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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon
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Una mia amica è stata per 3 settimane a cantare un motivetto di cui si era innamorata, ed io proprio non riuscivo a capire cosa potesse essere. Alla fine oggi mi chiama dicendomi che finalmente era riuscita a trovare su youtube questa canzone. Mi manda il Link ed era River flows in you di Yiruma.

Siccome tutti sapete come la penso su questi motivetti da primo anno di composizione, mi sono cadute le braccia.

Penso che la musica oggi rispecchi la società. Una società di gente che non ha voglia di fare e che cerca le cose più semplici perché non vuole crescere e superare i propri limiti. Per questo motivo, per dimostrare quello che penso, ho trovato lo spartito di questa canzone e l'ho registrato a prima vista... Ripeto, a prima vista.

 

Ora voglio fare una scommessa contro me stesso. Voglio postare su facebook questa canzone, scrivendone compositore ed interprete, e voglio vedere quante likes riceverà. Tra una settimana posterò le 12 Variazioni "Ah, vous dirai-je, Maman" di Mozart che sto preparando da ormai più di un mese e vedrò anche lì quanti likes ci saranno. Se sarà come penso che sia, riceverà molti più Likes la canzoncina di Yiruma che le variazioni di Mozart, ed avrò dimostrato a me stesso che la cultura è spacciata.

 

Con rassegnazione, Simone

 

https://soundcloud.com/thesimon82/simone-renzi-plays-yiruma?utm_source=soundcloud&utm_campaign=share

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Terribilmente noiosa direi. In ogni caso il pianista deve interpretare anche se quello che gli somministrano non è di suo gradimento. E' come se uno avesse uno studio di registrazione e deve registrare cose che non gli piacciono. Che fai li mandi via ?

Bisogna cercare sempre di fare il proprio lavoro nel migliore dei modi, anche in questo caso... :wacko:

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  • 2 weeks later...

Il risultato credo purtroppo sia scontato....

Io sono stato quasi costretto a suonarla perchè essendo la colonna sonora di twilight la ragazza di mio fratello mi ha fatto una capoccia così, pazienza ho dovuto accontentarla.

Ma il punto è proprio questo, questo tipo di musica commerciale, te la sparano ovunque, nei film, nelle pubblicità, alla radio....addirittura l\'hanno pure messa come colonna sonora del filmino di nozze di mio cugino....Ergo chiunque conosce quel motivetto, che associandolo alla scena del film diventa anche simbolo di amore e romanticismo! Insomma una una cosa assurda!

Ma tutti dall\'incompetente (musicalmente parlando) all\'amatore al professionista conosco questo pezzo di Yiruma! Addirittura ti guardano male se non la sai suonare!

Ricordo una volta il giorno di Natale ero ospite a casa dei genitori di un mio amico dove c\'era un pianoforte....La cugina (che avrà avuto all\'incirca 18 anni) mi ha detto \"la sai fare quella di twilight\"!!!! Non mi ha mica detto \"mi fai ascoltare la variazione numero x di Mozart, oppure lo studio numero y di Chopin....\"

Mediaticamente siamo bombardati su tutti i fronti da musica mediocre...la gente va sempre di fretta non ha ne l\'interesse ne il tempo per ascoltare qualcosa di serio e non ha nemmeno la sensibilità per poter comprendere qualcosa di serio.

Viviamo tempi mediocri, e i tagli continui alla cultura su tutti i fronti di certo non fanno migliorare le cose. Qui potrei aprire un capitolo a parte e una polemica infinita....ma tanto non servirebbe inutile penso bisogna rassegnarsi....alla fine chi ha la possibilità e la capacità di scegliere resterà sempre una nicchia, purtroppo sempre più piccola.

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Tra i tuoi amici Fb che percentuale c\'è di \"gente comune\" e di \"addetti ai lavori\" ?

E\' chiaro che se un sondaggio del genere è rivolto ad un pubblico che per buona parte è costituito da musicisti (professionisti o amatori) o anche da semplici appassionati è chiaro che Mozart stravince...:) Inoltre l\'esecuzione delle variazioni era ben curata e ben fatta (si vede che ci hai studiato sopra un bel pò!) mentre il brano di yiruma era meno curato (ma come è giusto che sia, dato che era a prima vista)....

Sarebbe interessante eseguire il sondaggio su un pubblico \"standard\" o suddiviso per fasce di età....

Ad esempio tra i miei amici di FB quelli che condividono/pubblicano brani classici sono veramente pochissimi e di norma hanno un\'età dai 35/40 in su....deduco che ad esempio nelle fascia 18-35 certa musica è sconosciuto o comunque poco apprezzata....e questo secondo me è il dato preoccupante...

 

Naturalmente il mio è un discorso generico da cui si potrebbe prendere spunto per altre indagini e approfondimenti, ma non vuol assolutamente sminuire il risultato del test..:)

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Il bombardamento di musica mediocre… la mancanza di educazione musicale nelle nuove generazioni…nicchie sempre più piccole...

è una battaglia!

 

Siamo tutti al fronte. Ognuno come può: chi sa suonare e chi sa “solo” ascoltare.

Ognuno dove può: chi in famiglia, chi nella cerchia di amici, chi docente (di qualsiasi scuola, di qualsiasi disciplina) anche nel dialogo amichevole coi propri allievi.

 

Chi ritiene di avere un minimo di sensibilità musicale… la dia in eredità. O ci provi, almeno.

Io ci provo con le mie figlie, e talvolta con qualche loro compagno, o qualche mio amico.

 

Se le parole ‘battaglia’ ‘ fronte’ sono brutte, o brutali, parliamo di ‘semina’.

Proviamo, ognuno come può, ognuno nel proprio piccolo, a seminare nei giovani quanto di bello abbiamo a nostra volta ricevuto. Proviamo ad ogni occasione.

 

E quando ci scoraggiamo (a me capita :unsure: )… incoraggiamoci a vicenda. :angry::)

 

[un po' delirante... scusatemi]

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Eppure un secolo fa la musica d'arte non era per tutti e non arrivava a tutti...a me sembra la medesima situazione, con la differenza che adesso uno ha la possibilità, se curioso o incuriosito, di accedervi facilmente.

 

Non è che prima tutti scegliessero di accedere alle sale da concerto e adesso no. Prima neanche c'era la possibilità, adesso c'è ...ma forse tutto è invariato.

 

Per cui quale battaglia? Gli amanti della Pausini di turno c'erano anche ai tempi di Schumann, solo che al posto di ascoltarla per radio o su internet o sull'ipod...l'ascoltavano in piazza. Di sicuro non nei Teatri o ai luoghi accessibili solo alla nobilità, che alla fine frequentavano solo per darsi un tono o mostrare il proprio ceto, piuttosto che realmente interessati ad ascoltare quello che realmente c'era da sentire.

 

O almeno, io mi sono fatto questa idea....

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Di sicuro non nei Teatri o ai luoghi accessibili solo alla nobilità, che alla fine frequentavano solo per darsi un tono o mostrare il proprio ceto, piuttosto che realmente interessati ad ascoltare quello che realmente c'era da sentire.

 

In effetti basta vedere chi va alle "Prima" della Scala....

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@Zazza

Questa è una questione diversa...sicuramente anche in passato certa musica era di nicchia...andare in teatro era un modo per mettersi in evidenza...un evento di alta società....

La povera gente non aveva mezzi ne la possibilità di ascoltare la cosidetta musica colta, cosa che oggi non è così...Prima anche ad avere la volontà mancavano i mezzi (pazienza!) oggi invece abbiamo i mezzi ma manca la volontà, l\'interesse...e non solo di noi cittadini comuni, ma soprattutto da parte delle istituzioni che non fanno altre che umiliare la cultura in generale.

Ho molti amici musicisti per professione, bravissimi e talentuosi, che dedicano ore e ore di studio al giorno (parlo in generale non solo di pianoforte) e fanno una gran fatica a campare....

suonano per pochi euro e chi ti fa suonare sembra quasi ti faccia un favore....E\' capitato anche a me sentirmi dire farsi del tipo \"eh ma tanto si tratta solo di mezz\'oretta\" ...e quindi?

Altro esempio, ho assistito circa un anno fa ad un concerto (ingresso libero) a 4 mani finanziato dalla provincia....in sala circa 15 persone, di cui 10 sono andate via dopo la metà del secondo pezzo, al che le due pianiste dopo 3 pezzi si sono alzate dicendo con forte disappunto che il concerto si concludeva lì. Mi sono vergognato!

I mezzi e la possibilità oggi ci sono, è la cultura e la volontà che manca....e fin quando pseudo politicanti declarano che con la cultura non si mangia...la possibilità di un cambiamento è quasi nulla.

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Tu la tua

(sai tu quale. io mi fido)...

 

Non mi sono proprio spiegato :(. Io non ci vedo nessuna battaglia. Kontakte di Sotckhausen non è un'opera accessibile ad una persona comune, ci sono addetti ai lavori che nonostante hanno esperienza trentennale nel settore non ci capiscono una mazza...come si può solo immaginare che uno abituato a una semplicità (per non dire banalità) sconcertante possa solo avvicinarsi ad un monumento come quello. Io sono abituato a canalizzare le energie verso traguardi raggiungibili, non verso missioni impossibili....

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Io sono abituato a canalizzare le energie verso traguardi raggiungibili, non verso missioni impossibili....

 

Giusto. Giustissimo ciò che dici: «traguardi raggiungibili».

Allo stato attuale delle cose, mi pare che se le Quattro stagioni di Vivaldi o la Sinfonia Pastorale riuscissero a fare breccia - e rimanervi! - in un adolescente sarebbe già una grandissima cosa. No?...

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Giusto. Giustissimo ciò che dici: «traguardi raggiungibili».

Allo stato attuale delle cose, mi pare che se le Quattro stagioni di Vivaldi o la Sinfonia Pastorale riuscissero a fare breccia - e rimanervi! - in un adolescente sarebbe già una grandissima cosa. No?...

 

...sai che da qui il passo fra dire che Vivaldi è cultura ...e Stockhausen no ... è molto breve?

 

Io dico che già si sta ripiegando, se l'obiettivo è fare cultura...non può esistere cultura di Serie A e cultura di Serie B. Poi a dirla tutta è richiesto un altissimo livello culturale per certe opere...da qui il gioco a ribasso sino a Gigi d'Alessio...

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Riporto una parte di intervento citato da Xenakis prelevando da un altro topic

 

Ma perchè mai bisogna “portare la musica a tutti”? Cos'è questa stupida ostinazione contemporanea a banalizzare tutto, a falsificare tutto, a trasformare ogni cosa in fast food o junk food? Perchè questo sacro terrore della COMPLESSITA'? La complessità è anche approfondimento, penetrazione, viaggio in luoghi altrimenti inesplorati, competenza (una parola che oggi non interessa a nessuno). Ah no, “l'arte è per tutti”, conta “quello che mi trasmette”… ma chi l'ha detto?

 

La realtà è questa, l'arte non è per tutti

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