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Piano Concerto - Forum pianoforte

Mozart sonata k. 283 1° tempo Scarlatti sonata k 1


antares86
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Sera a tutti! ho registrato i pezzi per il saggio di domani, non sono venuti proprio una beraviglia ma neanche una schifezza diciamo, vi presento intanto gli strumenti mentre aspetto che i file siano pronti, sono un clavicembalo fiammingo, non conosco il modello, a un manuale e due registri da 8', e un fortepiano Stein del 1775, entrambi copie.

 

https://app.box.com/s/908u7kxjldjuwnsr99bt7rtn4uqjrkbo

 

https://app.box.com/s/23epu3wbijulatgef4prqf4l153zrfbb

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comunque è inutile girarci attorno... clavicembalo clavicordo fortepiano e pianoforte sono 4 strumenti alla fine fine tutti diversi 

 

il fortepiano ha equilibri timbri e di conseguenza esigenze diverse... ed è uno dei motivi per cui credo che domani alla fine diminuirò un po' anche i due ritornelli di mozart....anche se decisamente meno di quelli di scarlatti

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intanto anche io ti faccio un GRANDE in bocca al lupo!!!! 

è vero anche a me sembra scordato il fortepiano però mi piace molto .....è a 430 Hz  giusto? ed è vero lo sento più scordato specie negli acuti  rispetto a quello che ho sentito nell'altro post "anton Walter".

il fatto dei tasti neri e bianchi invertiti era solo una questione estetica giusto?

scusa per le domande sceme dovute alla mia ignoranza ma per me sei il primo fortepianista.... :rolleyes:  e sei anche molto disponibile a condividere quello che sai e non è da tutti!

 

ancora in bocca al lupo!!!...

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Sì il fortepiano è a 430 e il clavicembalo a 415, e si gli acuti erano scordati, ma non avevo tempo di mettermi ad accordarlo ieri :D lo farà oggi l'insegnante prima della prova finale,,, anche se sicuro avrà bisogno di una ritoccata in corso d'opera... essendo solo legno si scorda facilmente...non ti dico com'è messo dopo che un altro ragazzo xi ha suonato l'op.7 di Beethoven...

Sul fatto dell'inversione bosso e avorio non sono informatissimo ma gli strumenti viennesi e francesi erano tutti così fino a 800inoltrato gli italiani e i tedeschi no.

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Bien direi che il saggio/concerto è andato decisamente bene!! Sono rientrato ora

 

Un buon scarlatti un po' sporco...ma passabile anche secondo il mio insegnante...e una standing ovation su Mozart! Sono dovuto uscire una seconda volta! E devo dire che il mio stesso insegnante ha detto che gli ho tirato su il livello della serata! E in programma c'era anche preludio e fuga di Bach, quindi... beh è stata una esecuzione parecchio buona...quelle poche sbavature le ho mascherate bene, ed ha detto sempre il mio insegnante, finalmente qualcosa di musicale!

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Sabato li registro nuovamente con l'attrezzatura del mio insegnante che vuole mettere sul sito della scuola un esempio di quanto fatto nel laboratorio.

 

Compiti per la vacanze....ahahahah mi sembra di essere tornato alle superiori a quasi 30 anni: finire tutta la sonata, ci abbiamo dato una letta di circa un ora agli altri due tempi, studiare il rondò 511 e pure l'aria variata alla maniera italiana di Bach...insomma quest'estate mi devo studiare un intero programma da concerto!

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Purtroppo esistono "scuole" ossessionate dal metronomo!!!!! Sembra che debbano inconsciamente insegnare agli allievi la "paura " di essere "beccati" fuori tempo!!!! Così, a volte il pianista, il musicista, cresce credendo che tutto deve essere rigorosamente "a metronomo" anzi non riesce a staccarsi dal conforto del metronomo come fosse un "ciuccio"!!! Così non si impara a gestire personalmente il tempo e a rendere, all'uopo, flessibile "il tempo base". Nessun Autore e nessuno spartito è esente da variazioni di tempo, naturalmente tutto costruito su una solida e consapevole scelta di un "metronomo di base". Tutto deve essere governato dal gusto e dalla giusta misura.Ad esempio si crede che il tempo "rubato" appartenga solo a Chopin. Ma non è così. Per ciò che riguarda Mozart , dalle sue stesse lettere si evince come lui suonasse con grande espressione. Lo sottolinea quando parla di Clementi e della "gara" musicale fatta con lui. Lo accusa esplicitamente di suonare "senza sentimento " , "sentimento" che implica l'uso di tempo flessibile . Per quanto riguarda i "respiri", penso che siano indispensabili nella Musica e che debbano, certamente, essere realizzati sapientemente, senza creare vere e proprie "cesure" del discorso musicale. Vengono sicuramente accettato maggiormente dal vivo, in concerto, perché aiuta l'elemento visivo. In incisione un po' meno. Dobbiamo tener conto che il movimento corporeo del pianista giustifica e accorcia i respiri che, ricordo, possono essere realizzati senza o sotto pedalizzazione ( a seconda dell'uso di pedale in battere o in levare, ordinario).

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Eh nella sonata devo fare largo uso del rubato... soprattutto sui primi due tempi...per non parlare poi del rondò...

Clementi magari all'inizio della carriera sarà stato pure un "mecanicus" dopo decisamente meno! E tecnicamente dubito prima di liszt nessuno fosse al suo livello...forse neanche Beethoven (Beethoveniani non lanciatemi strali ahahah)

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Purtroppo esistono "scuole" ossessionate dal metronomo!!!!! Sembra che debbano inconsciamente insegnare agli allievi la "paura " di essere "beccati" fuori tempo!!!! Così, a volte il pianista, il musicista, cresce credendo che tutto deve essere rigorosamente "a metronomo" anzi non riesce a staccarsi dal conforto del metronomo come fosse un "ciuccio"!!! Così non si impara a gestire personalmente il tempo e a rendere, all'uopo, flessibile "il tempo base". Nessun Autore e nessuno spartito è esente da variazioni di tempo, naturalmente tutto costruito su una solida e consapevole scelta di un "metronomo di base". Tutto deve essere governato dal gusto e dalla giusta misura.Ad esempio si crede che il tempo "rubato" appartenga solo a Chopin. Ma non è così. Per ciò che riguarda Mozart , dalle sue stesse lettere si evince come lui suonasse con grande espressione. Lo sottolinea quando parla di Clementi e della "gara" musicale fatta con lui. Lo accusa esplicitamente di suonare "senza sentimento " , "sentimento" che implica l'uso di tempo flessibile . Per quanto riguarda i "respiri", penso che siano indispensabili nella Musica e che debbano, certamente, essere realizzati sapientemente, senza creare vere e proprie "cesure" del discorso musicale. Vengono sicuramente accettato maggiormente dal vivo, in concerto, perché aiuta l'elemento visivo. In incisione un po' meno. Dobbiamo tener conto che il movimento corporeo del pianista giustifica e accorcia i respiri che, ricordo, possono essere realizzati senza o sotto pedalizzazione ( a seconda dell'uso di pedale in battere o in levare, ordinario).

....concordo pienamente su tutto. per non parlare poi di quelli che sostituiscono il metronomo con la matita picchiettata nervosissimamente sul legno del pf...che ti batte le suddivisioni a velocità stratosferica, Nel cervello ti penetra come fosse  un chiodo.

chopin ribadiva continuamente che suonare deve essere come cantare (detto a parole mie) e sfido chiunque a cantare in apnea...e questo è un principio valido per tutta la musica.

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Alla fine oggi non abbiamo registrato un tubo...fra pianoforti batterie (di pentole) belle altre aule persiane xbs sbattevano per il vento....un macello.

Abbiamo studiato Bach...aria variata alla maniera italiana, il tema al clavicembalo.

Quindi il mio materiale di studio comprende ora: Mozart sonata k 283 (tutta), rondò k 511 e aria variata alla maniera italiana.povero me!! Ahahahah

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  • 4 weeks later...

Bene un altro che mi dice di studiare di più la "regolarità del ritmo e la stabilità" ahahahahahàhha santo cielo continuano a non capire che ogni respiro più o meno lungo fra le frasi è stato ponderato e studiato per diversi tempo...vabbè pazienza come se fosse più difficile farlo a tempo di metronomo ahahahah

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