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Piano Concerto - Forum pianoforte

Rosette coniche


mike
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Sul sito FTP http://www.ftppianoforti.com vendono:

ROSETTE di FELTRO coniche, per parte anteriore del tasto, bianche, extra dure diametro 22<23 mm spessore 5,5 mm., grazie alla sua conicità elimina la perdita di energia aumentando la sensibilità nel tocco e dinamica elasticità, influendo positivamente sul suono.

Ne sapete qualcosa?

Inoltre ho notato che le rosette per il coda hanno un diametro di 22mm., mentre per il verticale hanno una diametro di 20mm. qual'è il motivo della differenza?

 

grazie.

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Grazie a Pianoexpert per la risposta.

Approfitto per una ulteriore richiesta:

1) per sostituire le rosette bisogna rimuovere il castelletto, è una operazione molto complicata?

2) notato che vicino al caspettello ci sono delle rondelle con un taglio laterale: a cosa servono?

 

grazie.

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Le rosette coniche sono stabilissime, è vero. Sono così dense che, in pratica, è come mettere un pezzo di legno sotto il tasto, creando non pochi problemi nello scarico della forza, in modo particolare, naturalmente, nelle dinamiche più sostenute.

E' intuitivo che, la forza impressa, anziché defluire sulla rosetta, torna indietro alle mani, creando sensazioni tutt'altro che gradevoli o utili. Chiunque abbia a casa uno Steinway in condizioni di fabbrica sa a cosa alludo...

 

Non fatevi ingannare dalla pubblicità dei commercianti... Fosse per loro, vi farebbero cambiare ogni volta mezzo pianoforte.

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Preferisco quelle verdi perché non essendo così dure l'urto a fondo tasto è meno elastico. Quel che succede a fondo tasto dopo il suono influenza molto la sensazione che si avverte sulla tastiera....c'è qualcuno che adotta di fabbrica quel tipo di rosette?

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I soliti noti (S&S, Bosendorfer, Yamaha...) mi pare che di rosette coniche non ne vogliano sapere... ma magari è solo una mia impressione.

 

Ci sarebbe anche la questione di quella loro larghezza insolitamente abbondante che fa in modo che su un coda, in particolare se Steinway, quando vai ad abbassare un diatonico, il legno tocca anche la rosetta del diesis adiacente...

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Steinway metteva sul centro tasto le rosette in feltro bianco, dure, mentre suole punte anteriori quelle di mollettone verde....

 

Sono scelte.... Quelle vedi permettono di avere una sensazione di affondo maggiore quando si suona sul fortissimo affondando sulla tastiera, quelle coniche no perché non si comprimono....

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Quello della larghezza poi è un problema elementare, se sono troppo larghe quelle dei tasti bianchi possono disturbare lo scappamento sui tasti neri. Se lo sfondo è giusto tra neri e bianchi non dovrebbe succedere... Comunque per regola il diametro deve essere tale da non interferire con gli altri tasti

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In realtà il problema è un attimo più complesso, ma (ratio brevis) le rosette in oggetto per i coda sono tutte uguali, stessa larghezza tra diesis e diatonici. Sui coda, essendo più larghe del dovuto, oltre ad innestarsi con difficoltà (è chiaro) nella tacca preposta a questa funzione sotto il tasto, il legno del diatonico tende (senza troppi complimenti) a toccare la rosetta del diesis, poiché la relativa tacca (sui diatonici sono due) non è sufficientemente ampia da evitare il problema. La larghezza di quelle verdi (sono più piccole) ha un senso, non sono fatte a caso.

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Sì, uno dei tanti errori di gioventù... :)

 

Ho conosciuto diverse persone che, dopo aver sborsato 300 carte per farle installare, erano disperati perché non avevano più il tocco del loro pianoforte... è bastato ripristinare le tanto odiate rosette verdi per ristabilire la situazione...

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Ah ma te la avevo raccontata io questa cosa!

 

 

C'è un tecnico molto noto che è stato da un amico mio qualche tempo fa. Questo tecnico ha messo proprio quelle rosette sul suo verticale Steinway.

 

Già il verticale Steinway non è il migliore dei verticali, poi con quelle rosette anche la sua insegnante lo trovava peggiorato....

 

L'intervento costó 300 euro! (E non fece altro).

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E' una faccenda diffusa... Mi è capitato di vedere un noto tecnico che, dopo averle messe, si chiedeva, febbricitante e con un litro di sudore addosso, perché la meccanica non avesse più scappamento, nonostante fosse stato tutto regolato e prima funzionasse meravigliosamente...

 

Ricordo che, incredulo, si mise a spingere sopra il tasto con tutta la forza che aveva in corpo.

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Per lavorare bene bisogna rimuovere il castelletto.Si può anche rimuovere la sola barretta ferma tasti e alzare delicatamente i tasti, arrivando ai perni con delle pinze a becchi lunghi paralleli.Sulla durezza sono d'accordo. Dipende da quale risultato di affondo si vuole ottenere. Sono d'accordo sul ritorno di energia alla mano. Si deve anche controllare ovviamente la non "invasione" su quelle rosette dei tasti neri adiacenti. Anche il "dopo tocco" deve essere più preciso e generoso, perchè non troveremo nessuna "generosa" elasticità.Provare con pochi tasti ,comunque, è cosa saggia.

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  • 5 months later...

Salve, molto interessante la discussione sulle rosette coniche.

 

Invece, dovendo scegliere fra le rosette classiche verdi, in base a che cosa dovrei scegliere  fra dure, extradure o più morbide?

 

vi chiedo questo perché il tecnico (che ha rifatto la profondità :angry: )ha  sostituto con rosette nuove solo quelle dei tasti bianchi (mentre ha lasciato quelle vecchie sui tasti neri  :wacko: )

una manovra che a me lascia piuttosto perplesso  :cigar:

Grazie 1000

 

buona serata

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Lascia perplesso anche me. La sostituzione implica comunque una differenza di sensazione al massimo affondo. Se c'è bisogno di sostituirle..c'è bisogno per tutte!!! Altrimenti è meglio lasciare le vecchie, che oltre tutto sono già assestate e compattare. Si devono sostituire solo in caso di deterioramento del feltro specie nella parte della circonferenza esterna della rosetta.

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é quello che immaginavo e, sopratutto come dice lei, la sensazione che si avverte a fondo corsa è effettivamente diversa.

Però quali sarebbero da preferire, quelle dure, extra dure (o mordibe, se esistono)? ci sono delle questioni tecniche, oppure è solo questione di sensazione e gusto personale del pianista sull'affondo del tasto?

 

grazie 1000

 

buona giornata a tutti

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E' questione di preferenza. Io, per esempio, preferisco le coniche per il pianoforte verticale. Indubbiamente la scelta dipende anche dal tipo di regolazione dell'affondo. A proposito, ho tralasciato di precisare (ma il tecnico sarà stato certo attento) che le discontinuità dipendono ovviamente anche da una non uniformità di affondo, che va corretta con le apposite rondelle di carta sotto i mollettoni( Quelle più spesse in basso).

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  • 6 years later...

Trovo le rosette coniche ECCELLENTI!!! Il tocco è molto preciso. Per quanto riguarda il ritorno di energia, la mano si adatta. Sarebbe un guaio se si adattasse a situazioni "strane", ma di fronte a una meccanica ben funzionante e ben regolata, si matura quella giusta elasticità nel polso per cui sotto il tasto ci potrebbe stare pure il ferro!!! 

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