sento confuso.

In fondo io sono solo un ex agente di commercio in pensione che si diverte ad andare a curiosare nelle biblioteche romane.

Alla fine passo per musicologo ma ti posso assicurare che è tutto un bluff!

L'unica cosa vera è la passione per la Musica Classica che mi piace condividere con chi non ha la possibilità di accedere al suo approfondomento.

Detesto (e non seguo) la maggioranza degli esperti di musica classica.

 

"Sono solo un ex agente di commercio in pensione che si diverte a curiosare nelle biblioteche".

 

La stima nei tuoi confronti è ulteriormente aumentata.

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Detesto (e non seguo) la maggioranza degli esperti di musica classica.

 

 

...  e qui forse non fai bene.

Ma scusa poi: non hai forse riportato in apertura del topic un'opinione di Noseda? Non è forse lui uno di quegli esperti di musica classica?

 

In realtà la musicologia italiana ci ha regalato nel secolo scorso delle meraviglie, basta solo cercarle e studiarle.

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...  e qui forse non fai bene.

Ma scusa poi: non hai forse riportato in apertura del topic un'opinione di Noseda? Non è forse lui uno di quegli esperti di musica classica?

 

In realtà la musicologia italiana ci ha regalato nel secolo scorso delle meraviglie, basta solo cercarle e studiarle.

Buongiorno Daniele.

 

Gianandrea Noseda non mi pare sia un musicologo, bensì un direttore d'orchestra.

 

Per quanto riguarda i musicologi (italiani e non) non mi pare di aver scritto TUTTI, ma la maggioranza (questo SÌ).

 

Ognuno ha il suo stile nel comunicare, caro Daniele. Il tuo è sempre molto equilibrato senza grossi slanci,mentre il mio è, spesso, l'opposto del tuo.

 

Come ho già detto a Luca ho un difetto, dico tutto quello che penso ed ho un pregio, dico tutto quello che penso. Ed aggiungo senza troppi filtri (anche se cerco sempre di rispettare il mio interlocutore e quando non riesco a trattenermi, me ne dispiaccio molto).

 

Ciò premesso, e per meglio chiarire ciò che intendevo nel mio post, ti porto un piccolo esempio che riguarda uno dei miei compositori preferiti, Anton Bruckner (anche lui fa parte degli affetti).

 

Nelle pagine di uno studioso contemporaneo serio e preparato come il nostro Massimo Mila, in certi casi si trovano accenni alla figura di Bruckner nei termini più ingenerosi, di "modesto organista autodidatta". Tra cento anni, si potrebbe scommettere, Bruckner verrà ancora eseguito, mentre chissà se Mila verrà ancora letto ...

 

P.S.: la breve, ma profondissima, biografia "Vita di Beethoven" scritta dal musicologo, scrittore e drammaturgo Romanin Rolland è uno dei libri che tengo sul comodino, stessa sorte a " Gustav Mahler" di Ugo Duse. Ho bisogno della loro vicinanza "fisica".

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A proposito del tema di questa discussione, l'immensa eredità del Novecento Italiano, lo stesso Mila parlando di Ottorino Respighi insiste prevalentemente sulla Trilogia romana (a mio modesto parere la più "commerciale e meno significativa), accenna brevemente al Quartetto dorico, e tralascia i concerti e le opere, ma soprattutto non parla delle Metamorphoseon, che rappresenta l’ultima e più alta pagina sinfonica del compositore, concepita nel pieno della sua maturità.

Quest'opera, a mio modesto parere, è uno dei capolavori del Novecento Italiano (e non solo).

 

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va bé ...sorvoliamo su Mila ....| :unsure:  :rolleyes:

 

 

Tu usi spesso l'aggettivo capolavoro - qui ti spingi poi oltre definendo Metamorphosen di Respighi "uno dei capolavori del Novecento Italiano (e non solo)" ma io ho la netta sensazione che tu confonda i tuoi più che rispettabilissimi gusti personali con ciò che è veramente un capolavoro.

 

Capolavoro è nell'ambito artistico, ciò che è considerato tale dalla stragrande maggioranza -  se non proprio e ancor meglio la totalità - della critica che si pone, come fine, lo studiare e il giudicare la rilevanza e l'importanza dell'opera d'arte rispetto al suo ambito storico e rispetto all'influenza che ha avuto nei confronti del futuro di quell'arte.

 

I gusti personali  -che non necessariamente devono coincidere con quei giudizi - sono quelli che tu, io, noi, voi, loro, esprimiamo rispetto alle varie opere d'arte.

 

Tutti rispettabilissimi e sacrosanti ma, per l'appunto, gusti personali e che tali restano e resteranno.

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Non so se esprimermi in merito. Sono curioso di sapere qualcosa in più su Viola, ma è ovvio che io voglia utilizzare le notizie per reagire al giudizio sugli esperti di musica classica :-) 

Sul primo novecento italiano dico poche cose: è una fonte incredibile di pezzi stupefacenti e il mondo musicologico italiano ha contribuito moltissimo alla riscoperta di alcuni di essi. Tutti i link pubblicati e i moltissimi altri link disponibili online sono frutto di un lavoro che dura ormai da qualche anno, lavoro fatto da musicologi e musicisti, e da tutta una serie di altre "maestranze", come alcune illuminate direzioni artistiche di teatri italiani (e, a volte, esteri).

Il problema dell'impatto di questo repertorio è complesso e andrebbe trattato con pacatezza e all'interno di un discorso sulla "Storia" della musica. 

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va bé ...sorvoliamo su Mila ....| :unsure:  :rolleyes:

 

 

Tu usi spesso l'aggettivo capolavoro - qui ti spingi poi oltre definendo Metamorphosen di Respighi "uno dei capolavori del Novecento Italiano (e non solo)" ma io ho la netta sensazione che tu confonda i tuoi più che rispettabilissimi gusti personali con ciò che è veramente un capolavoro.

 

Capolavoro è nell'ambito artistico, ciò che è considerato tale dalla stragrande maggioranza -  se non proprio e ancor meglio la totalità - della critica che si pone, come fine, lo studiare e il giudicare la rilevanza e l'importanza dell'opera d'arte rispetto al suo ambito storico e rispetto all'influenza che ha avuto nei confronti del futuro di quell'arte.

 

I gusti personali  -che non necessariamente devono coincidere con quei giudizi - sono quelli che tu, io, noi, voi, loro, esprimiamo rispetto alle varie opere d'arte.

 

Tutti rispettabilissimi e sacrosanti ma, per l'appunto, gusti personali e che tali restano e resteranno.

Come scrisse mirabilmente Ugo Duse, "gli Hanslick finiscono sempre per scomparire, perduti nei meandri della loro stessa accademia."

 

"Sua eminenza" Hanslick, descrisse la musica di Bruckner come "una vertigine sul nulla"; ma l'intento dispregiativo con cui venne coniata l'espressione non è sufficiente a coprire la paradossale verità che in essa si cela: il nulla è una delle forme essenziali dell'assoluto.

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" ..A l'alta fantasia qui mancò possa..."

 

Il problema dei critici musicali e di chi si occupa esclusivamente di musica, è che si occupa solo di quello, avendo spesso solo quello.

 

Non hanno una percezione matura e articolata dell'essere. Per loro esiste solo la loro sfera intellettuale.

 

Niente vi entra e niente vi esce, se non quello che loro vogliono sentire e quello che loro vogliono dire.

 

Questo patologico egocentrismo che successivamente ha caratterizzato e caratterizza l'uomo contemporaneo, è quel piccolo dettaglio che impedisce al genere umano d'avere altri Beethoven, altri Michelangelo, altri Palladio e, ormai possiamo dirlo, altri Einstein.

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Cara Viola,

 

io non sorvolerei su Massimo Mila: amo il suo stile di scrittura, la sua ironia, il rispetto che ebbe per colleghi (anche molto più giovani di lui e di opposte posizioni politiche). Inoltre, per quella che è la mia non vasta cultura, è l'unico nel cui scitti io abbia letto espressioni di ripensamento, rispetto a idee precedentemente sostenute.

 

Detto questo, non è che io sia d'accordo con tutto ciò che Mila ebbe a sostenere. Anzi, su certe questioni sento forti divergenze dalle sue conclusioni.

Ma nessuno - nemmeno Mila che io stimo, nemmeno Hanslick - ha la verità in tasca. Da tutti però può venire qualcosa di buono.

 

PS

in tante occasioni sono statp grato a chi la pensava in maniera opposta a me, ma ha saputo argomentare la propria idea con una tale nettezza da costringermi a chiarire meglio a me stesso le mie idee.

Se poi c'è anche il rispetto per l'opinione altrui... è il massimo.

Ma, ormai, su questo riesco a sorvolare.

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Se volessimo scavare sotto la superficie della storiografia e della neutralità emotiva della pagina di un libro, l'Hanslick insieme all'amico e compagno di merende Johannes Brahms, trovava inappropriate, da campagnolo totale il contegno e le abitudini claustrali di Anton Bruckner, per nulla adatte e consone all'alta borghesia del tempo.

 

Come insegnano le scienze comportamentali moderne, ogni atto personale riflette la propria personale disposizione.

 

Nella natura il "niente di personale" non esiste.

 

E il Bruckner stava parecchio sulle spine: un tale "Deutsche Michel" non poteva scrivere sinfonie di quella qualità... era un vero affronto.

 

Un tripudio di invidie.

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Per amore di Bruckner si denigrano Hanslick, Mila e Brahms? E' la scusa dei maltrattanti che picchiano le donne per troppo amore... sarà la trecentesima volta che lo scrivo, ma POSSIAMO amare le cose che amiamo senza dire che chi le odia è uno str*nzo...

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Per amore di Bruckner si denigrano Hanslick, Mila e Brahms? E' la scusa dei maltrattanti che picchiano le donne per troppo amore... sarà la trecentesima volta che lo scrivo, ma POSSIAMO amare le cose che amiamo senza dire che chi le odia è uno str*nzo...

Il confronto è assurdo ed inoltre nessuno si è espresso in questi termini.

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... ho letto solo gli ultimi due post. Non ho tempo ora di leggermi tutto ma così, tanto per scrivere una sciocchezza qualsiasi, sto pensando di ricordare a tutti di fare i bravi (al possiible).

Frank, rispetto il tuo ruolo, ma non comprendo per quale motivo si debbano prendere delle contromisure.

 

Nessuno si è permesso di utilizzare termini ingiuriosi.

 

Disprezzo Stravinskij. Posso scriverlo?

 

(l'ho già scritto) :-)

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Il confronto è assurdo ed inoltre nessuno si è espresso in questi termini.

 

Ma naturalmente...

 

La nostra Lingua Italiana... la lingua più bella e più maltrattata del mondo.

 

Dopo ormai un paio di secoli di "rodaggio", non riusciamo ancora a capirci senza fare abnormi errori d'interpretazione contestuale e di reciproca comprensione.

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Frank, rispetto il tuo ruolo, ma non comprendo per quale motivo si debbano prendere delle contromisure.

 

 

Cara Viola, io penso (come diceva mio nonno) che Frank conosca i suoi polli (alcuni anche da una decina d'anni). In questi casi mi viene sempre in mente questo topic

 

http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/3986-vita-di-un-moderatore-di-commenti

 

che aveva condiviso.

 

Quando mi capita di non capire, io gli invio un messaggio privato ... e funziona. Lo sai che tanto pubblicamente non si discute un intervento di moderazione...seppur "lite".

 

Io penso che questo forum sia ok, perchè è ok la moderazione. Te lo dice uno che ne ha girati parecchi e alcuni posti, all'apparenza ben gestiti, erano amministrati da gentaglia...dal punto di vista umano.

 

Se è intervenuto, un motivo ci sarà :)

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Cara Viola, io penso (come diceva mio nonno) che Frank conosca i suoi polli (alcuni anche da una decina d'anni). In questi casi mi viene sempre in mente questo topic

 

http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/3986-vita-di-un-moderatore-di-commenti

 

che aveva condiviso.

 

Quando mi capita di non capire, io gli invio un messaggio privato ... e funziona. Lo sai che tanto pubblicamente non si discute un intervento di moderazione...seppur "lite".

 

___________

 

Caro Abate,

non lo sapevo.

Ma chi ha litigato con chi? Devo essermi persa qualche post.

 

______

 

Io penso che questo forum sia ok, perchè è ok la moderazione. Te lo dice uno che ne ha girati parecchi e alcuni posti, all'apparenza ben gestiti, erano amministrati da gentaglia...dal punto di vista umano.

 

______

 

Certo.

La mia precedente esperienza può confermarlo.

 

_________

 

 

Se è intervenuto, un motivo ci sarà :)

 

 

 

 

 

 

 

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