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Piano Concerto - Forum pianoforte

Silent Piano


Crazypiano
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Sono abbastanza poco fiducioso dei silent.

 

Concordo. Ne provai uno da un amico: il suono "reale" era quello di un pianoforte di fascia media, il suono digitale non mi piaceva per niente (senza contare la necessità di OTTIME cuffie, necessarie).

Rischiano di non essere né un buon digitale, né un buon acustico... Se si tratta di un acquisto, mi orienterei su altro.

Riconosco, comunque, che avere un pianoforte che vale (quasi) per due, potrebbe essere talvolta un vantaggio.

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Be credo che il problema sia sempre lo stesso; il prezzo! Sia quello  iniziale che di manutenzione  sono pochi gli studenti che fanno uso di un pianoforte in maniera intensa per piu di 10-15 anni quindi i nodi verranno al pettine quando tra una ventina di anni ci sarà un commercio anche sui silent usati di ultima generazione!

Personalmente credo che la serie P della yamaha sia davvero ben riuscita se avessi soldi da spendere come se nulla fosse ne prenderei uno

D'altronde c'è chi non ha scelta ,a causa di vicini intolleranti, per fortuna non è il mio caso

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Ciao,

io sono possessore di un pianoforte silent Yamaha da circa 8 mesi, Vi racconto per sommi capi le mie impressioni e del perchè ho fatto questa scelta:

 

Dopo circa 13 anni di allontanamento dallo strumento per vari motivi che non stò ad elencarVi, sono tornato a studiare musica classica.

 

Preso dall'entusiasmo mi sono recato al primo negozio di musica e ho acquistato un pianoforte digitale Roland di fascia già piuttosto alta, quindi con tasti in "simil avorio", una buona amplificazione e un buona pesatura, ecc ecc.....

 

Dopo 6 mesi di studio, quando le mani hanno ripreso a funzionare come si deve, mi sono immediatamente reso conto dei limiti del digitale.

 

La pesatura dei tasti che, per quanto buona, non riesce in nessun modo ad eguagliare la risposta della meccanica di un pianoforte acustico;

Il pedale del forte in un digitale risulta solo un pulsante, non si impara, per esempio, a non fare rumore quando si stacca e fare un mezzo pedale è impossibile se non è previsto dallo strumento;

la dinamica del suono non è neanche lontanamente paragonabile ad un acustico;

i simboli di interpretazione / dinamica come "sf" o "ppp" sono impossibili.

 

Un pianoforte silent ti permette innanzitutto di poterlo suonare acustico, risolvendo così tutti i problemi che ho riscontrato io, e di imparare a suonare lo strumento come deve essere suonato sfruttandone tutte le potenzialità dinamiche e trasmettendo a chi suona la risposta in vibrazioni sotto le dita.

Occupa il posto di un solo strumento, non di 2.

Alla sera ti permette appunto di suonare senza grandi disturbi per il vicinato, mantenendo la tastiera e la risposta meccanica di un vero pianoforte...

 

Ho avuto anche modo di provare sistemi di silenziamento installati successivamente alla costruzione, che però secondo me presentano alcuni problemi.

Se non installati correttamente la tastiera non emette il suono in contemporanea al suono del tasto.

Si crea un difetto sullo scappamento del tasto; si crea una specie di "scalino" a fine corsa, che risulta un po' fastidioso...

Sono estremamente rumorosi! non si sente in suono ma, la barra che blocca la meccanica fà un chiasso non indifferente!

 

Il vero problema probabilmente è nel prezzo, ma oggi ci sono mille sistemi per poter acquistare uno strumento così senza sborsare tutti i soldi subito, lo facciamo con le automobili.......

 

Secondo me imparare su un digitale, è come imparare a suonare un'altro strumento.

 

a Voi la linea....

 

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Certamente quello che dici è vero, mi preme dire però che alcuni insegnanti di pianoforte sono totalmente contro il digitale perchè secondo loro "rovina il tocco". Sono dell'opinione che un pianista che si rispetti debba avere certamente lo strumento acustico. Io ho anche un pianoforte digitale oltre al coda sul quale suono la sera. Quando mi rimetto all'acustico la differenza è immediatamente percepibile ma ci si rifà subito l'abitudine in neanche 10 minuti. Parlare di rovinarsi il tocco è secondo me esagerato. Più che parlare di tocco si dovrebbe parlare di possibilità espressive che come giustamente ricordi te, sul digitale non è possibile fare.

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