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Piano Concerto - Forum pianoforte

Hanon addio?


gigo
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Vi chiedo un'opinione:

 a 19 anni mi rovino un tendine, poi il chirurgo fa il resto. per cui mi concedo trenta anni di riposo pianistico. Dopo trent'anni, diventato medico, imparo la mesoterapia e mi faccio delle infiltrazioni sulla cicatrice quindi tutto torna a posto, o quasi. Adesso da tre anni ho ricominicato a suonare. Ho iniziato dall'Hanon, poi ripreso a suonare qualche  brano: la sonata 27 n 2, 31 n,2, 13 di Beethoven, alcuni studi di Chopin,: il 10 n 2,3,,8, 25 n.12, le sonate K331 e k330 di Mozart, i quadri di un'esposizione, i notturni 9 n2, 72 n.1, 27 n2 di Chopin,,il notturno n 3 di Lszt, le invenzioni a due voci ,ecc. Riesco a suonare tre ore al giorno. Adesso che ho acquistato  scioltezza, non sarebbe il caso di smettere con l'Hanon, ed esercitarmi solo sul repertorio, oppure continuo a fare  solo le scale  di terze e ottave e arpeggi dell'Hanon e in più le seste?

oltretutto mia moglie odia l'Hanon e quando lo suono col digitale, un Kawai MP11, con le cuffie, scappa via perchè comunque fa un rumore da ippodromo. Non sarebbe il caso per non perdere tempo,? di studiarmi tutti i 24 studi di Chopin, che, anche se li suonerò sempre maluccio,  mi sembra che  mi diano  una nuova forma alle mani, cioè me le ristrutturino,  e lasciar perdere per es.Czerny, e altri?

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Personalmente sono contrario ad Hanon. E' possibile che ancora si ne parli?Non me ne vogliate. Bisogna distinguere la "tecnica" dal "meccanismo". Secondo me Hanon non fa che scaldare le articolazioni. Se è questo che serve ...allora va bene. Ma io credo che la tecnica debba essere cosciente e fatta , caso mai, di formule. Rossomandi e Longo mi sembrano buoni libri come pure il metodo di Cortot. Anche Beringer. A proposito degli studi di Chopin c'è una bella differenza !!! Chi accede ormai a questa tecnica superiore...di Hanon non se ne fa niente! Non me ne vogliano gli amanti di Hanon!

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Non  è che ami Hanon, è come smettere di fumare, tutti dicono che fa male; c'è chi si mette a fumare la pipa perchè dice che fa meno male, poi ci sono le sigarette elettroniche.....; è difficile cambiare abitudini,  specialmente quando queste comportino una certa manualità. Senza fare teorie, devo fare i conti col tempo, quindi adesso  che riesco  a storpiare gli studi n.2.3.,8 12 op 10 e 12 op 25, posso tranquillamente seppellire l'Hanon in giardino; mi chiedevo se è utile seguire un ordine negli studi di Chopin, oppure  battuta dopo battuta dal 1° all'ultimo; esiste un qualche  studio  circa speculare del n° 2 per la mano sinistra? Poi direi che Chopin è ipnotizzante, al contrario della tortura psichica  dell'Hanon

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Forse sono fuori contesto in questo topic ma ...a proposito degli studi di Chopin, ho iniziato a guardarmi lo studio Op. 10 n. 12.

Qualcuno ha voglia di darmi qualche consiglio su come studiarlo al meglio?

Alla battuta 25 la diteggiatura migliore (in velocità quelle note vicine mi fanno tribolare).

 

Grazie!

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Luca dipende dalla tua mano. Se hai una mano grande ti consiglio la diteggiatura 5 - 3 - 2 - 3 - 1 - 3 - 2 - 3 ovvero senza tutti quei cambi di dita, così puoi utilizzare il secondo terzo dito come cardine, centro di gravità per mantenere la posizione e primo e quinto diventano i bracci della bilancia. Altri problemi inizieranno alla battuta 29. Lì ti consiglio di studiare solo 1° e 5° (Sol doppio diesis - re diesis - la diesis - sol diesis - do doppio diesis - si bequadro), poi comincerai a mettere le note di mezzo. È importante memorizzare le posizioni della mano su questo brano altrimenti non ne esci vivo se lo vuoi portare a metronomo di Chopin. In ogni caso questo è uno studio molto buono per la sinistra perché la obbliga a lavorare in velocità sia in posizioni strette che late. Mi raccomando all'uguaglianza agogica delle note, tutte precise, sono delle ondate di disperazione che si concretizzano con il canto della mano destra, così struggente ed accorato. Si dice che questo studio sia stato composto da Chopin in seguito alla caduta di Varsavia. Puoi immaginare la sofferenza di Chopin per la madre patria (ti ricordo che Chopin dovette andar via dalla madre patria a causa della repressione russa quando aveva appena 20 anni, senza sapere che non ci avrebbe mai rimesso piede e vivendo sempre nella speranza un giorno di poter tornare). 

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Grazie mille Simone! questa sera proverò certamente il tuoi consigli.

Sì, io lo faccio per far lavorare la sinistra ma non nascondo che principalmente lo voglio sutdiare perché lo ritengo proprio bello!

Avevo letto un po' di storia su questo studio, però ti ringrazio per i dettagli. In generale sarebbe bello sapere sempre cosa ci sia stato dietro ad ogni composizione, fosse anche solo per il gusto di saperlo ma maggiromente per capire come e cosa voleva trasmettere il compositore per cercare magari di suonarlo al meglio.

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