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Piano Concerto - Forum pianoforte

ordine di regolazione


massimino
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Salve a tutti. leggendo un vecchio articolo sulla registrazione del pianoforte a coda di Francesco Griffa, mi sono venuti alcuni dubbi che vi sottopongo. l'articolo elenca, in rigoroso ordine, le azioni preparatorie. Escludendo quelle preliminari, dice:

 

1) profondità tasto con dima a 10 mm ecc ecc

2) regolazione dello scappamento....ecc

3) regolazione vite secondo scappamento...ecc.

4) portare i martelli alla distanza necessaria dalle corde servendosi del pilota. La distanza è esatta quanto, abbassando il tasto molto lentamente, a quasi fine corsa (mm 9,75) il martello ricade sul secondo scappamento. Se il martello nel ricadere sul secondo scappamento lascia sentire un piccolo scalino, aumentare la corsa avvitando il pilota. Se contrariamente non riesce ad effettuare il primo scappamento, diminuire la corsa svitando il pilota.

5) paramartello...ecc.

 

Il punto che mi crea confusione è il 4. intendo se prima regolo i due scappamenti e poi modifico la distanza martello-corda, non si alterano nuovamente le distanze degli scappamenti?

 

e poi, la distanza martello-corda allora è determinata dall'inizio dello scalino (messo a mm 9.75) oppure è indipendente a questo fattore? potrei anche regolare "l'inizio" dello scalino rendendolo più "alto" o più "basso"? ma con quali benefici, se ce ne sono.

 

Forse è una domanda sciocca, ma considerando l'autore mi sono posto questa domanda che per me è soprattutto una importante curiosità.

Grazie a tutti

buona giornata

massimo

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Primo concetto: è diffuso anche tra i più "insigni" Tecnici parlare di "doppio scappamento". Lo scappamento è uno e uno solo!!!! O meglio, la sensazione, dico la sensazione, di avere sotto il dito "due" scappamenti è data dal fatto che il montante sia pronto "scappare" ancor prima che il tasto abbia raggiunto la posizione di riposo.Questo grazie alla funzione di aiuto della leva di ripetizione.( Parlo di questo argomento nei miei articoli contenuti nel sito e nei miei video tutorials)

 

In quanto alle fasi di regolazione, non sono assolutamente d'accordo sulla successione e sul procedimento.

Vorrei poi precisare che alla regolazione deve precedere una "preregolazione". Questa comprende l'allineamento nonché l'altezza rispetto alla leva di ripetizione del montante di scappamento.

 

La distanza martello corda è dettato dalla Casa e sta in stretto rapporto con l'affondo del tasto.

 

In genere la distanza martello - corda è dai 45 ai 47-48 mm.

 

Poi viene regolato lo scappamento dalla corda che varia da circa 3mm nei bassi, fino a un mm negli acuti.

 

La "caduta del martello è quasi sempre di mm1 e la parata di circa 15mm.

 

Ora per controllare se l'affondo del tasto è giusto, osserviamo il comportamento del martello.Lo vedremo salire lentamente e poi cadere ad un certo punto...ma a questo punto la corsa del tasto ancora non deve essere terminata. deve esistere un piccolo "vuoto", quando "tutto è finito". Se questa porzione di corsa è troppa, vedremo il martello risalire dopo la caduta, se è poca il martello farà fatica a "scappare e cadere". Una via di mezzo è la scelta ottimale. Questa piccola distanza di affondo chiamata afterthuch o "dopotocco" ci rende facile ad esempio il suonare "jeu perlé" con la sola caduta di dita e ci facilita il pianissimo.

 

Tutte le distanze predette sono importanti e interdipendenti. E non possono essere ricavate a discapito delle altre. Voglio dire che se fossimo costretti ad arrivare ad una distanza martello-corda , per es. do 43mm per raggiungere il traguardo di un affondo di 9,5 mm, potremmo trovarci in una situazione innaturale, non voluta dalla ratio del progetto. Infatti è la "geometria" di quest'ultimo che detta le specifiche di regolazione. Specifiche che,sì, possono essere personalizzate, ma con la consapevolezza che si perda qualche possibile prestazione. Nell'es suddetto si avrebbe, s', un affondo facile, ....ma un attacco alla corda abbastanza "povero", con difficoltà a realizzare l'escorsione tra il pp e il ff.

 

Potrei in un prossimo Tutorials illustrare tutte le possibili regolazioni personalizzate e i vantaggi e gli svantaggi che possono provocare. Infatti ogni regolazione che sia lontana e/o diversa da quella consigliata dalla Casa può favorire o sfavorire alcune prestazioni della meccanica

 

Spero di essere stato chiaro e utile.

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Potrei in un prossimo Tutorials illustrare tutte le possibili regolazioni personalizzate e i vantaggi e gli svantaggi che possono provocare. Infatti ogni regolazione che sia lontana e/o diversa da quella consigliata dalla Casa può favorire o sfavorire alcune prestazioni della meccanica

 

Attendiamo con ansia!

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Gent M° Ferrarelli, innanzi tutto grazie per la chiarezza e la professionalità dei suoi interventi.

 

In effetti condivido con lei i dubbi sull'articolo che ho citato in partenza di questa discussione, ma mi resta un piccolo dubbio sempre sulla regolazione della distanza martello-corda e sullo spazio "dopotocco". Questo spazio in più si gestisce attraverso l'avvicinamento o l'allontanamento del martello dalla corda (attraverso il pilota) oppure inserendo o levando gli spessorini sul fondo del tasto? però, in quest'ultimo caso cambierebbe la profondità del tasto stesso, credo.

Grazie a tutti

buona giornata

massimo

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Allora: ovviamente le due distanze ( martello corda e affondo) sono interdipendenti. Però devono rimanere entro certi limiti e non devono troppo discostarsi dalle specifiche della Casa. Ora dobbiamo scegliere: cosa è più importante. Io credo che se lasciamo ferma la distanza martello corda, non possiamo che agire sugli spessori sotto il tasto. La distanza martello- corda ci fa variare l'intensità di attacco dei martelli. Una distanza troppo grande renderebbe la tastiera difficile, se troppo corta (44-43) si avvertirebbe meno l'impatto del martello. Comunque da strumento a strumento può tutto leggermente variare. Ad Es. Il "sacro" Steinway detta 47mm e un affondo di 9,5. A volte può non bastare 9,5. Dico 9,7 se non 10mm. Il "dopo tocco", dicono gli Americani, dovrebbe avere lo spessore di un penny!! Secondo me è troppo. Possiamo noi controllare se è giusto sul nostro strumento e possiamo anche variarlo a nostro piacere ( non esagerando...altrimenti il martello, dopo la caduta, risale).

 

Attenzione: Il tasto nero quanto affondo deve avere? tanto quanto corrispnde allo stesso "dopo tocco" del tasto bianco!!!!!! Misura utilissima quindi.

 

Lascio a te scoprire, ma il quiz è aperto anche agli altri lettori, come determinare la stessa misura sia per iltasto bianco che per quello nero!!!!!

...Ti metto e Vi metto sulla strada: si possono usare proprio gli spessori anteriori del sotto-tasto........

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PAOLO FERRARELLI prima di tutto UN AMICO VERO ed UN GRANDE MAESTRO,se fossi suo vicino di casa starei nella sua "bottega" tutti i santi giorni,beato Simone che abita vicino a Paolo.

Un salutone a tutti gli amici del forum.

saverio

 

Ahahahah e chi lo vede ? :lol:

Se ci si riesce a beccare una volta ogni due settimane è già tanto !! Lui ha i suoi impegni ed io i miei, si torna entrambi a casa all'ora di cena e siamo entrambi abbastanza cotti per ritirarci nei "nostri rispettivi appartamenti"e non uscire più fino a nuovo giorno. Ma quelle due volte al mese non si rinuncia mai all'Happy Hour a Grottaferrata !!! Ahahahah è Pà ??? :dance:

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Gent.mo M° Ferralli, il suo quiz è piuttosto complesso (almeno per me) :) ...temo che lei mi sopravvaluti...

Proverò ad andare d'istinto (con tutti i rischi connessi): mi pare di aver compreso che la distanza martello corda non si tocca e conseguentemente si agisca sugli spessorini dei tasti (ma continuo a pensare che così si alteri l'affondo). Ad esempio sul mio pianoforte (Kawai KG 2D) la casa madre stabilisce affondo tasto bianco 10,5 - distanza dalla corda 46 - parata martello 17- l'affondo del tasto nero non è specificato (purtroppo per me). Secondo me dovrebbe affondare a 10,1 :wacko:

 

Grazie 1000! a presto

massimo

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A parte che Simone ha ragione! Siamo talmente occupati che ci vediamo di troppo rado. Ma verranno tempi migliori!!..Intanto ci vedremo domenica prossima a casa di amici comuni...la' non scherzano.....se magna forte!!!!

 

Per Massimo: Le misure vanno bene. Tasto bianco: procurati uno spessore da circa 0,50. Quello è la tua dima del Dopo-tocco!!!. Mettilo sotto un bianco. Se il martello ancora "scatta" vicino alla corda, aggiungi spessorini fino a che il martello, con grande pressione del dito non scatta più( oppure segui il procedimento inverso, qualora il martello non scatti affatto)!!!! Tu coì hai determinato il giusto affondo con un dopo-tocco di 0,50. Fai lo stesso sul nero. Vedrai che i rispettivi affondi sono diversi.....ma il dopo-tocco è lo stesso!!!! Buon lavoro

 

P.S. " sembra babbo-babbo...ma i trucchi i sape!!" :D ( Antonio Albenese- Cetto La Qualunque)

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Grazie M° Ferrarelli per la sua disponibilità, non avrei indovinato il quiz.

proprio a riguardo del rapporto fra tasti bianchi e neri ho qualche dubbio sulle specifiche tecniche dettate dalla casa madre. Nel mio caso (Kawai KG 2D) i parametri indicano un affondo di 10,5 mm del tasto bianco; non specificano l'affondo del tasto nero ma ne indicano l'altezza a 12,5 mm, che a me sembra un tantino troppo. Attualmente i miei tasti neri sono a 11 mm di altezza.....

grazie 1000!

buona giornata :)

massimo

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Si possono anche controllare che i due tasti adiacenti (bianco e nero) portino i rispettivi bilanceri o cavalletti alla stessa altezza una volta premuti a fondo, e lo sfondi è bello che fatto tra neri e bianchi...previa livellatura e controllo dei piloti...questo per andare più veloci.

 

In ogni caso la teoria è teoria ma quel che conta è sempre il risultato: quando il tecnico poi si trova a casa del cliente, magari davanti ad un vecchio pianoforte, ha il suo bel da fare per ottenere un risultato soddisfacente in mezza giornata!

 

Per esempio:

 

 

 

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  • 4 weeks later...

Salve a tutti.

Nel mio pianoforte capita spesso che la ricaduta del martello, dopo l'uscita del primo scappamento,avviene in modo diverso pur imprimendo la stessa forza e pigiando dallo stesso punto. A volte pochi millimetri, altre volte un centimetro abbondante. Vorrei chiedervi se tale comportamento inconstante è dovuto ad una ragione ben specifica e chiara oppure a qualcosa di altro.

Grazie 1000

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Quando il colpo non è abbastanza forte la leva di ripetizione sostiene il martello grazie alla carica della molla di ripetizione in modo che lo spingitore sia pronto a rientrare sotto il rullino (l'effetto di quello che molti chiamano secondo scappamento), se invece il colpo è più forte il martello viene parato dal paramartello....

 

Doppio scappamento doppia posizione :)

 

 

Ciao

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Grazie Fra, ma a me anche con la stessa forza il martello cambia posizione. Cioè procedo così: abbasso il tasto molto, molto lentamente fino a far scappare il martello che ricade più basso di qualche millimetro; ma se ripeto l'operazione diverse volte (sempre con la stessa pressione minima) il martello ogni volta scende in modo diverso Invece, come sottolinei tu, se procedo deciso e molto rapido il martello si aggancia al paramartello. Credo di aver capito che per una buona regolazione si debba abbassare il tasto molto lentamente, ma ogni volta ottengo un risultato diverso pur con la stessa pressione.oppure entrano in gioco altri fattori?

Grazie 1000!

 

ciao

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In questi casi se la molla è carica la colpa è della altezza della leva di ripetizione, intendo l'altezza rispetto alla superficie dello spingitore (che deve essere ben allineato in corrispondenza del legnetto del rullino).

 

La leva di ripetizione deve stare più alta rispetto allo spingitore! Quanto? Il mio accordatore dice "quanto un biglietto del tram", con riferimento ai biglietti del tram di carta velina che si usavano negli anni sessanta.

 

Ok, ma come faccio a vederlo? Mica ho il microscopio per poter apprezzare il decimo di millimetro....

 

Allora ha tirato fuori dalla borsa un oggetto rettangolare (perfettamente piano) lago 1 cm e lo ha fatto scorrere trasversalmente lungo la leva di ripetizione, che bisogna prima abbassare e poi sollevare per gradi fino a che l'oggetto rettangolare (può essere anche un cartoncino perfettamente dritto) smette di trascinare lo spingitore...non bisogna avere fretta....

 

La posizione tra il trascinamento e il non trascinamento è quella corretta...

 

Se mettendo a posto questo parametro non risolvi il problema bisogna cercare altrove ...

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  • 4 months later...

Buongiorno a tutti.

Nel mio Kawai kg 2 Ds la distanza chiamata "dopo tocco" non è uniforme ed è diversa in certe zone della tastiera rispetto ad altre. Premetto che la profondità di tutti i tasti è assolutamente la stessa (10.5) in tutta la tastiera. Secondo voi ci sono altre cause che determinano questo fattore? Forse potrei rimediare con spessorini sotto i tasti, ma in questo modo l'uguaglianza della profondità non sarebbe più garantita....che cosa prediligereste?

 

grazie a tutti

buona giornata

m

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Diversti fare una regolazione della meccanica completa. Posizione dello spingitore, scappamento, caduta del martello, tensione della molla sono tutte cose che influenzano il dopo scatto a parità di sfondo.

 

Su questo file trovi tutte le misure, ricorda che la caduta del martello dopo lo scatto deve essere pari allo scappamento: se lo scappamento è fissato a 2 mm dalla corda la caduta sarà a 4 mm dalla corda (chiamato anche secondo scappamento)

 

http://www.kawaius-tsd.com/PDF/Regulation%20GP-English%201.6.pdf

 

 

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A parità di affondo....o i martelli "scappano" a distanze diverse e non uniformi dalle corde e/o la diatanza martelli-corde non è uniforme. COmunque sono anche io d'accordo sulla regolazione completa di precisione, preceduta da un comtrollo di pre-regolazione delle parti dei cavalletti.

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Grazie a tutti per le vostre preziose risposte.

Mi pare che la regolazione e la pre-regolazione siano a piuttosto a posto...il pianoforte ha cambiato le guarnizioni della tastiera (solo quelle del fulcro centrale del tasto), è stata rifatta la profondità ed il livellamento e cambiati i perni dei cavalletti e dei martelli.

non sono convinto del risultato... :angry: mi pare che questo spazio differente del dopotocco non sia una buona cosa...

buona giornata

m

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Il manuale di regolazione Kawai lo hai letto? Sono state rispettate le misure? Io ho avuto un Kg2 e conosco molto bene quel tipo di meccanica, mi sembra strano che se la regolazione è stata fatta secondo le regole ci sia questa disomogeneità tra tasto e tasto. Questa sensazione la senti anche senza smorzatori (con pedale di destra premuto)?

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ho provato anche con il pedale destro premuto ma il risultato è lo stesso. Lo scappamento è regolato secondo la prassi abituale (è stato fatto dal tecnico), ma forse andrebbe ricontrollato il "secondo" scappamento (la misura della ricaduta del martello).

sulle misure: c'è da promettere che lo strumento (che ha circa 30 anni) ha subito varie modifiche (non sempre azzeccate) da parte di diversi tecnici: sostituzione martelliera, rullini, paramartelli, rasatura, pesatura, affondo, ecc.).

Attualmente le misure rispecchiano quelle del manuale tranne i tasti neri che sono altri 12mm contro i 12,5 indicati dalla casa madre.

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Capisco....i tasti bianchi e neri supporto che non siano stati modificati nelle coperture, per cui...ma i martelli sono allineati nella posizione di ricaduta? A prescindere dalle misure se è vero che tutto è stato fatto correttamente se i martelli sono allineati in tutte le posizioni (riposo, primo e secondo) non dovresti sentire differenze (purché lo spingitore sia posizionato correttamente)

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