Crazypiano Postato Agosto 18, 2014 Report Share Postato Agosto 18, 2014 Come fanno i musicisti ciechi (Ray Charles, Lennie Tristano, Art Tatum, per dire i primi che mi vengono in mente) a imparare a suonare un brano? Usano solo l'orecchio? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Agosto 20, 2014 Report Share Postato Agosto 20, 2014 Non ho esplorato questo campo. Credo che esistano degli spartiti in Brail o simili che possano far apprendere la musica scritta ai non vedenti.Non so. attendo lumi anche io da chi ha approfondito questo aspetto. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Marta23 Postato Agosto 22, 2014 Report Share Postato Agosto 22, 2014 Mi è capitato che mi abbiano chiesto di dare lezioni ad una bambina non vedente di 7 ...non vendo esperienza diretta con questo genere di difficoltà (non sapevo da dove cominciare, tanto meno se esistevano siti o materiali da utilizzare durante le lezioni, etc.) ho rinunciato. Ma mi è rimasto l'amaro in bocca..idee? Sono interessata all'argomento. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Agosto 22, 2014 Report Share Postato Agosto 22, 2014 Premesso che non ho esperienza diretta, per la lettura della partitura si può utilizzare il sistema Braille (articolo datato ma ti può dare una panoramica di alcuni "mezzi": http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/tecnologia/web-braille/web-braille/web-braille.html) in quanto ci sono diversi software di notazione musicale tipo sibelius che sono compatibili con questo sistema; con i file giusti e i programmi giusti possono leggere tranquillamente le partiture. Inoltre adesso si trovano moltissimi file midi (anche di opere mastodontiche) per cui con il MIDI c'è sicuramente compatibilità. In relazione a questo, nel tuo caso Marta, più che altro avendo avuto solo 7 anni (e non so in che anno di calendario, vista la forte correlazione con la tecnologia che è sempre in veloce evoluzione), non so che dimestichezza possa avere avuto la bimba con i PC e tali software. Sul suonare penso ti poteva aiutare l'avvicinarsi alla tastiera bendata, già trovare il do centrale è una piccolissima sfida. Ogni tua conquista sarebbe stata anche sua e come intuisce Crazypiano poteva (e può) essere utile basare le spiegazioni facendo leva sull'udito ( fra l'altro su questo un musicista dovrebbe essere un professionista) e sul tatto. Tramite quest ultimo fagli costruire l’immagine della tastiera, in qualche modo probabilmente la vedrà e la conoscerà. Non dirmi che non ti è mai capitato di studiare passaggi ad occhi chiusi e comunque alcune opere estremamente virtuosistiche ti mettono davanti al fatto compiuto, non hai tempo per vedere tutto quello che servirebbe vedere...probabilmente si tratta di andare oltre. Per rispondere invece a Crazypiano, secondo me il carattere improvvisativo della performance semplifica il passaggio lettura, per cui facilita l'apprendimento che diventa più basato sulla memoria intellettuale, acustica e cinetica...che legato alla memoria visiva di una partitura. Inoltre una chiacchierata con questo Signore la farei http://www.carlobeltrametti.com/musica_braille.htm Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Ettore Postato Agosto 22, 2014 Report Share Postato Agosto 22, 2014 Segnalo la casa editrice di Luciano M. Pegorari, editore Braille di Bari (f.a.l. vision editore snc) che si occupa esclusivamente di editoria Braille, Large Print, DSA, LIS-Sign Writing, comunicazione pittografica, fotografie, planimetrie, mappe, stradari in tecnica puntinata, manuale e microcapsule. Tutto è destinato naturalmente a sostegno dei non vedenti, ipovedenti, dislessici, sordomuti, etc.Frank, tramite quaderni strutturati per ospitare la scrittura Braille un bambino può tranquillamente leggere uno spartito ed interpretarlo (potenzialmente un non vedente può anche essere un direttore d'orchestra); te lo dico perchè secondo me è importante che un bambino non vedente non usi il pc altrimenti si abituerà a scrivere e studiare solo col pc e tutta la sua vita dipenderà da questo. Inoltre penso che la percezione tattile è di fondamentale importanza per lo sviluppo culturale ed intellettivo, oltre che sociale del bambino. 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Valchiria Postato Agosto 22, 2014 Report Share Postato Agosto 22, 2014 Poi dicono che sono pessimista, come mai nessun corso di abilitazione prevede almeno un cenno a queste problematiche...ESCLUSIVAMENTE DIDATTICHE!?! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Valchiria Postato Novembre 16, 2014 Report Share Postato Novembre 16, 2014 Questo video mi ha fatto riflettere parecchio... se lui, cieco fin dalla nascita, ce la fa ad affrontare repertori del genere e sostenerli senza problemi, vuol dire che noi se davvero vogliamo qualcosa possiamo fare tutto.Nobuyuki Tsujii - Rachmaninoff - Piano Concerto No 2 in C minor, Op 18https://www.youtube.com/watch?v=WdC35_Za4ho&feature=share&noredirect=1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Oracolo Postato Novembre 16, 2014 Report Share Postato Novembre 16, 2014 Valchiria, mi sento più handicap io che lui; viviamo in una società stregata da apparenza e da cose che in realtà non rappresentano proprio la grandezza umana e siamo troppo stregati da tutto ciò per poter capire che siamo veri handicappati. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Novembre 17, 2014 Report Share Postato Novembre 17, 2014 Ho letto da qualche parte che chi non ha l'uso di un senso, sia dalla nascita che non, sviluppa in modo maggiore gli altri 4 sensi. Non possiamo fare (grazie a Dio) nessuna proiezione essendo in possesso di tutti e 5 i sensi ma credo che a fini musicali conti molto sia l'orecchio che il tatto e se questi sono maggiormente sviluppati forse in qualche modo possono arrivare a compensare la mancanza della vista. Conosco bene questo pianista, ed ha affrontato anche altri brani di repertorio molto impegnativi: andante spianato e grande polacca brillante, rapsodia ungherese in c# min, la campanella (che forse è già stata postata su questo forum in qualche altra discussione), ecc. Credo che la maggior parte della loro esperienza pianistica sia comunque collegata all'orecchio. Di norma ho potuto constatare che i pianisti non vedenti prestano grandissima attenzione alla qualità del suono. Riguardo i salti, da bambino ero solito studiare passaggi impegnativi bendato per sviluppare la memoria della mobilità e della spazialità nei salti, è anche vero però che un conto è studiare vedendo i tasti e poi, una volta imparati i passaggi, bendarsi per fissare la memoria delle posizioni, un'altra cosa è fare tutto al buio. Queste esecuzioni pertanto mi fanno sorridere di speranza perché mi danno modo di affermare che con con la passione e l'impegno è veramente possibile fare di tutto. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Novembre 17, 2014 Report Share Postato Novembre 17, 2014 Suona questo brano meglio di molti vedenti professionisti ! Fate attenzione alla qualità del suono. Guardandolo vedo un miracolo ! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Piccinesco Postato Novembre 19, 2014 Report Share Postato Novembre 19, 2014 Mi è venuta in mente una cosa, parlando di "intelligenza" specifica o specifica intelligenza, si potrebbe dire che questa persona ha sviluppato (soprattutto grazie allo studio del pianoforte) una sopraffina sensibilità alla percezione del suono nello spazio, cosa che gli permette di sapere come muoversi nonostante affronti passaggi molto difficili. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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