Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

Per organo (e organisti)


Bianca
 Share

Recommended Posts

Da un po’ di tempo mi sto dedicando all’organo. È uno strumento che devo ammettere di aver troppo trascurato, disconoscendone valore, bellezza e potenzialità. Ora sto cercando di recuperare, dedicandoci quel poco tempo che ho e studiandolo a mio modo, ovvero scrivendo qualche pezzo.
L’ostacolo principale che ho trovato è l’accesso a partiture “istruttive”, nel senso che quello che riesco a trovare sono principalmente brani del repertorio passato, dove le notazioni sono scarne se non totalmente assenti. Quindi regolarmente faccio naufragio quando devo stabilire qualità e cambi di registro, un po’ perché non so se ha senso il tipo di notazione che uso, un po’ perché non so se quello che indico è tecnicamente praticabile. Ci sono poi la questione delle dinamiche e dei cambi di manuale. Le prime mi preoccupano in molti modi, per esempio, ammesso e non concesso che l’organo che dovrà eseguire il brano abbia la possibilità di una variazione con pedaliera, non vedo modo di combinare questa con l’esecuzione del pedale vero e proprio. A coronamento del tutto arrivo ad un punto dove, volendo codificare ogni aspetto dell’esecuzione, la grafia rischia di diventare un’accozzaglia indecifrabile.
Vi proporrei un brano dove sono indicate notazioni di massima. Si tratta di una fuga a 4 voci che fa uso del pedale. Vi chiederei suggerimenti appunto in merito alle questioni indicate o su quello che magari mi sfugge. Spero ovviamente che troviate gradevole il risultato, ma questo è secondario ;)

AcidFugue.pdf

AcidFugue.mp3

  • Like 2
Link to comment
Condividi su altri siti

Per il momento ho ascoltato ma non ho visto la partitura.

A mio parere (che non è quello di un organista o un compositore/organista e non pratico di scrittura per questo strumento) la parte del pedale è fattibile, non usi parti eccessivamente veloci e "distanti" tra loro, ci sono composizioni per organo che comportano un uso del pedale molto più veloce e complesso.

Parli del cambio di registro utilizzando la pedaliera, almeno io non ho mai sentito parlare di un organo che permetta questo, logicamente metti in conto che se necessiti di cambiare "suono" mentre esegui (tu o un esecutore), devi avere il tempo di farlo e dovresti anche mettere in conto un eventuale cambio di mano durante il cambio di suono, questo perché (ipotizzo, ma qui può già venire in aiuto Frank) potrebbero esserci degli organi con registri simili (che suonano diversamente tra loro in base alla costruzione dell'organo) che si trovano in posizioni "scomode" mentre esegui, e questo è un "dilemma", più che altro un dubbio che assale in particolar modo colei/colui che scrive senza avere davanti lo strumento (ma questo immagino che lo sai bene ponendoti già certi quesiti).

Il pezzo ha dei brevi spunti meno "incisivi" di altri, in certi punti scorre abbastanza, in altri sembri voler rimarcare una continua "progressione".

Il finale mi ha "deluso" :), mi aspettavo un 37a di dominante visto che usi spesso collegamenti dissonanti.

Nel complesso, dopo un primo ascolto, mi sembra di poter dire (è un mio parere, non assoluto quindi, questo è il minimo) che è migliorabile e acquisterebbe maggiore scorrevolezza, cosa che possiede già.

Comunque, le parti sono abbastanza evidenti anche senza vedere la partitura (ormai sono tornato ai vecchi tempi, un'involuzione in pratica) e mi sembri leggermente più matura rispetto ad altre composizioni.

Link to comment
Condividi su altri siti

Per il momento ho ascoltato ma non ho visto la partitura.

A mio parere (che non è quello di un organista o un compositore/organista e non pratico di scrittura per questo strumento) la parte del pedale è fattibile, non usi parti eccessivamente veloci e "distanti" tra loro, ci sono composizioni per organo che comportano un uso del pedale molto più veloce e complesso.

Parli del cambio di registro utilizzando la pedaliera, almeno io non ho mai sentito parlare di un organo che permetta questo, logicamente metti in conto che se necessiti di cambiare "suono" mentre esegui (tu o un esecutore), devi avere il tempo di farlo e dovresti anche mettere in conto un eventuale cambio di mano durante il cambio di suono, questo perché (ipotizzo, ma qui può già venire in aiuto Frank) potrebbero esserci degli organi con registri simili (che suonano diversamente tra loro in base alla costruzione dell'organo) che si trovano in posizioni "scomode" mentre esegui, e questo è un "dilemma", più che altro un dubbio che assale in particolar modo colei/colui che scrive senza avere davanti lo strumento (ma questo immagino che lo sai bene ponendoti già certi quesiti).

Il pezzo ha dei brevi spunti meno "incisivi" di altri, in certi punti scorre abbastanza, in altri sembri voler rimarcare una continua "progressione".

Il finale mi ha "deluso" :), mi aspettavo un 37a di dominante visto che usi spesso collegamenti dissonanti.

Nel complesso, dopo un primo ascolto, mi sembra di poter dire (è un mio parere, non assoluto quindi, questo è il minimo) che è migliorabile e acquisterebbe maggiore scorrevolezza, cosa che possiede già.

Comunque, le parti sono abbastanza evidenti anche senza vedere la partitura (ormai sono tornato ai vecchi tempi, un'involuzione in pratica) e mi sembri leggermente più matura rispetto ad altre composizioni.

 

 

In realtà non volevo intendere il cambio di registro tramite la pedaliera, ma il cambio di dinamica (il pedale del crescendo per intenderci, che nemmeno tutti gli organi hanno). Per i cambi di registro manuali presumo anche l'impiego di un "cambia registri" accanto all'organista. Quello che mi preoccupa è la risposta meccanica al comando, che se non è rapida rischia di non essere efficace.

 

Però in proposito mi piacerebbe anche sentire qualcuno del mestiere, ma per ora latitano....

 

Per quanto riguarda il brano in sé, delle due progressioni centrali una potrebbe anche risultare "ridondante", ma non credo che la "ridondanza" debba essere in assoluto da evitare. Ho anche soluzioni differenti, meno "convenzionali" direi, ma quello che ho messo era più che altro funzionale alla tecnica.

Per quanto riguarda la coda.... bhé non si può sempre finire sul precipizio, a volte è anche bello tornare nel rifugio, e poi anche così ti ho sorpreso ;)

Link to comment
Condividi su altri siti

Hai ragione, ho fatto confusione (uno degli effetti collaterali del vivere tutto senza avere pazienza, è un difetto molto difficile da limare anche se non è una scusante), intendevi le dinamiche al primo punto.

La ridondanza può in effetti essere funzionale, si può anche volere una parte ripetitiva proprio per stimolare delle sensazioni (dipende da come viene percepita la parte da persona a persona) di piacere o nauseanti, il tutto magari collegato ad un evento della vita reale che si vuole riproporre (non parlo di musica descrittiva, ma di cercare di riproporre una personale sensazione/emozione, cosa che comunque penso quasi ogni compositore tenti di fare).

Eh si, quel finale mi ha sbaragliato :)

  • Like 1
Link to comment
Condividi su altri siti

Io per prima cosa ho una domanda, la partitura è scritta a note reali?

 

Nelle note scrivi ad esempio 16'=ottava sotto

 

Ovviamente tutti gli organisti sanno cosa vuol dire usare un registro da 16', io "non capisco" le note in relazione alla partitura. Nei brani dove non c'è indicato nulla ovviamente è tutto scritto a note reali per cui è l'organista che durante la concertazione (o meglio orchestrazione all'organo) se usa un 16' saprà che dovrà suonare all'ottava sopra in quanto il registro automaticamente porterà giù di un ottava le note. Oppure l'organista può decidere di rinforzare una linea di basso aggiungendo il 16' all 8' perchè cerca quella determinata sonorità.

Per cui una prima cosa che deve essere chiara è, nel caso in cui sei tu che scegli l'orchestrazione, cosa c'è da fare e cosa da "inventare".

 

L'organo è uno strumento usato anche nella contemporanea ... mi viene in mente questo topic:

 

www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/3440-filidei-fiori-di-fiori

 

Vuoi che non ci sia scritto l'impossibile in partitura? Segnare il registri penso sia il meno dei problemi. Il fatto è che bisogna avere chiara l'orchestrazione.

Link to comment
Condividi su altri siti

Io ho notato pochissimi segni di dinamica (solo 2?) che sull'organo sono si fattibili ma solo se lo stesso è dotato di cassa espressiva (vedi organo romantico) secondo la quale è possibile di fatto veramente cambiare la dinamica (escludendo crescendi Rossiniani e variaizoni del volume di suono per aggiunta o diminuzione di registri).

 

Puoi prendere benissimo delle opere di Cesar Frank, vedrai che li i segni non sono così pochi ...addirittura arriva a fare un crescendo e diminuendo su una sola nota (L'organo: l'unico strumento a tastiera che può permetterselo :D)

Ovviamente la musica antica è sprovvista di segni in partitura in quanto esisteva la prassi esecutiva; io non sono esperto di contemporanea ma potresti contattare dei compositori per farti dare delle dritte.

Link to comment
Condividi su altri siti

Ultimamente non ho molto tempo Bianca, se posso essere d'aiuto chiedi pure. Il principio di fondo è che oggi non c'è una prassi esecutiva, per cui in partitura bisogna essere molto precisi e dettagliati; conviene anche prevedere una breve descrizione sull'attegiamento che dovrebbe avere l'interprete nei confronti della tua opera. Capita che addirittura si campionino i suoni desiderati per assicurarsi una certa fedeltà alla propria idea.

 

Le cose che si possono fare sono tante, bisognerebbe ragionare seriamente vicino ad uno strumento :) Eppoi quale strumento? Viene citato Filidei, il brano non è per organo in generale ma per "quell'organo". (S)fortunatamente l'arte organaria è molto varia per cui bisogna avere le idee molto chiare. Del resto lo stesso discorso vale per il cembalo, ogni scuola ha pregi e difetti che un compositore dovrebbe conoscere per creare brani che facciano leva sulle qualità dello strumento....altrimenti il progetto compositivo non sta in piedi.

 

Probabilmente non ho risposto a domande precise ma in generale questi sono alcuni spunti di riflessione su alcune tematiche che potrebbero riguardare questo strumento.

Link to comment
Condividi su altri siti

Trovo il brano gradevole, il fatto di essersi ispirati dalla fuga probabilmente ti porta a guardare partiture del repertorio antico ... per questo forse le trovi scarne di indicazioni.

 

Io non ho mai scritto nulla di serio usando l'organo, io penso che per il linguaggio che hai usato bastino le indicazioni che hai messo. Non sottovaluterei il suggerimento di Silbermann e ho il dubbio che forse non ci sia abbastanza tempo per cambiare i registri che porta via tempo e seppur pochissimo può spezzare delle frasi musicali che magari hai pensato legate....in effetti è un po' tutto portato.

Link to comment
Condividi su altri siti

grazie a tutti innanzi tutto :)

 

Io per prima cosa ho una domanda, la partitura è scritta a note reali?

 

Nelle note scrivi ad esempio 16'=ottava sotto

 

Ovviamente tutti gli organisti sanno cosa vuol dire usare un registro da 16', io "non capisco" le note in relazione alla partitura. Nei brani dove non c'è indicato nulla ovviamente è tutto scritto a note reali per cui è l'organista che durante la concertazione (o meglio orchestrazione all'organo) se usa un 16' saprà che dovrà suonare all'ottava sopra in quanto il registro automaticamente porterà giù di un ottava le note. Oppure l'organista può decidere di rinforzare una linea di basso aggiungendo il 16' all 8' perchè cerca quella determinata sonorità.

Per cui una prima cosa che deve essere chiara è, nel caso in cui sei tu che scegli l'orchestrazione, cosa c'è da fare e cosa da "inventare".

 

L'organo è uno strumento usato anche nella contemporanea ... mi viene in mente questo topic:

 

www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/3440-filidei-fiori-di-fiori

 

Vuoi che non ci sia scritto l'impossibile in partitura? Segnare il registri penso sia il meno dei problemi. Il fatto è che bisogna avere chiara l'orchestrazione.

 

La partitura è scritta a note reali, cioè, se intenti che con le diciture 16'=ottava sotto ecc. danno adito a confusioni per un organista, essendo pleonastiche, queste sono assolutamente da rimuovere. Quello che mi chiedo è se, nel corso della partitura queste si possono mantenere, volendo indicare che in quei punti sono da usarsi registri di 16 piedi o 4 piedi, ecc.

Per quanto riguarda l'orchestrazione, io ho indicato la mia (ma appunto non so se è comprensibile e in che termini), poi ovviamente c'è l'interpretazione e come dici l'invenzione propria dell'organista che oltretutto ha a che fare con un determinato strumento.

 

 

Io ho notato pochissimi segni di dinamica (solo 2?) che sull'organo sono si fattibili ma solo se lo stesso è dotato di cassa espressiva (vedi organo romantico) secondo la quale è possibile di fatto veramente cambiare la dinamica (escludendo crescendi Rossiniani e variaizoni del volume di suono per aggiunta o diminuzione di registri).

 

Puoi prendere benissimo delle opere di Cesar Frank, vedrai che li i segni non sono così pochi ...addirittura arriva a fare un crescendo e diminuendo su una sola nota (L'organo: l'unico strumento a tastiera che può permetterselo :D)

Ovviamente la musica antica è sprovvista di segni in partitura in quanto esisteva la prassi esecutiva; io non sono esperto di contemporanea ma potresti contattare dei compositori per farti dare delle dritte.

 

ho indicato solo  f (batt.1) p (23)  i f (39) p (48) f (57) e ff (75), e nessun crescendo o diminuendo:  però appunto, come dici, non tutti gli organi hanno questa possibilità. Dal mio punto di vista comunque l'utilizzo di certi registri piuttosto che altri influenza anche la dinamica. Tu cosa consiglieresti, mettere comunque i segni anche se poi l'organo non se li può permettere, oppure di lasciarlo all'interpretazione?

Per quanto riguarda le dritte ora come ora non saprei a chi altro rivolgermi se non a questo forum :)

Mi riguarderò Cesar Frank :)

 

 

Ultimamente non ho molto tempo Bianca, se posso essere d'aiuto chiedi pure. Il principio di fondo è che oggi non c'è una prassi esecutiva, per cui in partitura bisogna essere molto precisi e dettagliati; conviene anche prevedere una breve descrizione sull'attegiamento che dovrebbe avere l'interprete nei confronti della tua opera. Capita che addirittura si campionino i suoni desiderati per assicurarsi una certa fedeltà alla propria idea.

 

Le cose che si possono fare sono tante, bisognerebbe ragionare seriamente vicino ad uno strumento :) Eppoi quale strumento? Viene citato Filidei, il brano non è per organo in generale ma per "quell'organo". (S)fortunatamente l'arte organaria è molto varia per cui bisogna avere le idee molto chiare. Del resto lo stesso discorso vale per il cembalo, ogni scuola ha pregi e difetti che un compositore dovrebbe conoscere per creare brani che facciano leva sulle qualità dello strumento....altrimenti il progetto compositivo non sta in piedi.

 

Probabilmente non ho risposto a domande precise ma in generale questi sono alcuni spunti di riflessione su alcune tematiche che potrebbero riguardare questo strumento.

 

grazie della disponibilità, quello della mancanza di una prassi esecutiva è un discorso che vorrei affrontare con più calma e tempo. Mi interesserebbe molto comunque avere un esempio pratico di quanto dici: hai per caso qualche partitura dove siano segnate queste cose tanto per potermi fare un'idea? mi sarebbe davvero utile.

Quello che dici sulla specificità dello strumento è sacrosanto e me ne sono ben resa conto anche senza averne sotto mano uno reale, ma semplicemente andando a guardare in rete le caratteristiche dei vari strumenti sparsi per il mondo... magari avessi la possibilità del concreto!! :))

Per quanto riguarda il campionamento dei suoni... probabilmente tu intendi parlare del suono di ciascuno strumento da allegare allo spartito, ma mi chiedo se allora non possa anche contribuire, non solo per il suono, ma per l'interpretazione nel suo complesso, la realizzazione di un vero e proprio playback virtuale, da far ascoltare all'organista.

 

Trovo il brano gradevole, il fatto di essersi ispirati dalla fuga probabilmente ti porta a guardare partiture del repertorio antico ... per questo forse le trovi scarne di indicazioni.

 

Io non ho mai scritto nulla di serio usando l'organo, io penso che per il linguaggio che hai usato bastino le indicazioni che hai messo. Non sottovaluterei il suggerimento di Silbermann e ho il dubbio che forse non ci sia abbastanza tempo per cambiare i registri che porta via tempo e seppur pochissimo può spezzare delle frasi musicali che magari hai pensato legate....in effetti è un po' tutto portato.

 

quel dubbio ce l'ho anch'io e certamente l'organista da solo non ce la può fare (credo) se non inventandosi qualcosa.. ma non so con l'aiuto di un secondo...

Per quanto riguarda il portato... questo è un discorso che va anche oltre la tecnica, nel senso che adesso come adesso (per quanto riguarda l'organo, non per altri strumenti in generale ovviamente) non sono molto propensa ad un'esecuzione che esalti troppo la legatura, anche se capisco che un portato eccessivo possa magari dare l'impressione di una certa "meccanicità". Di questo pezzo ho anche una partitura dove non sono indicate le legature ma sono segnate perentesi quadre per evidenziare l'inizio e la fine delle differenti frasi. All'inizio ho indicato un generico legato che comunque non ha effetto sul playback...

...e grazie per l'apprezzamento :)

  • Like 1
Link to comment
Condividi su altri siti

@Bianca, non intendo questo:

 

> Per quanto riguarda il campionamento dei suoni... probabilmente tu intendi

> parlare del suono di ciascuno strumento da allegare allo spartito, ma mi chiedo

> se allora non possa anche contribuire, non solo per il suono, ma per l'interpretazione

> nel suo complesso, la realizzazione di un vero e proprio playback virtuale,

> da far ascoltare all'organista.

 

Intendo che potresti usare degli effetti che potrebbero giungere più immediati all'interprete se campionati (diciamo almeno registrati) e allegati alla partitura. Ma questo è solo un esempio.

Quando avrò rimontato la mia libreria :( ... ti passerò qualcosa (ti premetto che non sarà questione di ore). Ho materiale per farti capire cosa intendo; ti devo un favore e a tempo debito ....non mancherò.

Link to comment
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Rispondi a questa discussione...

×   Incollato come rich text.   Incolla come testo normale invece

  È permesso solo un massimo di 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato incorporato automaticamente.   Visualizza come collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Cancella editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Carica o inserisci immagini dall'URL.

Loading...
 Share

×
×
  • Crea nuovo...