Rotore Postato Agosto 23, 2015 Report Share Postato Agosto 23, 2015 La possibilità di ascoltare musica online presenta molti vantaggi, ma anche qualche problema: l’enorme volume di contenuti disponibili rischia di disorientare l’ascoltatore, che spesso avrebbe bisogno di una guida su cosa scegliere e su come distinguere proposte di qualità e adatte ai propri gusti. Per questo sta nascendo la figura del “direttore artistico” anche nelle piattaforme per l’ascolto della musica in streaming. Alessio Bertallot, ad esempio, è il direttore artistico di TIMmusic. Noto come deejay e conduttore radiofonico, Bertallot afferma: dopo la bulimia del “posso avere qualsiasi cosa” stiamo passando all’idea del “so che ho tutto a disposizione, in qualsiasi momento, ma adesso ho bisogno di qualcuno che mi indichi la strada, che selezioni i contenuti per me, che mi permetta di schiacciare play e ascoltare qualcosa che mi piace”. L’articolo completo, pubblicato su La Stampa il 24 luglio scorso, è visibile qui: http://www.lastampa.it/2015/07/24/tecnologia/alessio-bertallot-come-cambia-la-radio-ai-tempi-dello-streaming-UmvFhPo3YLYxNUvjpKDMBI/pagina.html Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Piccinesco Postato Agosto 23, 2015 Report Share Postato Agosto 23, 2015 Interessante soprattutto la parte finale. Questa la mia opinione: la scelta del materiale più adatto da proporre è in mano a delle persone che non è detto siano sensibili a tal punto da saper, appunto, scegliere (ognuno ho la sua storia ed ha avuto le sue esperienze), per cui nutro dei dubbi visto l'andamento delle radio e non solo. In musica così come nella fotografia (faccio solo questo esempio, ma è lampante) si è livellato il livello (scusate il gioco di parole) tra professionista e amatore (neanche un dilettante), tanto che alcuni amatori (grazie a fotocamere di alto livello assieme ad obiettivi con lenti di altissima qualità, con stabilizzatore d'immagine, autofocus velocissimi, decine di punti di messa a fuoco e af predittivo e non proseguo) ottengono dei risultati assurdi, per cui lì non è l'uomo che fa la differenza, tranne nella fotografia realmente creativa. Certo in musica è leggermente diverso, viene sempre fuori quello che si è, a prescindere dai mezzi utilizzati, cosa che ci riporta in ambito fotografico dove una frase (sottintesa ma euforisticamente pronunciata dopo innumerevoli diatribe sul come e sul perché) molto cool è "l'importante è sapere cosa si sta facendo ed ottenere il risultato", come a dire il fine giustifica i mezzi, ah si? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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