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Piano Concerto - Forum pianoforte

Shulze Pollmann e vari problemi


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Salve,  posseggo uno shulze pollmann verticale del 1988 da rimettere in sesto, usato poco e accordato pochissime volte. Ho letto molti post sul forum e ho deciso di iscrivermi e di esporre i problemi che ho notato:

 

1) toni bassi ovattati e chiusi

2) parecchi toni medi e alti producono uno zirlo al rilascio del tasto 

3) tastiera dura con smorzi che si alzano subito al tocco del tasto

 

per ultimo 10 bretelline rosicchiate dai topi.. che dovrebbe essere poco impegnativo aggiustarle.

 

Ai martelli è stata fatto solo un'intonatura, e a distanza di anni una spazzolata.

 

Allego file

 

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Più che spazzolati sembra che siano stati rastrellati, e poi a che serve sollevare il pelo del feltro in quel modo? Ora bisogna vedere se si possono recuperare, dipende da come sono stati trattati, se punti a fondo Etc.

I bassi dovresti provarli pizzicandoli per sentire se la sonorità è buona, su quei martelli anche se non sono chiarissime le foto vedo le fibre della lana sollevate e non è corretto.

 

Per quanto riguarda bretelline, regolazione della meccanica, degli smorzi e il loro corretto posizionamento direi che sono tutte cose recuperabili, ti posso dire che era un pó un vizio alla Schulze Pollmann regolare gli smorzi così in anticipo inoltre mi è capitato di vedere diversi verticali Schulze Polmann con le mollette degli smorzi troppo dure (si possono anche scaricare un pochino) e con i fiocchetti corti in relazione allo strumento, per esempio nel 126. Che modello è?

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Comunque sia il 122 sia il 126 sono buoni verticali, se si correggono alcune cose nelle regolazioni diventano anche piacevoli. Il tasto è leggermente più corto rispetto ad altri della stessa categoria ma comunque ben bilanciato, se si trova il giusto equilibrio funziona bene.

 

È un pianoforte molto sonoro, o piace o non piace e trovo ingiusto snaturarlo per ottenere qualcosa di diverso, è per via di questa potenza che il modello alto necessiterebbe di smozi più lunghi in modo da poter tenere le mollette meno cariche. Purtroppo un pianoforte molto sonoro fa sentire in maniera più evidente anche tutti i suoi difetti che vanno quindi limitati. Ma non spazzolando i martelli.

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Grazie Govanni! Il mio è un 126. Comunque a parte la spazzolata, i martelli non li ho mai ricordati compatti come altri, tipo yamaha ecc. Al limite pensi che una leggera stiratura possa migliorarli? Almeno per i toni bassi..

Altra cosa, che intendi con "scaricare" le mollette degli smorzi? inoltre dallo zirlo che fa al rilascio del tasto, sembra che i feltri non smorzino bene, e anche poco spessi. Mi domando se con feltri nuovi e più spessi, possa 

smorzare meglio e allo stesso tempo posticipare l'apertura, senza toccare i cucchiaini. Cosa ne pensi?

 

Allego il link del video che ho fatto oggi:

 

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Sentito così sembra morto completamente sui bassi.

 

Cambiare i fiocchetti e metterli più alti si ti posticipa lo smorzo ma ci sono i cucchiaini che si possono regolare, se non smorza è un pó perché sono posizionati male un pó perché sono corti, la renner fa i legnetti anche di una misura più grande.

 

Da verificare quei cordoni, se i cordoni sono buoni martelliera da sostituire.... Provaci a stirarla ma occhio che ci sono le inclinaIoni farli tutti isieme è peggio che non farlo. Bisognerebbe usare l'attRezzo giusto e stirarli ad uno ad uno

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Allora, il pianoforte non ha subito interventi particolari. L'accordatore 15 anni fa si portò la meccanica per verificare in laboratorio ed eventualmente cambiare qualche mollettina..così diceva. Qualdo la riportò, sembrava impregnata di qualcosa e il legno aveva un colore più scuro, ma comunque più fluida nel funzionamento. Gli ho chiesto se si poteva avere un suono più squillante soprattutto nei bassi e una tastiera alleggerita, ma ha detto che era così e non poteva farci nulla, boh.. Poi una volta montata la meccanica, aveva tutti i martelli parecchio disallineati  a riposo, con i piloti da regolare, mi disse di lasciarlo così e di suonarci per un mese perchè si doveva assestare e sarebbe poi venuto a finire il lavoro.

Fatto stà che non l'ho più chiamato e me li sono regolati da solo. Da allora non ho più chiamato nessun'altro, anche perchè non l'ho suonato più fino a 3 anni fa circa. Ho fatto io personalmente solo un paio di accordature, l'ultima l'anno scorso. Ma suonato pochissimo per via della tastiera pesante e del suono spento. Infatti negli ultimi 3 anni ho usato sempre un piano digitale p95 yamaha.

Quindi pensi che i fiocchetti possano andare ancora e magari meglio regolare i cucchiaini? Il mio dubbio è che se in seguito cambiassi i fiocchetti dovrei regolare di nuovo i cucchiaini.

 

Comunque ho provato a pizzicare le corde basse, e sembrano proprio parecchio spente rispetto ai medi. 

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Eh allora è da valutare bene il loco, bisogna verificare un po di cose. Comunque i cucchiaini si fa presto a spostarli anche due volte ma credo che in questo caso i fiocchetti siano l'ultima cosa a cui pensare. Il ponticello dei bassi e la tavola come sono messi? Hai fatto delle misure di carica col piano armato? Ci sono delle rotture? Fai delle foto anche sotto magari.

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L'unica misurazione che ho fatto è il peso del tasto che è sui 100 / 105 gr circa e senza smorzo 60/65. Muovendo col dito la noce scappamento e altri componenti sembrano scorrevoli, anche il ponticello ok. Ho controllato sotto, non ci sono rotture. 

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Infatti! Grazie per tutti i consigli!  Per ora metto a posto le bretelline, regolo i cucchiaini e accordatura e  ci suono un pò, magari si scioglie. Inoltre l'ho spostato in una stanza meno umida (60/65%), prima stava al 70/75%.  Tra qualche tempo lo farò vedere da un accordatore esperto.

intanto posto video delle corde 

 

 

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Mah i cordoni credo che saranno giù di tono ma non molto. Dopo l'accordatura vediamo come va. No gli smorzi non sono stati piegati, quei tre che si vedono spostati in avanti è perchè mancano le bretelline dietro. 

Metto solo un paio di video della meccanica, così vedi se ci sono attriti o meno.

 

 

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Si verifica senza smorzi, volevo dire...scusa la risposta frettolosa.

 

Comunque, andando con ordine, secondo la mia esperienza 120 grammi sui bassi comprendendo lo smorzo è una resistenza corretta, a scalare verso gli acuti dove le mollette sono più deboli. A fine lavoro di regolazione si può essere anche un pochino pignoli e provare ad uniformare i valori tra tutti i tasti contigui, in modo che ci sia una certa regolarità, agendo sulle mollette delle lame smorzi. È un problema minore ovviamente.

 

Per verificare i perni di centro puoi slacciare la bretelline e vedere se qualche martello non ritorna a riposo dopo avergli fatto compiere la sua escursione con le mani, inutile andare oltre questa verifica secondo me considerato lo stato del piano, per una prima "sgrossatura".

 

Dopodiché la prima cosa che farei è quella di verificare con una riga lunga quanto tutta la tastiera la livellatura dei tasti, dovresti controllare che nella parte centrale la tastiera non risulti imbarcata perché nei verticali è cosa abbastanza comune, un pó perché è la zona dove si suona di più e le rosette si comprimono un pó perché anche il tavolaccio può curvarsi riducendo l'inclinazione del tasto, e quindi anche lo sfondo. Questa condizione rende la meccanica apparentemente faticosa, anche se formalmente bilanciata con i pesi corretti come rilevato da una misura. Questa la prima verifica da fare. Fammi sapere

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